Qual'è il vostro momento e luogo storico preferito?

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memphe
00mercoledì 6 gennaio 2010 10:02
A me sarebbe piaciuto essere al seguito dai grandi geni dell'antichità: Dionisio il Tiranno, Annibale, Alessandro Magno, Cesare, Gengis Khan, Belisario, e moltissimi altri. [SM=x1140519]

Fabius Maximus Germanicus, 06/01/2010 9.45:


(De Gaulle non ci perdonò mai questa disonorevole "pugnalata alle spalle")




Mi sembra che fu l'ambasciatore francese che quando gli portarono la dichiarazione di guerra dell'Italia disse che stavano praticamente pugnalando un cadavere.... certo, ma dichiarandolo lo facevano con onore e cavalleria! [IMG]http://i49.tinypic.com/ngq1wk.gif[/IMG][IMG]http://i49.tinypic.com/ngq1wk.gif[/IMG] [SM=x1140548]
LOUKAS_BASILEUS
00mercoledì 6 gennaio 2010 11:40
ecco le vittorie
certo ci sono state sconfitte perche appunto non eravamo messi perfettamente ovvio pero qua ho trovato un elenco delle vittorie .. guarda quante sono :

- Conquista di Cassala, Gallabat e Kurmuk(Sudan Anglo-Egiziano) - 1940:
L'attacco fu studiato e guidato dall'allora governatore dell'Eritrea e dell'Amhara, generale Luigi Frusci, assistito dal generale Vincenzo Tessitori che guidava anche una delle colonne operative. Alle 3 del mattino del 4 luglio 1940, tre diverse colonne italiane iniziarono la manovra di attacco verso Cassala; le tre colonne, denominate Gulsa est, Gulsa ovest e centrale, arrivarono sulla città da tre direttrici diverse, con punti di partenza distanti da 31 a 36 km. L'ordine per il comandante della guarnigione era di "resistere ad oltranza". Alcune delle unità (la colonna Gulsa ovest) erano autocarrate, mentre l'avanguardia era costituita da gruppi di cavalieri. Il primo attacco investì i monti Casala e Mocram, che in parte vennero aggirati. Gli inglesi fecero intervenire nel combattimento venti carri armati, che vennero però contrastati dalla aviazione italiana. Alle ore 13, gli squadroni di cavalieri entrarono in città, mentre i reparti sudanesi comandati da ufficiali inglesi si diedero alla fuga;

Conquista di Moyale, Chenia - 1940:
Città di frontiera britannica con l'A.O.I. nonchè importante crocevia commerciale. Fu occupata facilmente alcuni giorni dopo l'impresa di Cassala.

Conquista italiana della Somalia Britannica - 1940:
Nei mesi immediatamente successivi all'entrata in guerra italiana del 10 giugno 1940, i vertici militari nell'Africa Orientale Italiana decisero, dopo l'occupazione di Cassala, Gallabat e Kurmuk nel Sudan e dopo alcune operazioni in Chenia (conquista di Moyale e della zona circostante), di passare all'offensiva contro la Somalia britannica. Quest'azione avrebbe impedito un'azione britannica contro l'Harar italiano; avrebbe inoltre eliminato ogni contatto tra i francesi a Gibuti e i britannici e avrebbe anche notevolmente ridotto l'ampiezza del fronte da controllare, passando dagli oltre 1.100 chilometri di frontiera terrestre a circa 700 chilometri. Le forze inglesi nella Somalia britannica ammontavano a 11.000 uomini: 2 battaglioni fucilieri, 2 battaglioni di indiani del Punjab, 1 battaglione scozzese (5 battaglioni in tutto) e 5 compagnie di cammellieri. Le forze italiane, comandate dal generale Guglielmo Nasi, ammontavano a 35.000 uomini (30.000 indigeni e 5.000 italiani): 23 battaglioni coloniali, 3 battaglioni nazionali (26 battaglioni in tutto) e 21 batterie di artiglieria di vario calibro. L'operazione ebbe successo per le forze italiane, che entrarono vittoriose a Berbera il 19 agosto 1940, poco più di 2 settimane dopo l'inizio dell'offensiva.

1941 - Alessandria d'Egitto. Gli uomini-rana italiani sistemano le mine e affondano le corazzate inglesi Valiant e Queen Elizabeth.

1942 - Scontro aero-navale di Pantelleria. Le forze italiane danneggiano il dragamine Hebe, i cacciatorpediniere britannici HMS Partridge e HMS Bedouin (quest'ultimo affondato); il mercantile britannico Burdwan e i mercantili americani Chant e Kentucky (affondati dalle cannonate e dai siluri dell'incrociatore leggero Raimondo Montecuccoli, dell'Ascari e dell'Oriani); nonchè altri tre cacciatorpediniere degli Alleati. Anche il mercantile nemico Orari subisce danni.

1942. Battaglia nel Mediterraneo centrale, nei pressi di Malta. Aerei trimotore modello Savoia-Marchetti S.M.79 Sparviero danneggiano il cacciatorpediniere britannico HMAS Nestor (che poi è affondato).

1942. Battaglia di Mezzo Agosto, Mediterraneo. I sommergibili italiani Axum e Dessie affondano l'incrociatore antiaereo Cairo, danneggiano gli incrociatori pesanti britannici Nigeria e Kenia e le navi mercantili Ohio e Brisbarne Star. MAS italiane affondano l'incrociatore pesante Manchester e altre cinque navi mercantili.

1940 - Conquista sul confine italo-francese. Tra il 21 e il 24 giugno, le montagne diventano terreno di scontro. Sulle Alpi, nelle impervie zone di frontiera coperte di neve, gli Alpini aggirano ed espugnano con magnifico slancio le formidabili difese nemiche.

1940 - Impresa vittoriosa. L'aviazione italiana attacca e sventra i depositi inglesi di carburante nella zona di Haifa, Palestina. I dieci trimotori S-79 del 41° gruppo interrompono il trasporto di greggio dall'Iraq sino al Mediterraneo.

1940 - Ritirata inglese. A Luglio, in Cirenaica, un gruppo di autoblindo inglesi viene messo in fuga da una pattuglia di bersaglieri motociclisti italiani. Viene riportato che probabilmente "il nemico è stato spaventato dal rombo dei motori".

1940 - Eliminazione dell'Oswald. Il primo agosto, il cacciatorpediniere italiano Vivaldi centra con la prua il sommergibile inglese Oswald in emersione nel Mar Ionio e l'affonda.

1940 - Occupazione di Sidi El-Barrani. Offensiva italiana dalla Libia all'Egitto. Il 13 settembre, gli inglesi subiscono i bombardamenti dell'artigleria italiana. Di seguito le truppe guidate da Rodolfo Graziani passano il confine e occupano Sidi El-Barrani.

1940. Danneggiamento dell'Eagle. Nel Mediterraneo orientale gli aerei italiani sorprendono la portaerei inglese Eagle e la riducono un colabrodo.

