Medieval 2 Total War
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Una strana tattica

Ultimo Aggiornamento: 15/07/2012 15:44
14/07/2012 13:55
 
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Salve,
vi spiego un pò la cosa per vedere se anche voi vi siete trovati in una situazione simile e come devo comportarmi perchè la situazione non è tanto bella [SM=g27959]

allora , in game sono nell'era in cui i tartari incominciano a fare la loro comparsa e avendo da poco preso regni come Acri , gerusalemme e così via andando giù fino ad Alessandria era inevitabile un mio scontro con loro e così è stato.

Si sono focalizzati su Acri e il primo scontro per loro è stato un completo fiasco , non sono riusciti nemmeno ad arrivare con l'ariete al portone e una volta distrutto per me è stato un gioco al massacro [SM=x1140432] con le torri del castello che facevano fuoco a volontà ( gli attaccanti non avevano macchine d'assedio ) e i miei arcieri pure, il loro esercito è stato completamente distrutto e i pochi elefanti rimasti lontano dalla portata delle torri e degli arcieri li ho caricati con tutta la mia fanteria pesante che fino ad allora era rimasta ferma dietro le mura, insomma hanno avuto una bella batosta [SM=x1140516] .

dopo questo attacco sono riuscito a farmi un'alleanza con loro ( ero consapevole che durava poco ) ma mi serviva perchè ero ancora in guerra con gli egiziani.

Fatto stà che ora si sono fatti di nuovo avanti , sempre su Acri con due eserciti al completo ( quindi parecchi soldati ) e anche con qualche cannone.
La mia atattica ovviamente è di starmene bello dentro al mio castello ben fortificato e aspettare che si facciano avanti [SM=x1140497] con supporto da gerusalemme ( visto che l'esercito arriva alle porte nello stesso turno ).

quel'è il problema ? bene questi non mi attaccano ma mantengono costantemente l'assedio , cosa mai capitata.
Io pensavo a questo punto che finiti i massimi giorni che potevo supportare ci sarebbe stato lo scontro faccia a faccia con la speranza magari di rientrare sempre al castello e difendere da lì , ma così non è stato e al termine ultimo mi sono visto prendere il castello senza che io facessi nulla , per fortuna avevo un salvataggio precedente, quindi faccio arrivare un parte dell'esercito da gerusalemme , seleziono le mie truppe del castello di Acri e faccio l'attacco.

Mi aspettavo di trovarmi fuori dal castello, invece la difesa parte proprio da dentro al castello con le truppe di gerusalemme ovviamente fuori.

Mi sono detto : bene , ora faccio il mio gioco e vediamo come và , inoltre se riesco a sconfiggere i loro due eserciti potrei anche partire per la conquista dei loro regni visto che solo la capitale rimane con il grosso dell'esercito.

Ma qui la cosa strana ,
nonostante loro sono venuti con due eserciti enormi , due torri d'assedio 4 cannoni , scale e 3 arieti non si fanno avanti !!! ma rimangono giusto al confine per non farsi colpire dalle torri del castello e dai miei arcieri.

Mando qualche cavalleria avanti per attirarli per poi rientrare ma niente , mi attaccano e poi appena arrivano al confine delle torri tornano indietro terrorizzati ( forse dalla precedente sconfitta [SM=g27964] ).

Fatto stà che loro non si fanno avanti e nemmeno io perchè sarebbe un massacro per me se li affronto fuori dalle mura e quindi rimaniamo lì a guardarci -.-

ho provato a mettere la velocità di gioco al massimo ma rimangono li, quello che fanno è spostarsi ma sempre al confine delle mie torri ,e quindi io per un motivo loro per l'altro lo scontro non avviene.

Proprio una bella situazione !!
ma purtroppo a favore loro perchè io così perdo il castello.

