15/05/2013 17:05 |
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| | | OFFLINE | Post: 481 | Registrato il: 08/07/2009
| Città: SAREZZO | Età: 30 | Cavaliere | |
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premetto che ho votato Iberica, ma lancio una proposta: sebbene so per certo le enormi differenze tra spagnoli e crociati, non si potrebbe unificare spagnoli e crociati per poi separare l'italia del centro-nord?
spiego i motivi: sia gli iberici che i crociati che i normanni sono popoli di cultura occidentale che entrano profondamente a contatto con la terra ed il popolo islamico, per poi assorbirne molte influenze. sebbene ripeto conosco le profonde differenze fra i due stili, non si potrebbe creare una cultura che sia un misto fra quella europea e quella islamica e poi usarla in spagna e sicilia e terrasanta? così si avrebbe un centro-nord italia marcatamente subalpino mentre quelle fazioni che consideriamo come ponte culturale tra europei e arabi avrebbero così un loro preciso stile architettonico, che sia un mix tra quello sudeuropeo e quello arabo. insomma anche guardando la mappa si avrebbe un bel colpo d'occhio a mio avviso, con gli insediamenti che a partire dall'arabia diventano sempre meno arabizzati man mano che lo sguardo si alza verso nord xD
so che sarebbe anche questa una forzatura, ma mi sembra il compromesso migliore tra quelli praticabili. --------------------------------------------------
Bernhard Rothmann (Munster, 13 Gennaio 1534) :i vecchi credenti non vogliono permettere a nessuno di scegliere quale vita condurre, vogliono che voi lavoriate per loro e siate contenti della fede che vi consegnano i dottori. la loro è una fede di condanna, è la fede spacciataci dall'antiscristo! ma noi, fratelli, noi vogliamo redenzione! noi vogliamo libertà e giustizia per tutti! noi vogliamo leggere liberamente la parola del signore e liberamente scegliere chi deve parlarci dal pulpito e chi rappresentarci in consiglio! chi infatti decideva i destini della città prima che lo scacciassimo a pedate? il vescovo. e chi decide ora? i ricchi, i notabili borghigiani, illustri ammiratori di lutero solo perchè la sua dottrina consente loro di resistere al vescovo! e voi, fratelli e sorelle, voi che fate vivere questa città, non potete mettere parola nelle loro sentenze. voi dovete soltanto ubbidire, come sbraita lo stesso lutero dalla sua tana principesca.i vecchi credenti vengono a dirci che i buoni cristiani non possono occuparsi del mondo, che devono coltivare la loro fede in privato, seguitando a subire in silenzio i soprusi, perchè tutti siamo peccatori condannati a espiare. ma il tempo è giunto! i potenti della terra saranno spodestati, i loro scrani cadranno, per mano del signore. cristo non viene a portarci la pace, ma la spada. le porte sono ora aperte per coloro che sapranno osare. se penseranno di schiacciarci con un colpo di spada, con la spada pareremo quel colpo per restituirne cento!!! |
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15/05/2013 17:06 |
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| | | OFFLINE | | Post: 2.335 | Registrato il: 17/05/2010
| Città: NAPOLI | Età: 43 | Principe | |
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quello che dici non è affatto stupido....effettivamente gli stili erano differenti, ma mantenendo una certa "neutralità" forse si potrebbe.
ne discuteremo, grazie dell'intervento |
15/05/2013 18:53 |
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| | | OFFLINE | Post: 5.109 | Registrato il: 12/06/2010
| Città: MOLA DI BARI | Età: 33 | Principe | | |
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L'idea di romolo non è per niente male, dovreste seriamente considerarla... |
15/05/2013 19:22 |
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| | | OFFLINE | | Post: 2.335 | Registrato il: 17/05/2010
| Città: NAPOLI | Età: 43 | Principe | |
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si infatti è una cosa su cui discuteremo seriamente....ovviamente devono dare un parere dak e andry che sono quelli che si occupano del lavoro in sè.... |
15/05/2013 21:26 |
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| | | OFFLINE | Post: 8.682 | Registrato il: 29/09/2006
| Principe | |
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per carità non toccate i polacchi, che iddio ce ne scampi e liberi.
lasciateli come stanno...
