Ellenistici: informazoni militari

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rhaymo
00lunedì 20 luglio 2009 15:00
Macedoni, Greci, Ptolemaici, Seleucidi, Ponti, Bactriani, Eprio, Pergamo.
Quì le info militari delle suddette fazioni.
Sono gradite informazioni su Epiro e Pergamo (non sono ancora fazioni ufficiali)..

Flavius_Belisarius
00lunedì 20 luglio 2009 16:37
Premetto che le informazioni in mio possesso riguardano prettamente l'età compresa tra Filippo II ed Alessandro III il Grande.
Comunque, per quanto ne sappia l'esercito macedone, questo si componeva fondamentalmente degli eteri, i "compagni del re", nobili a cavallo pesantemente corazzati, e dei pezeteri, "compagni a piedi", contadini della pianura inquadrati nella falange macedone. Per quanto concerne la cavalleria, in particolare, la vera e propria guardia reale, veniva chiamata "Punta" ed aveva il compito di assestare il colpo definitivo alle truppe nemiche. I cavalli della Punta erano i più imponenti ed erano rivestiti di lana purpurea, mentre i cavalieri, in armatura pesante, portavano sul capo elmi con alti cimieri.
Tutti i cavalieri erano armati di lancia, giavellotto e spada.
Vi erano inoltre reparti di truppe d'assalto, i cosiddetti "scudieri", protetti da uno scudo raffigurante in rame ed argento la stella argeade.
Per quanto riguarda l'Epiro, re Alessandro I, marito di Cleopatra, sorella di Alessandro il Macedone, l'esercito epirota s'avvalse di una struttura del tutto simile a quella macedone.

E' poco, se possibile controllerò meglio, ma spero che queste informazioni, benchè incomplete, si rivelino utili.
Il_Basileus_93
00lunedì 20 luglio 2009 16:42
Ho trovato qualcosa anche qui:


Greci:

I greci introdussero la tattica oplitica. I soldati combattevano in formazioni dove ogni guerriero era parte di un insieme. Non usavano lance particolarmente lunghe perchè avevano necessità di impugnare uno scudo. Sarebbe necessario, credo, inserire anche gli Spartani come unità delle città greche, visto che furono loro a portare ai massimi livelli la falange. Secondo altre fonti inoltre utilizzavano anche i frombolieri (che sono più potenti di quanto si possa presumere), mentre non so dirvi nulla riguardo ad eventuali unità di cavalleria.

Seleucidi:

Il regno seleucide si formò a seguito dello smembramento dei domini di Alessandro, dopo la morte di quest'ultimo. Continuarono pertanto ad utilizzare unità di falangi affiancandole anche ad elefanti da guerra, così come fece anche Pirro, re dell'Epiro che arrivò a schierarli persino contro i romani, prima ancora che lo facesse Annibale.
Flavius_Belisarius
00lunedì 20 luglio 2009 17:21
Durante l'invasione in oriente, Alessandro Magno si avvalse di cavalieri tessali, velocissimi cavalleggeri traci e triballi. Di questi ultimi due popoli appartenevano pure i reparti di giavellottisti ed arcieri, capaci pure nel corpo a corpo. S parla pure di mercenari agriani, abilissimi scalatori, guastatori ed addetti nelle operazioni di "commando" (a proposito gli si potrebbe attribuire l'invisibilità degli hashashin).
Flavius_Belisarius
00lunedì 20 luglio 2009 19:24
Alla falange spartana, aggiungerei anche il Battaglione Sacro dei Tebani, introdotto dal comandante Gorgida, rappresentante lo schieramento militare più efficace della grecità sino all'affermazione dei Macedoni. Come cavalleria standard si potrebbero inserire gli hippikon, fondamentalmente opliti a cavallo, ma meno corazzati dalla controparte appiedata.
Su wikipedia ho trovato pure informazioni interessanti su arcieri e giavellottisti greci.

I toxótai (dal greco τοξότης, che significa "arciere") erano gli arcieri dell'antica Grecia utilizzati per lungo tempo solo come truppe d'appoggio per la fanteria pesante formata dagli opliti, punto di forza dell'esercito greco.

Solo dopo molti secoli i generali greci li inserirono nell'esercito vero e proprio; questo accadde perché la disciplina del tiro con l'arco era abbastanza estranea alla cultura greca e non avrebbe consentito la formazione di arcieri abbastanza esperti per affrontare una battaglia, furono allora preferiti a lungo i peltasti che utilizzavano il più nobile giavellotto e gli hippikon (la cavalleria leggera).

