Perchè ci odiano?

=Shia=
00domenica 25 ottobre 2009 20:45
www.youtube.com/watch?v=uUCjLS8d6tk&feature=related

Per capirne un pò di più sui rapporti tra loro e noi
_Tiberias_
00domenica 25 ottobre 2009 21:15
Indubbiamente il medioriente è così come oggi per colpa di decenni di politiche sbagliate...Gli americani hanno il vizio di intervenire e una volta fatto ciò che dovevano fare nn badavano alle conseguenze, come il foraggiare e il finanziare per tutta la guerra fredda i gruppi integralisti islamici in funzione anti sovietica...un caso per tutti l'Afghanistan, ma in parte la colpa è da trovare anche in parte delle classi dirigenti arabe che molto spesso badarono più ai giochetti di potere e al proprio tornaconto che al benessere dei loro compatrioti.

Una concetto del video mi ha colpito è il fatto che gli arabi trovano insanabile, una ferita nel loro spirito, la fondazione dello stato di Israele in terre che per secoli erano state loro, giustissimo ma non si ricordano che prima di loro, molti secoli prima quella era la terra degli ebrei che causa la diaspora furono costretti a fuggire.

[SM=x1140429]

Daath666
00domenica 25 ottobre 2009 22:35
Il risentimento palestinese è piu' che giustificato, dato che si è trattata di una vera e propria occupazione ai danni di un intero popolo; la guerra perpetrata dai sionisti, appoggiati dagli stati occidentali, ha sottratto loro non solo terre e beni, ma anche padri, madri e figli, qualunque popolo adesso proverebbe risentimento, se non odio. Che duemila anni fa i loro antichi antenati abitassero quella terra non giustificava affatto la loro aggressione ai palestinesi. Per secoli e secoli la presenza ebraica in quelle terre è stata davvero sparuta. A questo punto se esistesse ancora un popolo cananeo avrebbe a maggior ragione diritto di reclamare le terre abitate ora da ebrei e arabi, o gli zingari di pretendere un loro stato in Pakistan.. Comunque gli interventi occidentali (e soprattutto americani) nel medio oriente (ma anche in sud america ecc.) si sono rivelati sempre fallimentari, basti vedere appunto Afghanistan o Iran pre-Khomeyni o durante la guerra Iran-Iraq nella quale l'occidente legittimò e finanziò l'attacco di Saddam Hussein.
_Tiberias_
00domenica 25 ottobre 2009 22:51
Re:
Daath666, 25/10/2009 22.35:

Il risentimento palestinese è piu' che giustificato, dato che si è trattata di una vera e propria occupazione ai danni di un intero popolo; la guerra perpetrata dai sionisti, appoggiati dagli stati occidentali, ha sottratto loro non solo terre e beni, ma anche padri, madri e figli, qualunque popolo adesso proverebbe risentimento, se non odio. Che duemila anni fa i loro antichi antenati abitassero quella terra non giustificava affatto la loro aggressione ai palestinesi. Per secoli e secoli la presenza ebraica in quelle terre è stata davvero sparuta. A questo punto se esistesse ancora un popolo cananeo avrebbe a maggior ragione diritto di reclamare le terre abitate ora da ebrei e arabi, o gli zingari di pretendere un loro stato in Pakistan.. Comunque gli interventi occidentali (e soprattutto americani) nel medio oriente (ma anche in sud america ecc.) si sono rivelati sempre fallimentari, basti vedere appunto Afghanistan o Iran pre-Khomeyni o durante la guerra Iran-Iraq nella quale l'occidente legittimò e finanziò l'attacco di Saddam Hussein.



Infatti non ho detto che li giustifica, ho solo fatto una riflessione su un passaggio sentito nel filmato quando parla di "spirito ferito" per l'occupazione delle loro terre, lo stesso ragionamento potrebbe però essere applicato allo "spirito ferito degli ebrei" quando sono stati costretti ad emigrare dalla terra santa.

Entrambi i popoli hanno diritto a vivere in quelle terre, purtroppo è stato sbagliato il metodo con i quali 60nni fa le potenze occidentali e l'ONU (con ancora una mentalità colonialista del XIX secolo dove si creavano stati dal nulla tracciando confini su carte geografiche non tenendo conto delle popolazioni indigene e delle differenze etniche) hanno creato lo stato d'Israele.

