Scatenare pestilenze e attaccare fazione

Scusate le 2 domande ignoranti:

1- Un assassino che raggiunge il grado di maestro può scatenare pestilenze negli insediamenti nemici? La descrizione dell'ancillare cita la possibilità, ma quando clicco su di un insediamento mi appare solo la possibilità di sabotare, come al solito. Sul manuale è specificato che l'unità atta a scatenare pestilenze è effettivamente l'untore, ma il dubbio mi è venuto leggendo la descrizione dei tratti "maestro dei sicari"...

2- Raggiungere un accordo con un alleato per "attaccare fazione" ha qualche effetto? Esempio pratico: ho convinto Aragona (dietro pagamento di tributo regolare) ad attaccare Pisa con la quale sono in guerra, loro hanno accettato ma non l'hanno attaccata manco per niente! Sono passati i turni, io continuo a pagare e loro niente... quando apro la scheda delle relazioni diplomatica c'è una dicitura ("richiesta di supporto contro Pisa") che va descrendo di turno in turno in maniera proporzionale alla scadenza del mio tributo. Significa che al turno 0 attaccheranno? O che semplicemente m'hanno fregato ???

Grazie in anticipo a chi vorrà rispondermi!

- esatto, il maestro dei sicari agisce da untore e scatena pestilenze, basta infiltrarlo in un insediamento e ci sarà una certa probabilità che si scateni l'inferno :D

- certo che sì, se sono in condizione di aiutarti lo faranno

Grazie della risposta, ma scusa come si fa a fare infiltrare il sicario in un insedamento? Quando clicco su di una città posso solo sabotare o eliminare obiettivi... intendi queato? O c'è un modo per farlo proprio "entrare" nell'insediamento (a mò di spia, insomma)?

c'hai ragione anche te!!!
bug clamoroso, strano che nessuno se ne sia mai accorto finora...

diciamo che per ora si possono usare al massimo per castigare il governatore di una propria città :D

Ahahah, si vede che i Bellum Crucioti non si abbassano a questi vili trucchi per non essersene accorti :D

Io credevo bastasse "avvicinarlo" alla città, come succede per gli eruditi, i boia, i foraggeri ecc.

Gente_Tranquilla, 14/09/2011 19.44:

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Ahahah, si vede che i Bellum Crucioti non si abbassano a questi vili trucchi per non essersene accorti :D

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A dire il vero mi ero chiesto anch'io come si facesse a far entrare un'assassino in una città nemica, ma poi non usandoli quasi mai la cosa era rimasta una domanda accademica.

A prescindere da questa "toppa" (gergo romano), gli untori ci sono da sempre: le spie che sono state reclutate, o sono entrate, in un insediamento appestato svolgono anche questa funzione quando entrano in qualsiasi altro insediamento.

hai ragione Bertavianus
in effetti è uno script ridondante e a questo punto - visto che non funziona - si potrebbe anche togliere.

Effettivamente mi ero reso conto che gli assassini non riuscivano ad entrare, però pensavo si trattasse di un limite di esperienza mancante non di un bug.
Considerando che quella funzione la possono svolgere le spie forse lo script non serve poi a molto. Però, una curiosità: in teoria l'assassino avrebbe potuto entrare in città con una percentuale di riuscita modello spia e senza problemi? e nel caso fosse entrato lo scatenare la pestilenza lo avrebbe contagiato?

Credo che il problema stia nel fatto che, per quanto l'assassino possa colpire dentro le città nemiche, non ci entra nel vero senso della parola; ammazza o sabota, ma lo troviamo sempre fuori.

Ragazzi ma per diffondere la pestilenza basta compiere una missione all'interno di una città, che sia sabotare o assassinare. Un paio di volte son riuscito a diffonderla a Pisa però appunto non basta star vicini bisogna agire!

preso dal manuale:
maestro dei sicari
- funzione: assassinio, sabotaggio, terrore, untore (aumento della possibilità di epidemie nell‟insediamento nel quale ha compiuto una missione).
quindi credo che funzioni ;)

una domanda ma il boia per far aumentare il terrore del generale bisogna farlo entrare nell'armata oppure solo metterlo vicino al generale?

abbiamo corretto lo script del maestro dei sicari per la 6.3 ;)

riguardo al boia, piazzatelo vicino al generale (non dentro l'armata)