Ma i generali si dovettero ricredere sulla forza dei toxótai quando videro che i persiani facevano un buon uso in battaglia degli arcieri che erano molto ben indicati (meglio di un attacco frontale con la fanteria) per colpire gli opliti disposti nella falange, che, essendo impacciati dalla stretta formazione militare, avevano difficoltà a difendersi con lo scudo.

Come i peltasti i toxòtai non partecipavano quasi mai alle battaglie, soprattutto in prima linea, più che altro infastidivano le formazioni nemiche da dietro gli schieramenti alleati o si muovevano agilmente sul campo in piccole truppe, tentando di cogliere lateralmente le falangi avversarie, o soccorrere i gruppi che stavano soccombendo ove ve ne fosse stato bisogno.

Alcune volte venivano addirittura assoldati come "cecchini", per uccidere a distanza le persone influenti (come re, generali, ecc...) se mai questi avessero partecipato in prima persona alle battaglie.

Il toxótes è un guerriero che porta un arco (di solito corto, quasi mai lungo), eventualmente una leggera armatura, un piccolo scudo tondo di bronzo al gomito sinistro, ed è quasi sempre sprovvisto di elmo.

I peltasti erano la fanteria leggera che affiancava gli opliti greci durante le battaglie.

Per lungo tempo, come i toxotes (altro tipo di fanteria leggera greca), furono scartati dai generali greci che, a causa della loro grande velocità in combattimento, li preferivano solo per inseguimenti o agguati ma quasi mai in battaglia.

I peltasti spesso portavano armi da lancio, in particolare giavellotti, ma quasi mai scudi grandi (semmai molto piccoli e leggeri che portavano sul gomito del braccio sinistro grandi più o meno come la testa, avendo così libera anche la mano sinistra nella quale tenevano altri giavellotti da lanciare) e elmi poco protettivi (magari di cuoio, raramente di bronzo o in altro metallo).

Durante le battaglie si muovevano in piccole truppe per soccorrere le falangi di opliti in difficoltà. La loro strategia era quella dell'"attacco e fuga", cioè non essendo in grado di affrontare uno scontro frontale con una serrata formazione di opliti tendevano a colpire di sorpresa lateralmente le falangi nemiche per poi ripiegare velocemente dietro le linee alleate. Avevano due grandi vantaggi rispetto alla fanteria classica greca (cioè oplitica) erano veloci e potevano creare un gran numero di feriti in poco tempo senza essere necessariamente coinvolti in uno scontro corpo a corpo, tuttavia erano molto esposti alle frecce provenienti dai toxotes nemici e non potevano competere neanche per pochissimo tempo contro un disciplinato schieramento di fanteria pesante, ben protetta che vantava anni di addestramento.

Prendono il nome dal classico scudo di legno rivestito di cuoio chiamato pelta.

I peltasti più esperti e richiesti dell'antica Grecia provenivano dalla Tracia: essi erano riconoscibili da uno scudo ligneo a forma di mezza luna.

Erano principalmente mercenari e quindi spesso cambiavano schieramento per motivi economici, fu anche per questo che vennero scartati molto a lungo, erano troppo inaffidabili.

Degno di nota un episodio avvenuto nel 390 a.C. circa.

Un reparto dell'esercito spartano in marcia di trasferimento venne sorpreso da un attacco dell'ateniese Ifìcrate, che guidava un battaglione di peltasti.

Nello scontro morirono ben 250 Spartani: a parte il numero, comunque non infimo, data la notoria scarsezza di effettivi di cui soffriva Sparta, ciò che destò profonda sensazione fu il fatto che un contingente di opliti spartani, considerati invincibili, fossero stati distrutti in un'imboscata condotta da soldati, considerati di rango inferiore, che basavano la loro efficienza sulla velocità, la sorpresa e la mobilità. Una novità (utile soprattutto in terreni accidentati, in cui la falange oplitica può incrementare la propria potenza con difficoltà) che avrà grandi sviluppi nei decenni che seguiranno e che va, almeno in parte, ascritta al genio militare di Ifìcrate.



