Respublica Pisàna

LordFerro
00mercoledì 22 febbraio 2012 17:32
Premessa
Attenzione, i nomi ed i fatti di questa storia sono di pura fantasia, ogni similitudine ad un fatto storico reale è puramente casuale.

Anno Domini 1080 - 1155
In quel periodo la penisola è scossa da guerre, metà della penisola è sotto il controllo degli invasori Normanni, l'altra metà è divisa in piccoli comuni, ognuno indipendente dall'altro. Fra questi comuni ce ne sono quattro che si possono considerare delle micropotenze e sono: i Comuni Lombardi che controllano il passo di Lugano e la fiorente città di Milano, la Repubblica di Venezia che dalla fiorente città commerciale di Venezia ha il controllo delle coste di Istria e Dalmazia, lo Stato della Chiesa che controlla la città eterna di Roma e la Repubblica di Pisa che ha il controllo delle coste toscane, l'intera isola di Corsica e i giudicati meridionali della Sardegna.
Più si andò avanti nel tempo e più la situazione per la Repubblica Pisana nella penisola peggiorava.
Messi sotto pressione dai Fiorentini che volevano uno sbocco sul mare e dai Genovesi che volevano avere il controllo sulle Isole la repubblica reagì dichiarando guerra.
Dopo molti scontri la repubblica iniziò a vacillare, subendo perfino un assedio nella Capitale(A.D. 1140), assedio che fu spezzato gazie al Priore Gherardo, che morì nel 1144 e fu succeduto da Ranieri.
Nel 1153 finalmente la Repubblica reagì sconfiggendo i Fiorentini a Lucca e grazie ad un'ottima strategia navale riuscirono a sconfiggere i Genovesi sullo stretto di Bonifacio.

Accetto qualsiasi commento tranne che da Mamo [SM=x1140476], stò scherzando Mamo.
LordFerro
00mercoledì 22 febbraio 2012 22:39
Il contrattacco
Anno Domini 1155
Con la sconfitta dei Fiorentini presso Lucca, le speranze per la Repubblica si riaccesero. Il Priore nel suo palazzo pensò ad un modo per risollevare il prestigio della Repubblica. Con i Fiorentini che premono dall'entroterra, i Genovesi dal mare ed il Papato che cerca sempre un modo per convertire la Repubblica in un suo territorio, finalmente arrivò l'occasione di colpire. Da qualche tempo i Fiorentini cercarono di conquistare il castello di Spoleto,
sotto il controllo dei Comuni Umbri che sono formalmente vassalli del Papa e nostri ottimi amici, e di questa situazione il diplomatico Pisano riuscì a trovare una scappatoia. I rapporti diplomatici con il Papà aumentarono, facendo in modo che la Repubblica possa cambiare il risultato.
Verso metà estate il Priore decise che era ora di un offensiva nell'entroterra, creando una strategia d'attacco efficacie. Secondo i rapporti della spia le forze Fiorentine erano circa 1400 soldati, ben armati e pericolosi, mentre le forze della repubblica erano 2600 soldati grazie alle truppe sbarcate, anche se erano poco esperte e mal equipaggiati. L'esercito fu diviso in 2 parti, una parte guidata dal Priore attaccherà Prato a nord, mentre l'altra si occuperà del
controllo delle strade che collegano Prato e Firenze. La tattica si dimostrò efficacie, le forze risiedenti a Firenze andarono in soccroso di Prato, cadendo in un imboscata, solo il Generale e pochi soldati sopravvissero, il rapporto dei morti fu che dei 1300 soldati persero la vità 112 uomini, mentre delle truppe nemiche che erano 700 sopravvissero solo 153 soldati che insieme ai soldati che c'erano a Siena potevano comporre ancora quasi metà armata. Con la presa di Prato l'esercito si ricongiunse e marciò verso Firenze che non fu subito assediata, per via di un emissario Umbro che chiedeva supporto per scacciare le forze Fiorentine che minacciavano l'Umbria. Quelle forze furono sconfitte a Siena dopo che il loro tentativo per penetrare nel territorio umbro fallì.
Finalmente eliminata l'ultima forza Fiorentina al di fuori di Firenze, il Priore cinse d'assedio Firenze a fine estate per conquistarla nello stesso anno perdendo ben altri 83 soldati.

