Cronache del Lupo

Max.92
00domenica 1 luglio 2012 15:09
Campagna Cumani N/N
ciao a breve postero' la mia campagna con i cumani.adesso sto realizzando una soria con cui raccontare la campagna tipo come fa fred,visto che non mi piace un semplice elenco di quello che faccio.
il livello e' N/N visto che gia' a questo livello non sono mai riuscito a vincere.

ci vediamo [SM=x1140429]
Max.92
00lunedì 2 luglio 2012 20:44
[SM=x1140429] ecco la campagna dei Cumani con relativa storia intitolata:"Cronache del Lupo"

spero vi piaccia [SM=g27963]

Capitolo Uno:Stasi Momentanea



Anno 1155 D.C,Estate
Nubi nere si avvicinano,minacciando l’europa ma per adesso la situazione si trova in un periodo di stasi.il Khan Bonyak Osen siede stabilmente sul trono cumano e la maggior parte della corte lo appoggia.
Bonyac,durante un giorno di estate la quale era quasi giunta la fine,convoco’ il gran concilio dei suoi ministri per discutere della politica del regno.
Per primo arrivo il capo delle armate cumane,il Tarkhan,un tipo dal corpo irrobustito da anni di battaglie e con un brutto carattere,coraggioso ma al tempo stesso avventato e l’erede del re,il Khanzada Sharukan Osen .i due erano molto amici perche’ il principe,nonstante fosse gia’ avanti con l’eta’, voleva mettersi in luce agli occhi del padre cosi’affermava lui, ma in realta’ per la sua gloria personale ,voleva andare in guerra e il capo dell’esercito gli avrebbe dato questa opportunita’ ma finche suo padre era il re,ancor piu’ vecchio di lui, non avrebbe potuto fare niente.insieme discutendo allegramente arrivarono il ministro delle finanze,il tesoriere del regno e il capo della gilda dei mercanti,discutendo molto probabilmente dei loro affari commerciali.essi sono tutti e tre fedeli al re ma mai fidarsi troppo di coloro che interresa solo a recuperare denaro e non al bene del regno in primis.
Per ultimi arrivano il capo della gilda dei ladri e delle spie e quello della gilda degli assassini.quest’ultimo era un tipo molto pericoloso al quale nulla importava della politica ma al re avrebbe fruttato un ottimo servigio,non meno del capo dei ladri e delle spie che avrebbe “scoperto” nuove forme di avanzamento militare e economico per il regno.
Era una giornata mite , perfetta per una giornata di caccia ma gli affari del regno non si potevano trascurare.
Quando tutti si sederono venne servito del vino rosso e dei dolci per stuzzicare l’’appetito.il tesoriere fu uno dei primi ad avventarsi sul cibo.Egli come deduceva il suo grasso e flaccido corpo era uno che piaceva mangiare.il re credeva che prima o poi si sarebbe strozzato con tutto quello che ingurgitava.

Bonyak Osen comincio l’assemblea:” chi vuole esporre il proprio problema per la grandezza del nostro regno?”

Dopo un attimo di silenzio parlo il ministro delle finanze:”nonostante le nostre casse siano piene e le entrate in positivo dobbiamo cercar di aumentare i nostri guadagni il piu’ possibile finanziando principalmente la creazione di porti commerciali intorno alle coste del Mar Nero il quale e’ una grossa fonte di guadagno e…”

Ad un certo punto Sevench Terter Oba lo interruppe bruscamente dicendo:”con il vostro permesso devo interrompere questo blaterare avanzando la proposta invece di investire le nostre risorse nella costruzione di caserme e scuderie in grado di addestrare unita’ meglio equipaggiate per difendere il regno da eventuali attacchi ad esso ed espanderlo addestrando nuove truppe.

Il ministro delle finanze ribatte dicendo:”senza una solida economia non sara’ possibile difendere il regno senza danaro e l’esercito appunto per addestrarlo e mantenerlo serve molto denaro…

Sevench rinterruppe il ministro:”se accresciamo il nostro potere militare sicuramente accresceremo le nostre entrate e divenire una potenza e magari l’unica nel mar nero e accrescendo il nostro patrimonio al tempo stesso.

Sharukan Osen parlo:”padre il Tarkhan ha ragione rinforza il tuo esercito e conquistiamo prima le terre ribelli a sud di Azaq e la fortezza di Maghas.e’ ora di dare una bella lezione a quei traditori che infestano le nostre terre che ci spettano.

Per un breve periodo l’assemblea esplose in un vociare confuso al quale non prese parte il capo delle gilde delle spie e quello degli assasini i quali come detto non interessavano queste cose, ma con un grido perentorio del Khan si ammutolirono tutti.
“Tutti e due avete ragione,rivolto al Tarkhan e al ministro, ma mio figlio ha toccato un punto essenziale dobbiamo riconquistare le nostre terre a coloro che si sono ribellati al nostro regno.al tempo stesso ministro ordinero’ di costruire i porti commerciali, ma non posso permettere al regno di restare indietro militarmente,per tanto indietro gia’ di suo.L’udienza e’ tolta.”