The Housekeeper
00lunedì 20 luglio 2009 19:37
ottime info ;)
rhaymo
00lunedì 20 luglio 2009 20:52
ricordatevi che nel nostro periodo gli spartani erano un pallido ricordo.... cmq abbiamo molte info sugli ellenistici. mi interesserebbe più che altro qualcosa su epiro e pergamo, qualcosa che le distingua dalle altre fazioni, qualche simbolo che usavano sugli scudi...
Il_Basileus_93
00martedì 21 luglio 2009 10:41
Ho trovato su wikipedia le unità che formavano l'esercito di Pirro, re dell'epiro, in occasione della battaglia di Eraclea:

"La disposizione delle truppe d'Epiro e di Taranto al momento della battaglie era il seguente[4][41]:

Comandante: Pirro
20.000 opliti disposti a falange
3.000 cavalieri, che comprendono le truppe di Tessaglia
3.000 hypaspistai (olpiti d'elitè) sotto il comando di Milone di Taranto
2.000 arcieri greci
500 frombolieri di Rodi
opliti e cavalieri di Taranto
20 elefanti da guerra"

La raffirugarzione di un hypaspista, sempre da Wikipedia: upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/f/fd/Hypaspist.jpg

Su Pergamo non ho trovato niente...
JLoZeppeli
00martedì 21 luglio 2009 16:25
JLoZeppeli
00martedì 21 luglio 2009 18:10
Allora, faccio riferimento a questi testi Warfare in ancient Greece di Sage, Soldiers' Lives Through History: The Ancient World di Richard A. Gabriel, Il Cambridge che fa sempre bene.

faccio riferimento ovviamente all'ellenismo nel periodo attorno al 250, credo che vada bene (ovviamente essere più precisi richiede un lavoro di
ricerca troppo oneroso in termini di tempo).



Tutti gli eserciti ellenistici mantennero più o meno l'inquadramento alessandrino. La formazione comprendeva sulla destra l'unità di falange il cui titolo era connesso alle caratteristiche dello scudo. La più nota era costituita dagli Hypaspistes, scudi d'argento o di bronzo. Una subunità era costituita dalla guardia reale, l'Agema, con picche più corte e spada, senza corazzina. La cavalleria perse importanza nel periodo, per gli alti costi di mantenimento ed addestramento, riducendosi a poche unità d'elitè, in favore della fanteria.

Nella falange ogni uomo occupava circa 3 piedi di spazio, la sarissa era lunga sedici piedi, ma nel periodo ellenistico raggiunse, a detta di Polibio, la ragguardevole lunghezza di ventuno-ventiquattro. era costituita da due parti smontabili per favorirne il trasporto, tenute insieme da un manicotto di metallo, la base era costituita da una parte metallica a punta mentre la testa di lancia metallica tenuta insieme da una presa rivettata.

L'armamento non subì particolari modifiche rispetto al periodo alessandrino, mi permetto di descrivere prima quello alessandrino e poi le relative modifiche nel periodo.

La fanteria era suddivisa in pezhetairoi, hypapsistes e oplites.
I pazhetairoi (il nome esatto delle unità disposte in falange) erano il grosso della fanteria pesante.

Gli opliti erano fanteria pesante armati con elmi e schinieri e un'armatura completa di piastre (una variante era costituita da una tunica rinforzata con piastre metalliche o anelli di bronzo, essendo il costo della corazza completa assurdamente alto, potremmo paragonarlo ad una buona macchina di oggi), picche corte ad una mano, spada corta e largo scudo di bronzo legato la braccio (il famoso hoplon). Tipica fanteria greca che cadde in disgrazia con il tempo per gli alti costi.

La fanteria leggera "ausiliaria" era costituita da unità di traci, illiri e triballani, una delle più famose era quella degli agriani, armati di giavellotti e perlopiù senza corazza (alcuni indossavano una corazza piccola,

La sarissa rese lo scudo oplitico obsoleto, venne sostituito da uno scudo piccolo di due piedi di diametro che era tenuto sulla spalla appeso e fatto scivolare sull'avambraccio del lato sinistro per proteggere il busto, anche la corazzina (corsaletto) venne sacrificata.