Anno Domini 1156-1161
Per un anno e mezzo la Repubblica potè vivere in pace, con la sconfitta e la conquista di Firenze i Genovesi si placarono, finché non iniziarono un boicottaggio a danno dei Pisani.
Il Priore saputa la notizia scelse con cura le poche truppe rimaste a Firenze ed a Pisa, per iniziare una spedizione nel cuore della Repubblica di Genova. Il Priore per sicurezza inviò il suo infiltrato in Liguria e secondo i rapporti della spia i genovesi stavano radunando tutte le forze della Liguria a Genova.
Saputo questo si partì, dopo 5 giorni di marcia arrivarono a Rapallo, un villaggio di contadini, ove furono accolti. L'esercito continuò a marciare e dopo 2 settimane raggiunse Genova. Il console di Genova dato la loro superiorità numerica decise di sortire(foto 1).
Il Console nemico fece un errore molto grave, i combattimenti furono in prossimità delle mura di Genova, mentre i Genovesi fecero uscire 2 unità di arcieri ed 1 di lancieri da una porta secondaria per circondare un lato dello schieramento pisano. Intanto dopo 6 minuti di combattimento il Console nemico morì, mentre il Priore e la cavalleria mercenaria caricarono gli arcieri e l'unità di lancieri che tentarono di sorprendere alle spalle la formazione. I combattimenti durarono 25 minuti, la vittoria fu completa, anche se si persero quasi metà dei soldati(foto 2).
Passarono le stagioni, oramai la Superba è allo sbando, con la perdita di Genova, i Giudicati del Nord di Sardegna iniziarono a rivoltarsi, rivolta che durò per ben 3 anni, quando il Priore insieme alla sua armata(foto 3) assaltano il Castello di Alghero e lo conquistano con il sangue perdendo circa la metà dell'esercito utilizzato(foto 4). Conquistato Alghero, le rivolte sarde furono facilmente domate nella fine dello stesso anno.
LordFerro
00mercoledì 22 febbraio 2012 22:46
Il contrattacco
Anno Domini 1155
Con la sconfitta dei Fiorentini presso Lucca, le speranze per la Repubblica si riaccesero. Il Priore nel suo palazzo pensò ad un modo per risollevare il prestigio della Repubblica. Con i Fiorentini che premono dall'entroterra, i Genovesi dal mare ed il Papato che cerca sempre un modo per convertire la Repubblica in un suo territorio, finalmente arrivò l'occasione di colpire. Da qualche tempo i Fiorentini cercarono di conquistare il castello di Spoleto,
sotto il controllo dei Comuni Umbri che sono formalmente vassalli del Papa e nostri ottimi amici, e di questa situazione il diplomatico Pisano riuscì a trovare una scappatoia. I rapporti diplomatici con il Papà aumentarono, facendo in modo che la Repubblica possa cambiare il risultato.
Verso metà estate il Priore decise che era ora di un offensiva nell'entroterra, creando una strategia d'attacco efficacie. Secondo i rapporti della spia le forze Fiorentine erano circa 1400 soldati, ben armati e pericolosi, mentre le forze della repubblica erano 2600 soldati grazie alle truppe sbarcate, anche se erano poco esperte e mal equipaggiati. L'esercito fu diviso in 2 parti, una parte guidata dal Priore attaccherà Prato a nord, mentre l'altra si occuperà del
controllo delle strade che collegano Prato e Firenze. La tattica si dimostrò efficacie, le forze risiedenti a Firenze andarono in soccroso di Prato, cadendo in un imboscata, solo il Generale e pochi soldati sopravvissero, il rapporto dei morti fu che dei 1300 soldati persero la vità 112 uomini, mentre delle truppe nemiche che erano 700 sopravvissero solo 153 soldati che insieme ai soldati che c'erano a Siena potevano comporre ancora quasi metà armata. Con la presa di Prato l'esercito si ricongiunse e marciò verso Firenze che non fu subito assediata, per via di un emissario Umbro che chiedeva supporto per scacciare le forze Fiorentine che minacciavano l'Umbria. Quelle forze furono sconfitte a Siena dopo che il loro tentativo per penetrare nel territorio umbro fallì.
Finalmente eliminata l'ultima forza Fiorentina al di fuori di Firenze, il Priore cinse d'assedio Firenze a fine estate per conquistarla nello stesso anno perdendo ben altri 83 soldati.

