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Ρωμαϊκή Αυτοκρατορία (Romanorum imperii)

Ultimo Aggiornamento: 25/09/2012 14:48
21/08/2012 12:48
 
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La Guerra Romea-Selgiuchide

Anno 1167, 1 Febbraio

Lo scontro è alle battute finali e dei 2318 Selgiuchidi solo qualche centinaio stava ancora combattendo e mentre il Synbasileus era impegnato a fare fuori più nemici possibili ad un tratto udì i propri uomini esultare, il capitano nemico è morto

ed i pochi combattenti ormai si ripiegano.
"Non lasciateli scappare!" Gridò il Synbasileus

Lo scontro era finito e le perdite furono ingenti.

Oramai i soldati che il Synbasileus aveva preso il comando da dopo la battaglia di Konya erano stremati, dai 2200 soldati solo 1000 sopravvissero ai cruenti scontri.

Fu inviato un riscatto al nuovo Sultano che al contrario del predecessore accettò.


Con questa vittoria il Synbasileus l'intera Anadolu era in loro possesso e nominò governatore il suo scudiero che riuscì a superare l'esame che gli fu preparato.


Mentre le truppe di stanza ad Ankara erano in riposo, il Synbasileus ricevette una missiva da Giovanni Angelo-Ducas:

"Illustre Synbaleus Andronico Comneno,
ora che mio figlio Isacco ha compiuto 16 anni, vorrei chiederle di concere qualche provincia alla mia famiglia, spero che la mia richiesta sia accontentata come per i Paleologo che fra poco avranno il controllo di tutta la perte Orientale.
Distinti Saluti.
"

Giovanni Angelo-Ducas


Il Synbasileus dopo aver letto la lettera poteva sicuramente contare dell'appoggio degli Angelo-Ducas per scacciare i Normanni dal sud-Italia, ma la guerra contro i Selgiuchidi non permetteva di addestrare soldati o di spostare delle truppe dalla frontiera orientale a quella occidentale e scrisse:

"Egreggio Giovanni Angelo-Ducas,
sono lieto di concedervi il dominio di una provincia, purtroppo la guerra contro i Selgiuchidi impedisce il reclutamento di truppe per poter invadere il sud-Italia e quindi vi affido il controllo di Krete e delle isole circostanti.
Purtroppo non posso fare altrimenti e spero che Krete vi possa soddisfare.
Distinti saluti.
"

Synbasileus Andronico Comneno


La risposta soddisfò gli Angelo Ducas ed il giovane Alessio V si recò nell'isola di Kreta per diventarne il governatore.


Quello stesso giorno il Synbasileus ricevette il rapporto di Costantino Makrodoukas, la sua armata ha sconfitto un piccolo esercito in esplorazione.



La battaglia di Kaman

Anno 1169, 12 Aprile


Il Synbaleus si stava dirigendo verso il proprio destino e sapeva che la sua incursione dipende dagli esiti di questa battaglia, purtroppo non bastava una semplice vittoria, ma doveva cercare di ridimensionare le perdite.

A qualche Km da Kaman, in un terreno ove ci sono pochi ostacoli per le movenze Selgiuchidi si combatteva per il futuro della Kappadocia.
Il synbasileus andò contro 2 armate Selgiuchide, la più vicina era composta da solo 500 soldati ed era comandata da un familiare del Sultano,


mentre la seconda era composta da 1100 soldati circa ed era comandata da un semplice capitano, ma la distanza favorì l'esisto dello scontro.


All'alba i soldati erano in posizione, il Synbasileus controllò l'ala sinistra dello schieramento mentre le altri parti erano sotto il controllo di due capitani.
Lo scontro fu semplice, l'armata aveva solo pochi cavalieri ed il Synbasileus inviò tutti gli arcieri a cavallo dietro lo schieramento avversario,


questo permise alle ali di poter attaccare i fianchi dello schieramento avversario.
La cavalleria supportata dagli arcieri montati riusci a sconfiggere gran parte dell'esercito senza troppi problemi.
Solo pochi soldati riuscirono ad ingaggiare uno scontro contro la fanteria, ma i combattimenti furono rapidi.


In 10 minuti la battaglia era finita, il generale tentò di scappare ma la sua armatura rallentò il suo destriero e fu subito catturato.
In tutto aveva perso 100 uomini ma solo 2 soldati Selgiuchidi riuscirono a scappare.


Il Synbasileus avendo catturato anche un familiare del Sultano inviò un secondo riscatto, ma stavolta il Sultano non accettò e tutti i prigionieri, compreso Kaykhusraw I Kutalmish, furono giustiziati.
22/08/2012 18:04
 
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1170, un'ottima annata

Il 1169 fu un anno di grandi vittorie, la vittoria di Kaman aprì la via per il controllo del guado occidentale del fiume Halys a Costantino Makrodoukas che approfittò della vulnerabilità di Sivas per conquistarla


e le due vittorie del Synbasileus nei pressi di Kaman gli hanno permesso di penetrare nella parte occidentale della Cappadocia raggiungendo alla cittadina di Nenizi che era difesa dai superstiti.

Il 1170 iniziò bene, a nord il Basileus assediò Amasya

mentre a sud il Synbasileus conquistò dopo un duro assedio Nenizi
e le perdite furono rimpiazzate da truppe fresche che giunsero da Ankara.

La battaglia di Mazinkert

30 Giugno, Piana di Mazinkert


Il Synbasileus era pronto, ogni singola battaglia, ogni singola vittoria, è servita per condurlo lì, ove i Selgiuchidi quasi 100 anni fa in inferiorità numerica erano riusciti a sconfiggere l'armata romea del Basileus Romano Diogene, ora sempre in inferiorità numerica il Sultano deve affrontare il Synbasileus.

I Selgiuchidi non ebbero il tempo di prepararsi che furono subito caricati dai cavalieri, il Synbasileus inseguì gli Akinji per far caricare le baliste dagli altri cavalieri.
Ad aiutare gli addetti alle baliste c'erano i lancieri Saraceni, truppe di livello medio che al contrario dei junud possono dare del filo da torcere ai cavalieri, ma la loro fine era inevitabile e senza truppe di cavalleria l'esercito fu facilmente sconfitto, solo 13 Akinji riuscirono a scappare.
Le truppe del Sultano raggiunsero il campo di battaglia l'ora successiva e come poteva vedere il terreno era pieno di cadaveri dei suoi uomini.
Gli arcieri a cavallo mirarono tutti contro il Sultano che li inseguì, questo lo condusse alla morte mentre gli Akinji tentarono un inutile difesa.
Questo scontro durò 5 minuti ed a scappare furono 22 Akinji che insieme ai 13 che erano già scappati abbandonarono Kayseri al proprio destino.


