Materiale iconografico e informazioni per le nuove unità di Francesco

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Mylae
00mercoledì 11 settembre 2013 00:26
Francesco, sfortunatamente ci sono poche vere "unità speciali", ma grazie a internet e a google books adesso è più facile riuscire a ottenere fonti che, credetemi, solo qualche anno fa sarebbero state impossibili. Un esempio: è del 2011 la messa online dell'intero manoscritto di Basinio Basini su Sigismondo Pandolfo Malatesta, signore di Rimini e condottiero del nostro periodo, che mostra le sue "divise" e quelle di fiorentini e aragonesi di Alfonso V.

House, io ho qualche idea sui tipi di unità che sarebbe storicamente corretto inserire, e anche qualche idea su come rivedere script e numero di fazioni: suggerisco di creare due microfazioni - magari sottraendo Piombino e qualcun'altra "doppione" come i banati di croazia o bosnia che possono confluire tranquillamente nel regno ungherese - per rappresentare i due principali condottieri del periodo, Niccolò Piccinino e Francesco Sforza. Quella degli anni dal 1435 al 1450 è la loro storia.

La fonte principale - abbastanza facile da leggere - per comprendere meglio questo periodo sono le Istorie Fiorentine di Machiavelli. Non spaventatevi, io quest'estate me le sono letta tutte senza problemi.
I capitoli che ci interessano sono del libro V, che è qui anche su wikisource: it.wikisource.org/wiki/Istorie_fiorentine/Libro_quinto/Ca...


Tornando alla questione principale per Francesco, cioè se ci sono unità "particolari": si e no. C'è una certa uniformità tra i vari eserciti italiani per un motivo molto semplice: sono costruiti sui due modelli mercenari opposti - sforzeschi o bracceschi - e variano spesso tra loro solo per le insegne, i simboli e le "imprese".

Ci sono unità molto, molto particolari per alcune fazioni minori: gli svizzeri che stanno sopra il ticino sono gli Uri, gli sciccosoni dell'epoca, vestiti in giallo-nero con copricapi cornuti, un vero spasso. I francesi hanno i "gendarmi". C'è qualche sospetto che Teodoro II Paleologo del monferrato avesse con sé una specie di guardia personale mezza bizantina, ma è rarissimo trovare qualcosa, e le opere degli storici locali non sono sempre attendibili.
Ci sono i fanti veneziani che a volte hanno un armamento leggermente differente rispetto a quello italiano, così come gli aragonesi che appaiono prediligere gorgiere alte e una specie di morioni, combinazione di origine provenzale che si ritrova anche tra i borgognoni e gli angioini. Tedeschi e francesi, così come gli ungheresi, hanno uno stile di armi e armature ben differente da quello italiano. La "famiglia ducale" milanese è un miniesercito, composto da fanti e cavalieri, quindi non è una unità singola di cavalleria pesante come nel m2tw.

Poco alla volta posterò qui una serie di immagini su singole unità e su come dovrebbero essere raffigurate.
Mylae
00mercoledì 11 settembre 2013 00:27
Famiglia Ducale - L'esercito visconteo di Milano
Prendo e copio in allegato quanto riportato da Gregory Lubkin in "A renaissance court - Milan under Galeazzo Maria Sforza", della California University Press riguardo all'esercito Milanese.

La "Famiglia Ducale", lodata da Machiavelli come buon esempio di esercito non mercenario, è forse l'unico esercito fisso italiano del periodo. Non ho fonti iconografiche dirette, ma sappiamo che la "guardia del corpo" di Giovanni Galeazzo Visconti era formata da 100 balestrieri a cavallo, comandati da due suoi "camerieri", e che alcuni di essi erano a piedi.
Non necessariamente bisogna pensarli come un'élite superarmata, ma come delle truppe ben preparate ed equipaggiate, questo si.

