00 01/04/2009 13:38
Rivisitazione del Regno di Gerusalemme... come sarebbe dovuta andare

Anni 1172-1174 Crociata al Cairo.


Dopo aver resi sicuri i confini al nord del Regno respingendo un attacco dei Turchi con il generale Umfredo II di Toron






e stringendo alleanza con il Basileus e con i Siriani ad est,
Ecco che i Fatimidi cercano un attacco a Kerak... Baldovino III interviene di persona e scaccia gli egizi



e li mette in fuga





Re Baldovino III, ancora in vita (nella realtà era morto di dissenteria poco più che 30 enne), invita suo fratello Amalrico a prendere la croce.
L'occasione è ghiotta, arrivano gli alleati danesi, polacchi e gli inglesi, che attraversando la Turchia, mi permettono di stare tranquillo anche al nord...
Damietta e Alessandria sono sguarnite.. Amlarico pensa ad una crociata in grande stile per rendere sicura e duratura la presa del Cairo...
Marciamo su Damietta, ma prima 1 grossa armata fatimide stà per lasciare i confini è vicino a Damietta (la sede del Sultano).. è ora di misurare la forza di Amalrico.. attacchiamo i 2 eserciti..



Il Sultano si salva per miracolo e si ritira a Damietta, per riorganizzare le difese.

Marciamo su Damietta..



Amalrico entra in città


L'erede

E il suo ersercito fanno ingresso solenne in Damietta, dopo aver sfondato le porte, il Sultano indietreggia...


Infuria la battaglia e ben presto l'esercito fatimide indietreggia



L'ultimo tentativo del Sultano che gloriosamente va incontro alla morte, dà l'esempio al suo esercito intimorito e rintanato...



La resistenza fatimide allo stremo


Amalrico estende i confini del Regno , Damietta è caduta..
Ci abbandoniamo al saccheggio.. e costruiamo la Chiesa



Il nuovo Sultano grande combattente ,ma scarsamente apprezzato dalla popolazione (autorità2), è ad Alessandria... anch'essa sguarnita.
Amalrico marcia su Alessandria.. e i crociati giungono alle sue porte




Il Sultano può vantare tra le altre unità un formidabile battaglione di 61 cavalieri equipaggiati al meglio....



Ma non sono sufficienti... Cade sotto i colpi dei crociati, onore a lui..



Alessandria è nostra e ora la costa è crociata, dopo sei mesi (un turno) di meritato riposo, marciamo sul Cairo, la sede del nuovo Sultano e meta della crociata.
Iniziano i primi disertori e l'esercito di Amalrico che stava assediando, si trova in inferiorità, ma arrivano i Guardiani del S.Sepolcro in loro soccorso da Damietta e aiutano ad assediare la città, sul lato nord.
Ma ecco il Sultano decide una sortita ed attacca i nostri rinforzi e ben presto sono circondati...



Lo scontro è feroce, siamo sempre di meno.. e loro sono veramente tanti, Amalrico è lontano...dall'altra parte della città..



Cade anche il nostro glorioso capitano, Amalrico, decide di attendere l'esercito del Sultano e schiera i battaglioni...per non arrivare stremati allo scontro.



Amalrico suona la carica, il Sultano è sconfitto, l'Egitto cade in mano alla rivolta degli emiri, ormai è un lonano nemico presto dimenticato...



Amalrico, grande condottiero e liberatore del delta del Nilo, rimane ucciso nello scontro... morendo da eroe ,riabilitata la sua morte (nella sroria vera era morto di dissenteria... anche lui)..


1174
L’Egitto è caduto!
Il periodo di pace dura poco più di 1 anno, infatti i crociati ripartono, per le loro patrie e le armate attraversano l’intero Regno di Gerusalemme ,ma procedono a rilento, quasi volessero rimanere nei luoghi santi. (io li capisco benissimo, ma mi sa tanto di un piccolo bug, anche perché sono intere armate e in territori stranieri.. molto costoso).


