Medieval 2 Total War
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La Corsa verso il Nilo

Ultimo Aggiornamento: 08/06/2009 18:01
30/05/2009 22:44
 
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" Quando giunsero gli appelli di Al-'Adid, Nur ad-Dinmi convocò e mi informò di cosa stava succedendo. Poi disse " vai a trovare tuo zio Shirkuh a Hims e chiedigli di venire da me prima possibile, poichè questa situazione deve essere conclusa immediatamente". Lascai Aleppo e ad un milio di distanza dalla città incontrai mio zio, che arrivava propio per questa ragione. Nur ad-Din gli ordinò di preparasi per l' egitto."
"Risposi che non avevo ancora dimenticato i perigli subiti ad Alessandria, mio zio disse allora a Nur ad-Din :" occorre assolutamente che Yusuf venga con me!" Nur ad-Din ripetè i suoi ordini, invano gli raccontai del mio stato, mi diede del denaro e fui costretto a partire come un condannato."

La persona che racconta alcuni fatti in questi due brevi estratti si chiama Ṣalāḥ ad-Dīn Yūsuf figlio di Ayyūb , ho deciso di riportarli perchè descrivono la genesi di una spedizione che porterà alla ribalta Yūsuf e segnerà il destino del regno di Gerusalemme.
Per rivitalizzare la sezione ho pensato di proporvi questa discussione, che secondo me si potrebbe rilevare interessante, ovvero l' invasione crociata dell' egitto Fatimide.
Quali sono stati secondo voi gli errori,se ci sono stati, di Gerusalemme nella guerra? Quali sono stati i meriti di Asad ad-Din Shirkuh bin Shadhi ? Si sarebbe potuto evitare la conquista turca dell' egitto ? a voi l' ardua risposta.

Per informare di ciò che successe a chi non conosca questo avvenimento metto il link di wiki, è in inglese, ma non credo che ci siano problemi per questo ( ricordatevi di prendere comunque wiki con le pinze, va bene per riepilogare , ma non è approfondita).
http://en.wikipedia.org/wiki/Crusader_invasions_of_Egypt




"Quando ti senti eccezionalmente lucido, entusiasta, forte, quando ti senti in cima al mondo, capace di spostare le montagne, connesso al tuo sogno, all ' ideale, allora sai che hai il sole in tasca" S.B.
07/06/2009 20:01
 