La cavalleria pesante degli Etairoi era la più importante, il suo equipaggiamento consisteva di una corazza, un elmo a viso scoperto, stivali, e una specie di grembiule di cuoio come protezione addizionale per le gambe, non usavano scudo, o almeno non ci sono fonti che lo provino. Come arma avevano una lancia lunga.
la cavalleria tessalica era la seconda per importanza, avevano un armamento simile agli Etairoi, ma portavano un giavellotto da scagliare e una lancia entrambe di circa 2,5 metri, una spada da usare dopo la carica, usavano una formazione romboidale chiusa a differenza di quella a cuneo degli Etairoi.

I podromoi erano invece una cavalleria leggera con una sarissa più lunga di quella degli etairoi, avevano una piccola e leggera corazzina.

I cavalieri peoni e traci armati di giavellotto, senza armature e spade corte (i Peoni portavano gli scudi).

Come dicevo nel periodo ellenistico perdono di importanza tutte le truppe ad alto mantenimento, come la cavalleria pesante e gli opliti, tuttavia continuarono ad essere impiegate, anche se in numero ridotto (come elite).

Tra le truppe leggere si segnalano all'epoca gli Etoli, giavellottieri con ottima reputazione. Mentre Creta e Rodi mantennero il loro monopolio sulle truppe di arcieri e frombolieri. I Traci rimasero importanti come peltasti e per la loro cavalleria come nel periodo classico.

Gli elefanti giocarono un certo ruolo fino al 160, sia quelli Indiani che quelli Africani, venivano usati soprattutto dai Seleucidi i primi e dai Tolomei i secondi, che ne monopolizzarono quasi il controllo, tuttavia il loro impiego andò declinando a causa delle difficoltà di addestramento e di mantenimento.
Erano usati prima di tutto per spaventare i nemici, ma il loro preciso impiego era il seguente: schermo contro la cavalleria, per disperdere la fanteria e infrangere le fortificazioni sotto assedio; portavano da 2 a 4 uomini armati di archi a seconda della grandezza. erano spesso corazzati fino alla punta delle zanne. Il numero per unità era massimo di otto (era piuttosto difficile mantenere una formazione). Comunque la loro effettiva utilità si rivelò presto ben poca cosa sia come aiuto per l'assedio sia come arma di offesa contro la fanteria (i successi furono dovuti alla novità e alla paura che incutevano inizialmente), quindi occhio a non fare unità troppo forti, che è un'emerita falsità.

Scusate posto il resto dopo... (ribadisco che le fonti sono libri di storici e archeologi attendibili non wikipedia o google).
magnagats
00mercoledì 22 luglio 2009 09:54
se non ricordo male, quando ancora giocavo ad EB, gli epiroti avevano i cani molossi sugli scudi, e le guardie reali una specie di cremisi spartano. So che non ho detto nulla, però....
Eraclio Imperatore Romano
00lunedì 27 luglio 2009 15:22
Riguardo alle unità del Regno di Pergamo ho letto su un vecchio libro, molto dettagliato, di tutta la storia del mondo dalle origini sino all'epoca in cui fu stampato(parliamo degli anni '90) che fecero un certo uso di unità quali i cavalieri della Galazia, dopo che fu annessa al loro regno, mentre non utilizzarono mai o perlomeno io non lo sono venuto a sapere da nessuno scritto, gli elefanti da guerra, preferendo le già dette cavallerie e le falangi ellenistiche.

Riguardo allo stemma ho visto alcuni scudi di unità ellenistiche(su un sito che però purtroppo non ricordo qual è) e su questi erano raffigurati alcuni pegaso(cavalli alati bianchi) su sfondo azzurro.

Spero di essere stato utile se trovo qualcosa la posto

magnagats
00lunedì 27 luglio 2009 15:57
i pegaso non sono lo stemma della polis di Corinto?
Eraclio Imperatore Romano
00lunedì 27 luglio 2009 20:05
penso di si, anche, comunque erano sui loro scudi e come stemma credo potrebbe andare a meno che non lo mettiate per le polis greche
magnagats
00martedì 28 luglio 2009 11:11
suggerirei un cosa a questo punto, a proposito dei greci. c'è un mod per rtw, molto bello, uno dei migliori secondo me , ROma Surrectum, che permette di reclutare opliti differenti per ogni principale poleis greca. Ad esempio ci sono opliti di Creta o di Efeso, di Rodi, corinto e così via. Quindi un reclutamento regionale...
E' possibile fare una cosa del genere in questo mod ?
rhaymo
00martedì 28 luglio 2009 11:18
Tecnicamente si può fare, ma siamo nel periodo in cui i tempi d'oro degli opliti sono finiti. Anche in grecia si è affermata la falange, gli opliti esistono ancora, ma sono reclutati in misura molto minore. Essendo caduti in disuso, non penso che si diversificavano ancora in base alla città
Xostantinou
00martedì 28 luglio 2009 11:58
beh anche se in misura molto minore comunque le polis in epoca ellenistica continuarono ad usare la tattica oplitica post riforma ificratea, che era solo di poco antecedente alla falange macedone, che richiedeva però molti più uomini.
Antioco il Grande
00martedì 28 luglio 2009 12:23
Tolomei e Seleucidi hanno truppe simili.