1941. Conquista dell'isola di Castelrosso. Marinai e fanti puntano via mare verso gli inglesi sbarcati sul Dodecaneso e con un attacco travolgono il presidio nemico e conquistano l'isola.

1941. Occupazione di Corfù. L'areonautica e la marina regia sbarcano a Corfù e prendono possesso dell'isola.

1941 - Scontro nell'Oceano. Un sommergibile italiano affonda nell'Atlantico "un incrociatore ausiliario inglese carico di truppe"

1941 - Fuga degli Alleati ad Alessandria d'Egitto. I nemici, muniti di 238 carri armati e aeroplani da guerra cercano di avvicinarsi alle linee italiane, ma le nostre batterie di artiglieria li costringono a ritirarsi. La loro operazione Battleaxe è fallita.

1941 - Battaglia nel canale di Sicilia. Nel luglio di quest'anno Mas italiani si lanciano contro le navi inglesi e colpiscono con i siluri, danneggiandolo, il piroscafo Sydney Star.

1941 - Scontro nel Mediterraneo. Gli aviatori italiani, con un aerosilurante S-84 del 36° stormo colpiscono la corazzata inglese Nelson, causando ingenti danni. La nave di trasporto Imperial Star diretta a Malta viene invece affondata.

1941 - Impresa di Suda. Il 26 marzo gli arditi della Marina italiana violano le basi nemiche, forzano la rada di Suda, nell'isola di Creta e mettono fuori combattimento l'incrociatore York.

1941. Eluet el asel. Un battaglione di Carabinieri Reali paracadutisti viene attestato al caposaldo di Eluet el Asel in difesa della ritirata delle truppe italo-tedesche. Il 19 dicembre inizia lo scontro con l’armata britannica. I Carabinieri riusciranno a fermare gli inglesi quanto basta per far sì che le truppe dell’Asse trovino riparo.

1941. Il C.S.I.R. ( Corpo di Spedizione Italiana in Russia) attuò nei, pressi del fiume Dneper, una manovra avvolgente che finì con la conquista della città di Petrikowka e la resa di 10000 soldati russi. Con la manovra di Petrikovka si concluse il primo ciclo operativo delle unità italiane sul fronte dell’est.

1941. Russia. C.S.I.R. .Il 20 ottobre mattino il 3° Bersaglieri occupava Sofja e, nella stessa giornata, prendeva possesso della stazione e dell'importante nodo ferroviario di Stalino, mentre i tedeschi occupavano le rimanenti aree cittadine. Tutti gli obiettivi prestabiliti venivano raggiunti malgrado l'accanita difesa.

1941. Russia. C.S.I.R. . Il 1 novembre il 3° Bersaglieri, con una audace azione, sbaragliava la resistenza di tre Divisioni nemiche e occupava la città di Rykovo e le aree limitrofe, mentre il 2 novembre i Reggimenti 79° e 80° della Pasubio, combattendo casa per casa contro una resistenza estremamente accanita, occupavano Gorlovka.

1941. Russia. C.S.I.R. . Il CSIR affrontava a Chazepetovkala la sua prima vera grande battaglia contro forti unità sovietiche a
copertura di una ampia operazione strategica condotta da grandi unità tedesche. Dopo dieci giorni di durissima lotta si concludeva positivamente una delle operazioni di guerra più aspre e più complesse del CSIR, che ebbe come protagonisti principali la Divisione Torino e il 79° reggimento fanteria Roma della Pasubio. La loro combattività e perizia erano state ancora una volta sperimentate dal contegno irriducibile e dalla pervicace determinatezza di un avversario deciso, ottimamente armato ed abilissimo nello sfruttamento della sistemazione difensiva e delle organizzazioni campali.

1941. Prima battaglia della Sirte, vicino a Malta. Due convogli, uno italiano e uno inglese, carichi di rifornimenti si intercettano nel golfo di Sirte. Le scorte dei due convogli, 6 incrociatori leggeri per gli inglesi e 4 navi a battaglia, 2 incrociatori pesanti, 3 incrociatori leggeri, 19 cacciatorpediniere e 1 torpediniera per gli italiani, si scontrano per salvare i rispettivi rifornimenti. La Royal Navy perderà un incrociatore e un cacciatorpediniere, subentrato in seguito, e circa 900 marinai. Entrambi i convogli arriveranno a destinazione.

1941. Cinque bombardieri della Regia Aeronautica CANT Z. 1007 bis, appartenenti alla 210° squadriglia, e guidati dal ten. Mario Morassutti affondano l’HMS Juno (F46) britannico.

1942 Russia. L’A.R.M.I.R., ormai pienamente in funzione, occupò il bacino minerario del Mius conquistando il centro di Krasnyi Luch.

1942. Russia. A.R.M.I.R. . Dopo furiosi scontri sul Don, il 24 agosto, il Colonello Bettoni comandò la carica della Cavalleria Savoia a Isbuscenskji che scacciò tre battaglioni dell’armata rossa.

1942. Russia. A.R.M.I.R. .Le unità italiane furono impegnate, alla fine del luglio 1942, nell’eliminazione del caposaldo sovietico di Serafimovic. Lo scontro si accese tra la Divisione Celere e le unità sovietiche, appoggiate da carri T-34. Dopo 5 giorni di aspri combattimenti la Divisione Celere scacciò le forze Sovietiche da Serafimovic, che era divenuta una minacciosa testa di ponte al di qua del fiume.

1942. Russia. A.R.M.I.R. . Nella prima mattina del 26 gennaio 1942 i Battaglioni Vestone e Verona con parte del Valchiese avevano iniziato l’attacco all’abitato di Nikolajewka; avanzavano metro per metro con l'appoggio di una Batteria del Gruppo Bergamo, e tenevano il terreno malgrado i sovietici, che dal paese tempestavano di colpi, forti di un gran numero di cannoni, mortai, mitragliatrici oltre che di carri armati. Il fuoco di sbarramento russo si fece sempre più intenso. Il Generale Reverberi saltò su un cingolato tedesco in movimento verso Nikolajewka e guidò l'ultimo balzo. Il nemico cedette e sgombrò Nikolajewka, dove i nostri soldati trovarono ristoro e rifugio temporaneamente prima della ripresa della marcia.

1942. Il sommergibile Ambra, al comando del T. di V. Mario Arillo, rilascia nella baia di Algeri 3 maiali e 11 nuotatori sabotatori della Decima Mas: 2 mercantili vengono affondati, mentre altri tre subiscono gravi danni.

1942. Seconda battaglia della Sirte, vicino a Malta. La Regia Marina italiana danneggia 3 incrociatori leggeri, 6 cacciatorpediniere e provoca 39 morti tra le fila della Royal Navy.