Appena tutti se ne furono andati tranne il Tarkhan e Sahrukan Osen il re continuo:”raduna i vessilli Sevench.io comandero’ l’avanguardia,mentre tu,figlio mio, seguirai Sevench con un altro esercito di rinforzo.
Intanto manda un messaggero ai nostri vassalli Sirchan Kumcheg e Konchak Osen e digli di marciare contro Costantia la quale oltre quale citta’ costiera molto importante per l’egemonia sul Mar Nero ci permettera un grosso vantaggio sui Bizantini visto che la citta’ non dista molto da constantinopoli e li terremo sotto scacco.

Sharukan disse:”padre vorrei comandare io l’avanguardia.”

“tu vorresti comandare l’avanguardia?” replico”no non hai sufficiente esperiena militare per condurre degli uomini in battaglia. seguirai Sevench che ti insegnera’ il tutto e poi ne riparleremo”

Trascorso due mesi l’esercito era pronto e il re avanzo con il suo esercito per sottomettere il ribelle che teneva il controllo la fortezza di Maghas seguito come da ordine dal Tarkhan insieme a suo figlio.

Intanto Sirchan e Konchak erano giunti alle porte di Costantia ed eresso le loro macchine d’assedio,erano trascorse due stagioni ed in inverno erano finalmente giunti a destinazione.



La citta’ era difesa da un muro di legno sopra al quale potevano camminare un buon numero di uomini a difesa dell’insediamento.contro una banda di predoni o un piccolo esercito magari sarebbe bastato a difesa ma contro le forze radunate dai due comandanti cumani non sarebbero riusciti a difendersi effiacemente.



I due capi cumani prima di iniziare l’assalto andarono in contro al governatore della citta’,il quale si trovava sui camminamenti delle mura,cercando di trattare la resa della citta’.
Il governatore si chiamava Romano Diogene un tipo di media statura e dall’aspetto mite nascondendo pero’ una certa furbizia. era equipaggiato con una pesante armatura Bizantina presa chissa’ dove. egli si era da poco staccato dal controllo di Bisanzio volendo creare un regno tutto suo. Sirchan parlo a lui dicendo:”noi qui parliamo a nome del nostro Khan Bonyak Osen e chiedamo la resa immediata di Costantia.In cambio avrete salva la via e potrete continuare a vivere servendo il nostro Khan”.
Romano disse:”noi non ci siamo ribellati al gioco dei Bizantini per servire un uomo il quale viveva in tende puzzolenti e in mezzo ai cavalli.la nostra liberta’ e’ preziosa.se volete la citta’ venite a prenderla” e dalle mura piovve accanto a Sirchan e Kumcheg una freccia di avvertimento la quale spavento’ il cavallo di Kumcheg che dovette dare uno stratone di redini per tenerlo sotto controllo.

Allora Kumcheg urlo“brutti cani presto verremo a prendervi e uccideremo ogni uomo armato o meno che ci capitera’ a tiro e prima di sera la tua testa sara’ infilzata su una picca proprio dove stai ora”

Sirchan non rispose alla provocazione di Romano rimanendo freddo come il ghiaccio,ad eccezione di uno sputo dispregiativo per terra e giro il cavallo seguito da Kumcheg.
La Scacchiera e’ pronta .comincia la battaglia di Costantia.

Per prima cosa Sirchan ordino’ di mouvere l’ariete alle porte della citta’ e ad una torre di appoggiarsi alle mura a destra del cancello.infatti era li il punto piu’ debole da cui scalarle difesa solo da un centinaio di Toxotoai. La torre e l’ariete li spingevano rispettivamente un compagnia di Voynici,lancieri di base cumana.



le due compagnie,dopo l’ordine di Sinchan,capo in comando dell’esercito cumano, spinssero l’ariete al cancello e la torre alle mura,subito due companie di toxotai nemiche scagliarono dal’alto delle mura le loro frecce abbatendosi su vojnici cumani,mietendo le prime vittime della battaglia.Subito Sinchan ordino alle sue due compagnie di giavellottisti a cavallo e ad una compagnia di arcieri a cavallo merceneri di scagliarie i loro dardi contro i toxotai tenendoli impegnati per proteggere le due compagnie di lancieri voynici.nonostante cio’ i toxotai scagliavano le loro frecce ma erano comunque colpiti dai tiratori a cavallo cumani che intanto si erano disposti in formazione cerchio cantabrico,colpendo anche una compagnia di akritai nemici che si trovavano sulle mure a sinistra del cancello.

l’ariete dopo esssere giunto alle mura si abbate sulle porte che dopo un po cederono,lanciando per aria numerose schegge.dalla breccia si riverso’ fuori un centinaio di stratoiai e akritai
nemici subito i voynici cumani cercarono di sfondare maerano inferiori di numero quindi Sinchan ordino' a quasi tutti gli altri lancieri voynici di andare alla beccia.in contemporanea Sinchan e Kumcheg con le loro guardie del corpo a cavallo caricarono i nemici alla breccia per recuperare il vantaggio,insieme alle due compagnie di giavellottisti a cavallo che avevano fini to le frecce sfondarono facilmente,entrando in citta’.intano la torre,arrivata alle mura getto’ fori dalla sua bocca un centinaio di lancieri voynici che attaccarono i Toxotai sulle mura,i quali avrebbe presto ceduto perche’ ovviamente piu’ deboli e non molto forti nel corpo a corpo.



