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Domanda sulla Turchia...

Ultimo Aggiornamento: 19/06/2011 20:12
31/10/2009 11:54
 
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temo proprio di si...

si ma il mondo germanico-anglosassone pur di cultura cristiana non ha le stesse radici nel mondo greco-latino dei paesi ex-impero romano, così come i paesi ortodossi non hanno la stessa cultura di quelli cattolici...



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Κωνσταντίνος ΙΑ’ Δραγάσης Παλαιολόγος,
Xρoνoκράτoρ και Koσμoκράτoρ
Ελέω Θεού Βασιλευς και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων.





"Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."

"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

"La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."

"Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
Per spalancare la murata porta d'Oro;
E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
Dopo averli ricacciati oltre l'Albero della Mela Rossa,
Cercherò riposo sui miei antichi confini."

"Un Costantino la fondò, un Costantino la perse ed un Costantino la riprenderà”


31/10/2009 12:15
 
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Re:
Xostantinou, 31/10/2009 11.54:

temo proprio di si...

si ma il mondo germanico-anglosassone pur di cultura cristiana non ha le stesse radici nel mondo greco-latino dei paesi ex-impero romano, così come i paesi ortodossi non hanno la stessa cultura di quelli cattolici...




ma converrai con me che suppur con differenze anche non trascurabili tutti quei mondi hanno base comune, come gli insegnamenti di Gesù che hanno un risvolto concreto nel relazionarsi con il prossimo (che è molto diverso da quello che caretterizza i popoli di religione islamica)...

[SM=x1140429]
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«I resti di quello che fu uno dei più potenti eserciti del mondo risalgono in disordine e senza speranza le valli che avevano disceso con orgogliosa sicurezza.» D. Siciliani

«Il cielo stellato sopra di me la legge morale in me.» I. Kant

"Un esercito non può dare di più di quanto non gli sappia chiedere e offrire il suo paese." Generale Luigi Caligaris
31/10/2009 13:40
 
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Re: Re:
_Tiberias_, 31/10/2009 12.15:




ma converrai con me che suppur con differenze anche non trascurabili tutti quei mondi hanno base comune, come gli insegnamenti di Gesù che hanno un risvolto concreto nel relazionarsi con il prossimo (che è molto diverso da quello che caretterizza i popoli di religione islamica)...

[SM=x1140429]



Su questo non son d'accordo, parte dei precetti cristiani sono filtrati nella religione Islamica andando a creare non pochi punti in comune.
Ma al di là di questo devi anche considerare che la stessa cultura "araba" si è creata in seno ad una società non estranea a quella cristiana..non stiamo parlando della cultura cinese o giapponese. [SM=g27960]


31/10/2009 19:25
 
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Re: Re: Re:
Gonzalo Fernández de Córd, 31/10/2009 13.40:



Su questo non son d'accordo, parte dei precetti cristiani sono filtrati nella religione Islamica andando a creare non pochi punti in comune.
Ma al di là di questo devi anche considerare che la stessa cultura "araba" si è creata in seno ad una società non estranea a quella cristiana..non stiamo parlando della cultura cinese o giapponese. [SM=g27960]






Sì non saranno agli antipodi ma mi basta sapere qual'è la loro visione della donna per considerarli distantissimi dalla nostra cultura.

Nella società giapponese c'è più rispetto per la donna che in quella islamica.

[SM=x1140429]
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31/10/2009 23:07
 
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L' islam è stato sicuramente influenzato dal cristianesimo, ma ha rielaborato a modo suo ciò che ha preso dai cristiani, dal punto di vista sociale questo ha portato a due concezioni molto diverse e spesso opposte.




"Quando ti senti eccezionalmente lucido, entusiasta, forte, quando ti senti in cima al mondo, capace di spostare le montagne, connesso al tuo sogno, all ' ideale, allora sai che hai il sole in tasca" S.B.
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Re:
GlaucopideSophia1, 31/10/2009 23.07:

L' islam è stato sicuramente influenzato dal cristianesimo, ma ha rielaborato a modo suo ciò che ha preso dai cristiani, dal punto di vista sociale questo ha portato a due concezioni molto diverse e spesso opposte.