I Turchi si fanno più intraprendenti e cercano la riconquista di Adana sottratagli qualche anno prima.
I confini nord sono nuovamente minacciati.
Un’armata Turca supera il limite di sicurezza e la guarnigione di Adana prontamente interviene, sbarrandogli la valle.
E’ battaglia, ma l’anima dell’armata del nord è purtroppo per i turchi ,la rinomata e temuta cavalleria templare (piccola modifica personale, ho bloccato il morale dei cavalieri degli ordini monastico militari e degli Hashasin)..
Lo scontro si risolve velocemente con la rotta dei guerrieri turchi






1178 Se il Nord deve rimanere vigile, al sud le cose, sono più rosee gli insediamenti fatimidi sono scarsamente equipaggiati e Asyut cade velocemente.






1179 Ma ecco che l’Islam reagisce….Viene indetta una guerra santa (il jhiad) sul Cairo …
L’ Egitto è caduto e i suoi territori sono facile terra di conquista, un insediamento islamico al centro dell’intera regione fatimide sarebbe la rinascita di una forza nemica, potente e coordinata contro il Regno.


Il Regno non ha però forze sufficienti per poter resistere ad un attacco coordinato degll’intero Islam.
La decisione è ardua.. ancora armate occidentali sono presenti, ma distanti.
Ho bisogno di aiuto… di alleati fidati.
Invio un emissario al Famigliare del re inglese, il suo esercito è accampato ormai da circa un anno e mezzo nei pressi di Adana.
Consegno dunque la difesa del Cairo e la sua intera città al Regno inglese.. Che euforicamente accetta.



da parte mia potrò renderlo più sicuro, poiché ho già Damietta , Alessandria e Asyut che possono fornire piccole ,ma preziose armate… Ma con la perdita del Cairo, le casse del Regno iniziano a non essere più floride… A sud di Quenah c’è un insediamento di ribelli del califfato fatimide, la sua conquista, soddisferà la fame di fondi di Baldovino III. L’intera guarnigione del Cairo ormai vacante, assedia Quenh





La resistenza è determinata



Ecco i temibili arceri mammelucchi



Ma non sono sufficienti e presto I ribelli vengono soprafatti










La caduta dell’insediamento è rapida e le casse respirano.




Gli “alleati” Siriani, rivelano la loro vera natura e sono i primi a prendere in mano le armi della guerra santa… una potente armata da Damasco parte ,lasciando pressoché incustodita la ridente città…
L’occasione è ghiotta e Re Baldovino, preoccupato si rivolge al Papa, mettendolo al corrente della nuova minaccia dei luoghi santi.

1180 Crociata su Damasco (questo è un probabile errore poiché una crociata su un altro insediamento era preferibile per tentare di far cadere la Siria come l’Egitto, portandogli via molti territori)… i luoghi di S. Paolo.
Grandi adesioni dell’Europa, con molte armate già vicine.
Ma i Siriani non sono i Fatimidi, il loro regno è florido, le casse sono piene, l’estensione è elevata e la possibilità bellica…è tramenda.
I Danesi sono lì vicino, il figlio del re Baldovino III ,prende anche lui la croce, c’è grande desiderio di vendetta, verso i Siriani e l’impeto giovanile del principe è grande, assediamo Damasco e l’armata danese è con noi.




Un piccolo rinforzo siriano accorre in aiuto della guarnigione, spaventata da due possenti armate… è guerra.




Ma cade presto il loro generale



La potente cavalleria crociata







Damasco cade facilmente,grazie ai danesi, ma capisco che i siriani non sono i fatimidi usano tecniche più evolute e l’esercito è composto da unità estremamente bellicose.


Una potente armata siriana è nei pressi di Damasco, il giovane principe decide di ricacciarla nei loro nuovi confini.
Usciamo dalla città e le andiamo incontro, sono leggermente inferiori numericamente... e noi abbiamo il morale alle stelle, certi della vittoria, non indugiamo e uscendo in gran forza dalla città attacchiamo il nemico … niente dei traditori siriani, dovrà restare nella contea di Damasco!
I Danesi non entrano in battaglia, sono a nord di Damasco, lo scontro avviene a sud… non il principe non attende!