intanto dalla breccia come detto aiutati dalla carica di cavalleria cumana, i voynici marciarono verso il centro citta’



D’un tratto gli oikeoi di Romano,sua guardia personale li caricarono.Sinchan non si aspettava di trovare questo corpo armato pesante Dicendo:”non ci voleva i nostri voynici sebbene lancieri non sono equipaggiati per resistere alla carica degli iokeoi e se vincessimo perderemmo molti uomini.”
Si rivolse a Kumcheng:”da una mano ai nostri lancieri io aggirrero’ le loro truppe impegnate contro di te e puntero’ verso il centro citta’.se vuoi uccidilo puro Romano”.
Kumcheng rispose:”non vedevo l’ora che lo dicessi”

Tutta la cavalleria prese una strada laterale per poi dirigersi verso il centro citta’,uccidendo chiunque incontravano e infine si posizionarono li’.la vittoria era vicina.



intanto nella mischia Romano e i suoi indietreggiarono non riuscendo piu’ a impedire l‘avanzata dei lancieri cumani
Subito gli giunse a notizia della presa del centro citta’ e Romano si sarebbe rigettato a riprenderla se non fosse stato per Kumcheg che disse:”sono io il tuo avversario.te l’avevo detto che non potevi scampare alla mia lama”.
Subito Kumgheng attacco con violenti colpi di spada Romano che si difese prontamente con il suo scudo parando tutti i colpi. Romano disse:” mai sottovalutare l’avversario”.
Romano piu’ riposato si scaglio contro Kumcheg che indietreggio cercando di parargli i colpi il quale venne ferito al braccio,che se non ci fosse stata la cotta’ di maglia glielo avrebbe tranciato.
Kumcheng notando che era in difficoltà ordino furbescamente al cavallo di andar addoso al cavallo di Romano che sorpreso ruzzolo’ per terra.Romano non fece in tempo a scartare di lato che il cavallo di Kumcheng gli fracasso il cranio con gli zoccoli.
Lo sconforto percorse le file nemiche ma nonstante cio’ continuarono a combatter e che consapevoli che si sarebbero arresi le loro famiglie sarebbero’ state uccise.
Parte di quelli nella mischia andarono a cercare di riprendere il centro citta’.una compagnia di Placenici ci provo ma venne fermata in combattimento da una unita’ di giavellottisti a cavallo,una unita’ ormai decimata che servi a Sinchan pre prendere tempo.Dal nulla sbucarono una compagnia di stratoiai e toxotai sempre pero’ dallastada in cui combattevano i Placenici.i giavellottisti a cavallo vennero aiutati da un compagnia di lancieri voynici che aveva seguito Sinchan.Purtroppo per loro era troppo tardi e accerchiati i nemici si arresero’.la vittoria dei Cumani era completa.



Sinchen mostro una notevole freddezza di comando che permise di ottenere una grande vittoria.
Kumcheng andando incontro a Sinchan disse prima di una glaciale risata:”Grande vittoria peccato che la tesa di quel cane ribelle e finita sotto gli zoccoli del mio cavallo.ora e’ rovinata ma fara’ cmq la sua bella figura sulle mura.ora pero’ godiamoci la vittoria”
Dopo una settimana giunse la notizia al Khan della presa di Costantia e se ne rallegro’.
”ora tocca a noi fare la nostra parte”disse il Khan.rivolgendosi al messaggero disse”tu prendi un cavallo fresco e riporta i miei ringraziamenti a Sinchan e Kumcheng e digli che nomino quest’ultimo govenatore di Costantia”.
Il Khan penso”magari quest’ultimo mi sara’ piu’ fedele”.Dopo che un soldato, gli porse le redini di un altro cavallo,il messaggero galoppo via a riferire la notizia.Mancavano poche leghe a Maghas.
Max.92
00lunedì 2 luglio 2012 21:10
scusate ho sbagliato ad un certo punto i nomi dei generali.il capo in comando e Sirchan come giustamente detto
quello freddo e calcolatore che verra' nominato governatore di costantia mentre Kumcheng,in realta' si chiama Konchiak Osen come detto sopra quando giungono a costantia(mi sono confuso nel mezzo della storia col cognome di Sinchan,da ora li chiamo solo di nome.che cognomi strambi)e' quello rabbioso che uccide Romano col cavallo.scusate l'inconveniente ma ora non posso piu' cancellare.
spero' vi piaccia lo stesso.la sostanza della storia non cambia. [SM=x1140525]
Max.92
00lunedì 2 luglio 2012 22:04
scusate ancora ho fatto un casino di post per niente perche' per modificare il messaggio premevo sempre il tasto indiestro.qualcuno di BC puo cancellarmi tutti i post con le immagini tranne l'ultimo?
io non ho i diritti
Pico total war
00lunedì 2 luglio 2012 22:07
Re:
per un attimo credevo di essere davanti alla prima AAR cominciata e conclusa in un solo giorno [SM=g27964]