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15/05/2013 21:41 |
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| | | OFFLINE | Post: 1.759 | Registrato il: 30/12/2010
| Principe | |
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Mi piace anche a me l'idea di Romolo, entrambe erano culture con influenze islamiche però certo vedere a Leon alcuni edifici islamici forse sarebbe un po troppo forzato... è difficile scegliere, per questo è importante il sondaggio :)
« (...) Noi vogliamo dunque abolire radicalmente la dominazione e lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo, noi vogliamo che gli uomini affratellati da una solidarietà cosciente e voluta cooperino tutti volontariamente al benessere di tutti; noi vogliamo che la società sia costituita allo scopo di fornire a tutti gli esseri umani i mezzi per raggiungere il massimo benessere possibile, il massimo possibile sviluppo morale e materiale; noi vogliamo per tutti pane, libertà, amore, scienza. (...) »
( Errico Malatesta, Il Programma Anarchico, 1919
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Mentre il popolo pensa che l’anarchismo sia solo un violento movimento contro lo Stato, l’anarchismo è un qualcosa di molto più sottile e con varie sfumature che una semplice opposizione al potere governativo. Gli anarchici si oppongono all’idea stessa che il potere e il dominio siano necessari per l’esistenza di una società, ed in alternativa vogliono la creazione di forme di organizzazione sociale, politica ed economica cooperative e non gerarchiche. (L. Susan Brown, The Politics of Individualism)
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16/05/2013 12:47 |
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| | | OFFLINE | | Post: 2.335 | Registrato il: 17/05/2010
| Città: NAPOLI | Età: 43 | Principe | |
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si, in effetti credo che il sondaggio serva anche a dare nuove idee..partecipate! |
16/05/2013 16:08 |
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| | | OFFLINE | Post: 557 | Registrato il: 02/01/2013
| Città: TARANTO | Età: 38 | Cavaliere | |
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L'idea di Romolo Augustolo è oltremodo interessante e vi dirò,potrebbe essere la soluzione ideale.Per quanto,a voler essere precisi,l'Italia del sud aveva influenze bizantine e non solo arabe.Comunque in linea di massima caldeggio la proposta di Romolo.
Quindi se ho capito bene le fazioni italiane e nord di Roma le mandiamo nella cultura north european mentre le fazioni iberiche,crociate e sud italiane nella south european,giusto? Quindi non c'è più bisogno del posto in più? Ma il gioco può stare con una cultura in meno?
Chiedo a Romolo di schematizzarci la sua proposta se ho capito male. [Modificato da K-1 16/05/2013 16:09] |
18/05/2013 13:52 |
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| | | OFFLINE | Post: 168 | Registrato il: 03/01/2013
| Città: MUSSOMELI | Età: 32 | Fante | |
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No a quanto ho capito io Romolo proponeva di creare la nuova cultura unificando crociati, iberici e siciliani e lasciando le fazioni del nord italia nella south european...proposta che anch'io caldeggio, sebbene qualche inevitabile forzatura, cosa che d'altronde ci sarebbe in qualsiasi accostamento si volesse fare... grazie CA
"Non condivido la tua idea, ma darei la vita affinché tu la possa esprimere" - Voltaire(?) |
18/05/2013 15:30 |
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| | | OFFLINE | Post: 5.109 | Registrato il: 12/06/2010
| Città: MOLA DI BARI | Età: 33 | Principe | | |
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Danilo.92, 18/05/2013 13:52:
No a quanto ho capito io Romolo proponeva di creare la nuova cultura unificando crociati, iberici e siciliani e lasciando le fazioni del nord italia nella south european...proposta che anch'io caldeggio, sebbene qualche inevitabile forzatura, cosa che d'altronde ci sarebbe in qualsiasi accostamento si volesse fare... grazie CA
Esatto...anch'io sono sempre più convinto che sia la strada migliore da seguire...considerando anche che non c'è una marcata differenza fra il numero di votanti per le due scelte di questo sondaggio... |
18/05/2013 15:54 |
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| | | OFFLINE | | Post: 574 | Registrato il: 23/01/2011
| Città: BOLOGNA | Età: 32 | Cavaliere | |
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penso anch'io sarebbe la soluzione migliore unificare siciliani, ispanici e crociati. o per lo meno ispanici e siciliani e lasciare i crociati agli europei |
18/05/2013 16:02 |
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| | | OFFLINE | Post: 977 | Registrato il: 11/05/2010
| Città: LATINA | Età: 32 | Barone | |
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il problema che si pone è che le differenze tra le 3 culture (italica [south], iberica e crociata) sono sostanziali, quindi prima di tutto è necessario porre i paletti inziali e selezionare le 2 culture da inserire in game, mentre la terza va ad inserirsi, con non poca difficoltà, in quelle presenti.
