La Campagna Bulgara prima parte
Anno 1156, 14 Ottobre, Adrianopolis
La città è in fermento, le truppe che il Basileus ha richiamato l'estate scorsa erano arrivate, Giovanni Cantacuzeno e Andronico Contostefano erano felici perché finalmente andranno a conquistare c'ho che sarà loro.
Ma la felicità dura poco, perché vedendo la qualità delle truppe ci si aspetta una vittoria, ma con la perdita di molti soldati.
Il Basileus che non era uno sprovveduto aveva già da tempo scelto la strategia d'attacco e già si pregustava una grande vittoria, ma anche se lo volesse sapeva che non tutti torneranno a casa dalla propria famiglia.
Tenutosi il solito discorso da guerra il Basileus, i due nobili e l'esercito marciarono.
Sapendo che d'inverno era impossibile far marciare un grande esercito nella regione di Tarnovo, decise quindi di accamparsi a pochi kilometri di distanza dal confine per non allertare i Bulgari.
Durante l'inverno il Basileus ricevette il rapporto della spia riguardo le truppe dei nemici.
A comandarli c'era un certo Dobromir Crhysos, "
non era di certo un grande stratega" pensò il Basileus.
L'inverno passò ed all'arrivo della bella stagione il Basileus decise quindi di attuare il suo piano e spiegò ai nobili cosa dovevano fare:
"
Voi Cantacuzeno, avrete il controllo della cavalleria e starete alla mia destra distanti ben 2 km, voi Contostefano, comanderete ben 5 truppe di lancieri e sarete alla mia sinistra di 500 metri, io comanderò il corpo centrale. marcieremo tenendo queste distanze fino nei pressi di Preslav, ove ci sarà lo scontro."
Anno 1157, 21 Aprile, mattina, nei pressi di Preslav.
Il sole sorse sulla tenda del Basileus ed appena alzato la prima cosa che ordinò fu quello di inviare degli esploratori e scrutando il paesaggio, notò che davanti a sinistra c'era una splendida collina verde, il posto perfetto dove far nascondere le truppe di Contostefano, allora il Basileus scrisse subito due lettere ed ordinò a due soldati di consegrarli ai generali Contostefano e Cantacuzeno.
Appena i due soldati presero le rispettive lettere il Basileus rientrò ed iniziò a leggere gli ultimi rapporti dell'emissario:
"
Egreggio Basileus, vi informo che sono riuscito a prendere contatto con i Franchi ed a stipulare un trattato come avevate ordinato
e durante il mio viaggio per Damasco ho incontrato una stupenda principessa Abbasside Kerman Khatun Abbasiyyun, figlia del Kalif Al-Muqtafi, e l'ho convinta a sposare il Symbasileus anche se non sono riuscito ad ottenere le informazioni geografiche."
Il Basileus letto l'ultima stringa pensò subito:
"
Cugino, che tu possa essere maledetto!"
Il Basileus voleva opporsi a questo matrimonio ma anche se avesse con se il cavallo più veloce dell'impero non sarebbe arrivato in tempo a fermare il Symbasileus.
Il Basileus continuò a pensare:
"
E' vero che così avremmo il Kalif dalla nostra parte, soprattutto in caso di un'espansione in Oriente, ma ora ci vuole un miracolo per fare in modo che mio figlio possa diventare il nuovo Symbaleus."
Alla fine il Basileus si riprese ed andò a fare colazione insieme ai soldati e dopo la colazione si mise a pregare la madonna per chiedere quel miracolo che gli servirebbe.
Anno 1157, 21 Aprile, pomeriggio, nei pressi di Preslav
"
Con la città di Preslav distante 2 Km davanti a me, io aspetto il mio avversario, se va tutto secondo i piani le truppe di Dobromir verranno schiacciate su 3 fronti." pensò il Basileus e davanti a se vide una contrina polvere alzarsi nel cielo e capì che lo scontro era vicino.
Il Basileus disposte le truppe appiccicate ed ordinò ai reparti dietro la prima linea di tenere gli scudi sopra le teste dei compagni davanti, in questo modo riusci a creare una delle più potenti tecniche di guerra degli antichi romani la "testugine", purtroppo questa forma di testugine in confronto a quella dei predecessori romani non rendeva l'esercito invulnerabile ma riusciva a diminuire drasticamente le perdite.
Gli arcieri nemici appena raggiunsero la distanza adatta per il tiro iniziarono a scagliare freccie e dopo 20 minuti avevano esaurito tutte le scorte, eppure quasi tutti i soldati erano ancora in piedi, non potendo fare altrimenti il generale Dobromir ordinò una carica generale, tutte le truppe caricarono ad eccezione della sua cavalleria, la sua intenzione sarebbe quella di caricare contro il Basileus nel caso decidesse di attaccare.
Il Basileus vedendo le truppe nemiche che gridavano a squarcia gola disse:
"
Non cedete loro niente, ma prendete da loro tutto."
Era passata un'ora e lo scontro era ancora in corso di svolgimento, i soldati stavano combattendo con tenacia,
"
Senza di lui, le truppe scapperanno come dei conigli"
disse Dobromir ed il Basileus guardandolo decise che era arrivato il momento, avanzò insieme alla cavalleria a trotto, anche Dobromir fece lo stesso ed appena erano distanti 10 metri entrambi i generali ordinarono la carica.