Anno Domini 1156-1161
Per un anno e mezzo la Repubblica potè vivere in pace, con la sconfitta e la conquista di Firenze i Genovesi si placarono, finché non iniziarono un boicottaggio a danno dei Pisani.
Il Priore saputa la notizia scelse con cura le poche truppe rimaste a Firenze ed a Pisa, per iniziare una spedizione nel cuore della Repubblica di Genova. Il Priore per sicurezza inviò il suo infiltrato in Liguria e secondo i rapporti della spia i genovesi stavano radunando tutte le forze della Liguria a Genova.
Saputo questo si partì, dopo 5 giorni di marcia arrivarono a Rapallo, un villaggio di contadini, ove furono accolti. L'esercito continuò a marciare e dopo 2 settimane raggiunse Genova. Il console di Genova dato la loro superiorità numerica decise di sortire(foto 1).
Il Console nemico fece un errore molto grave, i combattimenti furono in prossimità delle mura di Genova, mentre i Genovesi fecero uscire 2 unità di arcieri ed 1 di lancieri da una porta secondaria per circondare un lato dello schieramento pisano. Intanto dopo 6 minuti di combattimento il Console nemico morì, mentre il Priore e la cavalleria mercenaria caricarono gli arcieri e l'unità di lancieri che tentarono di sorprendere alle spalle la formazione. I combattimenti durarono 25 minuti, la vittoria fu completa, anche se si persero quasi metà dei soldati(foto 2).
Passarono le stagioni, oramai la Superba è allo sbando, con la perdita di Genova, i Giudicati del Nord di Sardegna iniziarono a rivoltarsi, rivolta che durò per ben 3 anni, quando il Priore insieme alla sua armata(foto 3) assaltano il Castello di Alghero e lo conquistano con il sangue perdendo circa la metà dell'esercito utilizzato(foto 4). Conquistato Alghero, le rivolte sarde furono facilmente domate nella fine dello stesso anno.


Immagini:
Foto 1 imageshack.us/photo/my-images/12/foto1f.png/
Foto 2 imageshack.us/photo/my-images/811/foto2vk.png/
Foto 3 imageshack.us/photo/my-images/36/foto3y.png/
Foto 4 imageshack.us/photo/my-images/818/foto4v.png/

In allegato la mappa aggiornata
LordFerro
00giovedì 23 febbraio 2012 21:37
L'inizio dei cambiamenti
Anno Domini 1162 - 1169