a tal proposito le opzioni sono molteplici, una è stata fatta presente da romolo, ed è l'opzione che stavo prendendo in considerazione in caso di successo della cultura iberica. l'altra è invece quella riguardante una vittoria crociata, a seguito della quale punterei a ricreare al meglio la differenza interna nella penisola iberica, conferendo gli insediamenti crociati all'aragona (seppur la cosa mi rattristi) sottolieando le forti influenze arabe, e porre leon nell'italica in modo da evidenziare i forti influssi franchi.
vediamo come va il sondaggio, anche se al momento non c'è una netta prevalenza di uno o dell'altro fronte. in ogni caso ci ingegneremo, non resta che attendere
"Per una scodella d'acqua, rendi un pasto abbondante; per un saluto gentile, prostrati a terra con zelo; per un semplice soldo, ripaga con oro; se ti salvano la vita, non risparmiare la tua. Così parole e azione del saggio riverisci; per ogni piccolo servizio, dà un compenso dieci volte maggiore: chi è davvero nobile, conosce tutti come uno solo e rende con gioia bene per male" - Mahatma Gandhi
"Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo." - Mahatma Gandhi
"You may say I'm a dreamer, but I'm not the only one" - Imagine, John Lennon
"ma é bene se la coscienza riceve larghe ferite perché in tal modo diventa più sensibile a ogni morso. Bisognerebbe leggere, credo, soltanto libri che mordono e pungono. Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo? Affinché ci renda felici, come scrivi tu? Dio mio, felici saremmo anche se non avessimo libri, e i libri che ci rendono felici potremmo eventualmente scriverli noi. Ma abbiamo bisogno di libri che agiscano su di noi come una disgrazia che ci fa molto male, come la morte di uno che ci era più caro di noi stessi, come se fossimo respinti nei boschi, via da tutti gli uomini, come un suicidio, un libro dev'essere la scure per il mare gelato dentro di noi." - Franz Kafka
"Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
L'indifferenza è il peso morto della storia. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l'intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l'attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c'è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti." - Antonio Gramsci
http://www.youtube.com/watch?v=_M3dpL4nj3Q
https://www.youtube.com/watch?v=QcvjoWOwnn4 |
18/05/2013 16:02 |
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| | | OFFLINE | Post: 225 | Registrato il: 06/06/2010
| Città: NAPOLI | Età: 29 | Scudiero | |
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L'idea di Romolo è ottima, ma per chi non l'avesse notato, applicandola rimangono nella south european i soli italici del nord + centro... molte fazioni ma un'area relativamente piccola, considerando che bc già ingrandisce leggermente l'italia. Potreste lasciare portoghesi e aragonesi nella south che ne dite?
--------------------------------------------------
Quando un popolo, divorato dalla sete di libertà, si trova ad avere dei mescitori che gliene versano quanta ne vuole, fino ad ubriacarlo, allora accade che se i governanti resistono alle richieste dei cittadini sempre più esigenti, sono denunciati come tiranni.
E avviene anche che chi si dimostra disciplinato è definito un uomo senza carattere; che il padre impaurito finisce per trattare il figlio come suo pari, e non è più rispettato; che il maestro non osa rimproverare gli scolari, e costoro si fanno beffe di lui.
In questo clima di libertà, e nel nome della medesima, non vi è più riguardo nè rispetto per nessuno. In mezzo a tanta licenza, nasce e si sviluppa una mala pianta: la tirannia...
PLATONE, IV secolo a.C.
- - - -
Utente di youtube commenta un video di un team coreano femminile di danza:
"TO THE FAPCAVE!"
