Nisi caste saltem caute
(Se non castamente, almeno cautamente )
Il Doge ebbe l'idea di organizzare una riunione segreta nell'estate del 1159 tra le 4 maggiori figure politiche della penisola:
il Doge stesso , Domenico Morosini
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il Signore di Milano Ottone Visconti
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il Priore Maior di Pisa Ranieri Caetani
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il re normanno di Sicilia Guglielmo I
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Il Doge sfrutto' le sue buone relazioni e la stima e il prestigio del quale godeva presso le 3 forze politiche per farli riunire tutti sotto lo stesso tetto a Palazzo podesta' di Faenza
nel cuore della notte. Un incontro che sarebbe dovuto rimanere il piu' a lungo possibile segreto.
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Il Doge : "miei stimati amcici. Il motivo per il quale vi ho chiesto di venir qui, in totale segretezza per ridefinire insieme con voi il nuovo scenario
politico del Mediterraneo. Inutile nasconderlo, di questo passo i nostri corrispettivi interessi ci porteranno a scontrarci l'uno con l'altro.
Ma quel che vi dovreste domandare ee' se cio' sia davvero necessario, e chi ne gioverebbe? Di certo ne gioverebbero le corti imperiali di Costantinopoli
e dell'imperatore Tedesco. Ne gioverebbero la corte del Regno D'Aragona, e del re di Francia. Probabilmente ne goirebbe il Califfo Almohade.
E probabilmente in tutto cio' anche lo stato Pontificio tenterebbe di trarne giovamento, e il Re Guglielmo qui presente ne e' testimone.
Miei nobili amici, in verita' vi dico, sono loro i nostri veri potenziali nemici. A partire dagli imperatori, che reclamano non appena ne hanno occasione
le nostre terre, io vi dico:divisi soccomberemo!"
Il Priore Maior: "ma lo ha detto anche lei che i nostri interessi ci porterebbero primo o poi ad uno scontro."
Il Doge: "Si l'ho detto. Ma e' pur vero che con ragionevolezza ,ho dimostrato che si possono raggiungere accordi che soddisfino tutte le parti.
Inultile ingannarci. Nessuno di noi ha la forza per sopraffare gli altri, figurarsi l'imperatore tedesco e tutti gli altri nemici. Disuniti faremo la fine
delle polis greche che dovettero assogettarsi al regno Macedone. Uniti potremo ripetere le gesta di Marathona, quando l'unione di una manciata
di citta' pote' sconfiggere il piu' potente impero sulla terra".
Il Priore Maior: "L'imperatore Barbarossa ci e' amico, e l'imperatore dei Romani d'Oriente non reclama nessuna delle nostre terre."
Il Doge: "ma non siete riusciti a conquistare l'entroterra. E' vero, la repubblica di Pisa non ha nessuno dei due imperatori nemici, anzi. Ma avendo
amico l'imperatore, non potete farvi amico il Santo Padre. In verita' vi dico, il giorno in cui subirete la prima grande sconfitta, pederete tutto
il vostro potere. Non avete un entroterra abbastanza vasto da poter rimpiazzare le perdite militari e civili in caso di sconfitta, che invece non manca
ne a noi ne ai vostri vicini rivali Genovesi. Cosa dovrebbe impedire alla Citta' di Genova di unirsi a noi per sconfiggervi?"
Re Guglialmo I : "Immagino dunque che lei abbia gia' trovato il modo di conciliare i nostri contrastanti interessi. Diversamente non credo ci avrebbe
convocati qua".
Il Doge: "L'unica soluzione che possa metter d'accordo tutti e' la formazione di un Quadriumvirato, con la definizione delle rispettive zone d'influenza
e possibilita' d'espansione".
Il Dignore di Milano: "Ci puo' mstrare esattamente cosa ha in mente?"
Il Doge: "Certo ho qui una mappa del mondo, con su tracciate quelle che dovrebbero essere le rispettive zone."