E’ una disfatta!
lo stesso principe si salva per un pelo e corre in ritirata a Damasco, riorganizzando il resto dell’esercito in una città ostile e flagellata dal saccheggio. L’armata siriana al contrario non è neppure dimezzata, un grande generale la guida, ma soprattutto (piccola modifichina sulle nazioni islamiche, faccio reclutare prevalentemente arceri a cavallo , cavalleria leggera e medio pesante,arcieri e poca fanteria.. i Siriani,ora hanno fondi e possono permetterselo) un esercito veloce e aggressivo, si dimostra adatto ai territori aspri e impervi della Siria.(purtroppo non ho fatto molte foto della carneficina ,poiché ero troppo preso ..se quei salami della C.A avessero concesso di registrare simili scontri..)

Capisco subito che non riuscirò a fronteggiare la nuova minaccia in campo aperto, se non con eserciti veloci pesantemente armati e con gravi perdite… ma non ho fondi a sufficienza.
Devo spaventarli con il numero, recluto sergenti a cavallo ad Acri e unità di fanteria a Gerusalemme e esco per soccorrere Damasco… Lo scopo è allontanare l’esercito siriano e rimpinguare la guarnigione….
La crociata è finita, i guerrieri del nord partiranno tra breve, la superficialità del Re e l’intemperanza del giovane principe potrebbero costare molto care al futuro del Regno… I siriani è facile prevedere che non si placheranno.. Anche i Mori (la potenza mondiale del momento) e i Turchi (corrosi da anni di guerra con i bizantini gli stessi correligionari siriani e il Regno di Gerusalemme) scendono per la conquista del Cairo… affiliamo le armi .. tempi duri si avvicinano.


1181 Prima difesa del Cairo

L'armata siriana del possente Utham è alle porte della grande capitale dell'ormai defunto califfato fatimide.




A difesa della città una guarnigione inglese, colma di miliziani locali (geiale questo nuovo AoR... BRAVI)..(Anche se qui non si vedono)



Il Regno di Gerusalemme da sud ha mandato un esercito ben fornito con a capo il Generale Godfrey.



L'armata siriana, ben equipaggiata, è alle porte del Cairo



Inizia l'assedio


I Siriani sfoondano con l'ariete ed entrano in gran forze



Ma ecco che una doccia di olio bollente li attende



L'esercito inglese, preudentemente si accalca verso la via principale che porta al centro città e intrattiene così i terribili siriani...
I rinforzi intanto marciano con preoccupazione e combattuti tra il risparmiare le forze e l'urgenza.



La guarnigione inglese, intanto cerca di resistere come può alla violenta invasione.



Finalmente i rinforzi entrano in città



Il morale torna lato e i soldati dell' allenaza cristiana abbattono il terribile generale



Un nemico terribile in meno per i crociati, un colpo tremendo per il morale dei Siriani...Il Generale Godfrey marcia trionfalmente tra le file inglesi.



E dopo aver rassicurato gli animi si sposta per accerchiare il nemico uscendo dalla porta orientale della città, ma i terrbili arcieri a cavallo siriani lo anticipano e corrono ad attenderlo...



Godfrey, intelligentemente (mi faccio anche i complimenti) manda un battaglione di volenterosi pellegrini, reclutati per l'ocasione sulle mura a sfiancare i nemici con i dardi..
Godfrey schiera la sua terribile cavalleria pesante!




Ma il nemico rompe le fila e suona la ritirata, che è più una rotta a perdifiato... chi ha un cavallo si salva, ma chinon l'ha, è preso



Il Cairo è salvo,
i siriani pagano un sostanzioso riscatto e si ritirano velocemente... una nuova armata turca stà per arrivare, appena in tempo per ripreparare l'olio bollente, festeggiare la vittoria , riarmarci e sarà nuovamente Total War...