Questo è vero anche se hanno preso molto di più dall'antico testamento che dal vangelo e che abbiano una concezione di dio "duro" più simile a quello presente nell'ebraismo che non al porgete l'altra di Gesù.

[SM=x1140429]
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01/11/2009 14:36
 
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la religione però non può essere l'unico discrimine per far parte di una confederazione di stati...



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"Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
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"Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
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Cercherò riposo sui miei antichi confini."

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01/11/2009 14:43
 
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Re:
Xostantinou, 01/11/2009 14.36:

la religione però non può essere l'unico discrimine per far parte di una confederazione di stati...




No non è l'unico, ma la religione e le usanze a lei collegate influenzano non poco il modo di porsi di fronte ad altre culture...

[SM=x1140429]
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01/11/2009 15:21
 
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quello è certo...ma converrai con me che bisogna anche stabilire quanto la religione pesi...una costituzione europea scritta da cattolici farà sentire fuori posto i paesi a maggioranza ortodossa e luterana e viceversa, anche se tutti e tre sono definibili "cristiani" ed in teoria dovrebbero avere una "cultura comune"...



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Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

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01/11/2009 15:33
 
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Re:
Xostantinou, 01/11/2009 15.21:

quello è certo...ma converrai con me che bisogna anche stabilire quanto la religione pesi...una costituzione europea scritta da cattolici farà sentire fuori posto i paesi a maggioranza ortodossa e luterana e viceversa, anche se tutti e tre sono definibili "cristiani" ed in teoria dovrebbero avere una "cultura comune"...




Infatti non ero completamente d'accordo con Buttiglione, chiaramente espressione della parte cattolica.
Bisognerebbe inserire nella costituzione europea quella base comune che tu indichi, comune a tutte le famiglie del cristianesimo [SM=x1140522] ...ma la vedo molto ardua la cosa...


[SM=x1140429]
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01/11/2009 16:00
 
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_Tiberias_, 31/10/2009 23.16:




Questo è vero anche se hanno preso molto di più dall'antico testamento che dal vangelo e che abbiano una concezione di dio "duro" più simile a quello presente nell'ebraismo che non al porgete l'altra di Gesù.

[SM=x1140429]




continuo a pensare che in una visone "globale" le nostre culture siano però molto vicine, alcuni comportamenti da te citati [come quello nei confronti delle donne] non caratterizzano la cultura islamica [anche in quella cristiana più "ortodossa" la donna è denigrata] ma sono il risultato di un degrado culturale di alcune società islamiche.[SM=g27960]



la religione però non può essere l'unico discrimine per far parte di una confederazione di stati..


mio buon Xostantinou, non posso che quotarti [SM=x1140428]



01/11/2009 16:02
 
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Re: Re:
_Tiberias_, 01/11/2009 15.33:




Infatti non ero completamente d'accordo con Buttiglione, chiaramente espressione della parte cattolica.
Bisognerebbe inserire nella costituzione europea quella base comune che tu indichi, comune a tutte le famiglie del cristianesimo [SM=x1140522] ...ma la vedo molto ardua la cosa...


[SM=x1140429]




basterebbe "ripescare" quei quattro valori cristiani basilari senza però chiamare in causa il cristianesimo come fede...



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01/11/2009 19:18
 
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Xostantinou, 01/11/2009 16.02:




basterebbe "ripescare" quei quattro valori cristiani basilari senza però chiamare in causa il cristianesimo come fede...



e quali sarebbero? [SM=g27963]
in parte ne convengo, ma non riesco a determinarli con la tua sicurezza...


02/11/2009 08:49
 
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quelli che vengono considerati valori da tutti i cristiani, cattolici, ortodossi e luterani, ma che non sono stati vincolati da dogmi e confessioni di fede, altrimenti si aprirebbe un conflitto insanabile...



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Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

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03/11/2009 10:40
 
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Xostantinou, 02/11/2009 8.49:

quelli che vengono considerati valori da tutti i cristiani, cattolici, ortodossi e luterani, ma che non sono stati vincolati da dogmi e confessioni di fede, altrimenti si aprirebbe un conflitto insanabile...