continua [SM=x1140522]
Fabius Maximus Germanicus
00giovedì 5 luglio 2012 02:51
Re:
Max.92, 02/07/2012 22.04:

scusate ancora ho fatto un casino di post per niente perche' per modificare il messaggio premevo sempre il tasto indiestro.qualcuno di BC puo cancellarmi tutti i post con le immagini tranne l'ultimo?
io non ho i diritti




fatto [SM=x1140440]
Xephos
00giovedì 5 luglio 2012 02:59
Molto bella, solo una cosa: gli accenti [SM=x1140419]
boscolino
00giovedì 5 luglio 2012 13:25
bella.complimenti
Max.92
00venerdì 6 luglio 2012 20:56
ciao e grazie a tutti per i complimenti.secondo capitolo in fase di lavorazione.a breve lo postero' qui(credo domenica).
Max.92
00domenica 8 luglio 2012 14:40
ecco a voi il nuovo capitolo delle Cronache del Lupo

Capitolo Due: La morte arriva per tutti.

Anno 1157, Inverno. Era mezzo giorno. La lunga marcia delle esercito del Khan Bonyak si era finalmente arrestata e davanti a loro,a circa 600 metri si stagliava la fortezza di Maghas.La fortezza anche se non di ultima generazione era un imponente roccaforte,costituita da una fila di mura di solida pietra a cui si alternavano a distanze pressoche uguali tra loro le temibili e resistenti torri difensive,con le loro piccole feritoie per consentire il lancio in totale sicurezza delle frecce.L’inverno una settimana prima di raggiungere Maghas,cogliendo di sprovvista il Khan.Le piogge autunnali avevano costretto il suo esercito a marciare più lentamente a causa del fango,il quale rallentò i carri di provviste dell’esercito,essenziali per il suo mantenimento ottimale.
Nonostante ciò avevano raggiunto Maghas ma il Khan dovette muoversi in fretta per non lasciare che l’inverno inoltrato,con le sue nevicate, decimi il suo esercito.
In una giornata piovosa l’accampamento fu eretto il prima possibile ma il tempo inclemente causò numerosi problemi.




Dopo aver dato un occhiata all’accampamento il Khan si apparto nella sua tenda per mangiare un boccone.
La tenda era arredata in modo “spartano”.C’era una semplice credenza con su una bacinella in cui sciacquarsi e sotto di essa il vaso da notte per raccogliere e poi buttare i suoi rifiuti in una fossa adibita a bagno,una sedia e un tavolino sul quale era raffigurato il lupo cumano e un manichino sulla quale era posata l’armatura. Bonyak non amava le comodità in guerra,perché più comodità un comandante si portava dietro più l’esercito ne sarebbe stato rallentato.Il Khan dormiva per terra su un “materasso” che gli impediva di sentire i sassi sotto la schiena e avvolto da una pelliccia pesante di orso bruno.
Bonyak si sedette sulla sedia e comincio a mangiare il pranzo costituito da una bistecca di vitello,un pezzo di pane e un boccale di vino di prima qualità’.
Mentre mangiava,senti dei passi che si avvicinavano alla sua tenda.Era il suo comandante in seconda.Venne perquisito dalle sue guardie che avevano l’ordine di perquisire chiunque per l’incolumità del Khan.Entrato il comandante in seconda disse:
“Ordini mio Khan”
Bonyak rispose:”si.Come procede la costruzione delle machcine di assedio?”
“gli arieti sono stati ultimati.mancano le torri di assedio ma saranno pronte per l’inizio della prossima settimana”rispose il comandante.
“Ottimo appena saremo pronti assalteremo Maghas a meno che Jadaron Tsarasanta non si arrenda e ceda la città senza spargimento di sangue.”
“Notizie da mio figlio e da Sevench?”continuo poi Bonyak.
“Purtroppo sono stati rallentati dalle pioggie e non arriveranno prima di un mese.
“AHHHH!!come al solito non si può fare affidamento su mio figlio. Sarà una scusa per cercare di nascondere la sua oziosità.non posiamo attendere così a lungo.Fa in modo che la torre e le altre macchine d’assedio siano pronte per Lunedì” .
“Si mio Khan” rispose il comandante.