Tolomei:
1 Agema, guardia del re composta da opliti e cavalieri
2 Macedoni, la forza regolare, nome che non ha più un preciso valore etnico, forse indica solo che erano armati come i macedoni.
3 mercenari, spesso d'origine greca
4 truppe indigene, nate come ausiliarie con Tolomeo I, che le chiama machimoi, diventano sempre più importanti dopo la battaglia di Rafia.
5 elefanti da guerra
6 cavalleria greca e libica

Seleucidi
1 Agema, guardia del re composta da opliti e cavalieri
2 Argiraspidi, gli scudi d'argento, armati alla macedone
3 mercenari greci e barbari
4 cavalleria degli Eteri, i compagni del re.
5 elefanti da guerra
6 carri falcati

comuni ad entrambi peltasti ed arcieri, spesso mercenari. Gli indigeni egizi sono schierati in falangi, quelli seleucidi no.

Si parlava sopra di usare il Battaglione Sacro tebano, direi che non è il caso. Il Battaglione è distrutto a Cheronea da Filippo ed Alessandro; sempre Alessandro rade al suolo Tebe prima di andare in Persia. La città sarà poi ricostruita ma non sarà più la stessa, il Battaglione non fu più ricostituito.
rhaymo
00martedì 28 luglio 2009 13:03
Allora, tenendo presente che tutte le info storiche vanno messe insieme e adattate a un gioco con le proprie regole e i propri limiti.....

Per i seleucidi ho messo come unità di cavalleria, oltre agli eteri, gli eteri catafratti e i catafratti veri propri, prendendo spunto da una pubblicazione Montvert. Nella battaglia di Magnesia i catafratti prendono il posto d'onore a destra, gli eteri a sinistra. altra cavalleria sarà quella cittadina (Politikoi). nello stesso libro vengono nominati anche i nisain e gli agema, ma pare si tratti sempre di catafratti iranici, quindi nel gioco sarebbe stata un'inutile duplicazione.
Per la fanteria, ci sono gli scudi d'argento con aspetto chiaramente hellenico, e falangiti di qualità inferiore vestiti in maniera più Persiana. Suppongo che se alessandro arruolò i persiani nella falange la stessa cosa abbiano fatto i seleucidi. Poi ci saranno i carri.

Per i tolemaici, come cavalleria ci sono gli eteri, e i cavalieri tarantini.come falangiti sia i machimoi che truppe di livello superiore. I cavalieri libici pare che fossero arruolati fra i coloni greci di libia (c'è tutta una spiegazione secondo cui l'egitto non aveva una tradizione di cavalleria e per rafia era meglio mandare i nativi nelle falangi che addestrarli come cavalieri)

In entrambi gli schieramenti ci saranno i thureophoros con lancia e giavellotto, che dovrebbero aver sostituito gli hypaspisti. (c'è un pò di confusione fra thureophoros, peltasti e hypaspisti nelle fonti)

Come mercenari ci saranno i galati.
Fanteria leggera persiana per i seleucidi, egiziana per i tolemaici.

I seleucidi avranno delle imitazioni dei legionari, mentre i tolemaici avranno una versione tolemaici dei legionari, più simile ai thorakitaes.

I bactriani avranno arcieri a cavallo medi, cavalleria leggera arachosiana, sarissophoroi persiani, thureophoros, falangi persiane e la guardia reale (falangiti) in abiti hellenici.
Elefanti ci saranno per tolemaici, seleucidi e bactriani.


I ponti oltre alle falangi, avranno i carri, imitazioni dei legionari
i carri per i seleucidi, fanteria e cavalleria cappadocia, scudi bronzei.