La fortezza era sguarnita ed il Synbasileus entrò da vincitore nella seconda capitale Selgiuchide



Qualche giorno dopo anche Amasya cadde ed a conquistarla fu il Basileus.


Con il Sultanato Selgiuchide ridimensionato, il Basileus inviò sua figla Maria Comneno a mettersi in contatto con i Selgiuchidi che senza obbiettare accettarono il vassallaggio, in quel giorno il Basileus ottenne 2 grandi vittorie, una contro i Selgiuchidi che adesso non potranno più mettere in pericolo l'impero e l'altra contro il Synbasileus che adesso non potrà più muovere guerra senza il suo permesso.
22/08/2012 18:09
 
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scusate la sua cortezza, ma è da 7 giorni che non gioco a BC per via di questo capitolo pieni di eventi e non vedo l'ora di continuare a giocare, le prossime campagne espansive le racconterò in terza persona, perché sennò ci metto un'eternità.
24/08/2012 18:17
 
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domani forse riesco a pubblicare il seguito.
24/08/2012 19:01
 
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Scudiero
Vai Tranquillo Lord ;)

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24/08/2012 21:38
 
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Cavolo, non ho salvato le immagini ed erano immagini molto importanti [SM=x1140438]
25/08/2012 20:45
 
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Scusate, ma la seguente parte è ritardata a causa del ritardo della sposa XD. (Poi la capirete)
Il mio cervello malato mi sta facendo scrivere certe cose e spero che vi piacciano.

PS: Per fortuna le immagini fatte non sono perdute, avevo solo cambiato il nome della cartella e quando le ho scattate con fraps, mi si era creata un'altra cartella con il vecchio nome della cartella originale.
25/08/2012 23:45
 
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Il tempo della diplomazia

Con la conquista di Amasya il Basileus fece partire di fretta sua figlia Maria per chiedere la pace.

20 Agosto 1170

In quel giorno Maria Comneno raggiunse un piccolo drappello Selgiuchide, fu scortata da alcuni soldati nella tende del capitano dell'armata e colloquiò con quest'ultimo.
"Buongiorno signorina"

Maria si inginocchiò e rispose al saluto
"Buongiorno anche a voi capitano."
"Vedo che ha imparato bene l'educazione, cosa ci fa una principessa come voi qui?"
"Sono qui per trattare la resa del vostro popolo, come potete vedere il tempo in cui dominavate l'Anatolia è finito. Voglio far cessare questa guerra dal risultato certo."
"E cosa offrite?"
"Chiedo la vostra sottomissione."
"Perdonatemi l'insolenza, ma quali vantaggi porterebbe questa sottomissione?"
"In cambio della sottomissione il popolo romeo vi prometterà assistenza militare, economica e potrete continuare a venerare il vostro Dio."
"E cosa succederebbe se dovessimo rifiutare questa resa?"
"Dovresti sapere, mio padre farà avanzare tutte le truppe che si trovano nella penisola per eliminarvi tutti, dovrebbero esserci minimo 4.000 soldati, pronti ad uccidere uomini e perfino donne e bambini."
"Quello che vi chiedo è la semplice sottomissione e potrete continuare a vivere come avete fatto fino adesso, mi sembra un prezzo modesto da pagare. Se non vi piace allora vi consiglio di fuggire il più lontano possibile dall'Anatolia."

Il capitano pensò attentamente alle conseguenze di questo accordo ed avendone valutato i rischi lo accettò.

Il giorno seguente la notizia della resa dei Selgiuchidi si sparse in tutto l'impero e la settimana seguente questa notizia raggiunse perfino i cristiani d'Occidente.


Il Basileus fece ricambiare i nomi dei territori conquistati e Konya, Ankara, Sivas, Kayseri e Amasya ripresero il loro nome greco di IKonion, AnKira, Sebasteia, Kaisareia e Amaseia. Questo per far capire a tutti i popoli che l'impero è ritornato più forte che mai.

In autunno un esercito selgiuchide svincolatosi dall'autorità del Sultano creò dei problemi per il commercio, carovane che viaggiavano fra la Kappadocia e la Cilicia venivano depredate ed il Synbasileus non potendo tollerare la loro presenza marciò con il suo esercito e li sconfisse.


L'anno seguente l'emissario Andronico Angelo ottenne una delle più grandi vittorie diplomatiche che si possono aspettare, riuscì a bloccare le spire espansionistiche dei Normanni nei balcani convincendoli di accettare un'alleanza.
[IMG]http://img193.imageshack.us/img193/6195/alleanzaconinormanni.th.jpg[/IMGURL=http://img209.imageshack.us/i/diplomaziaconinormanni.jpg/]IMG]http://img209.imageshack.us/img209/4711/diplomaziaconinormanni.th.jpg[/IMG]/URL]URL=http://img24.imageshack.us/i/diplomaziaconinormanni2.jpg/]IMG]http://img24.imageshack.us/img24/5076/diplomaziaconinormanni2.th.jpg[/IMG]

La pace purtroppò non durò a lungo, gli armeni di Cilicia, hanno combattuto a lungo per la loro indipendenza, ma nell'estate del 1171 la loro capitale, Adana, caddè in mano ai Crociati.
Trattati male dai Crociati, nell'estate del 1172 gli Armeni riuscirono a cacciare gli invasori, ma non potendo disporre di sufficienti uomini per contrastare un altro attacco si proclamarono sudditi dell'Impero Romano d'Oriente.


Questo era un'offesa per il regno di Gerusalemme che dichiarò guerra contro i Romei.


Questo era un enorme grattacapo per il Basileus ma per sua fortuna la sua primogenita Maria Comneno era in Cilicia e riuscì a raggiungere un accampamento Crociato.

"Alto la!"
"Sono qui per colloquiare con il vostro capitano."
"E voi sareste?"
"Maria Comneno, primogenita del Basileus Manuele I Comneno e come ho detto prima, sono qui per colloquiare con il vostro capitano."

La principessa fu scortata fino alla tenda del capitano
"Capitano, questa romea vorrebbe parlare con voi."
"Bene, potete uscire adesso.
Cosa siete venuta a fare qua.
"
"Mi ha inviato mio padre, questa guerra è inutile e sono qui per farla finita."
"E come pensate di farla finire?"
"Mio padre mi ha consegnato 20 forzieri ed in tutto ci sono 10.000 bisanti e mi ha riferito che se accettate questo patto arriveranno altre due consegne semestralmente.
Oltre al semplice pagamento vi rioffriamo i diritti commerciali che i nostri due regni avevano stipulato molto tempo fa.
"

Il capitano vedendo le casse piene di monete d'oro accettò subito l'offerta
[IMG]http://img214.imageshack.us/img214/3749/diplomaziacrociata.th.jpg[/IMG[/URL
ed ordinò ad alcuni cavalieri di scortare la principessa con i forzieri nelle terre crociate.


