Anno 1185, 23-24 Settembre, Caffa
Il Synbasileus Giovanni di Dyrrachion raggiunsè la città portuaria di Caffa, ma lì incontrò dei mercanti liberi e questi sparsero in giro la notizia dell'assedio di Tmutarankan e della caduta del Taman da parte dei Georgiani.
Con la città di Tmutarankan che stava per diventare Georgiana il Symbasileus consultò i piani della campagna militare ed una volta finito diede ai soldati un giorno libero per farli riprendere dal lungo tragitto via mare.
Il giorno seguente il Symbasileus e l'esercito risalirono nelle navi e si diressero nel porto di Asprokastron.
Anno 1185, 24 Settembre, Arges
Nello stesso giorno della partenza del Synbasileus Giovanni, l'armata del Basileus era distante 20km dalla città di Arges, ma gli esploratori inviati in avascoperta rientrarono nei ranghi con brutte notizie, la città era sotto assedio dai Magiari con la guarniggione incapace di resistere.
Saputa questa notizia il Basileus ordinò di marciare a nord, nell'Erdely che era sotto il controllo dei Cumani.
Anno 1187, 23 febbraio
L'assedio di Asperon
Dopo ben 5 mesi nella regione l'esercito Romeo è riuscito a finire di costruire le macchine d'assedio.
Un tempo Asperon era un forte che presidiava il guado del fiume Tyras ma con il passare del tempo la sua importanza strategica aumentò e per l'impero la conquista di quel forte era di estrema importanza per difendere il Thema Faristrion composto dalle due provincie di Tarnovon e Konstantia.
Il forte è difeso da Ituk Terter-oba e dalla sua guardia del corpo e l'armata sapeva che questa era una vittoria facile.
Due unità di arcieri furono inviati sulle mura del forte, al riparo dai cavalieri pronti a decimarli ma quello che sorprese l'armata fu l'assalto di Ituk contro i fanti.
In meno di 5 minuti sia lui che i suoi guerrieri caricano i Lancieri Romei, anche se erano pesantemente corazzati la cavalleria penetrò e tutto l'esercito si ammassò contro i Cumani cercando di circondarli.
Il generale Cumano per non rischiare l'accerchiamento ordinò la ritirata.
Una volta dentro le ormai insicure mura i guerrieri fecero uno strano rituale senza tentare di evitare le freccie e dopo un quarto d'ora sotto l'incessante pioggia di frecce gli ultimi soldati ed il generale nemico perirono.
La vittoria era sicura ma sicuramente quello che il Symbasileus non si immaginava era il numero di perdite, 66 morti e 9 feriti non proprio una grande vittoria.
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Anno 1187, 4 marzo Asperon
Mentre il Symbasileus fece arrivare i migliori architetti, muratori ed altri professionisti per migliorare le difese di Asperon gli giunsè un messo del Basileus che gli consegnò una lettera.
"
Egregio Synbasileus,
come già saprà le mie truppe hanno conquistato la roccaforte di Regen e la regione di Erdely è al sicuro.
Vi spedisco questa lettera per chiedervi di avanzare fino alla fortezza di Iaski Torg, vi consiglio di muovermi lungo il fiume e di raggiungere la cittadina di Vaslui, in caso di invasioni da parte dei popoli dell'est la rende di vitale importanza per difendere i confini nord-orientali.
Spero che non mi deludiate, distinti saluti."
Manuele Comneno
Finita di leggere la lettera il Symbasileus ordinò al messo di ripartire il giorno seguente riportando questo messaggio:"e cosi sia."
Il messo si allontanò ed il Synbasileus chiamò il capitano:
"
Capitano! Quando saranno pronti i soldati per la marcia?"
"
Purtroppo per il riaddestramento occorre del tempo."
"
E quanto tempo occorre?"
"
Un anno, forse di più."
"
Te ne concedo uno solo, poi partiremo."
Anno 1188, 28 Aprile
E' passato poco più di un anno ed il Synbasileus è in marcia con l'esercito. Gli esploratori non segnalarono nulla di pericoloso e dopo una faticosa marcia si vede in lontananza la cittadina di Vaslui.
L'esercito vide una piccola armata cumana che stava causando caos nella città, anche il Synbasileus vide quell'orrore.
"
Cosa si fa." chiese il capitano
ed il Synbasileus rispose:"
Ora andiamo a scacciarli."
Il Synbasileus ordinò a tutti i cavalieri di suonare i propri corni e l'armata cumana sentì il rumore.
Si girarono da dove veniva il rumore e quello che videro lì spaventò, un armata romea distante circa 300 metri e bastò solo vedere l'immensità di quell'armata per farli fuggire.
Il capitano chiese:"
Non li inseguiamo?"
"
No" rispose il Synbasileus e continuò:"
Abbiamo preso una città di vitale importanza senza spargimenti di sangue e questo si può definire una grande vittoria."
Il Synbasileus si guardò attorno e domandò:
"
Chi è il capo di questa comunità?"
"
Eccomi, sono io" rispose un uomo che si avvicinò al Synbasileus.
La persona era un uomo non tanto vecchio e nemmeno tanto giovane, aveva degli immensi muscoli sulle braccia e la sua carnaggione era scura, quindi il Synbasileus potè immaginare quale sia il suo lavoro.