I macedoni avranno i leukaspidi, gli scudi bronzei, gli eteri, i cavalieri tarantini, gli hypaspisti???, i thureophoros, la cavalleria macedonia evoluta ovvero più leggera e con scudo.



Eraclio Imperatore Romano
00martedì 28 luglio 2009 13:08
riguardo agli elefanti però antioco bisognerebbe anche distinguere(se possibile) le due razze e cioè quella africana, tolemaica, da quella indiana, seleucide. Riguardo alle poleis sarebbe comunque molto bello distinguere gli scudi della varie poleis giacchè, nonostante gli opliti fossero ormai antiquati,ancora venivano utilizzati dalle città elleniche.

In Grecia oltre alle poleis ci sarebbero da aggiungere due "leghe" di città greche presenti in quel periodo e cioè la Lega Achea e la Lega Etolica, dal peso non indifferente da prendere secondo me in considerazione. In proposito però non ho idea su che stemmi potremmo loro assegnare.
Antioco il Grande
00martedì 28 luglio 2009 13:33
L'Agema era in origine la guardia dei re macedoni. Alla morte di Alessandro fu ereditata dai vari sovrani ellenistici. Ai tempi rinominai le unità di RTW liscio dando, come truppe d'elite, l'Agema alla Macedonia, i Macedoni ai Tolomei e gli Argiraspidi ai Seleucidi.

L'Agema andrebbe bene come unità di fanteria d'elite anche per l'Epiro, regno molto similare alla Macedonia.
JLoZeppeli
00martedì 28 luglio 2009 18:53
Epirota era la mamma maiala di Alessandro, era parte dell'impero macedone....
Comunque prometto stasera finisco la parte sull'ellenismo e la mappa delle risorse. Sono stato straimpegnato in questi giorni pre-ferie a classificare una carrettata di cocci di ceramica in condizioni di lavoro assolutamente precarie (leggasi stanzetta 4x4 senz'aria condizionata, insieme ad altri tre di cui un'omaccione corpulento e sudaticcio)....
rhaymo
00martedì 28 luglio 2009 19:07
Re:
JLoZeppeli, 28/07/2009 18.53:

Epirota era la mamma maiala di Alessandro, era parte dell'impero macedone....
Comunque prometto stasera finisco la parte sull'ellenismo e la mappa delle risorse. Sono stato straimpegnato in questi giorni pre-ferie a classificare una carrettata di cocci di ceramica in condizioni di lavoro assolutamente precarie (leggasi stanzetta 4x4 senz'aria condizionata, insieme ad altri tre di cui un'omaccione corpulento e sudaticcio)....




ma figurati se ti devi pure giustificare.. cmq fatti un giro anche nel thread degli sbabbari germani..
JLoZeppeli
00lunedì 3 agosto 2009 23:21
Continuo da dove mi ero fermato e scusate il ritardo, ma trovare informazioni storicamente attendibili è piuttosto difficile.

I catafratti:
ampiamente utilizzati dai Seleucidi, unità di cavalleria pesante con armatura di scaglie e lamellare sia per il cavallo che per il cavaliere, con vesti purpuree, decorate in oro con disegni richiamanti bestie selvatiche.
Diventarono un'unità riconosciuta, tuttavia, solo nel 210, reclutati principalmente tra Iraniani. Le armi variano a seconda dell’esercito in cui sono impiegati. I Seleucidi avevano catafratti armati con lancia, spada e scudo. I catafratti parti invece erano armati con una lancia pesante a due mani, il kontos, e una mazza ferrata per il corpo a corpo. Normalmente avevano un elmo a visiera con pennacchio sulla punta.

I Seleucidi avevano anche un’altra cavalleria pesante, chiamata Agema come la guardia di fanteria. Probabilmente erano armati come catafratti, benché non si abbiano attestazioni, Polibio sembra considerarli una versione più leggera degli stessi.

I cavalieri nisei dalla pianura di Nisa, dal nome dei cavalli enormi che montavano. Armati con corazzina, lancia e scudo piccolo erano noti per le loro cariche, ma il numero esiguo di cavalli nisei li rendeva un’unità davvero poco usata.

ALtra cavalleria, utilizzata da molti dei diadochi come mercenaria era quella tarantina. Essa usava una tecnica che sembrerebbe essere stata basata sullo smontare e tirare una lancia corta per poi rimontare e combattere con una seconda lancia e uno scudo di medie dimensioni.Una specie di dragoni ante litteram...