Le macchine furono completate il Lunedì come detto dal comandante in seconda e l’esercito era già in formazione di battaglia.
Il Kahn e la sua guardia si porto a distanza di sicurezza degli arcieri nemici con la bandiera bianca per trattare con Jaradan.
Le porte dopo un breve periodo di tempo si aprirono e usci Jaradan,governatore attuale della citta’, scortato da alcuni suoi uomini.
Era un uomo di corporatura,robusta e di altezza sopra la media,capelli neri corvini.
Fu il primo a parlare:”Come osate assediare la nostra pacifica città. invito voi e il vostro esercito a voltare i tacchi e andarvene”Le parole furono scandite con voce rabbiosa e intimidatoria,aumentate di effetto dal modo gutturale di parlare.
Bonyak non si fece intimidire e rispose:”siete voi che dovete arrendervi.il nostro esercito e piu’ numeroso del vostro e le vostre mura non potranno difendervi per molto.”
“le nostre mura ci hanno sempre prottetto da avversari piu’ pericolosi di voi come i Georgiani.Se non c’e’ altro le trattative sono concluse.queste sono le mie condizioni.andatevene o moritete tutti qui”ribatté Jaradan.
“Te ne pentirai Jaradan“disse Bonyak e cosi’ si giro e cavalco nei ranghi del suo esercito
“Comandante” disse Bonyak
“Si mio Kahn” rispose il comandante.
“Ordinate l’attacco e massacrate quegli Alani”ordino Bonyak
La battaglia così cominciò.

La pioggia cadeva impetuosa sopra le teste dei cumani che non erano per nulla demoralizzati da ciò
Volevano a tutti i costi entrare in città e compiere il loro dovere e magari racimolare qualcosa dai saccheggi,perché la paga non era così abbondante per fare la bella vita.
L’esercito del Khan era molto numeroso costituito in larga parte da lancieri voynici due compagnie di giavellottisti a cavallo,una di arcieri a cavallo,una compagnia di Arsiyah,una compagnia di lancieri Kankali e oltre alla guardia del khan una compagnia mercenaria di Vishap e una compagnia di lancieri a cavallo chiamati Uhlan.

Dopo l’ordine di Bonyak i voynici armati di arite spinsero’quest’ultimo sotto le mura bersagliati dalle frecce delle torri e dalle due compagnie di arcieri chiamate Gorodovye-Lyudi.esse erano posizionate sulle mura una sinistra e una a destra del cancello e scoccavano i loro dardi.Il Khan dopo l’ordine di muovere l’ariete diede l’ordine alla torre,spinta dagli Arsiyah di muovere contro le mura a sinistra del cancello più deboli perché presidiata da una sola compagnia di Lyudi mentre su quella di destra c’era anche una compagnia di voynici ribelli.i ribelli scoprono le intenzioni di Bonyak e spostano i lancieri voynici sulle mura a sinistra del cancello,diventando quindi il muro piu’ presidiato, e si posizionano proprio quando la torre è ormai attaccata alle mura.Appena la porta-cancello della torre si aprì gli Arsiyah si riversarono fuori urlando imprecazioni e versi confusi per spaventare i nemici in superiorità numerica.



Gli Arsiyah però,meglio equipaggiati e meglio addestrati riuscirono a resistere ai nemici in superiorità numerica e a respingerli.



Intanto l’ariete picchiava contro i cancelli di ferro.Bonyak aveva inviato i giavellottisti a cavallo e gli arcieri a cavallo per colpire e impegnare gli arcieri sulle mura,in formazione cerchio cantabrico.Da dei canali sopra i cancelli i difensori buttavano olio bollente, per bruciare l’ariete,che incendiandosi bruciò alcuni cumani.Dopo un po’ di tempo la porta cedette e e i Voynici,falcidiati dalle frecce,entrarono seguiti da tutti gli altri lancieri Voynici e dai Kankali che erano rimasti in attesa.
Subito altri lancieri Voynici ribelli si riversarono nella breccia fatta ma non poterono resistere molto ai cumai che vennero aiutati dal Khan in persona e dai Vishap insieme a una compagnia di giavellottisti che aveva finito i giavellotti.la forza d’urto della cavalleria cumana spinse indietro i ribelli i quali persero il vantaggio tattico del passaggio stretto, fornito dal cancello.



La battaglia quindi continuò per le strade. però c’era ancora un passaggio stretto da affrontare.Una specie di ponte che divideva i cumani dalla piazza centrale,la quale raggiungibile solo passando tra due arcate.



Intanto sulle mura gli Arsiyah avevano spazzato via i difensori perdendo un cinquantina di uomini ma ancora temibili.
Si riprovo con la tattica al cancello ma non ottene l’effetto sperato causando una mischia confusa tra le schiere cumane.
Bonyak disse:”stupidi riformate i ranghi!!” e subito grido di nuovo:”comandante fate rimanere tutti quanti in linea!!”.
Nonostante ciò gli ordini non risuonarono a tutti per la confusione della battaglia.Jaradan,con la sua guardia teneva impegnati i lancieri cumani,il Khan e la sua cavalleria composta ormai dagli Uhlan dagli arcieri e giavellottisti a cavallo e dai Vishap,questi ultimi tre ormai decimati. Le strategie erano saltate ed la battaglia era diventata un massacro.tutti cercavano di tenersi in vita come potevano usando tutti i propi trucchi.
I cumani erano inoltre bersagliati da due compagnie di kazaki nemiche,fresche perché non ancora utilizzati.Comunque i difensori erano allo strenuo delle forze e in netta inferiorita’ numerica anche se tenevano ancora la posizione sotto il ponte.
A un certo punto si udirono urla di gioia e si udì :”Jaradan e’ morto!!!urrà!!”
I nemici avevano perso il loro comandante e persero morale.I cumani al contrario si esaltarono e sfondarono oltre lo stretto passaggio massacrando tutti i nemici e accerchiando un gruppo di lancieri Voynici ribelli che opposero una strenua resistenza prima di capitolare.