1943. Battaglia di Chiapovano. Gli uomini del “Barbarigo” e della X MAS si scontrano nei pressi di Chiapovano, vicino a Gorizia, con i partigiani titini del IX CORPUS. Grazie alla strategia adottata dal generale Giorgio Farotti gli italiani (della RSI) impediscono l’avanzata dei partigiani causando la morte di circa 700 di questi. Tra i vari stormi caccia impegnati, tra il giugno del '40 e il settembre del '43, contro le forze anglo-americane e sovietiche, quello che forse si distinse maggiormente fu il 4° Stormo del Cavallino Rampante (il simbolo dell'asso della Prima Guerra Mondiale, Francesco Baracca). I primi cinque Assi della graduatoria ufficiosa della Regia Aeronautica (ufficiosa perché molto spesso gli avversari - soprattutto gli inglesi che disprezzavano ma temevano i piloti italiani - non confermarono, o addirittura negarono, nei loro rapporti le vittorie conseguite dai cacciatori della Regia) militarono infatti nel 4° Stormo, compreso il capitano Mario Visintini che tuttavia operò in una squadriglia distaccata - la 412ma - in Africa Orientale, dove conseguì a bordo del suo CR42 ben 16 vittorie personali in azione, distruggendo al suolo altri 32 velivoli britannici. Al primo posto troviamo il sergente maggiore Teresio Martinoli (22 abbattimenti individuali e 14 in collaborazione), seguito dal sotto tenente Leonardo Ferrulli (22 individuali e 10 in collaborazione), dal capitano Franco Lucchini (21 personali e 52 in collaborazione), da Visintini, di cui si è già detto, e dal tenente Luigi Giannella, con 12 vittorie individuali e 14 in collaborazione.





E MAGARI CE NE SONO ANCHE ALTRE CHE NON HO TROVATO ...
RIGUARDO A QUELLO CHE DICONO I FRANCESI... NON ACCETTO CRITICHE PROPRIO DA LORO XD
LOUKAS_BASILEUS
00mercoledì 6 gennaio 2010 11:40
ecco le vittorie
certo ci sono state sconfitte perche appunto non eravamo messi perfettamente ovvio pero qua ho trovato un elenco delle vittorie .. guarda quante sono :

- Conquista di Cassala, Gallabat e Kurmuk(Sudan Anglo-Egiziano) - 1940:
L'attacco fu studiato e guidato dall'allora governatore dell'Eritrea e dell'Amhara, generale Luigi Frusci, assistito dal generale Vincenzo Tessitori che guidava anche una delle colonne operative. Alle 3 del mattino del 4 luglio 1940, tre diverse colonne italiane iniziarono la manovra di attacco verso Cassala; le tre colonne, denominate Gulsa est, Gulsa ovest e centrale, arrivarono sulla città da tre direttrici diverse, con punti di partenza distanti da 31 a 36 km. L'ordine per il comandante della guarnigione era di "resistere ad oltranza". Alcune delle unità (la colonna Gulsa ovest) erano autocarrate, mentre l'avanguardia era costituita da gruppi di cavalieri. Il primo attacco investì i monti Casala e Mocram, che in parte vennero aggirati. Gli inglesi fecero intervenire nel combattimento venti carri armati, che vennero però contrastati dalla aviazione italiana. Alle ore 13, gli squadroni di cavalieri entrarono in città, mentre i reparti sudanesi comandati da ufficiali inglesi si diedero alla fuga;

Conquista di Moyale, Chenia - 1940:
Città di frontiera britannica con l'A.O.I. nonchè importante crocevia commerciale. Fu occupata facilmente alcuni giorni dopo l'impresa di Cassala.

Conquista italiana della Somalia Britannica - 1940:
Nei mesi immediatamente successivi all'entrata in guerra italiana del 10 giugno 1940, i vertici militari nell'Africa Orientale Italiana decisero, dopo l'occupazione di Cassala, Gallabat e Kurmuk nel Sudan e dopo alcune operazioni in Chenia (conquista di Moyale e della zona circostante), di passare all'offensiva contro la Somalia britannica. Quest'azione avrebbe impedito un'azione britannica contro l'Harar italiano; avrebbe inoltre eliminato ogni contatto tra i francesi a Gibuti e i britannici e avrebbe anche notevolmente ridotto l'ampiezza del fronte da controllare, passando dagli oltre 1.100 chilometri di frontiera terrestre a circa 700 chilometri. Le forze inglesi nella Somalia britannica ammontavano a 11.000 uomini: 2 battaglioni fucilieri, 2 battaglioni di indiani del Punjab, 1 battaglione scozzese (5 battaglioni in tutto) e 5 compagnie di cammellieri. Le forze italiane, comandate dal generale Guglielmo Nasi, ammontavano a 35.000 uomini (30.000 indigeni e 5.000 italiani): 23 battaglioni coloniali, 3 battaglioni nazionali (26 battaglioni in tutto) e 21 batterie di artiglieria di vario calibro. L'operazione ebbe successo per le forze italiane, che entrarono vittoriose a Berbera il 19 agosto 1940, poco più di 2 settimane dopo l'inizio dell'offensiva.

1941 - Alessandria d'Egitto. Gli uomini-rana italiani sistemano le mine e affondano le corazzate inglesi Valiant e Queen Elizabeth.

1942 - Scontro aero-navale di Pantelleria. Le forze italiane danneggiano il dragamine Hebe, i cacciatorpediniere britannici HMS Partridge e HMS Bedouin (quest'ultimo affondato); il mercantile britannico Burdwan e i mercantili americani Chant e Kentucky (affondati dalle cannonate e dai siluri dell'incrociatore leggero Raimondo Montecuccoli, dell'Ascari e dell'Oriani); nonchè altri tre cacciatorpediniere degli Alleati. Anche il mercantile nemico Orari subisce danni.

1942. Battaglia nel Mediterraneo centrale, nei pressi di Malta. Aerei trimotore modello Savoia-Marchetti S.M.79 Sparviero danneggiano il cacciatorpediniere britannico HMAS Nestor (che poi è affondato).

1942. Battaglia di Mezzo Agosto, Mediterraneo. I sommergibili italiani Axum e Dessie affondano l'incrociatore antiaereo Cairo, danneggiano gli incrociatori pesanti britannici Nigeria e Kenia e le navi mercantili Ohio e Brisbarne Star. MAS italiane affondano l'incrociatore pesante Manchester e altre cinque navi mercantili.

1940 - Conquista sul confine italo-francese. Tra il 21 e il 24 giugno, le montagne diventano terreno di scontro. Sulle Alpi, nelle impervie zone di frontiera coperte di neve, gli Alpini aggirano ed espugnano con magnifico slancio le formidabili difese nemiche.

1940 - Impresa vittoriosa. L'aviazione italiana attacca e sventra i depositi inglesi di carburante nella zona di Haifa, Palestina. I dieci trimotori S-79 del 41° gruppo interrompono il trasporto di greggio dall'Iraq sino al Mediterraneo.