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19/05/2013 01:16 |
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| | | OFFLINE | Post: 481 | Registrato il: 08/07/2009
| Città: SAREZZO | Età: 30 | Cavaliere | |
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la mia idea era lasciare la south european solo nell'italia del centro-nord perchè effettivamente penso che una città come Firenze, Pisa o Genova o Venezia sia sostanzialmente diversa da una città come Palermo o Barcellona o Gerusalemme. detto questo so che sarebbe una forzatura vedere Leon mezza araba, ma è anche vero che vedere Granada uguale a Lugano penso sia ancora peggio. poi sostanzialmente BC è un mod con molte fazioni italiane, e si avrebbe la South European per 4 fazioni (Pisa, Genova, Venezia e Papato) mentre quella mista per 5 fazioni. inoltre immaginatevi l'Italia con questo sistema, con l'Impero che spesso entra in Italia: si vedrebbe la penisola come un vero crocevia di popoli e culture con 3 stili di insediamento diversi: uno spettacolo a mio parere.
poi ovvio è pur sempre una forzatura, ma purtroppo gli slot sono quelli, potendo avremmo fatto anche 2 culture in più e non solo! --------------------------------------------------
Bernhard Rothmann (Munster, 13 Gennaio 1534) :i vecchi credenti non vogliono permettere a nessuno di scegliere quale vita condurre, vogliono che voi lavoriate per loro e siate contenti della fede che vi consegnano i dottori. la loro è una fede di condanna, è la fede spacciataci dall'antiscristo! ma noi, fratelli, noi vogliamo redenzione! noi vogliamo libertà e giustizia per tutti! noi vogliamo leggere liberamente la parola del signore e liberamente scegliere chi deve parlarci dal pulpito e chi rappresentarci in consiglio! chi infatti decideva i destini della città prima che lo scacciassimo a pedate? il vescovo. e chi decide ora? i ricchi, i notabili borghigiani, illustri ammiratori di lutero solo perchè la sua dottrina consente loro di resistere al vescovo! e voi, fratelli e sorelle, voi che fate vivere questa città, non potete mettere parola nelle loro sentenze. voi dovete soltanto ubbidire, come sbraita lo stesso lutero dalla sua tana principesca.i vecchi credenti vengono a dirci che i buoni cristiani non possono occuparsi del mondo, che devono coltivare la loro fede in privato, seguitando a subire in silenzio i soprusi, perchè tutti siamo peccatori condannati a espiare. ma il tempo è giunto! i potenti della terra saranno spodestati, i loro scrani cadranno, per mano del signore. cristo non viene a portarci la pace, ma la spada. le porte sono ora aperte per coloro che sapranno osare. se penseranno di schiacciarci con un colpo di spada, con la spada pareremo quel colpo per restituirne cento!!! |
19/05/2013 01:34 |
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| | | OFFLINE | Post: 225 | Registrato il: 06/06/2010
| Città: NAPOLI | Età: 29 | Scudiero | |
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Romolo Augustolo, 19/05/2013 01:16:
la mia idea era lasciare la south european solo nell'italia del centro-nord perchè effettivamente penso che una città come Firenze, Pisa o Genova o Venezia sia sostanzialmente diversa da una città come Palermo o Barcellona o Gerusalemme. detto questo so che sarebbe una forzatura vedere Leon mezza araba, ma è anche vero che vedere Granada uguale a Lugano penso sia ancora peggio. poi sostanzialmente BC è un mod con molte fazioni italiane, e si avrebbe la South European per 4 fazioni (Pisa, Genova, Venezia e Papato) mentre quella mista per 5 fazioni. inoltre immaginatevi l'Italia con questo sistema, con l'Impero che spesso entra in Italia: si vedrebbe la penisola come un vero crocevia di popoli e culture con 3 stili di insediamento diversi: uno spettacolo a mio parere.
poi ovvio è pur sempre una forzatura, ma purtroppo gli slot sono quelli, potendo avremmo fatto anche 2 culture in più e non solo!
