Gli ordini militari, sia quelli nati in Terrasanta, come i templari e gli ospedalieri, e gli altri sorti proprio nella penisola, come quello di Santiago, quello di Calatrava e quello portoghese di Avis, hanno avuto un ruolo decisivo, anche con la costruzione e la difesa di un gran numero di castelli di frontiera, utili pure per il controllo delle strade.
Il loro aiuto fu fondamentale per la conquista della penisola di Palmela
La figura di spicco nella storia dell’Ordine Templare in Portogallo fu il Gran Maestro, Gualdim Pais (1157-1195) proveniente da una nobile famiglia del Portogallo del nord il cui contributo alla Reconquista e difesa della regione della valle del fiume Tago è innegabile. Le grandi opere difensive di quella zona sono a lui attribuite e lo stesso D. Alfonso Henriques gli affida ufficialmente tale compito che verrà onoratamente portato a termine.
Il desiderio del Portogallo di raggiungere sia l’unità sia la libertà è molto forte, ma per raggiungerla deve appoggiarsi ai Templari, all’Ordine spagnolo di S.Tiago della Spada, agli Ospitalari, all’Ordine di Aviz e di Calatrava. Nel 1249 l’ultima città algarvia in mano agli arabi, Faro, cade in mano cristiana e il Re Alfonso IIIº, con il “Trattato di Badajoz”(1265) diviene Re del Portogallo e dell’Algarve. La Spagna dovrà attendere il mese di gennaio del 1492 per vedere cadere l’ultimo caposaldo arabo in terra andalusa, cioè Granada.
In Lusitania, con la fine della Reconquista, gli Ordini entrano in crisi. L’infedele è cacciato e poco resta loro da fare. Siamo alla fine del XIIIº secolo e D. Diniz è il nuovo Re. La nuova nazione del sud ovest europeo tra i molti problemi ne aveva uno urgente: ripopolare il territorio. Questa missione tocca anche ai Cavalieri del Tempio.
Per riuscere nel loro compito il Re li munisce di “forais” (autorizzazioni) destinati a provocare il sorgere di nuove città e nel 1169 promettendo loro la donazione di un terzo dei territori liberati a sud del corso del fiume Tago con la clausola che le rendite provenienti da quei possedimenti dovevano restare in Portogallo almeno sino alla fine della Reconquista.
Il vincolo non è rispettato e i Templari destinano i proventi alle loro Case Madri all’estero. Il Re non pone in essere alcuna iniziativa legale per far rispettare l’accordo siglato e questa inattività fa ritenere che lo stesso monarca ritiene importante la presenza dell’Ordine in Portogallo e il suo obiettivo é quello di renderli autonomi rispetto al territorio.
Non so se è rilevante ma a quanto pare il conte di Barcellona Giacomo (che riconquista le Baleari e Valenza) I fu educato da bambino dai cavalieri templari.