Ciao Saraceno, non sono proprio daccordo.
Tutte le crociate (ci tengo a precisare che il flusso di pellegrini era costante e gli storici le dividono per comodità e non sono neppure tutti daccordo)furono indette dal Papa l'intento era religioso (il capo della cristianità che parla ai fedeli) e il premio per chi partiva e moriva nell'intento era l'indulgenza plenaria (la remissione delle colpe confessate e della pena da scontare per tali colpe).
Tutte le crociate furono predicate da grandi esponenti religiosi (S.Bernardo di Chiaravalle su tutti)
La richiesta delle crociate da parte degli stati crociati era certamente principalmente politica (la continuità del Regno), ma c'è da mettere in evidenza che per la maggior parte dei casi i "potenti" inviavano denaro e qualche soldato.
Diverse delusioni per il Regno di Gerusalemme nella richiesta di nuove crociate.
Poi non dimentichiamo che la 3° crociata fallì proprio per l'impeto religioso, poichè Riccardo cuor di leone( che mirava alla riconquista del Regno e alla sua difesa) non marciò decisamente su Gerusalemme ( 18 Km li fece in 6 mesi) poichè sapeva che quei "buoni pellegrini armati" una volta adempiuto il voto sarebbero tornati a casa in maggioranza, lasciando l'esposta Gerusalemme isolata nei territori musulmani.
Quando poi il sultano del Cairo propose per 3 volte lo scambio di Damietta con l'intero Regno di Gerusalemme e quel disgraziato di cardinale per tre volte rifiutò, il re e gli ordini militari ,quasi insorsero... Quel personaggio sì aveva obbiettivi politici voleva l'Egitto.
Il cristianesimo si fonda su un fatto che è l'incarnazione di Dio, la difesa(non principalmente militare) dei luoghi santi è un dovere di ogni cristiano, poichè è la documentazione storica di quel fatto.
Questo è sempre stato chiaro ai cristiani di ogni epoca.
L'interesse di prestigio economico ecc è sempre in aguato sia per i cristiani che per i musulmani, è prerogativa dell'uomo si chiama peccato originale.