Oltre la manica

Riassumo qualcosa sui popoli giunti nella Britannia antica fino all'arrivo dei Romani, come "prologo" alle tue ricerche ;)

Prima "invasione": popoli indoeuropei (4500 a.C.)
Esistono prove della presenza umana in Britannia già 400.000 anni fa, ma a quel tempo l'isola era collegata all'Europa continentale da un ponte di terra. Homo erectus, Homo heidelbergensis, Uomo di Neandertal (da 230000 a.C.) e Homo sapiens sapiens (da 30000 a.C.) si succedettero in queste terre, quasi completamente spopolate per il freddo delle ricorrenti glaciazioni. Attorno al 6500 a.C., la fine dell'Era glaciale produsse un innalzamento del livello marino, che tagliò la Britannia dal resto dell'Europa continentale e la rese un'isola. Attorno al 4500 a.C. cominciarono ad emergere i primi insediamenti agricoli, quando degli immigranti dall'Europa arrivarono portandosi con se la conoscenza dell'agricoltura: queste popolazioni di origine indoeuropea furono i primi "invasori" che superarono la Manica con barchette primitive.

Seconda "invasione": cultura Beaker (2500 a.C.)
Attorno al 2500 a.C. una nuova cultura (Beaker o del vaso campaniforme) arrivò in Britannia, portata da un gruppo probabilmente originario della penisola iberica; queste genti portarono in Britannia l'abilità di fabbricare armi e attrezzi di metallo (inizialmente utilizzando prima il rame puro, poi in lega con lo stagno, ossia il bronzo). La Britannia aveva grandi riserve di stagno nelle aree della Cornovaglia e del Devon, nell'attuale Inghilterra meridionale. Attorno al 1600 a.C. lo stagno britannico veniva già estratto e esportato in tutta Europa. Le genti di Beaker seppellivano i propri morti in tumuli di pietra, e furono anche in gran parte responsabili della costruzione di molti famosi siti preistorici, come Stonehenge e diversi altri circoli di pietra. L'arrivo della cultura Beaker introdusse l'età del bronzo in Britannia e, secondo alcuni studiosi, si può considerare la seconda grande "invasione" dell'isola, anche se per altri studiosi non vi fu alcuna immigrazione, e la cultura Beaker si sarebbe diffusa sull'isola solo a causa del commercio. In effetti una volta si credeva che la sua nascita fosse avvenuta nella penisola iberica durante il neolitico, mentre negli ultimi decenni si è preferito identificarla come un'antica cultura indoeuropea, più precisamente proto-celtica.

Terza "invasione": popoli celtici (900 a.C.)
A partire dal 1500 a.C. circa, il potere delle genti di Beaker iniziò a declinare. Attorno al 900 a.C. una terza ondata di colonizzatori arrivò in Britannia. Questi sono conosciuti come Celti, e per il 500 a.C. avevano colonizzato la maggior parte della Britannia. I Celti erano artigiani estremamente abili e produssero gioielli dai motivi intricati e armi in bronzo e ferro. Il ferro era più forte e più abbondante del bronzo, e rivoluzionò molti aspetti della vita. Il più importante fu l'agricoltura. L'aratro con la punta in ferro poteva lavorare la terra più velocemente dei precedenti in legno o in bronzo, e l'ascia di ferro poteva ripulire le foreste più efficientemente. I Celti vivevano in gruppi tribali altamente organizzati, vivevano in semplici capanne ed erano famosi per essere feroci e impavidi, donne guerriere e condottiere non erano sconosciute, praticavano il paganesimo sotto la guida dei druidi (sacerdoti), leggi e rituali venivano tramandati oralmente, costruivano fortificazioni su colline. Tra i più antichi viaggiatori che esplorarono la Britannia celtica vi sono il cartaginese Imilcone (V secolo a.C.) e il greco Pitea di Marsiglia (IV secolo a.C.).

Gli ultimi secoli prima dell'invasione Romana videro l'influsso di rifugiati dalla Gallia (l'attuale Francia e Belgio), conosciuti come Belgi, che vennero soppiantati con l'espandersi dell'Impero Romano. A partire dal 175 a.C. circa, si insediarono nelle aree di Kent, Hertfordshire ed Essex, e portarono con loro un'abilità nella produzione di vasellame, molto più avanzata di quella impiegata in precedenza. I Belgi erano stati parzialmente romanizzati e furono responsabili della creazione dei primi insediamenti sufficientemente grandi da poter essere chiamati città.