1940 - Ritirata inglese. A Luglio, in Cirenaica, un gruppo di autoblindo inglesi viene messo in fuga da una pattuglia di bersaglieri motociclisti italiani. Viene riportato che probabilmente "il nemico è stato spaventato dal rombo dei motori".

1940 - Eliminazione dell'Oswald. Il primo agosto, il cacciatorpediniere italiano Vivaldi centra con la prua il sommergibile inglese Oswald in emersione nel Mar Ionio e l'affonda.

1940 - Occupazione di Sidi El-Barrani. Offensiva italiana dalla Libia all'Egitto. Il 13 settembre, gli inglesi subiscono i bombardamenti dell'artigleria italiana. Di seguito le truppe guidate da Rodolfo Graziani passano il confine e occupano Sidi El-Barrani.

1940. Danneggiamento dell'Eagle. Nel Mediterraneo orientale gli aerei italiani sorprendono la portaerei inglese Eagle e la riducono un colabrodo.

1941. Conquista dell'isola di Castelrosso. Marinai e fanti puntano via mare verso gli inglesi sbarcati sul Dodecaneso e con un attacco travolgono il presidio nemico e conquistano l'isola.

1941. Occupazione di Corfù. L'areonautica e la marina regia sbarcano a Corfù e prendono possesso dell'isola.

1941 - Scontro nell'Oceano. Un sommergibile italiano affonda nell'Atlantico "un incrociatore ausiliario inglese carico di truppe"

1941 - Fuga degli Alleati ad Alessandria d'Egitto. I nemici, muniti di 238 carri armati e aeroplani da guerra cercano di avvicinarsi alle linee italiane, ma le nostre batterie di artiglieria li costringono a ritirarsi. La loro operazione Battleaxe è fallita.

1941 - Battaglia nel canale di Sicilia. Nel luglio di quest'anno Mas italiani si lanciano contro le navi inglesi e colpiscono con i siluri, danneggiandolo, il piroscafo Sydney Star.

1941 - Scontro nel Mediterraneo. Gli aviatori italiani, con un aerosilurante S-84 del 36° stormo colpiscono la corazzata inglese Nelson, causando ingenti danni. La nave di trasporto Imperial Star diretta a Malta viene invece affondata.

1941 - Impresa di Suda. Il 26 marzo gli arditi della Marina italiana violano le basi nemiche, forzano la rada di Suda, nell'isola di Creta e mettono fuori combattimento l'incrociatore York.

1941. Eluet el asel. Un battaglione di Carabinieri Reali paracadutisti viene attestato al caposaldo di Eluet el Asel in difesa della ritirata delle truppe italo-tedesche. Il 19 dicembre inizia lo scontro con l’armata britannica. I Carabinieri riusciranno a fermare gli inglesi quanto basta per far sì che le truppe dell’Asse trovino riparo.

1941. Il C.S.I.R. ( Corpo di Spedizione Italiana in Russia) attuò nei, pressi del fiume Dneper, una manovra avvolgente che finì con la conquista della città di Petrikowka e la resa di 10000 soldati russi. Con la manovra di Petrikovka si concluse il primo ciclo operativo delle unità italiane sul fronte dell’est.

1941. Russia. C.S.I.R. .Il 20 ottobre mattino il 3° Bersaglieri occupava Sofja e, nella stessa giornata, prendeva possesso della stazione e dell'importante nodo ferroviario di Stalino, mentre i tedeschi occupavano le rimanenti aree cittadine. Tutti gli obiettivi prestabiliti venivano raggiunti malgrado l'accanita difesa.

1941. Russia. C.S.I.R. . Il 1 novembre il 3° Bersaglieri, con una audace azione, sbaragliava la resistenza di tre Divisioni nemiche e occupava la città di Rykovo e le aree limitrofe, mentre il 2 novembre i Reggimenti 79° e 80° della Pasubio, combattendo casa per casa contro una resistenza estremamente accanita, occupavano Gorlovka.

1941. Russia. C.S.I.R. . Il CSIR affrontava a Chazepetovkala la sua prima vera grande battaglia contro forti unità sovietiche a
copertura di una ampia operazione strategica condotta da grandi unità tedesche. Dopo dieci giorni di durissima lotta si concludeva positivamente una delle operazioni di guerra più aspre e più complesse del CSIR, che ebbe come protagonisti principali la Divisione Torino e il 79° reggimento fanteria Roma della Pasubio. La loro combattività e perizia erano state ancora una volta sperimentate dal contegno irriducibile e dalla pervicace determinatezza di un avversario deciso, ottimamente armato ed abilissimo nello sfruttamento della sistemazione difensiva e delle organizzazioni campali.

1941. Prima battaglia della Sirte, vicino a Malta. Due convogli, uno italiano e uno inglese, carichi di rifornimenti si intercettano nel golfo di Sirte. Le scorte dei due convogli, 6 incrociatori leggeri per gli inglesi e 4 navi a battaglia, 2 incrociatori pesanti, 3 incrociatori leggeri, 19 cacciatorpediniere e 1 torpediniera per gli italiani, si scontrano per salvare i rispettivi rifornimenti. La Royal Navy perderà un incrociatore e un cacciatorpediniere, subentrato in seguito, e circa 900 marinai. Entrambi i convogli arriveranno a destinazione.

1941. Cinque bombardieri della Regia Aeronautica CANT Z. 1007 bis, appartenenti alla 210° squadriglia, e guidati dal ten. Mario Morassutti affondano l’HMS Juno (F46) britannico.

1942 Russia. L’A.R.M.I.R., ormai pienamente in funzione, occupò il bacino minerario del Mius conquistando il centro di Krasnyi Luch.

1942. Russia. A.R.M.I.R. . Dopo furiosi scontri sul Don, il 24 agosto, il Colonello Bettoni comandò la carica della Cavalleria Savoia a Isbuscenskji che scacciò tre battaglioni dell’armata rossa.

1942. Russia. A.R.M.I.R. .Le unità italiane furono impegnate, alla fine del luglio 1942, nell’eliminazione del caposaldo sovietico di Serafimovic. Lo scontro si accese tra la Divisione Celere e le unità sovietiche, appoggiate da carri T-34. Dopo 5 giorni di aspri combattimenti la Divisione Celere scacciò le forze Sovietiche da Serafimovic, che era divenuta una minacciosa testa di ponte al di qua del fiume.

1942. Russia. A.R.M.I.R. . Nella prima mattina del 26 gennaio 1942 i Battaglioni Vestone e Verona con parte del Valchiese avevano iniziato l’attacco all’abitato di Nikolajewka; avanzavano metro per metro con l'appoggio di una Batteria del Gruppo Bergamo, e tenevano il terreno malgrado i sovietici, che dal paese tempestavano di colpi, forti di un gran numero di cannoni, mortai, mitragliatrici oltre che di carri armati. Il fuoco di sbarramento russo si fece sempre più intenso. Il Generale Reverberi saltò su un cingolato tedesco in movimento verso Nikolajewka e guidò l'ultimo balzo. Il nemico cedette e sgombrò Nikolajewka, dove i nostri soldati trovarono ristoro e rifugio temporaneamente prima della ripresa della marcia.

