Galliae Gilium

leeo94
00venerdì 3 dicembre 2010 16:18

Regno di Francia


Sono passati oramai esattamente 168 anni dall'ascesa del nobile Ugo Capeto di Francia al trono, primo re di Francia, e dalla creazione di un regno il quale sarà, anche in futuro, uno dei più vasti e potenti della storia.
Ma torniamo ai tempi attuali. Ad oramai 18 anni da quando il Re Luigi VI detto il Grosso, 5° re della Dinastia Capetingia, è passato a miglior vita, morendo di vecchiaia alla veneranda età di 56 anni dopo 29 lunghissimi anni di regno, salì al potere suo figlio, Luigi VII di Francia detto il Giovane, ultimo rè che osò fregiarsi del titolo di "Roi des Françoises".

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A quei tempi la Francia era frammentata, divisa da dispute interne e da congiure di palazzo, mentre l'economia ristagnava e i processi burocratici erano estremamente lenti e lunghi; allora, Re Luigi VII, decise di riformare completamente il suo regno, partendo dalle basi: dall'economia, dalla burocrazia, ma soprattutto dalla religione, dato che l'eresia era galoppante in quei tempi, soprattutto nel sud della Francia odierna, con il movimento dei Valdesi (o Càtàri). Questa riforma fù affidata a diversi uomini stimati e conosciuti in tutto il misero regno; Ci si apprestava ad una grande rivoluzione per il regno di Francia.
leeo94
00venerdì 3 dicembre 2010 16:46


Questi uomini erano, precisamente, Vincent Sorel, mercante francese di origini Veneziane conosciuto in tutta europa per la sua furbizia e intelligenza; a lui toccò la Riforma Economica del 1146 nel quale vi era inclusa la costruzione di nuovi edifici economici, quali il mercato grande, la camera dell'economia, ma, soprattutto, la ricoltura dei campi oramai non più coltivati. Grazie a questa riforma venne nominato "Signore dei Mercanti", diventando così membro fedele del re nel Concilio dei Nobili.

A Culet Xavier, mercante di origine spagnola ma "emigrato" a Parigi a causa della sua immensa stima per Re Luigi VII, si mise al suo servizio nel lontano 1138, con l'intenzione di essere un semplice ambasciatore nel suo amato paese d'origine, ma in breve il rè riconobbe le sue capacità e lo nominò "Burocrate di Corte", diventando così in questo modo membro fedele nel Concilio dei Nobili al re.

Invece toccò ad Enrico Capetingio, zio del re e fratello del defunto Luigi VI, la riforma Religiosa. Cominciò a diventare un membro importante della Chiesa Francese e così il re, avendo fiducia in lui, gli affidò il grave, ma importante compito delle riforma religiosa, dato che nella Provenza si cominciava ad affermare un movimento detto "Valdese" o "Càtàro". Con questa riforma, molto importante per la storia della Curia Romana, Enrico divenne membro del Concilio Lateranense e, successivamente, cardinale nel 1140, nominato in persona dallo stesso Papa Alessandro VI nella cattedrale di Amiens,

That's all for now, folks! [SM=g27964]
leeo94
00venerdì 3 dicembre 2010 19:30
Ok un mio amico mi ha appena fatto notare che ho fatto un bel po' di errori di sintassi xD Non badateci .-.
Comunque ho sbagliato; Culet Xavier era un diplomatico non un mercante xD
frederick the great
00sabato 4 dicembre 2010 01:23
Son curioso di vedere cosa attende la Francia dietro la cortina insidosa del futuro...
leeo94
00sabato 4 dicembre 2010 14:54
Nell'Annus Domini 1155 Colet Xavier venne incaricato di un importante compito dedito a salvaguardare i confini nord-orientali da probabili incursioni: l'alleanza con il Sacro Romano Impero, a quei tempi governato dal saggio Federico I Hohenstaufen, detto "Il Barbarossa".


Dopodiché, esattamente il 21 Novembre 1156, Re Luigi VII ordinò a Pietro Capeto suo figlio di conquistare l'insediamento di Dijion sede di grandi fiere e mercati rinomati in tutta l'Europa. Per avere una cognizione delle forze ribelli ivi presenti, Gerbert Veron, spia reale in servizio da 2 anni fù mandato a spiare la città, ma malauguratamente venne ucciso dalle guardie.