La vittoria fu completa.



Ad un certo punto si udì un sibilo e poco dopo le urla del Khan.Una freccia gli aveva trafitto il collo che cominciò spruzzare sangue. Alcune delle sue guardie,mentre altre rincorrevano il fautore dell’attentato il quale stava scappando da Maghas a cavallo senza successo, lo deposero a terra e cercarono di tamponare la ferita ma per il Khan non c’erano più speranze e tra un rantolo e l’altro recito delle preghiere a Tengri e spirò così il suo ultimo respiro.

La notizia giunse veloce ai quattro angoli del regno e quindi anche al principe che era accampato a 50 kilometri da Maghas.
Il messaggio lo lesse Sevench urlando a gran voce affinché potessero sentire tutti nell’accampamento:”il Khan e’ morto. Lunga vita al Khan!!” e mentre disse questo alzò il braccio di Sharukan Osen ora nuovo Khan dei cumani,tra le urla gioise dei suoi uomini.

Alla prossima con un altra stupenda(almeno credo [SM=g27964] ) puntata [SM=x1140429]
Max.92
00domenica 15 luglio 2012 19:57
ciao informo tutti che il nuovo capitolo uscirà entro domani sera.Ci sara una grande sorpresa.XD

ricordo a tutti che e' una campagna full
Max.92
00lunedì 16 luglio 2012 18:24
A voi tutti il nuovo entusiasmante capitolo

Capitolo 3:la guerra ha inizio
Anno 1164,estate.Dopo i funerali del vecchio khan il nuovo khan Sharukan Osen siedeva stabilmente sul trono cumano. Ora la corte del khan era totalmente favorevole alla sua politica. nessuno escluso.
La riunione con i consiglieri ad Azaq fu abbastanza breve riguardante l’edificazioni di porti e mercati per aumentare le finanze del regno,il quale rese felice il ministro delle finanze e il capo della gilda dei mercanti i quali videro la possibilità di accrescere le loro ricchezze.
L’unico punto più significativo riguardava l’espansione del regno. Tirnovgrad era caduta in mano cumana dopo una grande vittoria di Sinchan il che rafforzava il dominio cumano sui mercati del nord e del mar nero e impedendo l’espansione bizantina.Il Basileus di Costantinopoli aveva cercato più volte di prendere la citta’ ma era stato sempre respinto. La città quindi era stata indebolita’ ma ci vollero cmq mezza giornata di strenui combattimenti per conquistarla.
Ad un tratto le porte del sala del consiglio del Khan venne spalancate di colpo ed entro tutto trafelato e sudato un messaggero che disse:

“Perdona la mia intrusione mio Kahn.Ci sono notizie da Cherson.”
“Quali notizie?”replico il Khan
“La citta’ e’ caduta molto facilmente ma…..”la voce del messaggero si interruppe.
“Ma cosa?!” disse il Khan
“….il nostro Tarkhan Sevench e’ morto sul campo di battaglia trafitto da una lancia,mio Khan”

Il volto di Sharukan si contrasse in una morsa mista a rabbia e disperazione. Per lui Sevench era un fratello ed un maestro che gli avvea insegnato tutto sul combattimento,spada,arco,lancia.

Riportate il corpo ad Azaq e diamogli un funerale degno di un Tarkhan.
Il messaggero’ quindi dopo un inchino si volto e uscì dalla sala.

Dopo la notizia il Khan sciolse la riunione e dopo che tutti si furono voltati penso”sono giorni bui e i miei compagni fidati muoiono come mosche”
Sharukan si sveglio dai suoi pensieri notando che il capo della gilda degli assasini era ancora li

Il Khan disse:”sei qui per riscuotere cassa?”
“ovviamente.Dopo i miei servigi nell’assassinare tuo padre e’ giusto che abbia il compenso sul quale ci eravamo messi d’accordo” Il capo degli assassini disse con voce glaciale.
“Va bene avrai le terre che richiedevi e un giusto compenso in oro”
“grazie mio Khan.Se avrai bisogno ancora dei miei servigi sai dove trovarmi”.

Il khan assassinando suo padre ottenne la fedelta del capo delgi assassini e cosi’ facendo la fedelta’ di tutti i suoi consiglieri.