1942. Il sommergibile Ambra, al comando del T. di V. Mario Arillo, rilascia nella baia di Algeri 3 maiali e 11 nuotatori sabotatori della Decima Mas: 2 mercantili vengono affondati, mentre altri tre subiscono gravi danni.

1942. Seconda battaglia della Sirte, vicino a Malta. La Regia Marina italiana danneggia 3 incrociatori leggeri, 6 cacciatorpediniere e provoca 39 morti tra le fila della Royal Navy.

1943. Battaglia di Chiapovano. Gli uomini del “Barbarigo” e della X MAS si scontrano nei pressi di Chiapovano, vicino a Gorizia, con i partigiani titini del IX CORPUS. Grazie alla strategia adottata dal generale Giorgio Farotti gli italiani (della RSI) impediscono l’avanzata dei partigiani causando la morte di circa 700 di questi. Tra i vari stormi caccia impegnati, tra il giugno del '40 e il settembre del '43, contro le forze anglo-americane e sovietiche, quello che forse si distinse maggiormente fu il 4° Stormo del Cavallino Rampante (il simbolo dell'asso della Prima Guerra Mondiale, Francesco Baracca). I primi cinque Assi della graduatoria ufficiosa della Regia Aeronautica (ufficiosa perché molto spesso gli avversari - soprattutto gli inglesi che disprezzavano ma temevano i piloti italiani - non confermarono, o addirittura negarono, nei loro rapporti le vittorie conseguite dai cacciatori della Regia) militarono infatti nel 4° Stormo, compreso il capitano Mario Visintini che tuttavia operò in una squadriglia distaccata - la 412ma - in Africa Orientale, dove conseguì a bordo del suo CR42 ben 16 vittorie personali in azione, distruggendo al suolo altri 32 velivoli britannici. Al primo posto troviamo il sergente maggiore Teresio Martinoli (22 abbattimenti individuali e 14 in collaborazione), seguito dal sotto tenente Leonardo Ferrulli (22 individuali e 10 in collaborazione), dal capitano Franco Lucchini (21 personali e 52 in collaborazione), da Visintini, di cui si è già detto, e dal tenente Luigi Giannella, con 12 vittorie individuali e 14 in collaborazione.





E MAGARI CE NE SONO ANCHE ALTRE CHE NON HO TROVATO ...
RIGUARDO A QUELLO CHE DICONO I FRANCESI... NON ACCETTO CRITICHE PROPRIO DA LORO XD
LOUKAS_BASILEUS
00mercoledì 6 gennaio 2010 11:40
scusate tanto x il doppio post ... non l ho fatto apposta :)
Xostantinou
00mercoledì 6 gennaio 2010 11:48
Re: Re: Re:
Fabius Maximus Germanicus, 06/01/2010 9.45:


in realtà la Germania non voleva affatto l'ingresso in guerra dell'Italia, che anzi le portò molti più grattacapi che vantaggi: la costrinse ad aprire altri teatri operativi che non le erano affatto utili e che anzi le fecero perdere divisioni e tempo prezioso, leggi Afrika Korps per rimediare all'impreparazione e ai madornali errori strategici dell'Italia nel fronte egiziano (nella biografia di Rommel che ho letto alla dichiarazione di guerra i comandanti inglesi, davanti alla schiacciante preponderanza numerica italiana esclamarono "speriamo di poter resistere almeno 2-3 mesi prima che entrino ad Alessandria... 1 mese dopo quasi metà dei nostri uomini era caduta prigioniera per colpa dell'incapacità del comando... e tenete conto che ai tedeschi dell'Africa non interessava un benemerito), leggi ancora Grecia (che Mussolini credette essere il "bersaglio facile" per recuperare un po' di lustro dopo le trionfali vittorie dei tedeschi, visto che non possedeva un vero esercito... senza fare i conti con le asperità del territorio greco e con il carattere e la determinazione di quel popolo fiero... dopo 1-2 mesi dall'inizio delle operazioni oltre ad averci respinti ci avevano già strappato alcuni territori in Albania, se non fossero intervenuti i tedeschi anche lì avremmo subito una batosta umiliante). Senza contare le umilianti azioni in Francia, alla quale dichiarammo guerra quando era già sconfitta (De Gaulle non ci perdonò mai questa disonorevole "pugnalata alle spalle") e nonostante questo non riuscimmo a sfondare le difese alpine, tanto che alcuni ufficiali italiani chiedettero ai tedeschi di trasportare qualche battaglione al di là di queste fortificazioni per dimostrare che avevamo "sfondato", e quelli ovviamente disgustati rifiutarono.
In sintesi se restavamo a casuccia sotto certi punti di vista avremmo fatto loro un favore, avrebbero potuto concentrarsi meglio sui loro obiettivi...




esattamente...senza lo scomodo alleato i tedeschi avrebbero avuto la possibilità di giocare meglio la partita sul continente, anche se poi sottovalutarono di brutto le capacità di USA ed URSS. Encomiabile il fatto che a differenza dell'italia la Wermacht ovunque si presentasse, dall'africa alla russia, arrivava sempre equipaggiata e preparata di tutto punto (vedi Afrika Korps che nei piani del OKW non era nemmeno lontanamente previsto come fronte per la Germania...eppure a differenza dell'italia loro vi giunsero con divisioni perfettamente attrezzate alla guerra nel deserto). L'italia avrebbe fatto molto meglio a starsene a casuccia ed anzi, ad essere al posto non di Mussolini, ma basterebbe essere stato di una persona a lui molto vicina e godendo della sua massima fiducia gli avrei consigliato di "pensionare" la classe ufficiali del regio esercito e di sostituiri con giovani talenti fatti addestrare nelle accademie prussiane, discorso analogo per l'industria, delle joint-venture ante litteram con l'industria tedesca che all'epoca era la più avanzata del pianeta...forse così verso il 1944 l'italia sarebbe stata in condizioni tali da poter schierare una fotocopia della Wermacht e sarebbe potuta scendere in campo decentemente e non per fare figuracce...
LOUKAS_BASILEUS
00mercoledì 6 gennaio 2010 11:54
Re: Re: Re: Re:
Xostantinou, 06/01/2010 11.48:




esattamente...senza lo scomodo alleato i tedeschi avrebbero avuto la possibilità di giocare meglio la partita sul continente, anche se poi sottovalutarono di brutto le capacità di USA ed URSS. Encomiabile il fatto che a differenza dell'italia la Wermacht ovunque si presentasse, dall'africa alla russia, arrivava sempre equipaggiata e preparata di tutto punto (vedi Afrika Korps che nei piani del OKW non era nemmeno lontanamente previsto come fronte per la Germania...eppure a differenza dell'italia loro vi giunsero con divisioni perfettamente attrezzate alla guerra nel deserto). L'italia avrebbe fatto molto meglio a starsene a casuccia ed anzi, ad essere al posto non di Mussolini, ma basterebbe essere stato di una persona a lui molto vicina e godendo della sua massima fiducia gli avrei consigliato di "pensionare" la classe ufficiali del regio esercito e di sostituiri con giovani talenti fatti addestrare nelle accademie prussiane, discorso analogo per l'industria, delle joint-venture ante litteram con l'industria tedesca che all'epoca era la più avanzata del pianeta...forse così verso il 1944 l'italia sarebbe stata in condizioni tali da poter schierare una fotocopia della Wermacht e sarebbe potuta scendere in campo decentemente e non per fare figuracce...




