02/02/2008 14:03 |
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| | | OFFLINE | Post: 519 | Registrato il: 28/05/2007
| Città: COLONNA | Età: 44 | Cavaliere | |
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Riferito alle formazioni di fanteria del XV secolo
In battaglia precedevano pochi cavalieri e tiratori, poi il primo quadrato impegnava il nemico, il secondo accorreva ad uno dei lati del primo, mentre il erzo dava il colpo decisivo.
Le armi erano la lunga picca e l'alabarda: questa ultima univa i pregi della picca a quelli della scure, colpendo di punta o spezzando, di taglio, lance nemiche e zampe di cavalli. L'addestramento prevedeva solo la marcia, il cambio di fronte, e una disciplina inflessibile. La formazione doveva agire in assoluto silenzio, per udire gli ordini e rispondere all'unisono; non era permesso turbare lo schieramento neppure per soccorrere i feriti o per catturare i prigionieri, pena la morte, inflitta al trasgressore dai suoi stessi compagni dei ranghi vicini."
Anche in Germania il malessere dei contadini portò alla nascita di una formazione militare di picchieri, i Lanzichenecchi. A partire dal XV secolo i Lanzichenecchi raggiunsero un altissimo livello ponendosi sempre un po' aldisopra di tutte le altre fanterie, compresa la più famosa delle italiane quella di Val Lamone"
La riforma della cavalleria
Nel XIV secolo si era sviluppata la "Lancia" francese costituita da 6 persone a cavallo: l'uomo d'arme in armatura pesante, uno scudiero in appoggio, due arcieri o balestrieri, un valletto per il bagaglio che all'occorrenza entrava in battaglia armato di mazza o d'arco, e infine un valletto" |
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