Quindi mi chiedo a voi è capitata una cosa del genere ? se si come avete fatto ?


scusate per il poema uscito fuori ma mi piaceva raccontarla questa cosa [SM=g27964] [SM=g27964] e per farvi rendere effettivamente conto della situazione in cui mi trovo :S
14/07/2012 17:11
 
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nel primo caso ti hanno preso il castello per fame, nel secondo li hai attaccati tu, quindi è ovvio che restano in posizione difensiva

tocca armarsi di coraggio :D
altrimenti puoi restare sulla difensiva, ma in tal caso non devi avere una full all'interno dell'insediamento, altrimenti adotteranno la tattica del logoramento per non sprecare uomini.

PS: ti consiglio le mod!


"Per una scodella d'acqua, rendi un pasto abbondante; per un saluto gentile, prostrati a terra con zelo; per un semplice soldo, ripaga con oro; se ti salvano la vita, non risparmiare la tua. Così parole e azione del saggio riverisci; per ogni piccolo servizio, dà un compenso dieci volte maggiore: chi è davvero nobile, conosce tutti come uno solo e rende con gioia bene per male" - Mahatma Gandhi

"Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo." - Mahatma Gandhi

"You may say I'm a dreamer, but I'm not the only one" - Imagine, John Lennon

"ma é bene se la coscienza riceve larghe ferite perché in tal modo diventa più sensibile a ogni morso. Bisognerebbe leggere, credo, soltanto libri che mordono e pungono. Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo? Affinché ci renda felici, come scrivi tu? Dio mio, felici saremmo anche se non avessimo libri, e i libri che ci rendono felici potremmo eventualmente scriverli noi. Ma abbiamo bisogno di libri che agiscano su di noi come una disgrazia che ci fa molto male, come la morte di uno che ci era più caro di noi stessi, come se fossimo respinti nei boschi, via da tutti gli uomini, come un suicidio, un libro dev'essere la scure per il mare gelato dentro di noi." - Franz Kafka

"Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
L'indifferenza è il peso morto della storia. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l'intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l'attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c'è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti." - Antonio Gramsci

http://www.youtube.com/watch?v=_M3dpL4nj3Q
https://www.youtube.com/watch?v=QcvjoWOwnn4
14/07/2012 18:12
 
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ah ecco quindi è normale che non mi attaccano :) e sono furbi sul fatto di avermi assediato ma non portare avanti il loro attacco, in poche parole sono alle strette e uscire fuori dal castello per l'esercito che hanno portato vuol dire sconfitta certa.

Sul fatto di restare sulla difensiva è quello che ho sempre fatto in caso di attacchi ( mi trovo molto meglio a difendere o attaccare castelli che fare uno scontro all'aperto :) ) ma non ho ben capito quando dici che non devo avere una full all'interno dell'insediamento.


Inoltre stavo pensando una cosa, il tempo in battaglia è infinito, ma se ricordo bene lo si può impostare ( probabilmente a inizio campagna ).

Se lo potessi fare ora ( magari modificando qualche file , loro sarebbero costretti ad attaccarmi una volta che decido di uscire fuori in quanto se non lo fanno , il tempo finisce e loro dovrebbero essere stati sconfitti e quindi fare ( almeno per un turno ) marcia indietro.
é così o anche in questo caso ho io la peggio perchè sono io che inizio il duello ?

se così non mi resta che mandare l'esercito fuori e vedere che succede :D

riguardo le mod , consigli qualcuna in particolare ?
anche se volevo finire almeno una campagna , visto che fino ad ora non l'ho mai fatto
[Modificato da Snow.86 14/07/2012 18:14]
15/07/2012 00:12
 
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se le due armate sono bilanciate, conviene molto di più prendere una città per fame rispetto ad un attacco alle mura, quindi l'ia aspetta. a meno che tu non sia in inferiorità numerica, il che qualche assalto lo fa di sicuro

sì, lo puoi impostare ad inizio campagna, ma va a vantaggio del difensore. se tu lanci una controffensiva, i difensori diventano loro, anche se in realtà sono gli assedianti. quindi o li batti entro lo scadere, altrimenti hai perso la battaglia (di nuovo xD)

di mod ce ne sono molte...le migliori probabilmente sono bellum crucis (in italiano), stainless steel, broken crescent (incentrato sul medioriente), third age (il signore degli anelli)
poi personalmente ti consiglio anche machiavello (sempre del forum) e rusichi (unità veramente molto belle, avvincente la submod sulle invasioni mongole, ma con parecchi difetti purtroppo)
come vedi c'è solo l'imbarazzo della scelta :D per info vedi su questo forum e su twcenter.net ;)


