00 06/01/2013 18:17
Il contesto.

Poco prima del termine del secolo XII, la Repubblica Pisana stava vivendo la sua ora più buia.
Non aveva incontrato eccessive difficoltà ad unificare Toscana, Umbria e Sardegna, e a ricacciare i Genovesi ad Asti, e poco di più aveva penato per respingere l'invasione Normanna in una serie di scontri fra Firenze e Prato. Sull'onda di tali successi aveva anche catturato Bologna e Verona, ma a quel punto si era attirata anche l'ostilità di Veneziani ed Imperiali, ed il continuo drenaggio di sangue e denaro aveva raggiunto livelli insostenibili.
La minaccia ora giungeva anche dal confine meridionale, perchè Roma era stata annessa al regno siciliano, con conseguente moria di Papi che aveva finito per prosciugare l'episcopato della repubblica.
La caduta di Bologna e Spoleto erano attese come fatti ineluttabili e, per colmo di sventura, due cugini Caetani non avevano resistito alle lusinghe d'amore di principesse islamiche; il Priore Minor Castruccio Caetani era stato costretto a massacrare il figlio maggiore, onde recuperare alla procattedrale di Genova il Sacro Catino.
Le battaglie contro le avanguardie normanne avevano sgombrato allo stesso Castruccio la via per Roma, che fu investita senza eccessiva pena, ma lo scontro davvero decisivo doveva ancora avvenire.

La battaglia della Futa.

Il nuovo papa, l'ultimo cardinale pisano, si affrettò a discendere verso Prato chiedendo la restituzione della Città Eterna.
Non solo gli venne risposto picche, ma una piccola formazione guidata da tale Gian Oderlaffi - un consorte accettato in famiglia solo per i suoi quattrini, posto al comando di due compagnie di lancieri* ed una di balestrieri - gli si fece incontro e lo affrontò in battaglia.
L'Oderlaffi dovette inseguire il pontefice fino all'imbocco delle piane romagnole, che poi non gli consentì di lasciar vivo.

Commento.

A dispetto delle sue modeste proporzioni, questa fu l'unica battaglia veramente decisiva della storia della cristianità.
Morto il Papa non se ne poté fare un altro, perché il collegio cardinalizio era stato azzerato dalle troppo frequenti elezioni. Senza un papa non furono possibili nuove nomine cardinalizia. La minaccia di scomunica morì nella strozza dell'ultimo pontefice.
Castruccio, vera anima del piano, sarebbe divenuto Priore Maior l'anno seguente e avrebbe fatto ammenda dei suoi peccati divenendo un instancabile collezionista di reliquie.


^ I lancieri in questione erano guardie papali sarde.


[Modificato da Bertavianus 06/01/2013 19:53]