Mentre la principessa era in viaggio, l'emissario Alessio Cerulario ricevettè una lettera dal Basileus:

"Egreggio Alessio Cerulario,
Vi invio questa lettera per informarvi che i rapporti fra Romei e Magiari si stanno destabilizzando.
Vi chiedo di contattarli per cercare di ristabilizzare i rapporti.
Nel caso si debba arrivare perfino a pagarli, vi informo che con il vostro budget per questa missione sarà massimo 1500 bisanti semestrali per 4 anni.
Mi auguro che riuscite a spenderne di meno, buona fortuna.
Distinti Saluti.
"

Basileus Manuele I Comneno

Letta la lettera l'emissario che si era stabilito a Zagreb si diresse subito nell'ufficio del governatore di Zagreb, Guido I Frangipan.
Alessio offrì un tributo semestrale di ben 1.000 bisanti per 2 anni.
Il governatore guardò con cupidigià una parte del tributo e dopo essersi ricomposto accettò il regalo.

Purtroppo il semplice tributo non bastò per riportare i rapporti nella norma, allora Alessio conversò qualche minuto con il governatore:
"Allora governatore, niente di interessante?"
"No Alessio, purtroppo il mio Re ha deciso di combattere i Polacchi e questa guerra non è solo costosa, ma rende vulnerabili i territori a sud e ciò permette ad alcuni briganti di attaccare le carovane e la battaglia è stata dura e adesso le difese sono compromesse."
"Che ne dite di un supporto da parte del mio Basileus."
"In che senso?"
"Se i ribelli vi danno delle noie, il mio Basileus è disposto ad inviare qualche truppa per aiutarvi a difendere le strade dai banditi.
Però c'è un problema.
"
"E qual'è questo problema?"
"Di certo un supporto ha una durata e c'è il rischio che i briganti non si facciano vedere finché il tempo dell'assistenza finisce e questo magari non farà di certo piacere al vostro re perché in quel periodo non abbiamo combattuto nessun ribelle."
"E cosa possiamo fare allora?"
"L'unica soluzione è rinnovare questa assistenza, normalmente questa dura 7 anni e mezzo, appena passerà il settimo anno verrà riaggiornata, sempre se lo desideriate."
"Mi sembra un'ottima idea."


Anche Andronico Angelo non era rimasto fermo e cercò di fare in modo che Romei e Normanni non si odiassero più.

Nel suo viaggio in Africa raggiunse una piccola città che si trovava fra la città di Tripoli e la città di Mahdia, di certo era una meta obbligatoria per le carovane ed all'interno di quella cittadina c'era un fortino, l'emissario entrò dentro il forte e vide che c'erano solo una ventina di soldati che lo difendevano.
L'emissario fu scortato in una sala, al centro c'era un tavolo rettangolare e sul lato destro c'era un terrazzo.
Notò che al terrazzo c'erano due uomini.
"Ditemi, chi sono quei due che stanno sul balcone?" chiese Andronico
"Quello alla destra è il capitano della guarniggione, mentre l'altro è il governatore della città circostante." rispose la guardia
"E ditemi, con chi devo parlare di affari."
"Con entrambi."

La guardia interruppe la conversazione dei due uomini ed annunciò l'arrivo dell'emissario Andronico.

"Scusate il disturbo." disse Andronico
"Non arrecate nessun disturbo." rispose il governatore
"Cosa siete venuti a fare?" domandò il capitano
"Il mio scopo è quello di visitare tutta la costa del Nord-Africa e sono giunto qui sotto l'ordine del Basileus Manuele I Comneno il Cavalleresco."
"Si, mi avevano informato che adesso siamo alleati con i Romei." disse il capitano
"Non è tutto, il Basileus vorrebbe che questa alleanza sia solo l'inizio di un fruttuoso rapporto di amicizia fra i nostri due popoli."
"Ditemi, come farà il vostro imperatore a farsi vedere come un'amico agli occhi di noi Normanni?" domandò il capitano
"Scusate il capitano ma è un po' scorbutico." disse il governatore
"No no, ha ragione, infondo i nostri popoli si sono fatti la guerra ed ha ragione a dubitare nelle mie parole."
"Visto! Lo ammette pure che quello che propone sono solo falsità." disse il capitano
"Non ho detto questo e comunque per caso i Corsari vi hanno mai dato delle noie?"
"Certamente." rispose il governatore
"E le vostre flotte riescono a sconfiggerli?"
"Ovvio che si." rispose il capitano
"Ma non sempre." aggiunse il governatore
"Allora per iniziare posso offrire i servigi della flotta Romea, specializzata nell'eliminazione dei corsari e non solo loro,

sappiamo che siete in guerra contro i Comuni Lombardi

e possiamo perfino aiutarvi a sconfiggerli ma non possiamo far marciare delle armate nei vostri territori senza nessun accesso militare.
"
"E voi cosa offrireste in cambio degli accessi militari?" domandò il capitano
"Vi offrò gli accessi militari, è semplice."

"E cosa ce ne dovremmo fare?"
"Metti caso che il vostro Papà richieda un'altra crociata in Terra Santa, potrete essere scortati senza problemi, mi sembra davvero molto equo."
"Noi non possiamo decidere, vi chiedo di aspettare qualche giorno, devo inviare un messaggio al Re per vedere se è disposto o no ad accettare queste offerte."

Dopo 3 settimane nella cittadina arrivò il messo che consegnò la lettera, il capitano, il governatore e l'emissario la lessero insieme:

"Egreggio Romano Este,
vi informo che sono ben lieto di accettare questi accordi con i Romei.
Spero che questo sia l'inizio di un fruttuoso rapporto e che gli eventi del passato rimangano nel passato.
Distinti saluti.
"

Guglielmo I d'Altavilla

Finita di leggere la lettera il capitano ed il governatore strinsero le mani all'emissario che riparti immediatamente.