Lo scontro era cruento, il generale nemico anche se non era un bravo stratega era un ottimo combattente, dopo aver fatto fuori 4 dei migliori soldati del Basileus questo si diresse proprio verso di lui per ucciderlo, ma il Basileus riuscì a tenergli testa e dopo un paio di fendenti arrivò un cavaliere per tenerlo impegnato.
Finalmente disimpegnato il Basileus suonò il suo corno e tra un fendente e l'altro Dobromir cercava di capire perché il suo nemico avesse suonato il proprio corno.
Intanto dietro la collina il generale Contostefano aveva udito il segnale e le sue parole furono:
"
AVANTI MIEI PRODI, IL BASILEUS HA BISOGNO DI VOI, CARICAAAA!!"
Il generale Dobromir sentì qualcosa e giratosi alla sua destra vide altri soldati e vide che un'altra unità di cavalleria stava per venire ad impegnarli.
Dobromir sapeva di avere 2 scelte, o combattere e morire o suonare la ritirata, alla fine scelse la ritirata e suonò subito il corno gridando:
"
RITIRATA, RITIRATAAA!!"
Il Basileus, il Generale Contostefano ed i loro cavalieri suonarono i propri corni, il rumore fu talmente forte che il generale Cantacuzeno sentì il rumore a circa 300 m di distanza dal campo di battaglia ed ordinò alle truppe di tenersi pronti.
Dopo nemmeno 10 minuti videro i primi fuggiaschi e disse solo una semplice parola:
"
CARICAAA!!!"
Tutti i 318 cavalieri sotto al suo comando fecero a gara per chi li raggiungeva per primo e la carica fu devastante, anche se erano stanchi la loro disperazione permise ai soldati bulgari di resistere ancora a lungo e di causare non pochi problemi alla cavalleria ed il generale Cantacuzeno ormai certo che i nemici non tenteranno un controattacco decise di fermare l'offensiva.
Dopo venti minuti le truppe del generale Cantacuzeno rientrarono all'accampamento, appena arrivato vicino la tenda del Basileus smontò da cavallo e si complimentò con il Basileus dell'ottimo piano.
Il Basileus senza indugi chiese la stima delle vittime ed il generale Contostefano disse:
"Abbiamo perso 121 cavalieri, abbiamo trovato molta resistenza soprattutto contro i fanti ma ne abbiamo uccisi circa 400."
Il Basileus si congratula.
"
Bene, secondo le stime dal campo ne hanno persi 300, ciò significa che Dobromir ha ancora a disposizione 583 uomini, mentre noi ne abbiamo ancora a disposizione 1531."
Dopo la riunione il Basileus usci dalla tenda e disse:
"
Soldati, siete stati grandi, io vi ringrazio, l'impero vi ringrazia, la vostra tenacia ci ha fatto vincere questa battaglia, oggi vi riposerete domani marcieremo per Tarnovo dove incontreremo il nostro destino."
Il morale dei soldati dopo il discorso si alzò fino alle stelle ed il
giorno dopo marciarono.
Dopo una settimana di marcia finalmente videro Tarnovo.
"
Il generale bulgaro avrà già preparato le difese della città."
disse Cantacuzeno ed il Basileus andò sotto le mura della città e chiese la resa della città, il generale Dobromir sentendosi al sicuro all'interno rifiutò la resa.
Il Basileus aveva già un piano pronto ed ordinò di assediare la città e di costruire le macchine d'assedio.
Anno 1157, 12 Dicembre, Tarnovo.
"
L'inverno di quest'anno è forte."
disse Cantacuzeno ed il Basileus ordinò:
"
Soldati, smontate le tende, ci ritiriamo."
Tutti quanti contrariati guardarono il Basileus, ma non potevano farci niente ed eseguirono l'ordine, i bulgari all'interno vedendo le truppe ritirarsi iniziarono a festeggiare, Dobromir inviò subito degli esploratori a controllare, ma non si preoccupò molto della loro scomparsa che la sera stessa aveva ridotto drasticamente il numero di soldati che controllavano il perimetro.
Questo facilitò molto il lavoro della spia che dopo aver ucciso le guardie che lo separavano dal cancello, lo aprì ed attivò il segnale.
I soldati romei, che si erano accampati qualche Kilometro indietro, avanzarono con estremo silenzio fino alle porte e da lì iniziò il massacro, i nemici non riuscirono a prepararsi in tempo che già si ritrovavano infilzati da una lancia.
Pochi soldati erano pronti per lo scontro, le guardie di Dobromir riuscirono a prepararsi in tempo ma la loro resistenza fu invana contro i 100 soldati scelti a protezione dei nobili romei, i soldati bulgari che ancora erano vivi si precipotarono nel centro città pronti per tentare un'ultima resistenza, i soldati romei erano a 10 mitri di distanza e dalle retrovie avanzarono due soldati a cavallo che stavano trascinando il corpo di Dobromir, alla vista di quel cadavere trascinato dalle stanze nobili fino al centro città i soldati si arresero senza opporre resistenza.
La città era caduta ed il Basileus risparmiò la vita dei soldati imprigionati e dei cittadini.
La mattina seguente il Basileus inviò il resoconto della conquista.