Il Cavaliere della Vera Croce

The Housekeeper
00venerdì 16 settembre 2011 16:53

Sto (stavo) leggendo questo romanzetto, devo dire che all'inizio mi aveva preso molto; è la storia di un ospitaliere (Morgenne) imprigionato dopo la battaglia di Hattin, che preferisce sputare sulla croce per salvarsi la vita mentre tutti gli altri ospitalieri preferiscono la morte. Lo fa in parte per paura della morte, in parte nella speranza di riscattarsi dallo status di schiavo, farsi riammettere nell'ordine e ritrovare la Vera Croce di cui era custode prima della battaglia.
Trama accattivante e precise annotazioni storiche, mi sono detto: tre euro ben spesi una volta tanto (alla faccia della snai [SM=g27964] ).

Poi, passati i primi 3 capitoli tutto sommato divorati, iniziano ahimè ad abbondare le amenità fantastiche e esoteriche tipiche degli ultimi anni. Mi sono impantanato verso la metà quando la trama ha iniziato ad assumere connotati sempre meno credibili e ora non so nemmeno se finirò questo libello di 500 pagine scritte piuttosto fitte [SM=g27966]

qui ci sono alcuni commenti che in gran parte condivido
dentroalreplay.blogspot.com/2009/08/il-cavaliere-della-vera-croce-di-da...

In seguito ho saputo che si tratta del primo di una serie di 5 libri, ma avendo difficoltà a finire il primo, volevo sapere se qualcuno di voi ha mai letto i successivi, e se ne vale la pena [SM=g27963] oppure se è meglio che torni alle scommesse sul calcio!
Zames
00venerdì 16 settembre 2011 17:48
Me lo hanno regalato un po' di tempo fa e ancora non l'ho letto, va' a finire che potrebbe rimanere a prendere polvere allora...
Crusades96
00venerdì 16 settembre 2011 19:49
io non l'ho mai finito ci ho provato svariate volte, ma niente. Per l'appunto ci ho provato anche ieri !!
Pico total war
00venerdì 16 settembre 2011 19:59
Re:
stavo leggendo qualcosa sul web .. oltre annn aver capito il reale numero di pag della collana
hai ragione scarssissima aderenza storica...


Testo nascosto - clicca qui


Robert Bruce
00venerdì 16 settembre 2011 20:07
non l'ho letto, ma da quello che dici e dai commenti dei lettori mi sembra che questo ennesimo romanzo pseudo storico, abbia lo stesso difetto di tanti altri, cioè quello di essere più influenzato dalla new age e dal fantasy che dalla storia vera....con l'unica differenza che qui il protagonista è un'Ospitaliere invece che un templare....cosa rara perchè l'Ospedale non è di moda come il Tempio.
Purtroppo molti di questi romanzi, che hanno una trama che sembra fatta più per un video gioco che per un romanzo, sono frutto delle mode del tempo, e quindi ne seguono le indicazioni e i gusti a scapito della storia vera, pensando poi di vendere di più rispetto ad un vero romanzo storico, ma non si rendono conto che una parte non indifferente dei lettori chiedono proprio dei romanzi storici seri e non dei fumettoni fantasy, e la delusione di molti lo testimonia in pieno.
Ricordo qualche anno fa di aver letto uno dei tanti romanzi con i templari come protagonisti...avvincente e scritto bene anche se con alcuni errori storici, ma coerente fino quasi alla fine, poi....grande delusione per un finale che risentiva un pò delle solite leggende neo templariste che lo facevano scadere completamente nell'assurdo....si titolava "anima Templi" non so se qualcuno lo ha letto, era bello grosso, poi ho scoperto che l'autrice ne aveva scritti altri, come è di moda oggi....trilogie, quadrilogie ecc.

Zames
00venerdì 16 settembre 2011 20:16
Be' sulle trilogie o quadrologie (tetralogie?) non ci vedo nulla di male, anzi...se la storia in un libro solo non ci sta, tanto meglio!

Comunque io dividerei tra romanzi e romanzi, nel senso che ci sono i romanzi assurdi come può essere questo, e romanzi in cui la Storia è completamente inventata ma molto realistica per il contesto in cui è stata scritta (mi vengono in mente ad esempio vari romanzi di V.M.Manfredi, o qualcuno di Frediani, di cui come romanziere ho letto purtroppo solo "300 guerrieri").

