I Mac Paper

Bertavianus
00sabato 8 gennaio 2011 19:35
Tutto iniziò nel modo migliore, e più normale possibile.

I miei scozzesi si affrettano a conquistare l’Irlanda, cosa che gli riesce senza veri problemi, salvo qualche perdita di troppo per espugnare la piazza di Dublino.
I rapporti coi vicini di casa non sono gran che, e questo è ovvio, anche se al momento rispettano il trattato commerciale che mi sono affrettato ad offrirgli; però si vede che masticano amaro quando gli soffio anche Bangor, beneficiando persino del fatto che i ribelli erano assai malconci dopo aver respinto il loro primo assalto.
Da quel momento tengono un paio di eserciti presso il confine Gallese, ed uno si affaccia persino nei paraggi di Edimburgo, anche se poi si ritira spontaneamente.

Col lavoro congiunto di un emissario e di una spia trovo due spose francesi per il re e suo fratello, alleanza dinastica in chiara funzione antiinglese, poi mi alleo coi danesi in funzione antinorvegese, e col Santo Padre perché torna sempre utile. Per tutti gli altri che capitano a tiro solo diritti commerciali.

Alla fine degli anni ‘80 posso disporre di una catapulta, e di truppe decenti, per cui mi lancio nel grande progetto di autodifesa preventiva. Con un unico balzo travolgo York. Le truppe dei Plantageneti se la pigliano coi fortini, e allora ne approfitto per ripetere il colpo su Nottingham. Questo mi costa York, ma per loro è una sanguinosa vittoria di Pirro, e sarà anche l’ultima. Sei mesi dopo gli highlanders sono di nuovo lì, e dell’esercito nemico già decimato non sopravvive nessuno.

Interviene il Papa imponendo una tregua, e gli inglesi abbassano le difese a Londra per dirigersi nuovamente verso Bangor. A costo della scomunica gli faccio fuori la capitale: mal che vada giocherò il resto della campagna da scismatico. Mentre ancora cincischiano indecisi, gli faccio fuori in rapida successione Winchester ed Exeter.

Puff! L’intera armata del re si trasforma in una grossa banda di briganti, segno che nel frattempo i miei alleati d’oltremanica non sono stati con le mani in mano.

Ci vuole un po’ di tempo per radunare un esercito in grado di affrontare in campo aperto quella formazione, decisamente superiore per archi e cavalli a qualsiasi cosa gli scozzesi possano schierare. L’unica battaglia campale per il possesso delle isole britanniche mi costerà uno dei nobili minori mandati a rafforzare i border rivers: poco male, avevo messo in preventivo le lacrime di due vedove inconsolabili, e invece me la sono cavata a metà prezzo.

Siamo alla vigilia del 1200, la scomunica è revocata, e a questo punto do di matto.
Ho scelto gli scozzesi solo per combattere al fianco di William Wallace, ma mancano ancora da 51 a 99 anni alla sua comparsa, e sempre a condizione che possieda meno di dodici territori. Vabbè, mi dico, conquisto il castello norvegese e lì mi fermo.

I primi 10 anni filano via lisci e interessanti. Prendo il castello, lo perdo, lo riprendo, ci lascio a guarnigione un intero esercito e… e mo’ che si fa?

Per un po’ cerchi di appassionarti ai traffici marittimi sulle rotte del baltico o lungo le coste portoghesi, agli intrallazzi matrimoniali in madrepatria, alle avventure dei mercanti e a quelle dei ladri, ma in definitiva arrivi a pregare che salti fuori almeno una banda di briganti per spezzare la monotonia.

Richiedo una crociata a caso per fare una incursione al volo su Costantinopoli, giusto per impedirgli di vincere la partita, poi la cedo ai crociati per un piatto di lenticchie.
Eredito quel che resta del regno Magiaro, e lo vendo al Papa per poco di più.

Le vicende più interessanti che capitano nell’arco di una settantina d’anni sono il tentativo, riuscito, di riportare in patria il morso delle briglie di Costantino e quello, fallito, di portarci i due nobili magiari d’alto rango rimasti bloccati nelle loro vecchie terre.

