Guerra franco-inglese
ma la pace col re di francia non poteva durare.
gli spostamenti frequesnti di truppe da parte di questo vennero colti dalle spie di Enrico: essi si preparavano all'invasione.
il re decise allora di provare a batterli sul tempo per coglierli impreparati. per questo motivo ben quattro armate salparono da Londra alla volta di Parigi: la guerra era stata dichiarata.
la cosa che più spaventò i franchi fu che le armate viaggiavano vicine, dandosi man forte le une con le altre, perciò l'avanzata inglese sembrava non poter essere fermata. l'esercito arrivò a parigi l'inverno seguente ed espugnò la città senza trovare resistenza. alle porte della capitale francese si combattè poco dopo la più aspra battaglia di questa guerra. l'esercito reale francese, che contava circa lo stesso numero di soldati britannici cadde nella trappola che il plantageneto in persona aveva escogitato. i suoi cavalieri infatti, su cui i franchi massimamente riponevano le speranze di vittoria, finirono accerchiati e distrutti dopo pochi attimi. essi vennero attratti avanti rispetto al resto della schiera dal fatto che gli inglesi avessero lasciato volontariamente scoperti gli arceri al centro dell'esercito (in realtà ve lo posso dire me li ero dimenticati davanti alla fanteria). essi, lanciati subito alla carica vengono anticipati dai sergenti corazzati del re che li bloccano e circondati dalla cavalleria vengono sterminati.
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schema della battaglia di parigi con la carica franca (1), l'accerchiamento della cavalleria inglese e l'anticipo dei lanceri(2)e
la tenaglia che si chiude (3)
la battaglia di parigi pone di fatto la parola fine su una guerra durata pochi anni, ma che rimarrà nella storia per le generazioni future. l'esercito inglese dilaga in tutta la francia spingendosi a nord alle fiandre, mente a sud si arresta in provenza, saldamente in mano aragonese