beh anche questo mi sembra un ottimo metodo ...
ma se non ricordo male l italia in aereonautica era messa bene (come tecnologia, non come mezzi) anzi piu ke bene
Xostantinou
00mercoledì 6 gennaio 2010 12:10
nulla a confronto dei progressi della Luftwaffe...ricordiamo che gli italiani facevano ancora volare ciofeche come i FIAT Cr. 42 ed i G. 50 mentre la Luftwaffe aveva gioiellini come i Messerschmitt Me.262 e gli Junkers Ju.87 Stuka...
Fabius Maximus Germanicus
00mercoledì 6 gennaio 2010 12:55
Re: Re: Re: Re:
Xostantinou, 06/01/2010 11.48:




esattamente...senza lo scomodo alleato i tedeschi avrebbero avuto la possibilità di giocare meglio la partita sul continente, anche se poi sottovalutarono di brutto le capacità di USA ed URSS. Encomiabile il fatto che a differenza dell'italia la Wermacht ovunque si presentasse, dall'africa alla russia, arrivava sempre equipaggiata e preparata di tutto punto (vedi Afrika Korps che nei piani del OKW non era nemmeno lontanamente previsto come fronte per la Germania...eppure a differenza dell'italia loro vi giunsero con divisioni perfettamente attrezzate alla guerra nel deserto). L'italia avrebbe fatto molto meglio a starsene a casuccia ed anzi, ad essere al posto non di Mussolini, ma basterebbe essere stato di una persona a lui molto vicina e godendo della sua massima fiducia gli avrei consigliato di "pensionare" la classe ufficiali del regio esercito e di sostituiri con giovani talenti fatti addestrare nelle accademie prussiane, discorso analogo per l'industria, delle joint-venture ante litteram con l'industria tedesca che all'epoca era la più avanzata del pianeta...forse così verso il 1944 l'italia sarebbe stata in condizioni tali da poter schierare una fotocopia della Wermacht e sarebbe potuta scendere in campo decentemente e non per fare figuracce...




la scuola piloti dell'aeronautica italiana è sempre stata una delle migliori al mondo, lo è ancora tuttora... il problema erano i mezzi, oltretutto anche quando i modelli erano decenti non avevamo industrie che fossero capaci di produrne in quantità tali da sopperire ai bisogni di guerra...

il reparto che si è sicuramente più distinto delle nostre forze armate è stata la Xa Mas con le sue incursioni tramite i famosi maiali... ma questo conferma quanto detto in precedenza: come sempre in Italia ci si basava (e ci si basa tuttora) sulle azioni eroiche dei singoli (uomini o reparti) piuttosto che su un'organizzazione ferrea come quella teutonica.

Sono d'accordo con Xostantinou, Hitler fece grandissimi errori strategici perdendo di fatto una guerra che era quasi già vinta (probabilmente perché esaltato dai successi francesi):
1) non si concentrò sull'Inghilterra che avrebbe dovuto abbattere quando era rimasta sola, tentando magari lo sbarco che era stato progettato nell'operazione "Leone Marino" congiuntamente ai bombardamenti aerei: già una testa di ponte ben salda sull'isola avrebbe rappresentato una catastrofe per gli inglesi, che dinnanzi alla Wehrmacht sul loro suolo sarebbero dovuti venire probabilmente a patti ed accettare il dominio continentale tedesco in cambio del loro dominio sui mari.

2) sottovalutò la potenza dell'URSS dichiarandogli una guerra in quel momento inutile e anzi pericolosissima aprendo un nuovo fronte vastissimo: nonostante questo sono del parere che avrebbe potuto vincere anche quella campagna, giocandola su tempi rapidi (come aveva progettato Guderian, occupando il prima possibile Mosca) ma soprattutto appoggiando l'opposizione anti-stalinista, molto forte (nelle fasi iniziali moltissimi soldati russi disertarono o si arrendettero immediatamente, proprio perché detestavano il regime stalinista, inoltre mancavano buoni generali dopo le purghe)... se avesse accettato un'alleanza con questa opposizione proponendosi come "liberatore" (sicuramente almeno tutti i popoli sottomessi dal giogo russo l'avrebbero sostenuto, e non solo gli ucraini) avrebbe ottenuto un trionfo e avrebbe potuto annettere ampi territori ad est rendendo la nuova Russia sua "vassalla", invece fece maltrattare e massacrare sia i prigionieri militari sia le popolazioni civili colpevoli di essere slave e quindi per lui inferiori, portando quindi la popolazione a combattere fino alla morte e a stringersi attorno ad un regime che altrimenti probabilmente sarebbe crollato su sé stesso.

3) Strinse un'alleanza coi giapponesi anche questa per lui inutile anzi molto dannosa: il teatro operativo era lontanissimo, i giapponesi non attaccarono mai seriamente i russi (come invece era previsto) e quindi non furono utili per distogliere l'Armata Rossa dalla difesa del fronte occidentale, anzi con Pearl Harbour diedero il pretesto giusto agli americani per ottenere il consenso dell'opinione pubblica alla guerra a tutto l'Asse, guerra che invece fino a quel momento la popolazione non voleva desiderando lasciare l'America agli americani e l'Europa agli europei (in piena dottrina Monroe).

4) collegato al punto 3, sono d'accordo con Xostantinou: anche in questo caso Hitler sottovalutò la potenza industriale degli USA, che è la vera regia dietro la vittoria sia della prima che della seconda guerra mondiale


In sintesi la Germania non aveva proprio bisogno di quei due alleati, anzi avrebbe fatto molto meglio a far la guerra da sola, tenendole solo come fazioni amiche.