Però c’è un bel premio di consolazione. Non ho quasi spese militari, costruisco a rotta di collo e resto sempre in attivo. In un mondo dove persino i mercenari dei mongoli disertano perché restano senza paga, gli scozzesi continuano ad ammassare ricchezze.
Quando il tesoro del regno arriva a 500.000 bisanti esaurisco le code di costruzione quasi a caso, senza nemmeno preoccuparmi di allontanare i feudatari spendaccioni. I soldi continuano a moltiplicarsi, negli ultimi anni del ’200 sfioro quota 800.000, e la supererei di certo se avessi ancora voglia di dedicarmi alla gestione economica.

La mia ossessione resta Wallace, e sono decisamente in paranoia.
E se avessi interpretato male il manuale? Non sarà mica che i territori abbandonati di proposito contano sempre come miei? O che questo eroe proletario non vede nessun buon motivo per soccorrere un plutocrate che non ha nessun bisogno di aiuto?

Anno 1298, scatta il video, Wallace è arrivato!
Ma… un momento… è completamente diverso da come me lo aspettavo… Indossa l’elmo e l’uniforme di Gran Maestro dei Lazzariti. Fanculo agli ordini militari, mi sono sorbito tutto sto strazio e manco me lo lasciano vedere in faccia.



Keirosophos
00sabato 8 gennaio 2011 20:50
Ahahaha bellissima! [SM=x1140525] [SM=x1140525]
ironman1989.
00sabato 8 gennaio 2011 20:59
Re:
Bertavianus, 08/01/2011 19.35:

Fanculo agli ordini militari, mi sono sorbito tutto sto strazio e manco me lo lasciano vedere in faccia.







[SM=x1140476] che sfiga....proprio gran maestro doveva diventare [SM=x1140476]
Edoardo di Woodstock
00sabato 8 gennaio 2011 22:22
Ahahah no ghe credo!
Jean de Avallon
00domenica 9 gennaio 2011 11:31
Peccato per Wallace ..... sarà un sosia !!!

[SM=x1140520]
Fabius Maximus Germanicus
00domenica 9 gennaio 2011 11:36
Re:
Bertavianus, 08/01/2011 19.35:

Anno 1298, scatta il video, Wallace è arrivato!
Ma… un momento… è completamente diverso da come me lo aspettavo… Indossa l’elmo e l’uniforme di Gran Maestro dei Lazzariti. Fanculo agli ordini militari, mi sono sorbito tutto sto strazio e manco me lo lasciano vedere in faccia.




[SM=x1140520] [SM=x1140520] [SM=x1140520] [SM=x1140520]

stupenda Bertavianus [SM=g27964]
Jean Marc de Ponthieu
00domenica 9 gennaio 2011 12:22
bella
L.basil
00domenica 9 gennaio 2011 16:05
Fantastica!! [SM=x1140520] [SM=x1140520]
Bertavianus
00domenica 9 gennaio 2011 23:05
Vi ringrazio per l'apprezzamento. Aggiungo la sintesi di quanto accadde subito dopo. Ditemi voi se volete conoscere anche il seguito, perchè ora mi gioco una partita che credo sia divertente solo per me.
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Tornare a menare dopo un secolo passato a giocare a Monopoli è una esperienza liberatoria. E inizio a capire davvero cosa significa “scendere in campo” con fondi pressoché illimitati.

Il Papa mi richiede subito di partecipare ad una crociata, offrendomi un compenso di 1000 bisanti. Mi trattengo a stento dall’offrirgliene 10.000 perché si faccia i casi suoi.

Decido di farlo contento e, partendo con un nucleo iniziale di mercenari reclutati nei fortini dove li avevo lasciati a marcire, due anziani generali magiari giungono sotto Damietta con due armate a ranghi completi. Visto che piove sempre sul bagnato, manco devo sostenere un assedio; l’intera guarnigione della cittadella si fa massacrare in campo aperto per tentare l’impossibile salvataggio di alcune truppe cammellate.

Damietta non mi interessa, ma lasciarci dentro un esercito mi costa meno di una colazione al bar, quindi me la tengo. L’altro lo mando a morire nelle battaglie per il possesso dei fortini, così guadagno tempo per installare baluardi e bastioni.

L’esercito di Wallace mi provoca un piccolo deficit di entrate, anche perché sto costruendo duomi e cattedrali dappertutto. Manco mi serve, posso permettermi truppe decisamente migliori. Lo tengo ugualmente, salvo destinare le unità più scarse a presidiare i cannoni cittadini, tanto mi ci vorrebbero 400 anni per andare in rovina.