E straquoto, il mio (lasciare nella south anche portogallo e aragona) era solo un emendamento che permette di avere il crogiuolo di culture anche nella penisola iberica, evitando al tempo stesso di usare una cultura per la sola italia settentrionale
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Quando un popolo, divorato dalla sete di libertà, si trova ad avere dei mescitori che gliene versano quanta ne vuole, fino ad ubriacarlo, allora accade che se i governanti resistono alle richieste dei cittadini sempre più esigenti, sono denunciati come tiranni.
E avviene anche che chi si dimostra disciplinato è definito un uomo senza carattere; che il padre impaurito finisce per trattare il figlio come suo pari, e non è più rispettato; che il maestro non osa rimproverare gli scolari, e costoro si fanno beffe di lui.
In questo clima di libertà, e nel nome della medesima, non vi è più riguardo nè rispetto per nessuno. In mezzo a tanta licenza, nasce e si sviluppa una mala pianta: la tirannia...
PLATONE, IV secolo a.C.
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Utente di youtube commenta un video di un team coreano femminile di danza:
"TO THE FAPCAVE!"
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27/05/2013 20:12 |
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| | | OFFLINE | Post: 977 | Registrato il: 11/05/2010
| Città: LATINA | Età: 32 | Barone | |
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uh, è già il 27...SONDAGGIO CHIUSO!
situazione attuale:
cultura crociata 19
cultura iberica 18
"Per una scodella d'acqua, rendi un pasto abbondante; per un saluto gentile, prostrati a terra con zelo; per un semplice soldo, ripaga con oro; se ti salvano la vita, non risparmiare la tua. Così parole e azione del saggio riverisci; per ogni piccolo servizio, dà un compenso dieci volte maggiore: chi è davvero nobile, conosce tutti come uno solo e rende con gioia bene per male" - Mahatma Gandhi
"Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo." - Mahatma Gandhi
"You may say I'm a dreamer, but I'm not the only one" - Imagine, John Lennon
"ma é bene se la coscienza riceve larghe ferite perché in tal modo diventa più sensibile a ogni morso. Bisognerebbe leggere, credo, soltanto libri che mordono e pungono. Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo? Affinché ci renda felici, come scrivi tu? Dio mio, felici saremmo anche se non avessimo libri, e i libri che ci rendono felici potremmo eventualmente scriverli noi. Ma abbiamo bisogno di libri che agiscano su di noi come una disgrazia che ci fa molto male, come la morte di uno che ci era più caro di noi stessi, come se fossimo respinti nei boschi, via da tutti gli uomini, come un suicidio, un libro dev'essere la scure per il mare gelato dentro di noi." - Franz Kafka
"Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
L'indifferenza è il peso morto della storia. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l'intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l'attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c'è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti." - Antonio Gramsci
http://www.youtube.com/watch?v=_M3dpL4nj3Q
https://www.youtube.com/watch?v=QcvjoWOwnn4 |
27/05/2013 23:28 |
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| | | OFFLINE | Post: 5.109 | Registrato il: 12/06/2010
| Città: MOLA DI BARI | Età: 33 | Principe | | |
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come vedete la differenza è minima...appena un punto di distacco...
Non sarebbe forse il caso di seguire il saggio consiglio di Romolo? |
27/05/2013 23:37 |
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| | | OFFLINE | Post: 977 | Registrato il: 11/05/2010
| Città: LATINA | Età: 32 | Barone | |
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UnequivocalMr.Crow, 27/05/2013 23:28:
come vedete la differenza è minima...appena un punto di distacco...
Non sarebbe forse il caso di seguire il saggio consiglio di Romolo?
la differenza è minimissima, praticamente nulla. d'altronde il sondaggio è sempre stato un pareggio...decisione difficile, ma diamo tempo al tempo.