[SM=x1140429]
Daath666
00lunedì 26 ottobre 2009 13:47
Re: Re:
_Tiberias_, 25/10/2009 22.51:



Infatti non ho detto che li giustifica, ho solo fatto una riflessione su un passaggio sentito nel filmato quando parla di "spirito ferito" per l'occupazione delle loro terre, lo stesso ragionamento potrebbe però essere applicato allo "spirito ferito degli ebrei" quando sono stati costretti ad emigrare dalla terra santa.

Entrambi i popoli hanno diritto a vivere in quelle terre, purtroppo è stato sbagliato il metodo con i quali 60nni fa le potenze occidentali e l'ONU (con ancora una mentalità colonialista del XIX secolo dove si creavano stati dal nulla tracciando confini su carte geografiche non tenendo conto delle popolazioni indigene e delle differenze etniche) hanno creato lo stato d'Israele.

[SM=x1140429]




Si l'avevo capito, infatti la mia non voleva essere una critica rivolta a ciò che hai detto, ma piu' in generale alle motivazioni insensate che gli ebrei si sono dati per giustificare quest'occupazione e il genocidio che ne è conseguito; ho sbagliato a formulare. Alla base della "catastrofe", come dici tu, c'è la superficiale politica colonialista portata avanti in quella zona dalle potenze occidentali, anche se i loro propositi inizialmente non erano del tutto malvagi (ma poi se ne sono praticamente lavati le mani). Ma il risentimento attuale deriva soprattutto dall'arroganza degli israeliani, che di certo non si accontentavano di dividere quei territori con il popolo che li abitava da secoli, dal terrorismo delle frange piu' estremiste del sionismo e dalle varie guerre preventive che avevano principalmente lo scopo di allargare il territorio d'israele, che ha perpetrato vere e proprie pulizie etniche e causato milioni di profughi. In ogni caso il popolo palestinese non aveva nessuna colpa per la diaspora ebraica, ma adesso si ritrova a pagarne le conseguenze. Credo che sia molto difficile adesso risanare le innumerevoli ferite che si sono aperte nella coscienza dei due popoli e l'enorme rancore che si è venuto a creare. Sembra uno scontro destinato a non finire mai. Ma speriamo bene..
_Tiberias_
00lunedì 26 ottobre 2009 14:57
Re: Re: Re:
Daath666, 26/10/2009 13.47:




Si l'avevo capito, infatti la mia non voleva essere una critica rivolta a ciò che hai detto, ma piu' in generale alle motivazioni insensate che gli ebrei si sono dati per giustificare quest'occupazione e il genocidio che ne è conseguito; ho sbagliato a formulare. Alla base della "catastrofe", come dici tu, c'è la superficiale politica colonialista portata avanti in quella zona dalle potenze occidentali, anche se i loro propositi inizialmente non erano del tutto malvagi (ma poi se ne sono praticamente lavati le mani). Ma il risentimento attuale deriva soprattutto dall'arroganza degli israeliani, che di certo non si accontentavano di dividere quei territori con il popolo che li abitava da secoli, dal terrorismo delle frange piu' estremiste del sionismo e dalle varie guerre preventive che avevano principalmente lo scopo di allargare il territorio d'israele, che ha perpetrato vere e proprie pulizie etniche e causato milioni di profughi. In ogni caso il popolo palestinese non aveva nessuna colpa per la diaspora ebraica, ma adesso si ritrova a pagarne le conseguenze. Credo che sia molto difficile adesso risanare le innumerevoli ferite che si sono aperte nella coscienza dei due popoli e l'enorme rancore che si è venuto a creare. Sembra uno scontro destinato a non finire mai. Ma speriamo bene..



I genocidi sn altri come quello degli ebrei o degli armeni, in questo dissento.

Sn d'accordo con te in questo gli europei nn si mossero sl da meri motivi economici ma anche da motivazioni più nobili...ma chissà poi perchè si preferisce lasciare sempre le cose a metà, è questo che ha causato problemi.



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