Estate 1182
Il Jhiad richiama l’Islam alla conquista del Cairo, il Regno inglese, custodisce la città che un tempo è stata la capitale del glorioso califfato fatimide.
Il Regno di Gerusalemme fedele alleato del sovrano inglese è in prima linea contro le forze islamiche che avanzano velocemente contro il Cairo, invadendo la Santa terra di nostro Signore Gesù Cristo.

Dai confini nord, i soliti Turchi avidi di vendetta, cercano per la terza volta la riconquista di Adana.

I due eserciti si incontrano in una giornata malinconica.


Suona la carica e inizia lo scontro






La Cavalleria Templare appare imbattibile e i turchi ancora una volta sono costretti ad una rotta sconquassata e quanto mai disastrosa.
Nello stesso anno a sud, il Cairo è minacciato seriamente dal potente generale turco, il temuto Kaikosru il possente, che assedia la ridente città del delta del Nilo.
Il generale crociato, Godfrey Chanteur accorre in aiuto della guarnigione inglese e attacca i Turchi.



Il grande esercito turco avanza senza timore



Lo scontro è feroce e il generale turco osserva ben difeso dai suoi

Centralmente non potremmo arrivare al generale, dobbiamo aggirare l’aggressiva fanteria saracena

Gli alleati inglesi ci riescono,ma sono poco protetti per reggere a lungo.

Facendosi largo l’eroico Godfrey accorre in aiuto agli inglesi

Con una carica devastante arriva sino al generale turco travolgendolo

L’esercito appena saputa la morte del loro generale si dà alla rotta più deleteria.

La Croce domina il campo di battaglia

Cadeveri ovunque



La carneficina è impressionante, una delle battaglie più sanguinose che queste terre ricordino, l’Islam trova un muro impenetrabile .
Nell’inverno dell’anno successivo (1183) è la Siria a tentare la conquista, il generale crociato Godfrey è ormai avvezzo agli accampamenti nei pressi del Cairo, costando parecchio alle casse di Baldovino III, che nella sua grande politica di assistenza e magnanimità cristiana, inizia ad avere nemici a corte… Il suo prestigio inizia a calare vertiginosamente e il popolo chiede una sala per l’assemblea… concessa, nonostante l’enorme spesa..
Intanto Qutb-al-Din il possente, il grande generale siriano, nei pressi del Cairo viene attaccato dalla coalizione Crociato-inglese.





Il grande generale siriano cade nello scontro, Baldovino III informato del recente successo decide di marciare su Homs.


1185 Homs è una roccaforte siriana sguarnita, il califfato siriano è in difficoltà e il Regno di Gerusalemme sul lato orientale è particolarmente forte.




Homs cade, ma una armata siriana diretta a sud, forse per rimpinguare un nuovo esercito per il Cairo rimane vicina alla costa, al confine con la contea di Tripoli, in pieno territorio crociato.
Il successo di Homs, fa sperare il meglio , un contingente robusto di soldati crociati, affrontano i nemici, il resto della truppa con il giovane principe rimane ad Homs, in copertura.


Dopo una pioggia di frecce

I nostri vittoriosi guardiani Marciano fieramente sul teatro della nuova vittoria


