personalmente a me piace la dinastia normanna perchè ha lasciato nel mio meridione tracce positive e singolarmente illuminate per quei tempi.
va riconosciuto il merito di aver saputo organizzare in un’unica entità statuale e far pacificamente convivere popolazioni molto diverse fra loro per religione, storia, legislazioni, nazionalità e quant'altro.
rispettarono: usi, costumi e tradizioni di tutti i popoli
governati, in uno spirito di grande tolleranza, soprattutto religiosa.
nella corte normanna ognuno poteva liberamente pregare e invocare il dio in cui credeva.
con Ruggero, mentre la maggior parte dell'Europa è ancora feudale, si gettano, nel meridione le basi di uno stato moderno; il re non governa più tramite i suoi potenti feudatari, ma tramite i suoi funzionari,
egli ha capito che è conveniente sfruttare i collaudati sistemi bizantini e musulmani piuttosto che imporre un sistema feudale di tipo europeo.
egli riesce a fondere la filosofia feudale con il concetto orientale secondo il quale un capo non è “primo tra eguali”, ma è sovrano, quasi “divino“.
i normanni infine hanno edificato un "impero" culturale che abbraccia gran parte dell'europa e un pezzo di terrasanta conquistata con il figlio del guiscardo figlio del medesimo popolo scandinavo.
questo "impero normanno" ideato da pochi uomini ambiziosi
e dai gloriosi successi bellici,
non ha mai costituito uno spazio unificato, ma ha attuato scambi reciproci tra culture "indigene" e culture dei "conquistatori".
da Guglielmo il Conquistatore a Riccardo Cuor di Leone, da Roberto il Guiscardo all’imperatore Federico II, sono noti i protagonisti e rimane oggi da scoprire la loro visione delle vita.
de gustibus non est disputandum