Il fatto che Mussolini si sia schierato con Hitler fu un grossolano errore dei governi e delle diplomazie francesi ed inglesi, guidate da personaggi timidi e indecisi come Chamberlain (se l'Inghilterra non ha fatto la fine della Francia è anche perché è stata poi guidata da un personaggio carismatico come Churchill). Mussolini anzi fu all'inizio un serio ostacolo ad Hitler, quando impedì il primo Anschluss proteggendo il suo amico cancelliere austriaco Dolfuss. Ma quando fu chiaro che Inghilterra e Francia avrebbero lasciato l'Italia sola contro la Germania, che invece voleva l'Italia come alleata per uscire dalla sua posizione di isolamento, e quando ancora ipocritamente le due grandi potenze colonialiste misero al bando l'Italia per la pur orrida (ed inutile quanto anacronistica) guerra coloniale in Etiopia, loro che per secoli avevano fatto i propri porci comodi in tutto il mondo ed avevano negato quanto promesso all'Italia con la vittoria della Ia guerra mondiale (leggi dalmazia e spartizione delle colonie tedesche), beh la scelta di Mussolini fu forzata...
LOUKAS_BASILEUS
00mercoledì 6 gennaio 2010 20:42
"la scuola piloti dell'aeronautica italiana è sempre stata una delle migliori al mondo, lo è ancora tuttora... il problema erano i mezzi, oltretutto anche quando i modelli erano decenti non avevamo industrie che fossero capaci di produrne in quantità tali da sopperire ai bisogni di guerra.."
e io ke ho detto :) :) :)

comunque a parte il fatto ke hitler avesse bisogno o meno dell italia in guerra io dico che l italia sia stata OBBLIGATA DALLA SITUAZIONE a schierarsi con hitler nella guerra , tutto qua..

ps:hitler comunque stimava mussolini e lo prendeva anche come punto di riferimento (e non il contrario come dicono alcuni) ... quindi penso che tutto sommato non reputasse l italia inutile...
LOUKAS_BASILEUS
00mercoledì 6 gennaio 2010 20:47
comunque loro non avevano bisogno di trattar bene gli slavi perchè se lo potevano permettere diciamo ... cioè non gli serviva avere alleati in quella zona perchè tanto erano i più forti ... se era come dite voi (con due alleati inutili) vuol dire che la germania da sola riusciva a tener testa a tutto il mondo e non e cosa da poco ... inoltre la guerra l avrebbe potuta benissimo vincere sino all ultimo..
Xostantinou
00giovedì 7 gennaio 2010 09:45
Re: Re: Re: Re: Re:
Fabius Maximus Germanicus, 06/01/2010 12.55:


la scuola piloti dell'aeronautica italiana è sempre stata una delle migliori al mondo, lo è ancora tuttora... il problema erano i mezzi, oltretutto anche quando i modelli erano decenti non avevamo industrie che fossero capaci di produrne in quantità tali da sopperire ai bisogni di guerra...
il reparto che si è sicuramente più distinto delle nostre forze armate è stata la Xa Mas con le sue incursioni tramite i famosi maiali... ma questo conferma quanto detto in precedenza: come sempre in Italia ci si basava (e ci si basa tuttora) sulle azioni eroiche dei singoli (uomini o reparti) piuttosto che su un'organizzazione ferrea come quella teutonica.
Sono d'accordo con Xostantinou, Hitler fece grandissimi errori strategici perdendo di fatto una guerra che era quasi già vinta (probabilmente perché esaltato dai successi francesi):
1) non si concentrò sull'Inghilterra che avrebbe dovuto abbattere quando era rimasta sola, tentando magari lo sbarco che era stato progettato nell'operazione "Leone Marino" congiuntamente ai bombardamenti aerei: già una testa di ponte ben salda sull'isola avrebbe rappresentato una catastrofe per gli inglesi, che dinnanzi alla Wehrmacht sul loro suolo sarebbero dovuti venire probabilmente a patti ed accettare il dominio continentale tedesco in cambio del loro dominio sui mari.
2) sottovalutò la potenza dell'URSS dichiarandogli una guerra in quel momento inutile e anzi pericolosissima aprendo un nuovo fronte vastissimo: nonostante questo sono del parere che avrebbe potuto vincere anche quella campagna, giocandola su tempi rapidi (come aveva progettato Guderian, occupando il prima possibile Mosca) ma soprattutto appoggiando l'opposizione anti-stalinista, molto forte (nelle fasi iniziali moltissimi soldati russi disertarono o si arrendettero immediatamente, proprio perché detestavano il regime stalinista, inoltre mancavano buoni generali dopo le purghe)... se avesse accettato un'alleanza con questa opposizione proponendosi come "liberatore" (sicuramente almeno tutti i popoli sottomessi dal giogo russo l'avrebbero sostenuto, e non solo gli ucraini) avrebbe ottenuto un trionfo e avrebbe potuto annettere ampi territori ad est rendendo la nuova Russia sua "vassalla", invece fece maltrattare e massacrare sia i prigionieri militari sia le popolazioni civili colpevoli di essere slave e quindi per lui inferiori, portando quindi la popolazione a combattere fino alla morte e a stringersi attorno ad un regime che altrimenti probabilmente sarebbe crollato su sé stesso.
3) Strinse un'alleanza coi giapponesi anche questa per lui inutile anzi molto dannosa: il teatro operativo era lontanissimo, i giapponesi non attaccarono mai seriamente i russi (come invece era previsto) e quindi non furono utili per distogliere l'Armata Rossa dalla difesa del fronte occidentale, anzi con Pearl Harbour diedero il pretesto giusto agli americani per ottenere il consenso dell'opinione pubblica alla guerra a tutto l'Asse, guerra che invece fino a quel momento la popolazione non voleva desiderando lasciare l'America agli americani e l'Europa agli europei (in piena dottrina Monroe).
4) collegato al punto 3, sono d'accordo con Xostantinou: anche in questo caso Hitler sottovalutò la potenza industriale degli USA, che è la vera regia dietro la vittoria sia della prima che della seconda guerra mondiale
In sintesi la Germania non aveva proprio bisogno di quei due alleati, anzi avrebbe fatto molto meglio a far la guerra da sola, tenendole solo come fazioni amiche.
Il fatto che Mussolini si sia schierato con Hitler fu un grossolano errore dei governi e delle diplomazie francesi ed inglesi, guidate da personaggi timidi e indecisi come Chamberlain (se l'Inghilterra non ha fatto la fine della Francia è anche perché è stata poi guidata da un personaggio carismatico come Churchill). Mussolini anzi fu all'inizio un serio ostacolo ad Hitler, quando impedì il primo Anschluss proteggendo il suo amico cancelliere austriaco Dolfuss. Ma quando fu chiaro che Inghilterra e Francia avrebbero lasciato l'Italia sola contro la Germania, che invece voleva l'Italia come alleata per uscire dalla sua posizione di isolamento, e quando ancora ipocritamente le due grandi potenze colonialiste misero al bando l'Italia per la pur orrida (ed inutile quanto anacronistica) guerra coloniale in Etiopia, loro che per secoli avevano fatto i propri porci comodi in tutto il mondo ed avevano negato quanto promesso all'Italia con la vittoria della Ia guerra mondiale (leggi dalmazia e spartizione delle colonie tedesche), beh la scelta di Mussolini fu forzata...





quoto tutto al 10000%...

l'aeronautica italiana sinceramente non la conosco così bene, ma di certo la Luftwaffe sfornava assi straordinari sostenuti da aerei avanzatissimi. E' encomiabile invece come gli italiani combattessero bene con quelle carrette che gli davano, ma questo vale sia per terra che per aria.
L'italia purtroppo ha sempre puntato al valore del singolo (sembra a parti invertite la situazione militare dell'impero romano) mentre i tedeschi avevano una cura maniacale nell'organizzazione delle manovre in massa, se l'alto comando italiano fosse stato sostituito da quello tedesco l'italia avrebbe avuto un esercito forse ancora superiore a quello tedesco vista la grande tempra dei soldati italiani.