Dopo un lungo viaggio finalmente la principessa raggiunse Antiochia, lì le casse furono portate a Boemondo III che verranno consegnate fra qualche giorno al Re Baldovino e la principessa era preoccupata, ora rimaneva una sola cosa da fare ed era il compito più arduo per una principessa.
Maria Comneno sapeva che suo padre aveva inviato una lettera al Re Baldovino e l'unica cosa che poteva fare era aspettare.
Fu scortata nelle stanze degli ospiti e lì rimase ad aspettare che il suo destino si facesse vivo.
Dopo 5 giorni nel palazzo arrivò lui, Almarico I d'Angiò, fratello di Baldovino III d'Angiò ed erede al regno dei Crociati.
Il cortile fu ben adornato e la sala centrale era piena di invitati, Maria Comneno era tesa e ad un certo punto dalla sua stanza sentì bussare.
"Principessa, è ora." disse la persona fuori dalla porta.

Il momento era giunto, quello che doveva fare è scendere e raggiungere gli altri.
Come vuole la tradizione fu scortata da suo padre fino all'altare e dietro a lei c'erano le damigelle che tenevano il telo.
Davanti a lei c'era il suo futuro sposo e ad ogni passo il suo cuore batteva sempre più ed una volta giunta nell'altare il prete iniziò.
Anche se il matrimonio era alla "Cattolica" sembrò non turbare il Basileus che dopo aver accompagnato sua figlia all'altare si sedette in prima fila.
Il Vescovo pronunciò le solite parole ed alla domanda:"Chi è a conoscenza di qualche impedimento per il quale quest’uomo e questa donna non dovrebbero unirsi in matrimonio, parli ora o taccia per sempre?"
Ci fu il silenzio più totale ed il vescovo continuò fino a raggiungere la fatidica frase:
"Vuoi tu, Almarico I d'Angiò prendere come tua legittima sposa la qui presente Maria Comneno per...."
"Si, lo voglio"
"E tu, Maria Comneno vuoi prendere come tuo legittimo sposo il qui presente Almarico I d'Angiò per...."

Il momento è decisivo, la risposta segnerà l'inizio di una pace perenne o l'inizio di una sanguinosa guerra.

Maria Comneno fece un respiro profondo per calmarsi e rispose:
"Si, lo voglio."

Il matrimonio è finito e le campane suonano l'avvenimento del secolo, gli invitati erano felici ed i due grandi Re d'Oriente si strinsero la mano come segno di rispetto.
Il neo-genero andò dai Re, ma ad un tratto partì la musica ed il Basileus scherzosamente disse:
"Bhé mio genero, è ora che vai ad aprire le danze."
Gli sposi si misero a ballare e poco a poco la maggior parte degli invitati li imitarono.

Il giorno è finito e la maggior parte degli invitati tornarono nelle proprie case, mentre il Basileus ed il suo seguito furono scortati nei loro alloggi.

La mattina seguente il Basileus dovette ripartire per Konstantinoupolis e prima di partire disse al Re Baldovino:
"Se Jerusalem avrà bisogno di Konstantinopoulis, Konstantinoupolis risponderà, non dimenticatelo e addio."
25/08/2012 23:51
 
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Il tempo della diplomazia

Con la conquista di Amasya il Basileus fece partire di fretta sua figlia Maria per chiedere la pace.

20 Agosto 1170

In quel giorno Maria Comneno raggiunse un piccolo drappello Selgiuchide, fu scortata da alcuni soldati nella tende del capitano dell'armata e colloquiò con quest'ultimo.
"Buongiorno signorina"

Maria si inginocchiò e rispose al saluto
"Buongiorno anche a voi capitano."
"Vedo che ha imparato bene l'educazione, cosa ci fa una principessa come voi qui?"
"Sono qui per trattare la resa del vostro popolo, come potete vedere il tempo in cui dominavate l'Anatolia è finito. Voglio far cessare questa guerra dal risultato certo."
"E cosa offrite?"
"Chiedo la vostra sottomissione."
"Perdonatemi l'insolenza, ma quali vantaggi porterebbe questa sottomissione?"
"In cambio della sottomissione il popolo romeo vi prometterà assistenza militare, economica e potrete continuare a venerare il vostro Dio."
"E cosa succederebbe se dovessimo rifiutare questa resa?"
"Dovresti sapere, mio padre farà avanzare tutte le truppe che si trovano nella penisola per eliminarvi tutti, dovrebbero esserci minimo 4.000 soldati, pronti ad uccidere uomini e perfino donne e bambini."
"Quello che vi chiedo è la semplice sottomissione e potrete continuare a vivere come avete fatto fino adesso, mi sembra un prezzo modesto da pagare. Se non vi piace allora vi consiglio di fuggire il più lontano possibile dall'Anatolia."

Il capitano pensò attentamente alle conseguenze di questo accordo ed avendone valutato i rischi lo accettò.

Il giorno seguente la notizia della resa dei Selgiuchidi si sparse in tutto l'impero e la settimana seguente questa notizia raggiunse perfino i cristiani d'Occidente.


Il Basileus fece ricambiare i nomi dei territori conquistati e Konya, Ankara, Sivas, Kayseri e Amasya ripresero il loro nome greco di IKonion, AnKira, Sebasteia, Kaisareia e Amaseia. Questo per far capire a tutti i popoli che l'impero è ritornato più forte che mai.

In autunno un esercito selgiuchide svincolatosi dall'autorità del Sultano creò dei problemi per il commercio, carovane che viaggiavano fra la Kappadocia e la Cilicia venivano depredate ed il Synbasileus non potendo tollerare la loro presenza marciò con il suo esercito e li sconfisse.


L'anno seguente l'emissario Andronico Angelo ottenne una delle più grandi vittorie diplomatiche che si possono aspettare, riuscì a bloccare le spire espansionistiche dei Normanni nei balcani convincendoli di accettare un'alleanza.




La pace purtroppò non durò a lungo, gli armeni di Cilicia, hanno combattuto a lungo per la loro indipendenza, ma nell'estate del 1171 la loro capitale, Adana, caddè in mano ai Crociati.
Trattati male dai Crociati, nell'estate del 1172 gli Armeni riuscirono a cacciare gli invasori, ma non potendo disporre di sufficienti uomini per contrastare un altro attacco si proclamarono sudditi dell'Impero Romano d'Oriente.


Questo era un'offesa per il regno di Gerusalemme che dichiarò guerra contro i Romei.


Questo era un enorme grattacapo per il Basileus ma per sua fortuna la sua primogenita Maria Comneno era in Cilicia e riuscì a raggiungere un accampamento Crociato.

"Alto la!"
"Sono qui per colloquiare con il vostro capitano."
"E voi sareste?"
"Maria Comneno, primogenita del Basileus Manuele I Comneno e come ho detto prima, sono qui per colloquiare con il vostro capitano."