Wallace è il mio alter ego, e lo tratto di conseguenza. Gli faccio cedere i titoli di Re d’Inghilterra, Principe di Galles, Giustiziere di Scozia e Duce di Smirne; gli trovo pure una principessa di sangue reale. Quegli str… dei Lazzariti mi fanno un altro tiro mancino; gli lasciano la guida dell’ordine ma non ratificano il titolo, devono essersi accorti in ritardo che non è abbastanza pio.

La sua prima missione è sottomettere le terre scandinave, quindi lo equipaggio come se dovesse affrontare l’Armageddon. A Bergen provano a fermarlo con due compagnie di arcieri ed una di miliziani. Sulla strada per Skara deve sostenere un combattimento più serio, contro un nobile danese di grande esperienza, ma può contare sull’aiuto delle truppe già di stanza in quelle terre, che lo assisteranno pure nell’assalto alla cittadella nemica (ove mostreranno una fastidiosa tendenza a mettersi sulla linea di tiro delle bombarde). La presa di Abo e Roskilde è scontata quanto quella di Bergen.

Un esercito non meno formidabile si è già occupato di prendere la cittadella di Aarus, quindi la maggior parte delle forze danesi restano bloccate nell’isolotto che ospita il monastero di San Canuto. La battaglia per eliminarle non è affare di Wallace perché, con quel fastidioso vezzo di combattere a piedi con la claymor, sarebbe un perfetto puntaspilli per i numerosi balestrieri danesi a cavallo. Vabbè, si rifarà a Uppsala.

Questo decennio di guerre è un vero balsamo dopo un secolo di palle nere, posso perfino ignorare cifre in rosso che metterebbero in ginocchio chiunque altro; inezie temporanee, che non mi schiodano dalla media di 800.000 bisanti in cassa.

I Mac Paper hanno compreso a fondo quel saggio che diceva che per fare la guerra ci vogliono solo tre cose: soldi, soldi e ancora soldi.

Ma, a questo punto, la cronaca per voi potrebbe diventare decisamente noiosa.


Crispino_91
00lunedì 10 gennaio 2011 00:30
se continui a commentarla così,ne dubito...
Fabius Maximus Germanicus
00lunedì 10 gennaio 2011 01:41
[SM=x1140520] continua continua [SM=x1140520] voglio anch'io realizzare una bella cronaca del genere con la 6.2 [SM=g27964]
Bertavianus
00lunedì 10 gennaio 2011 20:03
Nel 1313 Wallace completa l’occupazione dell’area di Kelmar, con l’aggiunta di Abo e Stettino tanto per gradire, e festeggio il mio primo milione di bisanti.

Lo mando a Inverness, merita di godersi le delizie della vita coniugale… e la compagnia dei suoi beneamati Lazzariti. Che ora di Gran Maestri ne hanno due, a lui hanno lasciato la divisa, ma il vero titolare della carica è il signore di Damietta.
Però sti Lazzariti non sono lazzaroni come quasi tutti gli altri, questi due sono fra i pochi che non mi derubano spudoratamente.

Chiudo un occhio sui piccoli misfatti nobiliari, è assaporo senza fretta il delirio di onnipotenza che ti può dare il denaro.

Ho tirato su un mostruoso paradiso fiscale, e i soldi continuano a moltiplicarsi come ci fosse cascato dentro il lievito. Mantengo tre grandi flotte di holk armati, di cui due corsare in funzione di guardacoste (l’invincibile armada militare serve soprattutto da traghetto); il solo commercio di mercanti e banchieri basterebbe a mandare avanti le cose in un altro regno.

Le principesse straniere le tratto come escort; quelle ochette credono di fare un grande affare quando intascano una dote di 10.000 bisanti, ma l’emisssario riceve una bella gratifica per averne risparmiati 90.000 sul budget preventivato.

Provo persino a comprarmi qualche insediamento di Novgorod, unico regno cha ancora osi sfrugugliarmi per terra e per mare, ma quelli non ne fanno una questione di prezzo.

Mando il genero di Wallace a punirli come meritano, così colgo due piccioni con una fava; accontento la gilda degli esploratori, che vuole Lindarnysse, e sperimento i pistolieri di Londra, che non hanno ancora sparato un colpo.