Con la fine delle rivolte dei Giudicati del Nord la Repubblica potè sviluppare al meglio sul commercio costruendo scali mercantili, mercati e moli per potenziarli. La situazione iniziò a peggiorare quando gli Umbri iniziarono a rivendicare la città di Siena come premio per il loro supporto contro i Fiorentini, supporto che realmente non c'è mai stato. Alla fine ci si mise anche il Papà a favore degli Umbri, dato che erano loro vassalli, ed a questo punto il Priore decise che era ora di rientrare in guerra, purtroppo dopo l'assedio di Alghero si ammalò di polmonite ed il Minor decise di guidare lui stesso l'esercito contro il Ducato di Spoleto.
Il colpo iniziale lo dettero gli Umbri assediando Siena, ma l'assedio non durò a lungo grazie all'armata del Minor che era nelle vicinanze e riusci a sconfiggere il Duca Luigi e la sua armata. Il Duca cercando di vendicarsi della sconfitta subita scappò insieme ai superstiti inseguiti dalle forze Repubblicane, che dopo un lungo inseguimento caddero in un imboscata delle truppe del Duca Luigi, ma alla fine la sorte sorrise ancora una volta alla Repubblica. Saputo questo il Papà decise di scomunicare la Repubblica di Pisa(foto 5).
L'anno seguente il Minor decise di marciare in direzione di Orvieto che la conquistarono nel bel mezzo della notte senza neanche dare il tempo alle truppe rimaste ad Orvieto di organizzarsi per respingere l'attacco(foto 6). Il giorno seguente il Minor contò i cadaveri e scoprì che era solo la retroguardia, allora inviò il miglior infiltrato a Spoleto(foto 7) e dopo 2 giorni gli giunse il rapporto delle forze degli Umbri che erano a Spoleto ed appresa questa notizia marciò con i suoi soldati verso la destinazione finale. Raggiunta Spoleto, il Minor e le armate erano in attesa del segnale della spia per assediarla, all'interno ci sono ben 342 soldati, mentre l'esercito Repubblicano è formato da 526 soldati. Finalmente all'alba del giorno dopo la spia diede il segnale, il Minor per rialzare il morale delle truppe disse che al primo che conquista la piazza centrale sarà generosamente ricompensato. Lo scontro alla fine si svolse per tutta la città, nessuno voleva cedere il terreno si combatte per qualsiasi pezzo di terra, perfino per i vicoli stretti, ma alla fine il Duca si ritirò in piazza insieme ai suoi soldati, ove ispirò le sue truppe a combattere ancora una volta e finito il discorso, insieme ai suoi cavalieri tentò un'ultima disperata carica dove trovò la morte ed i suoi soldati invece di arrendersi decisero di tentare di vendicarlo, ma alla fine perirono tutti ed il castello passò alla Repubblica(foto 8), anche se il confronto fra inizio e fine campagna era molto negativo, dei 1152 solo 339 soldati sopravvissero.
Con il Ducato di Umbria sotto il pieno controllo della Repubblica Pisana i rapporti col Papà iniziarono a peggiorare sempre più, mentre nel 1166 accadde una cosa brutta, il Generale Guido che era il braccio destro del Re morì di vecchiaia a Firenze(foto 9) ed al suo funerale parteciparono tutti i nobili.
L'anno seguente dopo la morte del Generale Guido il Priore cercò una riconciliazione per martirizzare il suo miglior amico, ma il Papà rifiutò qualsiasi offerta.
La situazione nella Penisola cambiò radicalmente nel 1169, quando furono sottomessi gli ultimi spicciolati indipendenti dividendo la penisola in 5 parti:
i Comuni Lombardi che presero il controllo del Ducato di Asti, il Marchesato di Verona ed il Principato di Bologna;
la Repubblica di Venezia che avendo perso l'occasione di sottomettere il Marchesato di Verona si spinse in oriente sconfiggendo la rivale Ragusa;
i Normanni del Sud che occuparono il Ducato di Ancona;
lo Stato della Chiesa che controlla solamente il Lazio e la citta eterna di Roma;
e la Repubblica di Pisa che dopo la vittoria sui rivali Fiorentini per il controllo dell'entroterra Toscano e sui rivali Genovesi per il controllo del Mar Tirreno, riuscirono a conquistare anche il Ducato di Spoleto ampliando il loro territorio(Foto 10).

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In allegato c'è anche la mappa del 1169
LordFerro
00venerdì 24 febbraio 2012 17:36
attenzione, con l'uscita di BC 6.3 la pubblicazione dell'AAR verrà rallentata.

Ripeto, la pubblicazione dell'AAR verrà rallentata, quest'annuncio è specialmente per Mamo che odia tanto i Pisani, quindi è inutile che gioisci xD.
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