Potremmo includere una serie di unità "speciali"
1- Guardie del corpo ducali - I famosi 100 balestrieri a cavallo
2- Cavalieri della Famiglia ducale - cavalleria pesante di élite
3- Fanti della Famiglia Ducale - armati anche loro in modo pesante, magari con martelli d'arme.

Per le armi e armature da usare per i cavalieri e gli uomini a piedi:
Armatura alla milanese anni '40 del 1400:
davanti
dietro
altre immagini http://www.englyshe-plate-armourie.co.uk/Gal_ItalianArmour.html
Per i balestrieri e i fanti sarebbe consigliabile associare a questa armatura una barbuta, non un "armet" come si vede in queste immagini.
Ovvero, così:
Come Francesco avrà notato, la caratteristica tipica è l'asimmetria dell'armatura: a un braccio destro più leggero corrisponde una spalliera e una serie di protezioni più ingombranti sul sinistro, che sostituiscono lo scudo, spesso solo un ricciolo ornamentale.
Qui sono riportati in disegno due pspallacci milanesi del 1440 :P

http://www.plessisarmouries.co.uk/vambraces/c1440/

Per un capitano si può benissimo usare l'armatura del conte Galeazzo d'Arco, datata 1450, opera di Tommaso Negroni detto Missaglia, uno dei migliori stilisti d0'armature :P



Mylae
00mercoledì 11 settembre 2013 15:45
Giornea
Scusate, se qualcuno può gentilmente cancellare i post vuoti, li avevo "riservati" per editarli, ma non posso modificarli dopo qualche minuto :(

Sempre sulla Famiglia Ducale
Riassumendo gli equipaggiamenti:

Cavalli: I cavalieri pesanti saranno con bardature da guerra inquartate con gli stemmi ducali viscontei e le imprese di famiglia (ci arriviamo).
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Armature: Alla milanese, alcuni possono indossare una giornea con l'inquartato del biscione e dell'aquila imperiale, o con le imprese viscontee come la Radia Magna.
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Elmi: tutta la cavalleria pesante dovrebbe avere elmi di tipo "armetto" del resto ben visibili nei dipinti di Paolo Uccello purtroppo ossidatisi e con colori "strani" al nostro occhio. I pennacchi, che molti (Oakeshott) vedono come strani o fantasiosi, sono assolutamente reali, secondo quanto riesco a vedere dalle rappresentazioni di Giovanni da Fano nell'Hesperis di Basinio: ognuno di essi, con la loro foggia, riesce a far identificare il singolo cavaliere nella mischia.La rappresentazione di cavalieri con i colori del signore mostra spesso piumaggi elaborati che si ripetono in iconografie diverse, come sul cassone conservato alla National Gallery di Dublino che ripete le stesse imprese e la stessa araldica di Paolo Uccello ad Anghiari nel 1440.
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Armi: Armati con grosse lance di legno colorate con l'araldica dei signori, raramente hanno scudi che sono comunque di abbellimento (come nel caso dello scudo a ricciolo che si vede nell'immagine del post iniziale) e sono attaccati all'armatura e non sono impugnati. Come armi secondarie possono avere sia piccoli martelli d'arme, sia spade "a una mano e mezza", di quelle classificate come tipo XVIII o bastard sword.
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Ecco il risultato finale dell'approfondimento:
Mylae
00mercoledì 11 settembre 2013 17:46
Kanton Uri
Grazie a Diebold Schilling e ai cronachisti svizzeri abbiamo tonnellate di materiale grafico su di loro.
Il cantone Uri è uno dei primi tre costituenti la Confederazione, assieme a Schwitz e Unterwalden. Il canton Uri è quello che poi ha occupato militarmente le valli milanesi del Ticino.
La loro bandiera è gialla con la testa di un bue (Uro) e i picchieri di questo cantone sono tra i più rinomati e facilmente riconoscibili.
Dato che sono spesso dei volontari, a metà '400 iniziano a "professionalizzarsi" migliorando armi, armature e vestiario.

