Re: Re:
The Housekeeper, 02/02/2009 22.00:
(ma nel Medioevo c'era tutto questo mercato delle reliquie?),
sembra proprio di si, ad es la sindone di torino, il primo, di cui si sappia, a possederla era un cavaliere francese(che adesso dovrei andare a vedere come si chiamava esattamente), molto ardimentoso e che si mise in luce durante il primo periodo della guerra dei 100 anni.
senza contare che dopo il sacco di bisanzio del 1204 venne dispersa er l'europa un enorme quantità di reliquie che l'impero bizantino aveva raccolto sin dall'inizio dell'era costantiniana.
la vicenda del trafugamento delle spoglie mortali di s. marco, da parte di mercanti veneziani è un altro es. dell'importanza, anche economica, oltre che nel conferire prestigio, delle reliquie,
possedere un braccio o una lingua di un santo prestigioso assicurava l'afflusso di pellegrini che pagavano pedaggi ecc..,
insomma era un aspetto importante che varrebbe la pena implementare.
come dicono gli studiosi medievalisti : il medioevo vive una dimensione religiosa intensa e, se vogliamo, anche molto ingenua e feticista, le persone credevano veramente e letteralmente al paradiso che stà oltre la volta celeste, al purgatorio, alle fiamme dell'inferno ecc..
ai nostri tempi questo sentimento religioso, che sfiora la superstizione, è emerso di nuovo sotto forma devozionale un pò macabra con la riesumazione della salma di padre pio, evento che ha richiamato tempi antichi e che si sperava di aver superato con la formula religiosa postconciliare,
il nichilismo mi stà rovinando