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Priore Maior: "Assurdo, come credete che Pisa possa espandersi nella penisola Iberica e nella Linguadoca? Gli Almohadi guidati da Abd al-Mu'min al-Kumi
hanno rovesciato il potere degli Almoravidi, e il Doge si aspetta che noi si possa battere un impero si esteso?"
Il Doge :"Non siete soli, e' questo il punto di tutta la faccenda, il Re Guglielmo I ha il vostro stesso interesse nella lotta contro gli Almohadi.
I re iberici saranno vostri naturali alleati."
il Priore: "Se pensa che avrei accettato una simile proposta, mi spiace ma ha fatto sprecare tempo a me e a lei stesso"
Il Doge :"Pensavo ad una risposta del genere. In verita' ho gia' iniziato i preparativi per una spedizione condotta da me medesimo. Ho gia' preso
accordi con il Papa che sancira' ufficialemente fra 3 anni a partire da oggi la Reconquista affinche' i cristiani si reimpossesino della provincia
di Al-Andalus. In cambio il Santro Padre ha richiesto come dono le isole Baleari. Non sto chiedendo alla citta' di Pisa di muovere guerra ai Califfato Berbero;
saro' io che con le mie truppe riesca a conquistare la ricca provincia di Al-Andalus e la Linguadoca , che saranno vostre come da accordo se firmerete questo Trattato
incambio della cessione dei vostri minori domini sulle isole di Corsica e Sardegna vostri territori Toscani in modo da poter giustificare in qualche modo tal regalo in sede
di Concilio ai nostri acerrimi rivale quali al momento siete. Si perche', il concilio crede cosi come voi nella guerra tra le Repubbliche marinare, ma di questo passo faremo tutti
prima o poi la fine delle ex-repubbliche di Amalfi Ragusa ed Ancona. Se vogliamo cambiare il corso della storia, dobbiamo espanderci e non ostacolarci a vicenda, facendo
il gioco dei vari Imperatori Califfi o Re. Loro tutti cercano di tenerci divisi, perche' sanno che combattendo uniti nessuno ci puo' fermare. Ovviamente le rotte commerciali con l'Egitto restera' sempre
ad appannaggio vostro, mentre il commercio con la terrasanta sarebbe diviso equamente. Uniti controlleremo il commercio di tutto il mondo, i Normanni controlleranno i flussi di Oro e Avorio provenienti
dall'Africa, i Milanesi controlleranno il commercio verso i regni di Francia e Inghilterra e noi controlleremo il Commercio con l'impero romano d'Oriente "
Il Priore: " Mi sembra che lei faccia i conti dimenticando la Repubblica di Genova".
Il Doge: "Con il vostro aiuto e quello di Milano assoggetteremo la Repubblica"
Il Signore di Milano: "E in tutto cio' cosa ci guadagna il comune di Milano? "
il Doge: "Oltre ad avere la nostra protezione nel passo del Brennero,avrete via libera per espandervi nella regione del Delfinato"
Il Signore di Milano : "Dovremmo muovere guerra all'imperatore?"
Il Doge: "In relta' l'imperatore ha gia' da tempo perso il controllo di quella regione, inoltre il Papa favorirebbe l'assogettazione, dato che
un giovane predicatore, Valdo, ha iniziato a predicare nella regione suscitando preoccupazione presso la Santa sede."
Il Priore: "Dovremmo firmare un accordo sulla base delle sue promesse?"
Il Doge: " Potrei ritenermi offeso per tale affermazione. Tutti voi sapete che sono un uomo d'onore, e in battaglia ho dimostrato di cosa son capaci
le forze della Serenissima. Tuttavia non chiedo di firmare sulla base delle mie promesse, gli accordi avranno validita' a patto che gli eventi
da me promessi si avverino, e potete star certi che solo la morte potra distogliermi dal raggiungere gli obiettivi prefissati. E' importante che i
contenuti di questa discussione restino celati, per non suscitare l'ira e una contromossa da parte dell'imperatore".
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Solo un uomo carismatico, di grande onore e incredibili qualita' in battaglia quali possedeva il Doge, potevano convincere cosi come fece i 3 potenti all'accordo.
[Modificato da spipi83 06/06/2010 14:08]