Pietro Capeto, ugualmente convinto di poter vincere l'assedio, senza l'approvazione di suo padre, cinse d'assedio la città e di questo lui fù iracondo.
Qualche tempo dopo arrivò una notizia a palazzo che fece smuovere gli spiriti di ogni sacerdote e vescovo: nel Delfinato, regione nella quale vi era situata Dijion, arrivò un predicatore eretico itinerante, Henri di Losanna, denominato così dal nome della città dove predicò prima di proeguire la sua opera nel sud della Francia.
leeo94
00sabato 4 dicembre 2010 15:12


Nell'Agosto del 1157 Alice Capeto, nipote del re, raggiunse la maggior età, pronta ad essere usata o come arma diplomatica oppure come principessa con la quale fare alleanze matrimoniali; il rè allora decise di rinforzare l'alleanza con l'Impero facendola sposare con il Principe Corrado Hohenstaufen. Nel Settembre del 1158 Alice Capeto si sposò con il Principe Corrado nella cattedrale di Brema, matrimonio celebrato da Papa Adriano IV in persona; le nozze furono fastose, fatte in pompa magna e tutti si divertirono. Vennero invitate le maggiori personalità influenti del regno tra le quali, oltre il papa, il Re d'Inghilterra Enrico II Plantageneto, il quale non era in grandi rapporti con la Francia, il Doge di Venezia ed il rè di Spagna.


Nell'A.D., dopo svariati tentativi, Enrico Capeto riesce a far condannare per eresia Henri di Losanna, a sud-est di Amiens, e venne bruciato sul rogo dall'inquisitore Giovanni Malandrini
leeo94
00sabato 4 dicembre 2010 15:44
Il 21 Settembre 1159 Pietro Capeto assaltò Lyion e passarono alcune ore prima che la città fu conquistata, grazie alla tenacia ed al coraggio degli assediati. Si ebbe all'inizio una dura battaglia alle porte della città, nel quale anche il Tenenente Maggiore di Pietro Capeto, Jean-Jacques Mathì, perse la vita, suo amico d'infanzia e di giochi sin da quanto erano picoli.


Nell'A.D. 1161 Baldovino di Tolosa, conte dell'Haute-Garonne e della regione dei Midi-Pyrénées, chiese la mano di Adele Capeto, sorella di Alice. Il rè Luigi VII accettò la proposta, pensando di ereditare in questo modo la contea di Tolosa, ma accadde un fatto impensabile; una ribellione colse Tolosa di colpo e Luigi VII non fece in tempo neanche ad ereditare la contea.


Nello stesso anno una crociata fù richiesta a gran voce dai signori cattolici che aspettavano solamente una occasione per redimersi da ogni peccato. Le loro aspettative non furono deluse, poiché il papà Adriano IV non indugiò ulteriormente e indisse una crociata il Santo Giorno 14 Marzo 1161 alla quale parteciparono il Regno di Polonia, il Regno Ungherese ed il Regno di Danimarca.
leeo94
00sabato 4 dicembre 2010 16:20
Come previsto, la riforma economica effettuata da Vincent Sorel ebbe i suoi risvolti positivi dopo 17 anni; nel solo mese di Luglio entrarono nelle casse francesi 2028 fiorini!


Nel Dicembre del 1163 a Rè Luigi VII venne in mente la brillante idea di potenziare la presenza francese nel sud, e per questo ordinò a Simone Capeto, nipote del rè e figli di Pietro Capeto, di cingere d'assedio la cittadina di Clairmont, governata dal Conte Jacque, ribelle e grande oppositore di Rè Beato Luigi VI, padre di Luigi VII. In men che non si dica la città venne conquistata nel Gennaio del 1164 e le regioni limitrofi divennero di proprietà francese.


Nel 1166, in seguito ad un malore avuto durante la celebrazione del matrimonio fra Ladislao II di Pomerania e Haisen di Danimarca, il rè Luigi VII Capeto, dopo 11 anni di saggio e responsabile, morì a Poznan in Polonia.


In seguito venne incoronato Rè di Francia e dei Francesi il nobile Simone Capeto, salito al trono con il nome di Rè Simone III, detto "il Saggio". Dato che il Conte delle Fiandre mandò un messaggero per riferire a Rè Simone III che era felice che suo nonno fosse morto e che fosse salito lui al trono; il rè, non potendo tollerare un tale comportamento, anche se allo stesso tempo gli aveva fatto un complimento, mosse battaglia alle Fiandre ed alla sua capitale, Gand. Quindi affidò questo compito a Filippo Capeto; assediata la città, dopo qualche mese la città fu conquistata ed il conte ucciso.


