00 08/01/2013 12:37
Crow non ti pare eccessivo?
Mi sta bene che era burlesca la cosa, ma è ovvio che alla lunga penso possa dare fastidio, almeno provando a mettermi nei loro panni. Ma è giusto mettere anche pepe nella discussione, entro ovviamente i limiti della civiltà.

Partiamo dalla premessa: l'impero Romano non muore nel 476 d.C. è complessa la cosa, molto complessa, come ogni aspetto e fatto storico. La cosa è sempre questione di prospettiva, ma è innegabile, che nonostante la divisione del 395 d.C. in due entità statali distinte, l'impero Romano sopravvive (potete anche linciarmi, ma i libri parlano da soli) dopo il 476. Che dopo ognuno la pensi come vuole, è naturale... ma è nero su bianco ed è successo. La cosa che sicuramente sorprende è la grande capacità di cambiamento assunta dall'impero dei romei, che riusciva ad assimilare il bene di ogni popolazione con cui entrava in contatto. E un altra cosa, tipica della società romana, è la sua capacità di resistenza e resurrezione: che sia dopo Canne nel 216 a.C. o l'assedio di Costantinopoli nel 717 d.C. o le conseguenze della sconfitta di Manziterca nel 1071, l'impero si è sempre ripreso. Il fatto che sia stato più longevo, durando ben 1450 anni circa deve far riflettere. E almeno fino al 1185 ca, la forza imperiale, il prestigio sono ancora invidibili... per raggiungere un certo livello culturale, artistico, legislativo si deve attendere, in occidente, almeno il XII secolo. In oriente la tradizione rimane più radicata e dal VI sec fino almeno al XI secolo, Costantinopoli era quasi "l'ombelico del mondo" e l'unica metropoli ai livelli dell'attuale New York.
Ma il medioevo è bello perchè è un insieme di esperienze e esperimenti... e sicuramente, ci sono realtà ancora più affascinanti.