Non si può in effetti criticare il papato per la sua azione, nei secoli bui almeno. Quando Bisanzio riprende l'Italia il papa non ha tutto questo potere, Giustiniano anzi fa arrestare e deportare il papa che non gli piace e lo sostituisce con uno a lui più congeniale. Con i Longobardi la situazione cambia, l'Impero non è materialmente in grado di difendere la provincia, troppi invasori ad est (Avari e Persiani su tutti), la stessa Bisanzio minacciata, il Cesare dice "arrangiatevi" e Maurizio crea l'esarcato per arginare l'invasione (ma non aveva disperato di riprendere la penisola, ci doveva essere il momento opportuno, ma la riconquista ci sarebbe stata, e lo dimostra il suo testamento in cui lasciava l'Italia e l'Occidente ad un figlio e l'Oriente all'altro). Mentre si attendono tempi migliori, l'esarca fa quello che può, ma è a Ravenna, troppo lontano per difendere Roma, che spesso non è raggiungibile perché i Longobardi occupano la zona appenninica che collega Lazio e Romagna, e che ha in Perugia il suo caposaldo maggiore. I rinforzi non arrivano, Ravenna è lontana, Bisanzio non ne parliamo; Roma è sotto minaccia, spesso sotto assedio. Chi è l'unica autorità riconosciuta in città? Il Papa; è lui che organizza le difese militari della città, è lui che vende i tesori della Chiesa per convincere i Longobardi a ritirarsi, e non lo fa una volta, ma diverse volte fino a quando Longobardi ed Impero non giungono ad una pace, ad inizio del VII secolo. Poi il dominio imperiale diventa sempre più effimero, quando anche Ravenna cade e Bisanzio controlla poche zone nel sud, nulla può impedire ai Longobardi di prendere anche Roma, e sebbene siano ormai cattolici e non più ariani, non sono, per il papa, vicini raccomandabili. A chi chiedere aiuto? A Bisanzio in quel momento in gravi difficoltà militari e pure scismatica per la questione iconoclasta o a qualche devoto e potente vicino tipo i Franchi di Pipino e Carlo? Certo il re franco ha interessi più a nord di Roma che diventa una città ai confini dei suoi domini, è il protettore perfetto vicino ma non troppo e devotamente legato al pontefice essendo stato incoronato da lui. A questo aggiungiamo che Bisanzio era priva di basileus, essendo stato Costantino accecato da sua madre Irene che ora governa come sovrano, quindi il salto del fosso fu logica conseguenza.
Una maggiore autonomia, nata dalla situazione politico-militare, ed una maggiore libertà d'azione nata per far fronte alle necessità di difesa dell'Urbe divenne nel tempo un dominio monarchico.
-------------------------------------------------
"Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)
"Ingiuriare i mascalzoni con la satira è cosa nobile, a ben vedere significa onorare gli onesti" (Aristofane)