Per lui è stata una piacevole crociera costa, e ora declama ai quattro venti di aver ottenuto una vittoria straordinaria. Sarebbe stato straordinario il contrario, visto che gli avevo affidato un corpo di spedizione degno del D Day, pur sapendo che si trattava solo di mazzolare le guardie a cavallo di un povero vecchietto.

E’ l’anno del Signore 1329, ed il tesoro ha sfondato quota 1.700.000 bisanti.
Aiuto, dove li metto? Come si sblocca il deposito sul montarozzo?


Keirosophos
00lunedì 10 gennaio 2011 20:08
Ahahahah stupenda!
Wolfman2485
00martedì 11 gennaio 2011 08:51
Be se non sai dove mettere i tuoi bisanti ti potrei consigliare i Buoni Ordinari del Tesoro Bizantino? [SM=x1140440] .. il mio povero Basileus con 35 provincie , 5 legioni e articolati programmi di costruzione deve anche dare lezioni serali di greco per integrare le uscite.. ad ogni turno passo da -30000 a + 40000.. da pazzi..
[SM=x1140476]
Bertavianus
00mercoledì 12 gennaio 2011 22:58
Re:
Wolfman2485, 11/01/2011 8.51:

Be se non sai dove mettere i tuoi bisanti ti potrei consigliare i Buoni Ordinari del Tesoro Bizantino? [SM=x1140440] .. il mio povero Basileus con 35 provincie , 5 legioni e articolati programmi di costruzione deve anche dare lezioni serali di greco per integrare le uscite.. ad ogni turno passo da -30000 a + 40000.. da pazzi..
[SM=x1140476]



Invito il Basileus a frequentare un master in economia presso una qualsiasi università scozzese. Quelle di Londra ed Edimburgo sono le più rinomate, ma c'è chi preferisce le sedi minori perchè i corsi sono meno affollati.

Gli anni successivi sono, soprattutto, quelli delle gran legnate a Novgorod, gli tolgo ogni residuo porto Baltico, oltre a Griezno, Plock ed alla capitale storica. A Griezno me la vedo davvero brutta, perché la cittadella è zeppa di combattenti che fanno buon uso dell’armamento delle torri. A Riga si sfiora la farsa, il nobile locale si limita a fissare attonito i miei che entrano in piazza e lo prendono a pernacchie. Per sapere come sono andate le cose altrove basta fare la media fra questi due estremi.

Sono anche gli anni di una crociata contro la castigliana Cordoba. Ci partecipo volentieri, ricordando come un elefante antiche provocazioni. La vinco ad occhi chiusi, ignorando tante allettanti opportunità. Meglio limitarsi a guadagnare qualche credito in excelsis, visto che intere carovane di cammelli possono entrare nella cruna di un ago… Però nessuno può trovare a ridire se, poco dopo, mi prendo pure Siviglia.

Gran lavoro anche nel remoto fronte egiziano. Si ruba l’anello di Re Salomone, che viene messo al sicuro nel reliquiario di Damietta. Al Cairo entrano così tante spie che persino i porcari a cavallo di Calderoli avrebbero trovato le porte aperte. Nel 1344 recupero Gerusalemme alla cristianità. Esercito normale con normale bombarda.

Purtroppo anche i ricchi piangono, anche se meno spesso degli altri. Porto il lutto per William Wallace, e lo piango insieme alla vedova, al figlio, ai due nipotini… ed al consueto stuolo di Lazzariti. Si è spento serenamente in tarda età, dopo una vita ricca di soddisfazioni. R.I.P.

Mi manca uno sputo a vincere la campagna, ma sono preoccupato. Il tesoro è sempre più gonfio, però la crescita del PIL si è fatta più lenta.

Qualcuno dice che sono troppo spendaccione, e magari non ha tutti i torti. Forse potevo fare a meno di varare dodici caracche solo per portare una damigella in sposa al giovane Mac Fife in scandinavia. Ma volevo far colpo sulla squinzia, e la traversata dura più di un anno…




L.basil
00mercoledì 12 gennaio 2011 23:46
[SM=x1140476]
frederick the great
00giovedì 13 gennaio 2011 09:31
Semplice , concisa e assolutamente geniale! [SM=x1140440]
Jean Marc de Ponthieu
00giovedì 13 gennaio 2011 11:17
Stupenda
Bertavianus
00venerdì 14 gennaio 2011 10:33
Avevo preso Gerusalemme sapendo di andare in cerca di guai, ma non mi aspettavo che mi sarebbero piovuti addosso a secchiate.

