Concordo che il sistema di bilanciamento non sia il massimo, la prima volta che c'ho giocato mi aveva dato l'idea che fosse stato ideato tenendo conto solamente della situazione iniziale e non delle possibili evoluzioni.
Ad esempio i selucidi partono con un malus importante, avendo però quasi tutte le città di cultura diversa le perdono in genere buona parte nei primi turni, quindi si ritrovano a guadagnare poco ed il malus li affossa, solo con i diritti commerciali e i saccheggi si possono rimettere in carreggiata, ma ci mettono un bel po e comunque fino a quando non creano un impero greco e molto sviluppato la loro economia continua ad essere fragile.
Le fazioni al nord sono invece circondate da città piccole e improduttive, il gioco però le tratta come se fossero identiche a quelle del sud, creando un grande squilibrio.
Anch'io con l'egitto non ho avuto vita facile, la prima volta che ho giocato a DBM ho conquistato il primo insediamento ribelle dopo il decimo turno a causa del ordine pubblico cronicamente basso e della povertà del tesoro, nel hs avevo un po più d'esperienza per cui me la sono cavata, comunque ho -56000 di sprechi, se con l'egitto non avessi conquistato tanto mi troverei in grossi problemi ora.
Per risolvere la questione ho delle proposte da farvi.
Ho letto sul TWcenter che esiste un comando per cambiare il livello della campagna in corso, non ho idea se funzioni o meno ,ma se volete ci posso provare.
In alternativa potrei passare a tutti una cifra ogni turno che annulli per lo meno in parte questi malus, in modo di requilibrare la situazione, pensavo di darvela attraverso l'india (con la console dovrei accedere a tutti i vostri turni, per cui meglio evitare), in pratica l'india vi pagna un tributo annuale il cui valore cambia da fazione a fazione , in questo modo dovremmo riuscire a requilibrare la situazione, se scegliamo questa strada dobbiamo però essere tutti d'accordo.