Il picchiere originario ha un paio di calzebrache bicolori gialle e nere, un farsetto bicolore giallo e nero, e spesso, come segni distintivi, una piccola croce bianca sul petto, sulla manica o su una gamba.
Come segno assolutamente distintivo, mentre il portabandiera è un normale soldato, gli svizzeri usavano dei "cornisti" (come faccio a tradurre hornblowers in italiano? soffiatori di corni?).
I soldati del canton Uri avevano il loro ufficiale che suonava il corno con un copricapo a cuffia con orecchie e corna taurine.
non posso esimermi dal postare una immagine subito :P
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Col passare del tempo i picchieri svizzeri hanno iniziato a fare due cose: allungare la lunghezza delle picche e aumentare le armature a disposizione. Mentre a inizio 400 sono quasi tutti senza protezioni o tutt'al più con un elmo a saletta, a fine-metà 400 sono armati con armature a piastre di tipo gotico. Nel nostro periodo dovrebbe essere abbastanza comune per i fanti avere elmi a saletta e una panciera derivata da armature gotiche o milanesi, raramente con protezioni per le gambe. Più avanti le protezioni sono aumentate per petto, braccia e testa. Questo si nota bene nell'illustrazione della battaglia di Grandson, che posto qui sotto, dove si vede l'esercito che si marcia in modo uniforme con i colori cantonali: giallo e nero per Uri, tutto rosso con croce bianca per schwitz, bianco e azzurro per Lucerna e bianco e rosso per Unterwalden.
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Francesco Forel
00giovedì 12 settembre 2013 13:44
Gran bel lavoro, grazie! Per prima cosa penso che rivedrò gli svizzeri: potrei farne tre versioni, una leggera, una media e una armata pesantemente. Di queste tre versioni farei poi dei doppioni vestiti di giallo e nero, che sarebbero gli svizzeri del cantone di Uri...per il resto dalle immagini che vedo mi sembra tutto fattibile, anche se le mia capacità di modellazione sono ancora scarsine...l' unica cosa che non sono sicuro di saper fare è la bardatura del cavallo.

PS: gradirei un tuo parere sulle unità che ho già fatto, soprattutto sulla loro correttezza "filologica". Non farti scrupoli a dire che non vanno bene!
Mylae
00giovedì 12 settembre 2013 14:31
Grazie Francesco, sei gentilissimo.
Non essere modesto, le tue unità sono davvero ottime, se poi mi dici che modelli da poco ciò è più lodevole. Posso fornirti anche dei modelli 3d, basterà citare la fonte una volta pubblicato il mod, sono in .obj e possono essere convertiti con milkshape: ci sono barbute, armi, corazze e così via.
Per poter capire meglio come sono i modelli, però, potresti fare un thread con immagini prese non dal gioco ma dei render da milkshape o quello che usi? nella massa non si notano bene i particolari. Comunque le lanzelonghe veneziane sono belle e corrette, si vede che hai preso spunto dall'Osprey :P