La principessa fu scortata fino alla tenda del capitano
"Capitano, questa romea vorrebbe parlare con voi."
"Bene, potete uscire adesso.
Cosa siete venuta a fare qua.
"
"Mi ha inviato mio padre, questa guerra è inutile e sono qui per farla finita."
"E come pensate di farla finire?"
"Mio padre mi ha consegnato 20 forzieri ed in tutto ci sono 10.000 bisanti e mi ha riferito che se accettate questo patto arriveranno altre due consegne semestralmente.
Oltre al semplice pagamento vi rioffriamo i diritti commerciali che i nostri due regni avevano stipulato molto tempo fa.
"

Il capitano vedendo le casse piene di monete d'oro accettò subito l'offerta


ed ordinò ad alcuni cavalieri di scortare la principessa con i forzieri nelle terre crociate.


Mentre la principessa era in viaggio, l'emissario Alessio Cerulario ricevette una lettera dal Basileus:

"Egregio Alessio Cerulario,
Vi invio questa lettera per informarvi che i rapporti fra Romei e Magiari si stanno destabilizzando.
Vi chiedo di contattarli per cercare di ristabilizzare i rapporti.
Nel caso si debba arrivare perfino a pagarli, vi informo che con il vostro budget per questa missione sarà massimo 1500 bisanti semestrali per 4 anni.
Mi auguro che riuscite a spenderne di meno, buona fortuna.
Distinti Saluti.
"

Basileus Manuele I Comneno


Letta la lettera l'emissario che si era stabilito a Zagreb si diresse subito nell'ufficio del governatore di Zagreb, Guido I Frangipan.
Alessio offrì un tributo semestrale di ben 1.000 bisanti per 2 anni.
Il governatore guardò con cupidigià una parte del tributo e dopo essersi ricomposto accettò il regalo.

Purtroppo il semplice tributo non bastò per riportare i rapporti nella norma, allora Alessio conversò qualche minuto con il governatore:
"Allora governatore, niente di interessante?"
"No Alessio, purtroppo il mio Re ha deciso di combattere i Polacchi e questa guerra non è solo costosa, ma rende vulnerabili i territori a sud e ciò permette ad alcuni briganti di attaccare le carovane e la battaglia è stata dura e adesso le difese sono compromesse."
"Che ne dite di un supporto da parte del mio Basileus."
"In che senso?"
"Se i ribelli vi danno delle noie, il mio Basileus è disposto ad inviare qualche truppa per aiutarvi a difendere le strade dai banditi.
Però c'è un problema.
"
"E qual'è questo problema?"
"Di certo un supporto ha una durata e c'è il rischio che i briganti non si facciano vedere finché il tempo dell'assistenza finisce e questo magari non farà di certo piacere al vostro re perché in quel periodo non abbiamo combattuto nessun ribelle."
"E cosa possiamo fare allora?"
"L'unica soluzione è rinnovare questa assistenza, normalmente questa dura 7 anni e mezzo, appena passerà il settimo anno verrà aggiornata, sempre se lo desideriate."
"Mi sembra un'ottima idea."


Anche Andronico Angelo non era rimasto fermo e cercò di fare in modo che Romei e Normanni non si odiassero più.

Nel suo viaggio in Africa raggiunse una piccola città che si trovava fra la città di Tripoli e la città di Mahdia, di certo era una meta obbligatoria per le carovane ed all'interno di quella cittadina c'era un fortino, l'emissario entrò dentro il forte e vide che c'erano solo una ventina di soldati che lo difendevano.
L'emissario fu scortato in una sala, al centro c'era un tavolo rettangolare e sul lato destro c'era un terrazzo.
Notò che al terrazzo c'erano due uomini.
"Ditemi, chi sono quei due che stanno sul balcone?" chiese Andronico
"Quello alla destra è il capitano della guarniggione, mentre l'altro è il governatore della città circostante." rispose la guardia
"E ditemi, con chi devo parlare di affari."
"Con entrambi."

La guardia interruppe la conversazione dei due uomini ed annunciò l'arrivo dell'emissario Andronico.

"Scusate il disturbo." disse Andronico
"Non arrecate nessun disturbo." rispose il governatore
"Cosa siete venuti a fare?" domandò il capitano
"Il mio scopo è quello di visitare tutta la costa del Nord-Africa e sono giunto qui sotto l'ordine del Basileus Manuele I Comneno il Cavalleresco."
"Si, mi avevano informato che adesso siamo alleati con i Romei." disse il capitano
"Non è tutto, il Basileus vorrebbe che questa alleanza sia solo l'inizio di un fruttuoso rapporto di amicizia fra i nostri due popoli."
"Ditemi, come farà il vostro imperatore a farsi vedere come un'amico agli occhi di noi Normanni?" domandò il capitano
"Scusate il capitano ma è un po' scorbutico." disse il governatore
"No no, ha ragione, infondo i nostri popoli si sono fatti la guerra ed ha ragione a dubitare nelle mie parole."
"Visto! Lo ammette pure che quello che propone sono solo falsità." disse il capitano
"Non ho detto questo e comunque per caso i Corsari vi hanno mai dato delle noie?"
"Certamente." rispose il governatore
"E le vostre flotte riescono a sconfiggerli?"
"Ovvio che si." rispose il capitano
"Ma non sempre." aggiunse il governatore
"Allora per iniziare posso offrire i servigi della flotta Romea, specializzata nell'eliminazione dei corsari e non solo loro,

sappiamo che siete in guerra contro i Comuni Lombardi

e possiamo perfino aiutarvi a sconfiggerli ma non possiamo far marciare delle armate nei vostri territori senza nessun accesso militare.
"
"E voi cosa offrireste in cambio degli accessi militari?" domandò il capitano
"Vi offrò gli accessi militari, è semplice."

"E cosa ce ne dovremmo fare?"
"Metti caso che il vostro Papà richieda un'altra crociata in Terra Santa, potrete essere scortati senza problemi, mi sembra davvero molto equo."
"Noi non possiamo decidere, vi chiedo di aspettare qualche giorno, devo inviare un messaggio al Re per vedere se è disposto o no ad accettare queste offerte."

Dopo 3 settimane nella cittadina arrivò il messo che consegnò la lettera, il capitano, il governatore e l'emissario la lessero insieme:

"Egreggio Romano Este,
vi informo che sono ben lieto di accettare questi accordi con i Romei.
Spero che questo sia l'inizio di un fruttuoso rapporto e che gli eventi del passato rimangano nel passato.
Distinti saluti.
"

Guglielmo I d'Altavilla


Finita di leggere la lettera il capitano ed il governatore strinsero le mani all'emissario che riparti immediatamente.