Altre due cavallerie attestate da Polibio erano: i Politikoi, reggimenti reclutati tra le ricche città dell'impero, formato da cavalleria mediamente corazzata, caratterizzata dal fatto di essere frazionata in squadroni ognuna con i colori e le insegne della città di provenienza, spesso anche armati in maniera diversa; gli Epilektoi, cavalleria di Larissa in Siria, armata pesantemente.


I carri da guerra: prima di tutto sfatiamo un altro mito dopo quello degli elefanti... Storicamente non erano usatissimi, più spesso usati per le parate che per utilità in battaglia, hanno assunto un ruolo un pò troppo importante nella fantasia delle rievocazioni come Rome...

I Seleucidi usavano carri a quattro cavalli (quadrigai), ovviamente falcati, che erano quelli più diffusi tra gli eserciti ellenistici. In alternativa i Tolomei continuarono ad usare piccole unità di carri a due cavalli con un giavellottiere o un arciere... In ogni caso gli eserciti ellenistici non utilizzarono in maniera estensiva questi mezzi, almeno non quanto i celti e gli indiani...

Tra le unità vorrei menzionare anche i Thureophoroi che erano inizialmente mercenari di Samo armati di grande scudo ovale, che combattevano alla maniera dei Galli. Vennero adottati dalla lega Achea, completando l’armamento con lancia, giavellotto e spada corta, gli unici diadochi ad usarli furono i Seleucidi.

Rispetto alle altre armate ellenistiche le peculiarità dei Selueucidi sono costituite dagli argyraspides, che si affiancano ai peltasti e agli hypaspistes (da cui veniva selezionata l’agema), caratterizzati dagli scudi d’argento. Questa unità adottò lo stile di combattimento romano intorno al 160… Armati pesantemente, con asta scudo e spada, armatura pesante di piastre.

Si dice che i Chalkaspides fossero l’equivalente degli argyraspides tra gli Antigonidi, con scudi bronzei.

Gli euzonoi cilici, con corone dorate e giavellotto e le truppe leggere misie e cipriote meritano una menzione.
JLoZeppeli
00lunedì 3 agosto 2009 23:42
Ovviamente posso fornire spiegazioni più dettagliate e immagini eventualmente tra quelle che ritengo più fedeli, ma molte unità non sono che nomi in alcune fonti come Polibio...

boboav
00martedì 4 agosto 2009 09:19
gli eserciti erano organizzati con molti picche corte o medie(greci)...lunghe(macedoni), per far fronte alla lentezza dell' unità i macedoni erano soliti accompagnare i lati della falange con la cavalleria. Scarse unità da tiro
rhaymo
00martedì 4 agosto 2009 09:23
sicuro che i thureophoroi li usarono solo seleucidi e lega achea? io gli avevo messi a tutte le fazioni ellenistiche.
Per quanto riguarda l'armatura degli argyraspidi come era fatta? attualmente gli ho messo la classica corazza di lino con pterugi.
Per le altre unità le immagini le ho preso da una pubblicazione Montvert sui seleucidi.



JLoZeppeli
00martedì 4 agosto 2009 15:37
Bè diciamo che i Seleucidi erano quelli che li usavano regolarmente, o che hanno attestazioni sicure del loro utilizzo. Comunque verso la metà del terzo secolo erano appunto caduti in disuso, sostituiti da altri tipi di unità, quindi ho incluso solo chi ne faceva effettivamente uso dopo il 240...

Allo stesso modo i Thorakitai, una loro evoluzione, furono utilizzati solo da Seleucidi e stati ellenici...

Le immagini del Montvert vanno bene, dovrebbero esserci sia le immagini di riproduzioni che quelle tratte dalle opere architettoniche...

Gli argyraspides passano da un armamento simil macedone, con scudo argenteo tondo, a uno in foggia simile a quello romano nel 160 circa, forse anche un pò prima, dovete scegliere quale delle due versioni preferite. Oppure rendere gli argyraspides in due tipi diversi di unità, una disponibile dopo il 160....

rhaymo
00martedì 4 agosto 2009 16:03
da quali unità furono sostituiti i tuhreophoros??

JLoZeppeli
00martedì 4 agosto 2009 16:14
thorakitai prima, unità simil romane poi, almeno in buona parte dell'equipaggiamento...
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