Le battaglie dei cavalieri

The Housekeeper
00mercoledì 6 marzo 2013 11:44
Marco Scardigli
TITOLO: Le battaglie dei cavalieri

AUTORE: Marco Scardigli

EDITORE: Oscar Mondadori

LUOGO E ANNO DI EDIZIONE: Milano, maggio 2012

GENERE: Storia

PREZZO: 13,00 euro

VOTO: 8



"La storia militare è fatta di strategie, logistica, tecniche e tecnologie. Ma è soprattutto una storia di uomini. Ed è questo il volto delle vicende belliche che racconta Marco Scardigli analizzando le battaglie avvenute sul suolo italiano dall'invasione longobarda, nel VI secolo, al Trecento. Con il risultato di sgombrare il campo da luoghi comuni e falsi miti, a cominciare dall'icona del cavaliere senza macchia e senza paura, rivestito di una sfolgorante armatura quanto di un alone di leggenda non sempre giustificato. Scorrono, pagina dopo pagina, i piccoli conflitti, tra feudatari o tra città, e le grandi guerre con gli episodi resi immortali dalla letteratura: dalla battaglia di Legnano, attorno a cui si è costruita l'epica dei comuni italiani, a Montaperti, "lo strazio e 'l grande scempio / che fece l'Arbia colorata in rosso", fino a Campaldino, nella quale combatté l'Alighieri stesso. I protagonisti hanno talvolta nomi famosi, come Carlo Magno, Barbarossa e Federico II, ma sono soprattutto i signori e le città italiane e i tanti popoli, dalle tribù germaniche ai bizantini, dai normanni agli arabi, che nel corso di otto secoli hanno vissuto e combattuto sui territori della penisola."



Commento personale
Un bel libro, corposo (quasi 500 pagine) ma naturalmente sintetico di 800 anni di conflittualità nella penisola italica, con un punto di vista basato sulle cronache del tempo, passando da Paolo Diacono (prima parte sui Longobardi) a Liutprando da Cremona (i Franchi di Carlo Magno), a Michele Amari (arabi e bizantini nel Mezzogiorno), ad Amato di Montecassino e Goffredo Malaterra (le conquiste dei Normanni), agli statuti comunali (guerre tra comuni padani), all'anonimo milanese (lega contro Barbarossa), a Salimbene da Parma (lega contro Federico II), a Dante Alighieri e Giovanni Villani (guelfi e ghibellini).
Tratteggia con colore e suggestione anche molti episodi che vengono solitamente trascurati dalla storia classica, forse perché ritenuti "scomodi" dalle cronache dell'epoca, come i successi dei saraceni di Frassineto, capaci di creare un piccolo stato islamico indipendente sulle Alpi.
Sono presenti le ricostruzioni delle più importanti battaglie dell'epoca (per quanto, fino al '200, le informazioni scarseggino), l'autore disegna un quadro esauriente su schieramenti, ruoli delle varie unità di fanti e cavalieri, modi di combattere, assedi, macchine, fortificazioni, guerra psicologica.
Zames
00mercoledì 6 marzo 2013 12:17
Lo consiglio anche io, almeno per una prima infarinatura sull'argomento: è per forza di cose molto sintetico, dato il periodo storico piuttosto ampio preso in esame, ma l'ho trovato tutto sommato ben fatto (con disegni di rappresentazioni e reperti d'epoca per meglio spiegare gli armamenti nei vari periodi).
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