Dopo un lungo viaggio finalmente la principessa raggiunse Antiochia, lì le casse furono portate a Boemondo III che verranno consegnate fra qualche giorno al Re Baldovino e la principessa era preoccupata, ora rimaneva una sola cosa da fare ed era il compito più arduo per una principessa.
Maria Comneno sapeva che suo padre aveva inviato una lettera al Re Baldovino e l'unica cosa che poteva fare era aspettare.
Fu scortata nelle stanze degli ospiti e lì rimase ad aspettare che il suo destino si facesse vivo.
Dopo 5 giorni nel palazzo arrivò lui, Almarico I d'Angiò, fratello di Baldovino III d'Angiò ed erede al regno dei Crociati.
Il cortile fu ben adornato e la sala centrale era piena di invitati, Maria Comneno era tesa e ad un certo punto dalla sua stanza sentì bussare.
"Principessa, è ora." disse la persona fuori dalla porta.

Il momento era giunto, quello che doveva fare è scendere e raggiungere gli altri.
Come vuole la tradizione fu scortata da suo padre fino all'altare e dietro a lei c'erano le damigelle che tenevano il telo.
Davanti a lei c'era il suo futuro sposo e ad ogni passo il suo cuore batteva sempre più ed una volta giunta nell'altare il prete iniziò.
Anche se il matrimonio era alla "Cattolica" sembrò non turbare il Basileus che dopo aver accompagnato sua figlia all'altare si sedette in prima fila.
Il Vescovo pronunciò le solite parole ed alla domanda:"Chi è a conoscenza di qualche impedimento per il quale quest’uomo e questa donna non dovrebbero unirsi in matrimonio, parli ora o taccia per sempre?"
Ci fu il silenzio più totale ed il vescovo continuò fino a raggiungere la fatidica frase:
"Vuoi tu, Almarico I d'Angiò prendere come tua legittima sposa la qui presente Maria Comneno per...."
"Si, lo voglio"
"E tu, Maria Comneno vuoi prendere come tuo legittimo sposo il qui presente Almarico I d'Angiò per...."

Il momento è decisivo, la risposta segnerà l'inizio di una pace perenne o l'inizio di una sanguinosa guerra.

Maria Comneno fece un respiro profondo per calmarsi e rispose:
"Si, lo voglio."

Il matrimonio è finito e le campane suonano l'avvenimento del secolo, gli invitati erano felici ed i due grandi Re d'Oriente si strinsero la mano come segno di rispetto.
Il neo-genero andò dai Re, ma ad un tratto partì la musica ed il Basileus scherzosamente disse:
"Bhé mio genero, è ora che vai ad aprire le danze."
Gli sposi si misero a ballare e poco a poco la maggior parte degli invitati li imitarono.

Il giorno è finito e la maggior parte degli invitati tornarono nelle proprie case, mentre il Basileus ed il suo seguito furono scortati nei loro alloggi.

La mattina seguente il Basileus dovette ripartire per Konstantinoupolis e prima di partire disse al Re Baldovino:
"Se Jerusalem avrà bisogno di Konstantinopoulis, Konstantinoupolis risponderà, non dimenticatelo e addio."
25/08/2012 23:53
 
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scusate il doppio post, ma invece dell'edit per sbaglio sono andato indietro, se qualcuna ha il potere di cancellare il post sbagliato lo faccia.
27/08/2012 19:52
 
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stasera pubblicherò la nuova parte e domani pomeriggio la seguente.
Quella di stasera avrà poche immagini mentre quella di domani pomeriggio ne sarà sprovvista.
27/08/2012 20:32
 
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Scudiero
Vai tranquillo Lord ;) E' comunque bello leggere un bel racconto ;)

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27/08/2012 23:13
 
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La fine di un epoca

Anno 1174, 22 Febraio, Konstantinoupolis

Sono passati due anni e finalmente Manuele Comneno ha finito la sua educazione a corte e durante quei due anni scoprì che la sua vocazione era la guerra e suo padre reclutò un esercito per assaltare la Crimea.

L'armata era composta da 532 fanti fra Stratioti e Akritoi, seguiti da 457 arcieri e per finire c'erano 64 Peceneghi e 89 giavellottisti a cavallo.


Sbarcati a qualche Km da Cherson l'armata ricevette la visita di alcuni soldati che volevano spodestare l'attuale signore di Krim, furono ben accolti nelle schiere Romee portando i soldati da 1194 a 1487 soldati sotto il comando di Manuele.

Il Basileus lasciò il comando a suo figlio e si diresse nei villaggi costieri. Finite le macchine d'assedio finalmente Manuele poteva far vedere di cosa era capace.
Mentre il Basileus stava conquistando con le sue parole il popolo di Krim suo figlio stava conquistando con la forza Cherson.


Il Basileus raggiunta Caffa ci rimase per una settimana, finché non ricevette la visita di un cavaliere che portava ottime notizie:
"Generale, la città è caduta, la Krimea è nostra" gridò felicemente il cavaliere
"Adesso rilassati e dirmi con calma quello che è successo"
"Abbiamo vinto"
"Questo l'ho capito. Ditemi, quanti sono i morti?"
"Abbiamo perso circa 300 uomini."
"E mio figlio come stà?"
"Purtroppo è malato."
"Ha partecipato all'assedio?"
"Si Basileus, ha partecipato. Glielo abbiamo sconsigliato dato la sua salute ma ha partecipato lo stesso ed ha fatto fuori tanti soldati nemici."


Il Basileus guardò la sua guardia personale e disse:
"Soldati, dobbiamo ritornare a Cherson."

Il viaggio durò 2 giorni e raggiunta la città il Basileus andò direttamente da suo figlio.

"Padre come mai questa visita."
"Ho saputo della tua salute."
"Non siete qui per congratularvi con me della vittoria?"
"No, sapevo già che ce l'avresti fatta senza di me.
E ora dovete partire."
"Dove devo andare?"
"State poco bene ed è meglio condurvi nel monastero di Abramiti. Non ti preoccupare, ci sono stato anch'io e quei monaci fanno certi miracoli, vedrai non ti ammalerai mai più."
"Va bene padre."
"Un'ultima cosa."
"Cosa?"
"Voglio che ti prendi questo dipinto."
"Ma è il dipinto della Vergine Odigitria."
"Questo dipinto mi è stato molto utile, spero che possa essere utile anche a te."


Il giorno seguente Manuele fu imbarcato e si diresse ad Amastris per poì cavalcare verso sud-ovest fino a raggiungere il monastero.