Dopo che il capo degli assassini se ne fu andato il Khan chiamo una guardia e disse:
“portatemi qui il messaggero di prima”
La guardia riporto in breve il messaggero al cospetto del Khan il ule disse:”come ti chiami”

“Bazar mio singore”-il significato in lingua mongola significa “Fulmine”-
Bazar era un uomo dalla corporatura atletica e dalle gambe un po’ arcuate dovuto al mestiere che faceva,visto che doveva stare in sella ad un cavallo per riportare velocemente i messaggi.
“manda un messaggio a Sinchan e digli di muovere contro Costantinopoli. Digli che ora di riportare alla gloria il nostro regno spezzando il vecchio e corrotto Impero Romano d’Oriente sotto gli zoccoli dei nostri cavalli.

“ si farò il più veloce possibile,mio Khan”si inchino e rriusci dalla sala dirigendosi alle scuderie dove prese un cavallo fresco ripartì.

Dalla finestra nel palazzo il Khan lo vide sfrecciare sulle pianure sterminate intorno ad Azaq e penso:”fai presto Bazar dopo aver riferito il tuo messaggio e preso Costantinopoli il mondo non sarà più lo stesso”.

Dopo un mese Bazar raggiunse Sinchan a Costantia e riferi’ il messaggio.
“comandante raduna l’esercito e salpiamo per Costantinopoli” disse Sinchan.
“Salpiamo mio signore?”replico il comandante in seconda.
“Si dalle fonti degli esploratori il passaggio a sud per Adrianopoli,dopo il ponte a sud di Costantia e presidiato da unforte esercito bizantino e da uno esercito di rinforzo numeroso circa la meta’.non possiamo passare da li’.scoprirebbero le nostre intenzioni.Li colpiremo alle loro spalle infliggendogli un colpo al cuore” disse Sinchan ridendo,assaporando la gloria futura.
“Inoltre sono stato informato che i Turchi,i Mori e gli Abissidi gli hanno dichiarato guerra annunciando la Jihad e saranno quindi impegnati su tre fronti.”
Così facendo in un giorno l’esercito era pronto a salpare e il secondo giorno ultimati gli ultimi preparativi l’esercito si imbarcò e salpò alla volta di Costantinopoli,sognando le enormi ricchezze della città.

Il viaggio fu molto lungo e tranquillo ma alla fine raggiunsero Costantinopoli e la assediarono preparando un enorme accampamento e le macchine d’assedio.



A capo delle difese c’era il Basileus Manuele I Comneno in persona il quale andò in contro a Sinchan per parlamentare.
Manuele disse:”vi esorto a fare armi e bagagli e ritornarvene nel buco da cui siete usciti.”
“Sei tu,a meno che non mi consegni subito la città, dovresti tornare rintanato dietro le mura anche se non sfuggirai per troppo tempo alla tua fine.”
“ah!ah!ah!ah!Costantinopoli in quasi mille anni non e’ mai stata conquistata.cosa ti fa pensare di essere meglio degli altri che i hanno provato in precedenza.”replico dopo aver deriso Sinchan
“in questi mille anni non era ancora nato o non era ancora nato un uomo come me.”rispose Sinchan.
“Sei solo un’ illuso”. Così finirono le trattative. Ancora una volta sarebbe stato l’acciaio a decidere le sorti dello scontro.
Al tramonto,la battaglia così ebbe inizio.
Di fronte a Sinchan si parò di fronte l’enorme muraglia difensiva della città. Nonostante fosse una muraglia di vecchia fattura rimanevano cmq un brutto spettacolo per gli assedianti,che non avevano mai affrontato fortificazioni cittadine di questo genere.inoltre dalle torri spuntavano minaciose le baliste difensive e anche se i bizantini era inferiori di numero potevano disporre di un grosso vantaggio difensivo.



Le mura erano presidiate da una compagnia di Toxotai,una di Stratoiai,una da temibili Cheirosiphones e giù dalle mura c’era anche una compagnia di Placenici.non da tralasciare la cavallerie,una compagnia di Milites Franchorum,3 di hippotoxotai,2 di Pronoiaroi e una di Prokursatores.

I cumani avanzarono.Essi disponevano di 4 arieti e una scala la quale venne piazzata sulle mura a sinistra del cancello. I Mechonosci cumani che le trasportavano vennero colpiti da un nugolo di frecce dei Toxotai e delle torri difensive infliggendogli numerose perdite.
Cmq riuscirono a salire in buon numero sulle mura ingaggiando gli Stratoiai e i Cheirosiphones i queli pero’ erano in superiorita’ numerica.per dargli man forte Sinchan oridino a due compagni di voynici di scalare le mura per ristabilire il pareggio di forze sulle mura.



Intanto i 4 arieti cumani avanzarono contemporaneamente verso il cancello.solo uno avrebbe raggiunto il cancello per abbatterlo ma gli altri 3 servivano per ridurre la concentrazione di tiro degli assedianti che se no avrebbe concentrato il tiro su un solo ariete che avrebbe quindi ceduto per i danni strutturali. essi inoltre erano sostenuti da una compagnia di arcieri cumani e giavellottisti cumani entrambi a cavallo per impegnare gli arcieri nemici sulle mura.



Una mossa a sorpresa del Basileus sorprese i cumani.Fece uscire dalle porte una compagnia di Trapezitoi ma fu uno sbaglio.