Vinta anche questa battaglia.
I turchi,non riescono a organizzare una nuova spedizione, sfiancati al nord “nell’eterna” battaglia con il Basileus, il loro impero corroso a est e a sud da i loro correlegionari i siriani, e in continua apprensione nei confini con il Regno di Gerusalemme, il Sultano turco è più impegnato a mantenere in piedi il sultanato che a cercare una vittoria dell’Islam.
I Siriani, perdendo Damasco e Homs si sono intimoriti e due loro grandi generali si sono schiantati a sud contro la resistenza Cristiana, che appare invincibile… ancora un glorioso generale siriano ha abbracciato la guerra santa e marcia sul Cairo, ma la sua armata è (citazione del forum) veramente un’armata Brancaleone… Tutta da costruire.
La difesa dell’Islam è affidata al Sultano Moro che, in marcia ormai da anni stà attraversando il deserto, per arrivare “purificato” (citazione quaresimale) al grande scontro che l’attende al Cairo… ma è ancora in piena marcia e Godfrey, il paladino della città e annoverato tra i grandi amici degli inglesi, decide di far riposare le sue membra e il suo esercito a Damietta, dove una città l’accoglie con gioia.
Le relazioni con gli inglesi peggiorano incredibilmente… e 6 mesi dopo la guarnigione inglese viene cacciata dal Cairo…
Le cose sembrano si fanno serie, a oriente ecco sullo sfondo l’armata siriana stremata che pazzescamente cerca l’assedio del Cairo difeso da una straordinaria guarnigione di ribelli, intanto un emissario siriano, viene a contrattare la pace, Baldovino, grande stratega, accetta e propone non solo la pace, ma anche una ripresa dei diritti commerciali e una allenza nuova…l’emissario commosso da tale generosità, accetta felice.
Ma il reale perdono del Re deve essere ancora guadagnato, poiché il Re ben consapevole delle falsità dei siriani ,della loro guerra alla cristianità, ha in serbo un pugno di ferro sotto un guanto di velluto..
Senza porre tempo in mezzo si passa a tramare contro i siriani…
Inverno 1185
Baldovino III convince il Papa a indire una nuova crociata a Musul, entusiasticamente diversi generali cristiani non ancora rientrati, accettano e marciano velocemente, su Musul.
Godfrey il paladino del Cairo, esce da Damietta con la sua esperta armata e si accampa vicino al Generale siriano ,per indurlo ad attaccare.



Qutb-al-Din il possente un tempo nemico dei crociati ,ingenuamente attacca e cade nel tranello ,poiché Godfrey non scendendo in battaglia cerca proprio di far morire il generale siriano per concentrarsi poi sul Sultano moro ,ormai molto vicino e ultimo nemico rimasto… La guarnigione del Cairo, si difende egregiamente, annienta l’esercito siriano, ma non riesce a far fuori il generale, che fugge.
Inverno 1186 il Sultano moro stremato dai lunghi mesi nel deserto, muore alle porte del Cairo, senza neppur aver assediato la città con la sua terribile armata…
Qutb-al-Din il possente, si riavvicina al Cairo e cerca di nuovo l’assedio, ma la sua armata conta appena 161 uomini, il che fa pensare ad un problema finanziario.. l’Islam è in ginocchio, Godfrey attacca il Cairo, la siria è al suo fianco… accecata dalla brama di vittoria della guerra santa
Ecco la potente guarnigione di nostalgici ribelli fatimidi con a capo la temibile cavalleria Mammelucca


Ecco l’armata siriana con il possente capo siriano… che i crociati hanno ribattezzato il pazzo

Il nostro esercito accampato, armato di ballista sfonda le porte della città

Aperte le porte lasciamo agli jhiadisti la parata pe la nuova conquista

La Siria entra nel Cairo , il Pazzo è tra I primi, Godfrey mette in atto il suo piano e lascia che la Siria venga travolta dai i ribelli correligionari

I pazzo si getta diritto alla morte, facendo non poche vittime e un gran favore alla cristianità

Travolto il nemico della cristianità, è ora di riprenderci il Cairo
La guarnigione, misteriosamente si lascia decimare dalle frecce e dai dardi della balista(piccolo bug?)

Quando ormai si decidono a caricare è ormai tardi..



Il colpo di grazia lo dà Godfrey il grande, il terrore dell’Islam, il vendicatore della cristianità

Il peccato di tradimento della Siria è stato espiato, il loro cieco devozionismo li ha portati a fidarsi, proprio di coloro che stavano comabettendo (i cristiani9, proprio contro chi era loro vicino (i fatimidi)





"Qual vantaggio infatti avrà l'uomo se guadagnerà il mondo intero, e poi perderà la propria anima? O che cosa l'uomo potrà dare in cambio della propria anima?"
Mt 16, 26