LOUKAS_BASILEUS, 06/01/2010 20.47:

comunque loro non avevano bisogno di trattar bene gli slavi perchè se lo potevano permettere diciamo ... cioè non gli serviva avere alleati in quella zona perchè tanto erano i più forti ... se era come dite voi (con due alleati inutili) vuol dire che la germania da sola riusciva a tener testa a tutto il mondo e non e cosa da poco ... inoltre la guerra l avrebbe potuta benissimo vincere sino all ultimo..



come spiegato da Fabius qui sopra ne avevano bisogno eccome e si è visto l'errore devastante che commisero...la germania poteva tener testa a tutti i suoi avversari (tranne gli USA) FINCHE' aveva a disposizione materie prime ed industrie a pieno regime, nelle fasi finali della guerra, con il ferreo embargo ed i B-17 che radevano al suolo le industrie tedesche, la produzione di mezzi della Wermacht non solo era insufficiente in termini numerici, ma assolutamente schifosa in termini qualitativi, perché dovevano utilizzare i materiali che avevano e che non garantivano alta qualità come altri metalli pregiati d'importazione, questo lo scoprirono ben presto i sovietici, quando catturarono alcuni panzer Königstiger e scoprirono che aveva si una dotazione offensiva devastante, ma erano inaffidabili come meccanica e scarsissimi come corazzatura. L'URSS vinse sulla germania proprio perché non aveva carenza di materie prime e le sue industrie potevano produrre in buon numero carri migliori.
Mulkarn
00sabato 20 febbraio 2010 03:43
Mulkarn
00sabato 20 febbraio 2010 03:45
Distinguendo gioco e realtà distinguo e preferisco epoche diverse... Il periodo storico preferito in cui vorrei vivere realmente è.... questo. A parte i valori e gli sviluppi culturali e ideologici, io considero decenti solo gli ultimi 50-60 su circa 6000 anni di storia del genere umano... Solo negli ultimi 50-60 anni io riesco a considerare la vita "decente", tranquilla e tecnologicamente confortevole, almeno per quanto riguarda questo lato del mondo... Abbiamo tecnologia, medicina moderna e con il finire dell'ultima grande guerra una relativa tranquillità geopolitica (se non si considerano eventuali minacce del terrorismo esterno)... Inoltre quando penso ai secoli scorsi mi chiedo come non morissero di noia secoli fa... Io oggi posso vedere film, leggere libri, navigare su internet e giocare al computer... Secoli fa sarei già stato fortunato ad avere qualche libro da leggere se non nascevo con la sfortuna di essere figlio di contadini e dovere zappare l'orto dall'alba fino al tramonto per tutta la vita con al massimo una candela per passare la serata a girarmi i pollici... E poi se voglio posso giocare ad un videogioco o guardarmi un film sui periodi storici passati... chi viveva nei secoli scorsi invece non poteva fare il contrario e poteva immergersi solo nella propria epoca... Quindi direi che il mio momento storico preferito è quello presente, che offre la possibilità di potere contemplare, meditare e rivivere tutte le altre epoche tramite arte, letteratura e simil finzioni... E forse di meglio ci saranno solo le epoche future, magari ancora più comode ed agevoli se non ci saranno gravi crisi internazionali o ambientali...

In termini di gioco, cinema e narrativa i miei periodi storici preferiti sono invece il mondo antico, il medioevo, il rinascimento e gli anni dell'illuminismo...
Il mondo antico è bello perchè ha un sapore epico, grandioso e maestoso che è tipico del mondo antico e che in Europa si perde presto con la caduta della gloriosa Roma e con l'introduzione del Cristianesimo...
Il Medioevo è il periodo storico più fertile insieme al mondo antico per i giochi strategici... Il Mondo antico è ottimo perchè ha molti popoli diversissimi tra loro che mettono senz'altro varietà in un videogioco... Il Medioevo è un periodo storico con tantissime realtà politiche e culturali frammentate, cosa che permette di creare tantissime fazioni, come testimonia MTW2 e tutti i vostri bellissimi mod... Il Rinascimento e l'Epoca dei Lumi invece sono epoche terribilmente affascinanti dal punto di vista culturale, per via delle idee che sviluppano, delle arti e dell'aguzzamento dell'ingegno umano e del perfezionamento dello strumento della ragione umana che comincia a spogliarsi delle vecchie superstizioni e moralismi... Il Rinascimento in particolare mi è molto caro, perchè segna l'epoca d'oro dell'Italia... Non a caso uno dei giochi che attendo con ansia per pc è Assassin's Creed 2 perchè non vedo l'ora di fare un pò di free roaming nelle ricostruzioni virtuali delle antiche città comunali italiane.... Un altro periodo storico che mi piace molto è il giappone feudale, perchè provo molta attrazione per la cultura giapponese, che io trovo "elegante" e "magica" in ogni sua espressione, dalla scrittura all'arte, dalle armature e armi fino all'architettura e al folklore...
Billie_Joe
00sabato 20 febbraio 2010 13:34
Il mio periodo storico preferito è l'invasione normanna dell'inghilterra sassone.Con la conseguente battaglia di Hastings.
La battaglia di Hastings ebbe luogo il 14 ottobre 1066 a circa 13 km da Hastings, tra le truppe di Aroldo II, re degli Anglosassoni, e Guglielmo (detto poi Il Conquistatore), duca di Normandia come Guglielmo II, per il controllo dell'Inghilterra.
L'Inghilterra durante il Medioevo fu per anni territorio di scorrerie e devastazioni dei Vichinghi. Le orde vichinghe partivano dalle loro basi tra i fiordi danesi e con i loro veloci Drakkar sbarcavano sulle coste inglesi saccheggiando e distruggendo ogni cosa. Il duca di Normandia approfittò di una grande scorreria guidata da Harald III di Norvegia per radunare un esercito e sbarcare in territorio inglese. L'esercito di Aroldo era costituito soprattutto da manipoli di fanteria pesante, molto potente ma assai poco manovrabile in battaglia mentre il forte dell'esercito di Guglielmo era formato soprattutto dalla cavalleria.
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