In realtà sono conscio della mia coscienza cristiana, nonostante io sia agnostico convinto [e non per moda].
In realtà mi riesce difficile credere che i valori di cui parli nel precedente theadr sia nati esclusivamente in seno alle confessioni da te elencate.
Il fattore religioso nel passato ha "forgiato" in modo determinate la nostra cultura, e le confessioni cristiane hanno lasciato un marchio ancor più indelebile.
Ma anch'esse son figlie della cultura d'appartenenza ed i valori di cui tu parli, a mio parere, non sono l'effetto ma la causa di alcune caratteristiche peculiari della cultura cristiana..e non solo...

[Modificato da Gonzalo Fernández de Córd 03/11/2009 10:45]
03/11/2009 10:55
 
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Re:
Gonzalo Fernández de Córd, 03/11/2009 10.40:



In realtà sono conscio della mia coscienza cristiana, nonostante io sia agnostico convinto [e non per moda].
In realtà mi riesce difficile credere che i valori di cui parli nel precedente theadr sia nati esclusivamente in seno alle confessioni da te elencate.
Il fattore religioso nel passato ha "forgiato" in modo determinate la nostra cultura, e le confessioni cristiane hanno lasciato un marchio ancor più indelebile.
Ma anch'esse son figlie della cultura d'appartenenza ed i valori di cui tu parli, a mio parere, non sono l'effetto ma la causa di alcune caratteristiche peculiari della cultura cristiana..e non solo...





Per me i valori che il cristianesimo ha portato nella nostra cultura non erano preesistenti in essa, basta pensare alla società romana prima dell'avvento del cristianesimo e dopo, il pensiero che tutti gli uomini erano uguali e fratelli non era presente nella cultura romana, come neppure il valore sacro della vita umana.

[SM=x1140429]
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03/11/2009 11:10
 
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_Tiberias_, 03/11/2009 10.55:




Per me i valori che il cristianesimo ha portato nella nostra cultura non erano preesistenti in essa, basta pensare alla società romana prima dell'avvento del cristianesimo e dopo, il pensiero che tutti gli uomini erano uguali e fratelli non era presente nella cultura romana, come neppure il valore sacro della vita umana.

[SM=x1140429]



In realtà avrei dovuto scrivere che non tutti valori di cui parla Xostantinou siano nati per mano del cristianesimo. [SM=g27963]
Tu hai appena citato le due colonne portanti del nostro mondo [ e di quello islamico in parte ] che portarono un cambiamento radicale nella culture dell'età "classica" "uccidendo" il mondo antico e catapultando l'Europa nel medioevo.
Al di fuori di questi valori, cercarne altri originari del mondo cristiano è sempre più ardua.
Bisogna tener conto anche del fatto che questi due principi rivoluzionari da te citati si diffusero in una realtà già formata che fornì la propria chiave di lettura per darne interpretazione.
Questo in considerazione che non solo nella chimica niente si distrugge e niente si crea...


Vorrei poi aggiungere anche una mia riflessione forse moolto più discutibile: ovvero che anche credendo nel Messia, mi vien difficile credere che un suo intervento nell'introduzione di dell'uguaglianza e del valore della vita sia scaturito dal nulla e dal nulla si sia infiammato nel mondo che all'epoca era quello romano.




03/11/2009 11:47
 
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Re:
[QUOTE:98484523=Gonzalo Fernández de Córd, 29/10/2009

Non mi trovo, però, d'accordo con la richiesta della repubblica greca..ormai Istanbul è tale e non è più Conostantinopoli, il governo greco non può pretendere di cancellare secoli di storia per capriccio.

Sono conscio che il mio discorso può sembrare troppo retorico e che tenga poco conto dei reali fatti, dei maneggi di politica internazionale che purtroppo sono nascosti dietro ad eventi importanti come la creazione dell'UE; ma ho voluto analizzare perché potenzialmente la turchia a mio parere potrebbe entrare a tutto diritto nell'Europa unita.