Degli "spadaccini" non mi convince lo scudo: è una forma strana, insolita, non mi pare sia corretta. Molto bella invece la mezza armatura, con le calzebrache e l'elmetto a barbuta.
Agli "spadaccini provvisionati" suggerisco, visto che indossano una mezza armatura alla gotica, di fare qualche differenziazione: magari qualcuno solo con una panciera, altri senza le rigature. Per il resto belli anche come codice colori, a loro sicuramente darei degli scudi ovali e concavi, simili a quelli rappresentati da Paolo Uccello, e ritrovati anche nelle immagini dell'Hesperis (poi le posto).
Lo stesso per i fanti pesanti veneziani, ai quali personalmente toglierei anche lo scudo e gli darei delle alabarde invece del martello d'armi (che impugnano al contrario: si colpisce con la punta, non con il tacco quadrato).
La cavalleria pesante è un po' così così perché i cavalli non sono bardati. Il tipo di elmo non mi è chiaro, ma sembra corretto, e per i pennacchi ti posterò delle immagini su come sostituirli, quelli in preview sono un po' bruttini.
Ottimi gli stradiotti, a qualcuno di loro aggiungerei anche barbe e baffi; ma il tipo di scudo non dovrebbe essere piatto, anzi, andrebbe fatto concavo con i riccioli verso l'esterno. Per loro posso anche indicarti qualche modello un po' più "orientale" per aggiungere varietà.
Ho notato che a qualche fante con barbuta c'è qualcosa attorno, credo sia qualche cercine: bravo, per i fanti italiani è tipica del periodo, spesso va con i colori del signore.
complimenti ancora, più tardi cerco di postare qualcosa sui cavalieri malatestiani.
Francesco Forel
00giovedì 12 settembre 2013 16:02
Per quanto riguarda i modelli in obj passameli pure, se non altro per darci un' occhiata. Se poi gli inserisco metterò certamemte anche i crediti...concordo anch' io sul fatto che alcuni scudi degli spadaccini siano strani (ti riferisci a quelli trapezoidali, vero?), forse sono un po' fuori tempo massimo, essendo presi da BC. Seguirò inoltre i consigli sui fanti pesanti veneziani e sugli scudi degli stradiotti.
Magari in seguito posterò degli screenshot direttamente da milkshape.
Mylae
00giovedì 12 settembre 2013 20:16
Gli Stradiotti - info storiche
È difficile cercare di capire come fossero in realtà gli stradiotti. Inisziamo con l'elencare quali siano le fonti che ne parlano, quelle dei quasi contemporanei:
Guicciardini: "sono il medesimo i cappelletti che gli stradiotti”; e dei cappelletti sappiamo che portavano un cappello :P
l'unica descrizione utile per noi è in francese antico, di Philippe de Comines, nelle sue Mémoires, tutto sommato leggibile:"Stradiotz sont gens comme Genetaires, vestuz à pied et à cheval comme les Turcs, sauf la teste, où ilz ne portent ceste toille qu'ilz appellent tolibam et sont dures gens et couchent dehors tout l'an et leurs chevaulx."
Gli stradiotti sono come gli jinetes [cavalleria leggera spagnola], vestiti a piedi e a cavallo come i turchi, tranne che per la testa, dove non portano quel panno che chiamano turbante, e sono genti dure e vivono fuori tutto l'anno sui loro cavalli"

"Hzestoient tous Grecs, tous venus des places que Vénitiens y ont, les ungs de Napples de Romanie, en la Morée', aultres d'Albanye, devers Duras : et sont leurs chevaulx bons et tous chevaulx turcs. Les Veniciens s'en servent fort et si lient. Je les avoys tous veuz descendre à Venise et faire leur monstre en une ysle où est l'abbaye de Sainct Nycolas 4, et estoient bien quinze cens. Hz sont vaillans hommes et qui fort travaillent"
"sono tutti greci, tutti vengono dai posti veneziani e sono gli ungheresi di Napoli (carlo di durazzo era re di napoli e di ungheria) della Romania (dell'impero bizantino) e della Morea, altri d'albania, vicino Durazzo. Hanno buono cavalli e sono tutti cavalli turchi. I veneziani se ne servono molto e si basano su loro. Li ho visti scendere a venezia e fare una parata all'isola dov'è l'abbazia di san nicola, e sono più di cinquecento. Sono uomini valoroso e lavorano duro."
Mylae
00sabato 14 settembre 2013 13:19
Stradiotti - fonti iconografiche
La maggior parte degli stradiotti viene rappresentata non a metà quattrocento, ma in cinque-seicento, quindi in effetti abbiamo scarse idee su come effettivamente poteva apparire. tuttavia ci sono alcuni elementi certi per identificare uno stradiotto :P
le unità create da francesco possono figurare meglio come "cavalleria leggera veneta".

ecco alcune immagini d'epoca:

Testo nascosto - clicca qui
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