"Per una scodella d'acqua, rendi un pasto abbondante; per un saluto gentile, prostrati a terra con zelo; per un semplice soldo, ripaga con oro; se ti salvano la vita, non risparmiare la tua. Così parole e azione del saggio riverisci; per ogni piccolo servizio, dà un compenso dieci volte maggiore: chi è davvero nobile, conosce tutti come uno solo e rende con gioia bene per male" - Mahatma Gandhi

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"ma é bene se la coscienza riceve larghe ferite perché in tal modo diventa più sensibile a ogni morso. Bisognerebbe leggere, credo, soltanto libri che mordono e pungono. Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo? Affinché ci renda felici, come scrivi tu? Dio mio, felici saremmo anche se non avessimo libri, e i libri che ci rendono felici potremmo eventualmente scriverli noi. Ma abbiamo bisogno di libri che agiscano su di noi come una disgrazia che ci fa molto male, come la morte di uno che ci era più caro di noi stessi, come se fossimo respinti nei boschi, via da tutti gli uomini, come un suicidio, un libro dev'essere la scure per il mare gelato dentro di noi." - Franz Kafka

"Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
L'indifferenza è il peso morto della storia. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l'intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l'attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c'è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti." - Antonio Gramsci

http://www.youtube.com/watch?v=_M3dpL4nj3Q
https://www.youtube.com/watch?v=QcvjoWOwnn4
15/07/2012 10:29
 
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grazie per la dritta , le mod le conoscevo , pesavo riferivi a qualcosa che modificasse in particolare solo questo aspetto del gioco quando si assedia.

comunque bellum crucis la proverò sicuramente , inoltre aspetto anche la mod sulle cronache del ghiaccio e del fuoco , romanzo che stò leggendo.

La cosa strana è che loro , con ben due eserciti sono nettamente in superiorità ma non mi attaccano , mi hanno messo praticamente spalle al muro , ed è uno dei castelli più avanzati che ho, per questo stò cercando in tutti i modi di difenderlo , ma a questo punto dovrò farmi una ragione :)

Grazie per l'aiuto
[Modificato da Snow.86 15/07/2012 10:31]
15/07/2012 15:44
 
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quello è hard coded, il gioco è così e c'è poco da fare (in realtà nulla, è giusto che sia così)

;)


"Per una scodella d'acqua, rendi un pasto abbondante; per un saluto gentile, prostrati a terra con zelo; per un semplice soldo, ripaga con oro; se ti salvano la vita, non risparmiare la tua. Così parole e azione del saggio riverisci; per ogni piccolo servizio, dà un compenso dieci volte maggiore: chi è davvero nobile, conosce tutti come uno solo e rende con gioia bene per male" - Mahatma Gandhi

"Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo." - Mahatma Gandhi

"You may say I'm a dreamer, but I'm not the only one" - Imagine, John Lennon

"ma é bene se la coscienza riceve larghe ferite perché in tal modo diventa più sensibile a ogni morso. Bisognerebbe leggere, credo, soltanto libri che mordono e pungono. Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo? Affinché ci renda felici, come scrivi tu? Dio mio, felici saremmo anche se non avessimo libri, e i libri che ci rendono felici potremmo eventualmente scriverli noi. Ma abbiamo bisogno di libri che agiscano su di noi come una disgrazia che ci fa molto male, come la morte di uno che ci era più caro di noi stessi, come se fossimo respinti nei boschi, via da tutti gli uomini, come un suicidio, un libro dev'essere la scure per il mare gelato dentro di noi." - Franz Kafka

"Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
L'indifferenza è il peso morto della storia. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l'intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l'attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c'è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti." - Antonio Gramsci

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