Damietta diventa ingovernabile alla morte del Vero Gran Maestro Lazzarita, gli insorti buttano fuori a calci l’armata che aveva tenuto in soggezione l’intero Egitto.
Proprio in quel momento parte la Jihad per il recupero della Città Santa all’Islam, e si manifestano i primi casi di peste bubbonica.
Wall Street non gradisce, stavo per festeggiare il secondo milione di bisanti, ma inizia una fase di recessione economica che finirà per riportarmi ai livelli del 1329.

Potrei vincere la campagna proseguendo l’espansione in europa, ma lì mi limito a prendere a prendere una cittadella castigliana, poi faccio pace con Novgorod.
Il mio umile proposito è commisurato al modesto borsellino: resistere alla Jihad e vincere in Terrasanta.

Il Papa mi aiuta senza bisogno di chiederglielo, proclamando una crociata contro Damietta. Lascio questo affare ai bigotti, e le truppe appena sfrattate da lì corrono a posizionarsi sotto le mura di Gerusalemme. Si immoleranno appoggiando la falsa sortita con cui i difensori annienteranno un’armata mongola, attirandola a tiro di balista.

Separando le love boats oceaniche faccio partire dalla madrepatria due spedizioni crociate, di cui una dotata di artiglieria e formata di sole truppe d’elite.

Al momento dello sbarco il primo pensiero è la cattura di Kerak, un po’ perché mi manca una cittadella militare in zona, ma soprattutto perché non posso proprio lasciare al nemico una sede dei Lazzariti. Sarebbe una tranquilla passeggiata, se non fosse per quei maledetti elefanti che mi spiaccicano tanti bravi picchieri nobili, anche solo crollandogli addosso nel momento in cui li ammazzi.

Poi parte un bel rastrellamento in Palestina, per annientare le varie armate islamiche che infestano la regione. Alla fine trovo pure il tempo per catturare Acri ma, benché vittorioso, da un punto di vista militare termino il round con le pezze al culo; lance, frecce e bubboni hanno lasciato il segno, la morte nera si è portata via tutti i nobili generali che fecero l'impresa.

A questo punto trilla l’odiosa campanella: i fidati alleati francesi stanno per soffiarmi la vittoria. Mi prende lo sconforto, loro hanno una grande armata in perfetta efficienza alle porte di Milano, ed i Normanni che ci stanno dentro sono proprio quattro gatti; non possono cavarsela manco con l’aiuto del papa e del garrison script.

Però posso ancora farcela, ad Acri ho ancora qualche artigliere in grado di reggersi in piedi, Tripoli sta a due passi e, dopo vari cambi di padrone, ora è in mano ai ribelli.
Raschiando il fondo del barile raduno un esercito senza generale che, al confronto, gli ospiti dei miei lebbrosari sembrano il ritratto della salute.

Con tutti i soldi che mi ritrovo, chiudo la partita utilizzando una armata di pezzenti con un piede nella fossa.





Romolo Augustolo
00venerdì 14 gennaio 2011 20:20
ahah divertentissima, specialmente l'ultima frase!
Gente_Tranquilla
00domenica 23 gennaio 2011 23:31
Bertanvianus sei semplicemente un grande!
Keirosophos
00lunedì 24 gennaio 2011 15:50
Ahahahahah bellissima!
Jean Marc de Ponthieu
00venerdì 28 gennaio 2011 17:20
Bella
pablo de toledo-tristero
00martedì 22 febbraio 2011 21:33
i lazzariti mi hanno fatto pisciare addosso!
calf11
00lunedì 14 marzo 2011 10:19
Scusate se uppo un thread concluso, ma mi ero promesso che se mi fossi mai iscritto avrei fatto i complimenti a Bertavianus per questa perla di racconto :)
pablo de toledo-tristero
00lunedì 14 marzo 2011 20:20
e fai bene
Bertavianus
00mercoledì 16 marzo 2011 20:54
Vi ringrazio. Non mi aspettavo tanto successo.

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