Nel 1173 la Francia venne attaccata a sud (Lyion) dal Regno d'Aragona e ad est (Clairmont) dagli Inglesi; cominciava la guerra ed un'occasione di riscossa per gli animi dormienti dei cavalieri francesi.


Nel 1174 il Papa Adriano IV mandò un messaggero per riferire due messaggi veramente importanti: uno riguardava la "Tregua Dei", cioè di interrompere ogni tipo di ostilità con gli Aragonesi, pena la scominica e l'altro era una richiesta di rompere l'alleanza con l'Impero, dato che si cominciava ad avere la lotta per le investiture tra papa ed impero e non poteva tollerare che un regno cattolicissimo come quello di Rè Simone III Capeto potesse avere un'alleanza matrimoniale con un regno eretico come il Sacro Romano Impero. Dopo aver convocato un'assemblea straordinaria del Concilio Dei Nobili, e dopo aver discusso a lungo, Rè Simone III accettò la tregua con gli Aragonesi, ma non poteva assolutamente accettare la richiesta di interrompere l'alleanza con l'Impero poiché, casomai lo avesse fatto, avrebbe avuto un altro nemico potente il doppio dei suoi attuali nemici, ed inviò un messaggero a Roma per comunicare che non avrebbe in alcun modo rotto l'alleanza secolare con l'Impero.







leeo94
00sabato 4 dicembre 2010 16:47
Nel 1175 la città di Lyion fù assediata e successivamente conquistata dalle truppe milanesi del Capito Sigismondo; era l'atto che sanciva l'inizio della guerra tra il Regno di Francia ed il Ducato di Milano.
Il Rè, non potendo tollerare questo affronto dato che sapeva che aveva perso una città molto importante dal punto di vista economico, ordinò al capitano Henry di assediare la città e conquistarla con solo 700 uomini contro 900 e passa uomini dal lato milanese. La città, inspiegabilmente, fù conquistata "Non si sà se per volere di Dio o per il coraggio dei soldati, ma la città fù conquistata ed Henry Petillard (il capitano che conquistò la città) venne accolto con grandi applausi e clamore nella piazza principale della città"; così disse Colet François, storico francese vissuto intorno al 14° secolo.

Nel Luglio 1177 Valdo un mercante lionese ateo, convertitosi al cattolicesimo, fece voto di povertà vendendo tutti i suoi beni materiali, cominciò a predicare un nuovo tipo di cattolicesimo condannato dalla chiesa; cominciò a raccogliere seguaci nel sud della Francia, cominciando a preoccupare Enrico Capeto ed il rè.


Valdo, nel Novembre del 1178, fece la sua comparsa nei territori circostanti Lyion e cominciò a predicare la sua "eresia", se tale si può chiamare.


Nel Dicembre del 1178 il papa Adriano IV si dichiarò molto preoccupato dalla presenza di Valdo nel Regno Francese, e chiese ad Enrico Capeto di processarlo, in modo che "[...] i poveri popolani figli di Cristo non possano essere traviati da questa immonda eresia"; così riferì il messaggero della Curia. Enrico Capeto, senza esitare, diede via al cosidetto processo "Processum Valdonensio" nel quale, come sentenza, si decise la morte sul rogo del mercante.


Nel Giugno del 1179, nostro Rè Simone III fù ucciso da parte degli infidi milanesi durante l'assedio di Dijion; il sacriificio del rè non fu vano, dato che la città non cadde ed i milanesi vennero respinti. Si racconta che quel giorno il rè "[...]tendeva flagellate e colpi ad ogni parte, i nemici avevano paura di lui ed ogni ostile che gli passasse vicino fù passato a fil di spada. Per questo il nostro rè si guadagno l'appellativo, coniato dagli odiati milanesi, di Lo Spietato", disse così Colet François, in un libro scritto per ricordare le nobili gesta del defunto rè.

By bigleo94 at 2010-12-04

Keirosophos
00sabato 4 dicembre 2010 17:39
Interessante...vediamo come va a finire ;)
leeo94
00martedì 7 dicembre 2010 15:08
Mi duole annunciarvi che questa cronaca di guerra si interrompe qui, dato che con la nuova BrancAI non è possibile giocare con i vecchi salvataggli [SM=x1140434] [SM=x1140438]
[SM=x1140429]
Jean Marc de Ponthieu
00venerdì 7 gennaio 2011 13:20
Troppo interessante
Jean Marc de Ponthieu
00venerdì 7 gennaio 2011 13:22
Una bellissima cronaca del più grande dei regni (a mio parere io sono un grande fan della Francia)!!!!
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