Anno 1176, Konstantinoupolis

In questo periodo la Capitale ebbe un grande periodo di prosperità divenendo la più popolosa e ricca città dell'impero e forse perfino del mondo conosciuto, Jerusalem, Baghdad, Roma e le altre capitali muoiono di invidia a questa ricchezza.

La base della sua ricchezza è il commercio e gli introiti guadagnati dal commercio equivalgono a poco più della metà dei guadagni totali.
Konstantinoupolis non è solo una ricca città commerciale, al suo interno è possibile addestrare le migliori truppe dell'Impero:
la Guardia Variaga, temibili vichinghi provenienti dalle gelide terre del nord insieme agli ultimi sassoni della Bretagna;
gli Arcieri di Morea, i migliori dell'impero e possono dare problemi perfino ai Dvor russi ed agli archi d'Inghilterra;
gli Archontoupoli, cavalleria d'élite instaurata da Alessio I Comneno potente quanto micidiale ed una sua carica può devastare qualsiasi unità incontri sulla sua strada;
i Vardariotai, temibili arcieri a cavallo tanto agili quanto pericolosi possono perfino dare del filo da torcere ai temibili arcieri a cavallo Selgiuchidi;
i Dromoni incendiari, grazie a queste navi Konstantinoupolis può dominare l'Egeo ed il Mar Nero senza temere i corsari che infestano il Mediterraneo.
Queste truppe rendono Konstantinoupolis pericolosa, con la loro protezione nessun'armata può penetrare le Mura Teodosiane e nemmeno assaltare il porto.

Anno 1178, 24 Settembre nei pressi di Konstantinoupolis

Il Synbasileus era come al solito a cacciare animali nella foresta insieme alla sua scorta.
Purtroppo accadde l'impensabile, stava galoppando con il suo cavallo alla ricerca di selvaggina, quando ad un tratto fu attaccato da dei briganti.
I suoi soldati erano nelle vicinanze ed intervennero subito, ma il loro intervento non diede il risultato sperato.
Uno ad uno i soldati del Synbasileus caddero fino a quando lo stesso Synbasileus non ricevette un affondo al petto, il Synbasileus morì e nessuno dei suoi soldati sopravvisse.

Questo fu un giorno tragico, il Synbasileus era più un guerriero che un nobile e per il Basileus era di estrema importanza la sua incoronazione.
Purtroppo con la sua morte dovette scegliere il suo successore e secondo la legge il successore doveva essere il suo parente più prossimo, ovvero suo figlio.

Dopo aver reso ufficiale la scelta dell'erede si mise alla ricerca dei criminali, purtroppo non si ebbero notizie di loro.
Alcuni tentarono di rovesciare il Basileus facendo girare per le strade della Capitale voci che raccontano di un complotto orbito dal Basileus stesso contro suo cugino per far diventare suo figlio il prossimo Basileus.
Queste voci tuttavia non ebbero un grande peso, il Basileus agli occhi del popolo era un uomo pio che pensava al popolo e che durante il suo dominio l'impero prosperò.

In quello stesso anno i Fatimidi divennero molto pericolosi, giunsero notizie della loro conversione alla Sunna e che un grande condottiero era pronto per guidarli alla vittoria in Terra Santa.


Anno 1180, 24 Marzo, Konstantinoupolis

Questo è un giorno funesto, il Basileus Manuele I Comneno è morto.
Il funerale si svolse nella Basilica di Sofia ed in questa celebrazione funesta assistettero anche il Sultano Selgiuchide Nasreddin Muhammed Danishmend, suo cognato Almarico d'Angiò, il Re Normanno Tancredi d'Altavilla, il Mepe Giorgi Bagration e perfino il Doge Enrico Dandolo.
Questi uomini erano legati a suo padre ed ora che è morto Manuele teme che quel legame si sia spezzato.
29/08/2012 14:03
 
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scusate, ma purtroppo il continuo non vuole venire fuori, credo che dovrete aspettare altri 2 giorni.
29/08/2012 23:54
 
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Un nuovo inizio

Anno 1180, Konstantinoupolis

Dopo la morte di Manuele I Comneno, suo figlio, Manuele Comneno fu incoronato Basileus e come suo successore scelse suo zio Giovanni Comneno Doux Tou Dirrachiou.

L'impero ereditato da suo padre era prospero e potente, ma ironia della sorte, colui che controlla il più grande impero dell'epoca non ha il controllo di nessun territorio e come ogni Comneno che abbia avuto il titolo di Basileus e di Synbasileus per quanto riguarda il defunto Andronico, anche Manuele Comneno aveva le sue riforme.

La grande liquidità di Konstantinouolis causò un elevata inflazione che fece crollare il valore del bisante.
Manuele ordinò la ristabilizzazione delle Themata creata da Constantino II che sostituì la Pronoia di suo bisnonno Alessio I Comneno ed inviò i suoi esattori per riprendere parte dei soldi che erano in circolazione, questa mossa contribui a diminuire l'inflazione anche se la popolazione era contrariata.

Purtroppo il giovane Basileus non poteva più fidarsi dei nobili, ormai divenuti dei burocrati che mettevano loro stessi in primo piano e finché sia loro ed il Basileus avevano gli stessi interessi sarebbe andato tutto bene, ma al minimo conflitto di interessi allora rischierebbe una detronizzazione.

Durante una lunga e noiosa giornata lavorativa, il Basileus cercò di capire il motivo delle mosse di suo padre e si domandava sempre il perché di queste alleanze.
Dopo aver esaminato attentamente l'ufficio scoprì un muro vuoto e chiamò le sue guardie del corpo.
Dopo qualche minuto il Basileus insieme ai suoi soldati crearono una breccia nella parete e trovarono vari progetti con la firma di Manuele I Comneno.
Il Basileus li prese e li mise sopra la scrivania e li analizzò, a prima vista erano cartine che rappresentavano l'Italia, l'Egitto, l'Ungheria, la Terra Santa e la Siria.
Li analizzò con più accuratezza e vide che non erano solo delle cartine ma operazioni di conquista, all'interno erano rappresentati i punti strategici da conquistare per mettere in ginocchio una fazione.
Manuele iniziò a riflettere a voce alta:
"Perché mio padre ha creato questi piani senza metterli in pratica?"