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L'Egitto è sempre stato uno degli obittivi principali del Regno di Gerusalemme, Baldovino I era morto nel 1118 mentre tornava da una campagna militare in egitto, Baldovino II attaccò il paese nel 1125, Baldovino III conquistò Ascalona nel 1153 ai Fatimidi e impose un tributo annuo all'Egitto. I motivi dell'interesse crociato per l'Egitto sono diversi, il Califfato fatimide era in decadenza rispetto alla crescente dinastia Zengide in Siria, era estremamente ricco e per chi aveva un bisogno di risorse come Gerusalemme costituiva una preda indispensabile, ma soprattutto c'era il rischio che cadesse sotto la dominazione di Nur-ad-Din, che in questo modo sarebbe diventato una minaccia mortale per i crociati che si sarebbero trovati circondati da un'unico sultanato potentissimo a cuisarebbe stato difficilissimo resistere. Per evitare questo c'erano due modi:uno era quello di rendere l'Egitto vassallo e tributario e quindi difenderlo da eventuali tentativi di conquista di Nur-ad-Din,che è quello che fece Baldovino III e inizialmente anche Amalrico. L'altro era quello di conquistarlo direttamente ed annetterlo al Regno di Gerusalemme. L'esercito crociato era ancora forte all'epoca, ma non in grado di sostenere una guerra su due fronti, ogni volta che Amalrico si impegnava in egitto, Nur-ad-Din lo attaccava in Siria, è più di una volta dovette abbandonare la campagna i Egitto per tornare il Palestina a difendere il regno. L'occasione di intervento in Egitto fu offerta ad Amalrico dalla disputa alla carica di Visir di due pretendenti: Dirgham e Shawar. Quest'ultimo aveva chiesto aiuto proprio a Nur-ad-Din, che inviò un'esercito al comando di Shirkuh, un curdo già governatore di Baalbek, il quale chiese per se la provincia di Bilbeis. Shawar non trovò di meglio, per togliersi d'impaccio, che chiedere l'aiuto di Amalrico. I crociati assediarono Bilbeis nell'agosto del 1164, ma nel frattempo Nur-ad-Din riportava sull'esercito di Boemondo III la schiacciante vittoria di Harim. A quel punto i crociati concessero a Shirkuh di lasciare liberamente la città e i du eserciti evacuarono l'egitto. Tre anni dopo, nel 1167 si ripresentò la questione egiziana a causa di un nuovo tentativo di invasione da parte di Shirkuh. Anche in questa occasione Amalrico riuscì a sventare il tentativo del generale di Nur-ad-Din e siglò pure un trattato con Shawar che garantiva ai crociati il pagamento di untributo di 400.000 dinari, dietro l'impegno a difendere l'Egitto da Shirkuh, garantito anche da una piccola guarnigione di stanza al Cairo, di fatto si trattava di un vassallaggio vero e proprio. Fino a questo momento la strategia di Amalrico era stata ineccepibile e aveva dato ottimi risultati, poi commise due gravi errori. Il primo fu quello di non attendere la flotta bizantina in seguito all'accordo stipulato con l'imperatore per una campagna di conquista dell'Egitto, e quindi di ataccare l'egitto solo con le proprie forze. Il secondo fu quello di non rispettare il patto siglato con Shawar che versava regolarmento il proprio tributo a Gerusalemme. Lo stesso Guglielmo di Tiro, tornato da Costantinopoli, si è interrogato sui motivi dell'abbandono di un progetto giò così avviato, e anche gli storici continuano a cercare delle spiegazioni. Sembra che Amalrico si fosse deciso spinto dai suoi baroni, lui stesso dichiarò che erano stati i franchi venuti d'oltre mare a spingervelo. Guglielmo fa riferimento alle trattative intrvenute fra Shawar e Nur-ad-Din, la cui esistenza è nota anche da altre fonti, ma egli accusa in particolare il Maestro degli Ospitaleri Gilberto d'Assailly, che avrebbe sperato in una conquista dalla quale il suo ordine sarebbe stato beneficiario, mentre il Maestro del Tempio propendeva per il rispetto dei patti stabiliti con Shawar. Come sappiamo la campagna fu un disastro per i crociati, Amalrico riuscì ad arrivare alle porte del Cairo, ma Shawar chiese aiuto a Nur-ad-din e l'esercito di Shirkuh arrivò in egitto, Amalrico temendo di venir preso tra due fuochi, decise la ritirata il 2 gennaio 1169. Non solo ma il 18 gennaio Shawar veniva assassinato e Shirkuh ne prendeva il posto come Visir, a sua volta sostituito da Saladino. Quello che i crociati temevano era avvenuto, l'unione dell'Egitto al dominio di Nur-ad-Din, da quel momento il Regno di gerusalemme e gli alri stati latini saranno circondati da un'unica grande superpotenza islamica e la conquista di Gerusalemme 18 anni dopo da parte di Saladino non sarà che l'epilogo degli errori commessi da Amalrico con la campagna d'Egitto.


08/06/2009 10:23
 
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La sintesi del discorso di Robert Bruce è che grazie alla grande lungimiranza politica dei franchi del continente i latini d'Outremèr persero non solo l'occasione d'oro per prendere l'Egitto, ma lo consegnarono su un piatto d'argento ai loro diretti e mortali nemici Zenghidi di Siria...



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Κωνσταντίνος ΙΑ’ Δραγάσης Παλαιολόγος,
Xρoνoκράτoρ και Koσμoκράτoρ
Ελέω Θεού Βασιλευς και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων.





"Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."

"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

"La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."

"Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
Per spalancare la murata porta d'Oro;
E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
Dopo averli ricacciati oltre l'Albero della Mela Rossa,
Cercherò riposo sui miei antichi confini."

"Un Costantino la fondò, un Costantino la perse ed un Costantino la riprenderà”


08/06/2009 12:48
 
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Re:
Xostantinou, 08/06/2009 10.23:

La sintesi del discorso di Robert Bruce è che grazie alla grande lungimiranza politica dei franchi del continente i latini d'Outremèr persero non solo l'occasione d'oro per prendere l'Egitto, ma lo consegnarono su un piatto d'argento ai loro diretti e mortali nemici Zenghidi di Siria...




Questo è quello che sostiene Guglielmo di Tiro a giustificazione dell'invasione dell'Egitto da parte di Amalrico, senza aspettare l'appoggio bizantino (già concordato) e attaccando il califfato fatimida con cui era in vigore un trattato di alleanza. Questi sono stati gli errori principali che portarono al fallimento della campagna egiziana e contribuirono in seguito alla caduta di gerusalemme in mani islamiche.

Non riesco a capire sei fai della facile ironia o fai un discorso serio.....



08/06/2009 13:06
 
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L'unica ironia che faccio è sulla solita ottusità politica di molti nobili crociati, ma stavo riassumendo in assoluta serietà il tuo discorso giusto e corretto.



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So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
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08/06/2009 16:49
 
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Gli ottusi c'erano fra i crociati come dall'altra parte, il problema era quando uno di questi diventava re e assumeva la guida del regno e il comando dell'esercito. Amalrico, nonostante questi errori non era ottuso, di fatto aveva sottomesso l'Egitto, e non era cosa da poco, poi ha voluto strafare sopravvalutando le proprie forze e ovviamente gli è andata male, ma fino al 1167 la sua politica era stata impeccabile. Anche lui si trovò ad affrontare, come i suoi predecessori, il problema dei nuovi crociati che arrivavano dall'occidente senza conoscere nulla del medio oriente e che a volte pretendevano di dirigere le operazioni militari e non tutti avevano le qualità militari di un Riccardo o di un Filippo Augusto. I problemi grossi arriveranno con l'arrivo del Lusignano, lui si che era un avventuriero, che in pochi anni sfasciò il regno costruito in 80 anni di fatiche e battaglie dai suoi predecessori.




08/06/2009 17:03
 
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si, difatti di Amalrico (così come di un Baldovino IV) non c'è nulla di cui criticare, il problema è che il lavoro duro, paziente e fruttuoso in Outremer lo ha fatto gente come Amalrico che compare solo marginalmente nella "grande Storia", mentre le grandi cazzate che sono costate fiumi di sangue ed hanno mandato a monte tutto quel mirabile lavoro le hanno fatte quei quattro ottusi imbecilli ed incompetenti provenienti dall'Europa...grandi cazzate che però hanno fatto al Storia consegnando alla fulgida memoria dei posteri il nome di quegli imbecilli.



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So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
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"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

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08/06/2009 17:52
 
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è vero , nella storia sono sempre ricordate le grandi sconfitte o presunte tali, le vittorie scivolano via, come se non fossero mai esistite.




"Quando ti senti eccezionalmente lucido, entusiasta, forte, quando ti senti in cima al mondo, capace di spostare le montagne, connesso al tuo sogno, all ' ideale, allora sai che hai il sole in tasca" S.B.
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non mi riferivo nello specifico a quello, quanto al discorso che nella Storia vengono ricordate solo le grandi battaglie che hanno segnato nascite e crolli di regni, ma passano sotto silenzio gli anni, i secoli, di duro, costante e paziente lavoro per rendere un regno prospero e potente, così nel caso citato il lungo lavoro di sottomissione politica dell'Egitto da parte di Amalrico passa in secondo piano rispetto al momento in cui la decisione sbagliata gli ha mandato a monte anni di lavoro.



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