...allora credo di non aver capito il consiglio di romolo o.O
"Per una scodella d'acqua, rendi un pasto abbondante; per un saluto gentile, prostrati a terra con zelo; per un semplice soldo, ripaga con oro; se ti salvano la vita, non risparmiare la tua. Così parole e azione del saggio riverisci; per ogni piccolo servizio, dà un compenso dieci volte maggiore: chi è davvero nobile, conosce tutti come uno solo e rende con gioia bene per male" - Mahatma Gandhi
"Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo." - Mahatma Gandhi
"You may say I'm a dreamer, but I'm not the only one" - Imagine, John Lennon
"ma é bene se la coscienza riceve larghe ferite perché in tal modo diventa più sensibile a ogni morso. Bisognerebbe leggere, credo, soltanto libri che mordono e pungono. Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo? Affinché ci renda felici, come scrivi tu? Dio mio, felici saremmo anche se non avessimo libri, e i libri che ci rendono felici potremmo eventualmente scriverli noi. Ma abbiamo bisogno di libri che agiscano su di noi come una disgrazia che ci fa molto male, come la morte di uno che ci era più caro di noi stessi, come se fossimo respinti nei boschi, via da tutti gli uomini, come un suicidio, un libro dev'essere la scure per il mare gelato dentro di noi." - Franz Kafka
"Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
L'indifferenza è il peso morto della storia. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l'intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l'attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c'è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti." - Antonio Gramsci
http://www.youtube.com/watch?v=_M3dpL4nj3Q
https://www.youtube.com/watch?v=QcvjoWOwnn4 |
27/05/2013 23:56 |
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| | | OFFLINE | Post: 5.109 | Registrato il: 12/06/2010
| Città: MOLA DI BARI | Età: 33 | Principe | | |
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Praticamente, da quanto ho capito io, invece di scegliere per forza tra crociati e iberia, Romolo aveva proposto di creare una cultura che mischiasse elementi occidentali ad elementi islamici: questo perchè sia l'achitettura normanno/crociata che quella iberica nascono appunto da una fusione tra occidente e islam...in questo modo si accontentano entrambe le parti...
Praticamente, stando a quanto detto da Romolo, sarebbe questa la disposizione che si verrebbe a creare:
northen european
Sri
Francesi
Inglesi
Scozzesi
Danesi
Norvegesi
eastern european
Magiari
Polacchi
Lituani
Novgorod
Russi
south european
Pisani
Veneziani
Papato
Genovesi
greek (bizantina)
Romei
Georgiani
nativeindians (steppe)
Mongoli
Cumani
middle_eastern (araba)
Mori
Turchi
Siriani
Abbasidi
Egiziani
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E ovvio che questa è comunque una forzatura, ma del resto un po tutte le culture di med2 sono forzate a causa del loro numero limitato... [Modificato da UnequivocalMr.Crow 27/05/2013 23:57] |
28/05/2013 00:04 |
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| | | OFFLINE | Post: 977 | Registrato il: 11/05/2010
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...ma infatti la cosa era sottintesa, le fazioni della controparte sconfitta (nell'ipotetico caso in cui ce ne fosse stata una) che fine avrebbero fatto?? adattate alla cultura che più si avvicinava (nel caso della spagna pensavo anche ad una suddivisione interna se avete letto gli ultimi messaggi)
"Per una scodella d'acqua, rendi un pasto abbondante; per un saluto gentile, prostrati a terra con zelo; per un semplice soldo, ripaga con oro; se ti salvano la vita, non risparmiare la tua. Così parole e azione del saggio riverisci; per ogni piccolo servizio, dà un compenso dieci volte maggiore: chi è davvero nobile, conosce tutti come uno solo e rende con gioia bene per male" - Mahatma Gandhi
"Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo." - Mahatma Gandhi
"You may say I'm a dreamer, but I'm not the only one" - Imagine, John Lennon
"ma é bene se la coscienza riceve larghe ferite perché in tal modo diventa più sensibile a ogni morso. Bisognerebbe leggere, credo, soltanto libri che mordono e pungono. Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo? Affinché ci renda felici, come scrivi tu? Dio mio, felici saremmo anche se non avessimo libri, e i libri che ci rendono felici potremmo eventualmente scriverli noi. Ma abbiamo bisogno di libri che agiscano su di noi come una disgrazia che ci fa molto male, come la morte di uno che ci era più caro di noi stessi, come se fossimo respinti nei boschi, via da tutti gli uomini, come un suicidio, un libro dev'essere la scure per il mare gelato dentro di noi." - Franz Kafka
"Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
L'indifferenza è il peso morto della storia. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l'intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l'attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c'è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti." - Antonio Gramsci
http://www.youtube.com/watch?v=_M3dpL4nj3Q
https://www.youtube.com/watch?v=QcvjoWOwnn4 |
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