In mezzo a queste vide perfino una dell'Anatolia e notò che i percorsi delle armate che erano segnate erano identiche a quelle che suo zio Andronico, suo padre Manuele e di Constantino Makrodoukas Paleologo.
"Allora un operazione l'ha messa in pratica, ma perché non ha fatto lo stesso con gli altri, qualcosa deve essere successo per mettere da parte queste operazioni?"
"Infondo i soldati c'erano e l'economia era prospera come tutt'ora ed i nobili potevano guidare le armate."
Alla fine gli arrivò la risposta.
"E se il problema riguardò i Nobili?"
"I nobili giorno dopo giorno iniziano a reclamare sempre più territori e magari queste alleanze sono state forgiate per impedire che i nobili dichiarassero guerra."
"Quello che devo fare è tenerli al guinzagli come dei cani. L'unico problema è come fare."
"Avanti! Pensa! Cosa farebbe mio padre in questa situazione"

Ad un certo punto si ricordò di una frase consigliatagli da suo padre in punto di morte:
"Ricorda, tieni vicino gli amici e ancor più vicino i nemici."
"Di certo non posso tenerli a Konstantinoupolis, rischierei di perire in un loro complotto."
"E se costruissi una reggia per loro?"
"Li farò alloggiare dentro una grande reggia, così da tenerli lontani sia dalla capitale che dai cittadini impedendo di istigare una rivolta."

Le costruzioni durarono circa 3 mesi, ma i nobili ottennero delle proprietà nelle vicinanze di Konstantinoupolis e la sera stessa ci fu la festa di inaugurazione.


Anno 1180, 20 Novembre

Ora che i nobili risiedevano tutti nello stesso luogo per il Basileus era più facile controllare l'impero.
Finalmente poté creae una riforma militare adatta ad un grande impero.

Le unità furono divise in 4 categorie:
Truppe della Milizia, hanno il compito di rendere sicure le città e le strade e non possono partecipare ad operazioni al di là del proprio Thema, fanno parte di questo gruppo gli Stratiotai(lancieri), gli Akritoi(fanti) e gli Psiloi(arcieri);
Testo nascosto - clicca qui


Truppe di Frontiera, hanno lo scopo di tenere sotto controllo il limes ed i territori strategici, queste truppe possono partecipare come supporto nelle invasioni o da rinforzo nella difesa dell'insediamento e partecipare ad operazioni fra più Themi, fanno parte di questa categoria i Monaulatoi (lancieri leggeri), i Toxotai(arcieri) ed i Prokoursatores(cavalleggeri);
Testo nascosto - clicca qui


Esercito Regolare, hanno il compito di attaccare o di difendere i territori ed hanno il privilegio di partecipare a qualsiasi operazione all'interno di tutti i Thema, fanno parte di questa categoria i Kontophoroi(lancieri pesanti), gli Skoutatoi(fanti pesanti), i Trapezountioi(arcieri di livello medio), i Pronoiaroi(cavalleria pesante) e gli Hippotoxotai(arcieri montati);
Testo nascosto - clicca qui

Truppe Irregolari, questa quarta categoria è l'insieme di tutte le truppe reclutabili solo in alcuni territori ed il loro scopo varia da unità a unità e non il privilegio di partecipare ad operazioni nelle altre Themate, fanno parte di questa categoria gli Akinji(giavellottisti montati), gli Akontistai(fanti leggeri), gli Archountopouloi(cavalleria pesante), i Basilike Hetaireia(lancieri pesanti), i Darabontok(fanti leggeri), i Gasmouloi(balestrieri) Kataphraktoi(cavalleria pesante), Musellem(Arcieri montati), Sjekirasi(fanti leggeri), gli Skythikon(arcieri montati), Strektzi(arcieri), Tagma ton Varagon(fanteria pesante), Trapezitoi(giavellottisti montati), Turkopouloi(arcieri montati), Tzakones(arcieri), Vardariotai(arcieri) e Vlasi(arcieri)

Testo nascosto - clicca qui
01/09/2012 16:19
 
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se arrivo a 1.000 visite, domani inizierò a scrivere il prossimo capitolo.
01/09/2012 19:42
 
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Lord, io avrei messo al posto dei pronaroi i Kavallaroi, sono piu' saldi. I pronaroi li puoi utilizzare come cavalleria pesante per le truppe limitanee.
01/09/2012 20:58
 
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come hai visto ho già sbloccato quasi tutte le truppe dell'impero, mi mancano solo i picchieri miliziani.

Comunque mi sono dimenticato di spiegare bene la riforma.

I gruppi sono 4 e sono milizie, limitanee, esercito e truppe irregolari.

Il primo gruppo riguarda le milizie locali, il secondo riguarda truppe armate alla leggera e per l'esercito uso truppe pesantemente equipaggiate.
Il quarto gruppo è l'insieme di tutte le truppe che possono essere in determinati territori(AOR).
Infatti i Kavallaroi sono nettamente più potenti dei Pronoiaroi ma per riaddestrarli sarei costretto a riportarli nel cuore dell'impero e ciò significa ritardare l'offensiva.
Poi anche se è un gruppo apparte anche le truppe irregolari vengono divise come i tre gruppi precedenti, per esempio i Vlasi(arcieri serbi) vengono utilizzate come truppe limitanee ma SOLO in Serbia, gli Streltzi(arcieri bulgari) che sarebbero truppe miliziane ed infatti difendono SOLO la Bulgaria, poi posso crearmi degli eserciti con i Kavallaroi, i Variaghi, i Basilike Hetaireia e gli arcieri di Morea che sono le truppe più potenti dell'impero, ma il loro scopo sarebbe la protezione della Capitale perché sono tutte reperibili là, qualcuno perfino in altri territori ma a Konstantinoupoli è più facile riaddestrarli.
Un altro motivo perché le mie armate regolari sono composte da quelle truppe è sicuramente il costo di mantenimento.
Certo, ti chiederai cosa vuoi che siano 37 bisanti in più, ma per la cronaca quei 37 bisanti fanno in modo che 4 truppe di Pronoiaroi costano meno di 1.000 bisanti, al contrario dei Kavallaroi ed in questo momento il mio forziere conta meno di 100.000 bisanti e con un sacco di città che si stanno espandendo più soldi risparmio nell'esercito e più posso spenderne per le costruzioni.
Non ti stò sgridando, ma stò solo spiegando bene la riforma che mi ero dimenticato di approfondire.
02/09/2012 12:59
 
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Sì, in effetti adesso che ci penso i Kavallarioi sono disponibili solo nelle regioni bizantine, me l'ero scordato... Comunque non preoccuparti, la mia era solo un'idea perchè ci ho giocato poco con i Bizantini e non mi ricordavo più fossero unità AOR, anche piuttosto costose! [SM=g27960]
03/09/2012 14:19
 
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il capitolo è quasi pronto, domani lo pubblicherò e chissà un giorno lo trasformerò in un libro xD
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