Ch poi la regione in questione è la Tracia...su cui la Grecia non ha molti diritti..tant'è..
Sono invece più propenso alla restituzione delle isole di lingua greca ancora sotto il controllo turco. [SM=x1140429]






Giusto, sono d'accordo che i figli non sono responsabili delle azioni dei padri. Ora a Istanbul e nella regione tracia ci sono milioni di turchi e non si possono cacciare via (anche se d'altra parte si potrebbe dire lo stesso dei Greci d'Istanbul cacciati via dopo il Pogrom del 1953).

Però...Considerato per buono proprio il criterio "etnico" a scapito di quello storico, la Turchia ha diverse magagne ben più gravi da risolvere. Innanzitutto dare l'indipendenza alle regioni abitate dai Curdi, nonché togliere le forze armate da Cipro Nord.
Ribadisco, solo un'associazione di buffoni quali si stanno dimostrando gli euroburocrati può prendere seriamente in considerazione l'accettazione di un paese che occupa con l'esercito parte di uno stato membro. Assurdo, semplicemente assurdo. [SM=g27966]


03/11/2009 11:55
 
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gonzalo, qui meglio di chiunque altro potrebbe risponderti sangiovannievangelista...



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"Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."

"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

"La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."

"Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
Per spalancare la murata porta d'Oro;
E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
Dopo averli ricacciati oltre l'Albero della Mela Rossa,
Cercherò riposo sui miei antichi confini."

"Un Costantino la fondò, un Costantino la perse ed un Costantino la riprenderà”


03/11/2009 12:18
 
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Xostantinou, 03/11/2009 11.55:

gonzalo, qui meglio di chiunque altro potrebbe risponderti sangiovannievangelista...



Spero non cazziandomi [SM=g27964]

Lan., 03/11/2009 11.47:



Giusto, sono d'accordo che i figli non sono responsabili delle azioni dei padri. Ora a Istanbul e nella regione tracia ci sono milioni di turchi e non si possono cacciare via (anche se d'altra parte si potrebbe dire lo stesso dei Greci d'Istanbul cacciati via dopo il Pogrom del 1953).

Però...Considerato per buono proprio il criterio "etnico" a scapito di quello storico, la Turchia ha diverse magagne ben più gravi da risolvere. Innanzitutto dare l'indipendenza alle regioni abitate dai Curdi, nonché togliere le forze armate da Cipro Nord.
Ribadisco, solo un'associazione di buffoni quali si stanno dimostrando gli euroburocrati può prendere seriamente in considerazione l'accettazione di un paese che occupa con l'esercito parte di uno stato membro. Assurdo, semplicemente assurdo. [SM=g27966]




In realtà Lan molte volte il criterio storico e quello etnico corrispondono.
Il "criterio storico" non indica legittima quelle società un cui un etnia di minoranza va a sottomettere un'altra di maggioranza; va invece a legittimare le migrazioni d'intere etnie, nell'ottica oramai provata che l'umanità è sempre in movimento.
Bisogna anche chiarire che in antropologia culturale l'etnia non è più un'insieme d'individui che hanno tratti e patrimonio genetico in comune, ma un'insieme d'individui caratterizzati da un idioma comune.
Considerando che il linguaggio si apprende e muta con il tempo e le varie influenze esterne, si capisce che ò'etnie si modificano..assorbono e vengono assorbite.

Tornado al caso della Turchia, bisogna prima di tutto ammettere che nel corso dei secoli vi è stata pochissima assimilazione con le popolazioni di linguaggio greco...ma ve ne è sicuramente stato tra i turchi e le popolazioni autoctone della Tracia.
Infatti è proprio così...i Greci precedentemente alla conversione di Bisanzio in Constantinopoli non erano così numerosi ed erano presenti con densità solamente nell'are urbana.
Si tratterebbe quindi solamente di un'eredità morale, quella reclamata dall'attuale stato greco.
Etnicamente Istanbul nei secoli [ma in realtà da quasi subito dopo la conquista del 1453] è diventata etnicamente turca.

L'Unione europea potrebbe essere una strada per risolvere questi grossi problemi provocati dalle infondate rivendicazioni turche, ma la realtà è che in modo meno palese gli stessi Stati membri dell'Eu non sono da meno...




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