Quest'uomo si avvicinò al Synbasileus che smontò da cavallo e chiese:
"
Perché i Cumani vi stavano attaccando?"
"
Vedete, la nostra è una delle tante tribu di Peceneghi della zona ed i Cumani erano i nostri padroni. Quei soldati ci hanno attaccato perché ci stiamo ribellando al loro
volere."
"
Come mai questa ribellione?"
"
A causa delle guerre, i Cumani le stanno prendendo da tutti i vicini, i Russi a nord, i Magiari ad ovest, i Georgiani e sud-est ed i Romei a sud-ovest. Oramai i Cumani non potendo
difendere l'intera provincia la stà saccheggiando e vogliono che li seguiamo con loro ad Oriente."
"
Io vi posso aiutare, la mia armata ha il compito di conquistare la fortezza di Iaski Torg e di cacciare qualsiasi Cumano dal territorio."
"Conosco delle scorciatoie che accorceranno il cammino così da prendere i Cumani impreparati ad un assedio."
"
Quando Iasky cadrà sarete al sicuro sotto lo stendardo dell'aquila bifronte."
Anno 1188, 4 Giugno
La conquista di Iaski Torg
L'armata dopo aver marciato per quasi due mesi raggiunse la fortezza di Iaski, il nemico ancora non accortosi della minaccia sembra essere tranquillo.
Ma ad un tratto il Synbasileus vide un'altra armata ed in mezzo a questa c'erano dei prigionieri chiusi in un carro, accanto a lui c'era il governatore di Vaslui che gli riferì:"
Quelli sono altri uomini delle tribù dei Peceneghi. A guidare l'armata c'era Sirchan Kunbek, conosciuto nella regione come l'"Impalatore" per via che tutti i ribelli catturati da lui dopo un'agoniante tortura venivano impalati."
Il Synbasileus analizzò il terreno, l'esercito di Sirchan era ai piedi della collina e la guarnigione di Iaski era alle loro spalle, sapendo di rischiare un attacco alle spalle il Synbasileus uscì allo scoperto e dichiarò battaglia ai Cumani.
Lo schieramento era diverso dal solito, gli arcieri erano come al solito in prima linea ma lancieri e fanti erano alternati, ove c'erano pochi lancieri furono disposti dei fanti pronti a supportarli.
La cavalleria invece di essere divisa in due tronchi fu messa a protezione dell'ala sinistra, con gli arcieri a cavallo sul lato destro per rallentare l'avanzata dell'armata di supporto.
Lo schieramento Cumano si presentava con i Dreg al fianco destro, mentre il Generale era in mezzo alla fanteria con gli arcieri e le baliste indietro.
La tattica dei Cumani sembrava colpire i Romei da due fronti ed il Synbasileus sapeva che il tempo non era dalla loro, mandò la cavalleria al fianco destro dello schieramento nemico riuscendo a superare i Dreg grazie all'ausilio degli arcieri che li tenevano occupati, ma il Generale Sirchan inviò delle truppe di fanti per rallentarli.
Il capitano dei Prokoursatores alzò la spada e l'istante seguente l'abbassò e tutti i cavalieri caricarono i fanti nemici che furono spazzati via, i Dreg avanzarono fino a raggiungere la fanteria a destra dello schieramento che senza l'ordine del Synbasileus partì alla carica, mentre il Generale caricò la parte sinistra priva di cavalleria.
Finalmente disimpegnati la cavalleria si divise in due tronchi, uno caricò il generale nemico mentre l'altra caricò gli arcieri e le baliste che avevano iniziato a scagliare i dardi infuocati.
A pochi metri i Dreg furono impegnati dai fanti che li inseguivano, alcuni cavalieri si diressero contro di loro per farli ripiegare.
La fanteria cumana tentò di avanzare per attaccare gli arcieri a cavallo che rallentavano i rinforzi, ma furono fermati dal Synbasileus stesso.
A sinistra il Sirchan ed i suoi uomini tengono testa alla potenza romea, mentre a destra Etrek assaltò la parte destra dello schieramento.
L'esito della battaglia sembrò puntare a favore dei Cumani, finché dalla parte sinistra dello schieramento si sentì un frastuono e si vide la testa di Sikhan su uno stendardo cumano, questa mossa fece abbassare di molto il morale delle truppe cumane che si arresero subito. Anche Etrek si arrese alle forze romee.
Lo scontro finì con 710 morti e 136 feriti per i Romei e con la fuga di 17 Cumani, 232 catturati fra cui Etrek Kunbek e 513 morti fra cui il temuto Sirchan Kunbek.
Essendo Etrek un nobile Cumano, fu inviato un riscatto al Khan Cumano che rifiutò a causa del fallimento di Etrek e di Sirchan
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Iaski Torg cadde ed i Peceneghi stipularono un patto di vassallaggio con i Romei, che in cambio di entrare a far parte dell'Impero grazie alla Themata potevano costituire degli eserciti per la difesa dei loro territori senza rischiare di essere deportati in altre parti dell'impero.
Le ostilità fra Cumani e Romei cessarono con la caduta di Iaski, anche se la tregua fu stipulata due anni dopo ad Olese, in cambio della resa i Romei pagarono i Cumani con 1190 monete d'oro riaprendo anche i commerci.