P.s. se volete leggere una trilogia semi-assurda ma comunque ben fatta, ben scritta e molto avvincente, leggete la "Trilogia di Magdeburg" di Alan D. Altieri.
Robert Bruce
00venerdì 16 settembre 2011 21:07
Re:
Zames, 16/09/2011 20.16:

Be' sulle trilogie o quadrologie (tetralogie?) non ci vedo nulla di male, anzi...se la storia in un libro solo non ci sta, tanto meglio!

non ho detto che sono tutte fatte male, ho detto che è un pò una moda seguire il grande maestro delle trilogie(Tolkien), ma non tutte le mode sono negative....ci sono anche ottime trilogie, certo è difficile fare dei buoni romanzi storici, perchè bisogna saper coniugare un'ottima conoscenza storica con una grande fantasia che non scada nell'assurdo e nel ridicolo.....cosa non facile.




Zames
00venerdì 16 settembre 2011 21:35
Re: Re:
Robert Bruce, 16/09/2011 21.07:

Zames, 16/09/2011 20.16:


non ho detto che sono tutte fatte male, ho detto che è un pò una moda seguire il grande maestro delle trilogie(Tolkien), ma non tutte le mode sono negative....ci sono anche ottime trilogie, certo è difficile fare dei buoni romanzi storici, perchè bisogna saper coniugare un'ottima conoscenza storica con una grande fantasia che non scada nell'assurdo e nel ridicolo.....cosa non facile.



Infatti, non lo hai detto, e nemmeno io [SM=g27960]
Però in realtà, a voler essere precisi, quella di Tolkien non è una vera trilogia, giacché tale divisione gli fu imposta dagli editori...infatti Il Signore degli Anelli fu concepito come unico libro.
E comunque secondo me non è una vera e propria moda quella delle saghe, quanto una conseguenza del fatto che forse oggi si tendono a concepire storie sugli stessi personaggi molto più lunghe che in passato, e ciò richiede più libri.

Comunque hai assolutamente ragione, è difficile fare romanzi storici (soprattutto attualmente) che diano una sensazione di realismo.
A tal proposito tra i miei autori preferiti non posso che citare Manfredi, Bernard Cornwell (ha scritto una saga su Artù estremamente realistica che ho riletto più volte), Frediani, e altri che ora non mi vengono in mente o di cui ho letto un solo libro ma veramente ben fatti.

Altri invece sono buoni romanzi storici, ben strutturati e senza grossolani errori, ma non hanno fatto troppa presa (ad esempio un paio di romanzi che ho letto su Annibale e due romanzi di Guido Cervo che però, pur essendo buoni libri, non mi hanno entusiasmato granché).
Keirosophos
00sabato 17 settembre 2011 16:52
Cavolo ce l'ho sullo scaffale, un regalo, ma non l'ho ancora letto, e se è così non credo che lo leggerò...


Zames, 16/09/2011 21.35:

Robert Bruce, 16/09/2011 21.07:

Zames, 16/09/2011 20.16:


non ho detto che sono tutte fatte male, ho detto che è un pò una moda seguire il grande maestro delle trilogie(Tolkien), ma non tutte le mode sono negative....ci sono anche ottime trilogie, certo è difficile fare dei buoni romanzi storici, perchè bisogna saper coniugare un'ottima conoscenza storica con una grande fantasia che non scada nell'assurdo e nel ridicolo.....cosa non facile.



Infatti, non lo hai detto, e nemmeno io [SM=g27960]
Però in realtà, a voler essere precisi, quella di Tolkien non è una vera trilogia, giacché tale divisione gli fu imposta dagli editori...infatti Il Signore degli Anelli fu concepito come unico libro.
E comunque secondo me non è una vera e propria moda quella delle saghe, quanto una conseguenza del fatto che forse oggi si tendono a concepire storie sugli stessi personaggi molto più lunghe che in passato, e ciò richiede più libri.

Comunque hai assolutamente ragione, è difficile fare romanzi storici (soprattutto attualmente) che diano una sensazione di realismo.
A tal proposito tra i miei autori preferiti non posso che citare Manfredi, Bernard Cornwell (ha scritto una saga su Artù estremamente realistica che ho riletto più volte), Frediani, e altri che ora non mi vengono in mente o di cui ho letto un solo libro ma veramente ben fatti.

Altri invece sono buoni romanzi storici, ben strutturati e senza grossolani errori, ma non hanno fatto troppa presa (ad esempio un paio di romanzi che ho letto su Annibale e due romanzi di Guido Cervo che però, pur essendo buoni libri, non mi hanno entusiasmato granché).



Quoto tutto! Manfredi e Cornwell sono tra i mie preferiti scrittori di romanzi storici, peccato che manfredi non ne scriva da un p' [SM=g27971]
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