Facendo ciò lascio le porte aperte e aiutati dalla guardia di Sinchan e dalle due compagnie di Uhlan
Entrarono nell’insediamento nonostante gli assediati lanciarono olio bolente da sopra il cancello.



Subito i cumani cercarono di raggiungere il centro citta’ ma vennero fermato prontamente dalla cavalleria bizantina,cioè una compagnia di Prokoursattures una di Trapezitoi e una di Milites Franchorum.
La mischia duro a lungo e nessuna delle due parti riuscì a prevalere sull’altra rimanendo in una posizione di stallo.
Ad un certo punto un urlo di disperazione scosse le fila cumane seguite da urle di gioia dei bizantini ”Sinchan e’ morto!!Sinchan è caduto!!!
I cumani sconfortati sembrarono quindi cedere terreno ma il comandante in seconda li rincuorò dicendo:”non indietreggiate vendichiamo piuttosto il nostro generale e prendiamoci quello per cui siamo partiti”
I soldati risposero bene all’incoraggiamento e combatterono con ancora più vigore ma la situazione rimaneva in stallo.

Il Basileus ordinò allora ai suoi pronoiaroi di attaccare i cumani sul loro fianco destro per accerchiarli e così facendo i cumani si trovarono attaccati da due lati.cmq i cumani resserò bene all’attacco della cavalleria bizantina e infine li sopraffarono grazie all’aiuto di una compagnia di uhaln.Il Basileus ordinò analogamente ad una compagnia di placenici di attaccare come avano fatto i Pronoiaroi in precedenza ma con scarsi risultati e quindi vennero decimati uno a uno.



Intanto sulle mura i cheirosiphones erano stati annientati dai mechonosci e dai lancieri voynici.rimanevano però una compagnia di stratoia e una decimana compagnia di toxotai.
Allora il comandande in seconda chiese alle sue tre compagnie di Streltzi di bersagliare gli stratoia da sotto le mura cittadine ma all’interno della citta’.in breve essi superarono il cancello e scoccarono i loro dardi letali da sotto cogliendo di sorpresa gli stratoia mandandoli in rotta e poi sterminati nel loro vano tentativo di fuga.



La vittoria sembrava certa ma ad un certo punto scese sul campo Manuele con i suoi Oikeoi.il loro impeto fù devastante creando scompiglio nelle file cumane ma dopo un po’ la carica si arresto e dovettero combattere con spada in pugno da fermi ma risultò cmq difficile affrontarli,con alle loro spalle due compagnie di Hippotoxotai che scagliavano le loro frecce.
Gli streltzi risposero al fuoco causando anche loro numerose vittime tra gli hippotoxotai e anche tra le fila degli Oikeoi che cominciarono a cadere stecchiti.





Dopo mezz’ora la situazione non cambiò.La piazza era vicina ma la strada era bloccata dal Basileus che nonstante le perdite continuava a bloccare il passaggio.



Ad un certo punto un soldato cumano della compagnia dei kopljanici assesto un colpo che fu fatale a Manuele che ruzzolo per terra schiacciato dal suo cavallo.



Il Basileus era morto ma a caro prezzo. ora le forze cumane contavano al massimo il 25/30 percento dell’esercito iniziale ma i bizantini dopo aver visto morire gli ultimi Oikeoi rimasti erano conciati peggio,con una sola unita’ di Pronoiaroi i quali vennero sgominati,causando ulteriori perdite all file cumane.



La Vittoria era di misura ma Costantinopoli,che da quasi mille anni era saldamente in mano bizantina,era caduta.
Il comandante invio a Sharukan la buona notizia e ordinò la sepoltura dei morti sia di fazione cumana sia di fazione bizantina che avevano opposto una strenua e coraggiosa resistenza che i cumani,a fine giornata,ammirarono.
Ci vollero due ore per trovare il corpo del Basileus e spogliato dei suoi beni fu riportato da suo figlio,il nuovo Basileus, che presto o tardi avrebbero affrontato.

spero vi sia piaciuto.alla prossima [SM=x1140429]
Max.92
00domenica 22 luglio 2012 14:59
prossimo capitolo in realizzazione per i miei "taciturni" fan.
Max.92
00domenica 22 luglio 2012 19:48
brutte notizie.sono al turno 70 e ora ho i forzieri in rosso nonstante abbia molte citta' ma anche conquistandone di nuove non riesco a tornare in positivo perche' piu' conquisti piu' sono le spese di mantenimento degli insediamenti e ancora non sono riuscito a trovare il giusto equilibrio economico.inoltre per colpa della crociataho tutto il mondo cristiano(quelli che m danno piu' rogne sonoi veneziani e i magiari,due fazioni islamiche e i bizantini che si stanno facendo largo in anatoliaanche se io gli prendo le citta' della grecia quindi le cronache dei cumani hanno termine ora.

ora sto usando i portoghesi e ho intenzione di non prendere nessuna citta' a parte qualcuna ai mori e in 10 turni ho le casse piene e aumentano man mano che costruisco edifici commerciali.
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