saraceno@, 03/02/2010 18.44:
Hitler ha rischiato parecchio la vita durante una battaglia della prima guerra mondiale quando era un giovane soldato, e rischiò di morire per i gas buttati dai francesi nella trincea tedesca (infatti se non ricordo male rimase momentaneamente cieco e si salvò perchè lo rimandarono a casa). Questo a dimostrazione che basta un dettaglio o una casualità a cambiare la storia di tutto il mondo.
Nel caso della non-comparsa dell'Islam non mi pronuncio, sostanzialmente propenderei per uno scenario abbastanza simile a quello prospettato da Xostantinou... ma d'altronde le variabili in gioco sono talmente tante dopo tutti questi secoli che risulta ben difficile essere più dettagliati di così.
Per quanto riguarda Hitler, sono fermamente convinto che sua presenza o meno, la IIa Guerra Mondiale ci sarebbe sicuramente stata: sicuramente non nel modo in cui si è svolta, probabilmente non ci sarebbe stato l'olocausto né lo sterminio di massa dei popoli "inferiori" secondo l'ottica nazista, ma prima o poi sarebbe necessariamente emerso un capo carismatico come portavoce della rabbia del popolo tedesco. Le radici della seconda sono tutte nella fine della prima: la Germania è stata umiliata, trattata come sconfitta totale quando di fatto la guerra non l'aveva completamente persa (anzi aveva ancora le forze per progettare un contrattacco, furono più che altro gli scioperi ed i disordini interni a metterla in ginocchio), ha subito sanzioni economiche, politiche e militari inaudite (riparazione di tutti i costi di guerra, perdita delle colonie e dell'Alsazia, riduzione dell'esercito e della marina al numero irrisorio di 100.000 soldati e 6 navi)... pensare che Francia ed Inghilterra, che già allora mostravano le prime crepe nei rispettivi Imperi coloniali, potessero tenere il gigante teutonico schiacciato ancora per molto è pura utopia... tra l'altro come aveva previsto Keynes la cifra da capogiro richiesta sarebbe stata impossibile da pagare, avrebbe creato malcontento sociale (e quindi maggiore instabilità) oltre a spingere i tedeschi a gettarsi a capofitto sullo sviluppo industriale e all'innovazione... proprio quello sviluppo che le avrebbe permesso di dominare incontrastata i primi anni di guerra. Tra l'altro proprio l'idea di autodeterminazione dei popoli di Wilson è stata ancora più controproducente, visto che i tedeschi erano in netta predominanza nei sudeti (Cecoslovacchia), nelle ex regioni dell'Impero passate alla Polonia dopo Versailles, a Danzica, persino in Slovenia c'era una grossa comunità di germanofoni... quale migliore motivazione per tornare alla guerra?
Come disse Foch per altre ragioni, ad ogni modo non poteva essere pace, ma al massimo "un armistizio per vent'anni"...
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