SANTO DA MADDALONI
1439-1445 Angiò
DUE CITAZIONI
Soldato valoroso.
Esperto nell’arte militare
VINCENZO MAIATO Di Bologna
1506-1530 Bologna
UNA CITAZIONE
Soldato esperto e valoroso
GASPARE MAINO (Gaspare del Maino) Di Milano. Conte di Crespatica. Signore di Pozzolo Formigaro
1522-1534 Milano
TRE CITAZIONI
Valoroso nella milizia.
Esperto nelle cose di guerra.
Famoso capitano.
Uomo giudizioso.
Grande letterato
FEDERICO MALASPINA Di Verona. Marchese. Cognato di Gabriele dalla Riva
1526-1533 Venezia
UNA CITAZIONE
Soldato valoroso
GABRIELE MALASPINA Marchese di Fosdinovo. Signore di Fivizzano, Castelnuovo Magra. Padre di Galeotto
1469-1503 Firenze
UNA CITAZIONE
Signore di molta autorità nell'esercito
GALEOTTO MALASPINA Marchese di Fosdinovo. Figlio di Gabriele
1482-1515 Firenze
NESSUNA CITAZIONE
CARLO MALATESTA DA SOGLIANO Conte di Sogliano. Signore di Talamello, Ciola Araldi, Montecodruzzo, San Giovanni in Galilea, San Martino in Converseto. Padre di Malatesta
1452-1486 Chiesa
UNA CITAZIONE
Uomo acutissimo. Aumentò notevolmente i suoi stati
CARLO MALATESTA Figlio naturale di Roberto, fratello di Pandolfo, padre di Roberto
1486-1508 Venezia
QUATTRO CITAZIONI
Buon soldato. Valoroso.
Esperto nell’arte della guerra nonostante la giovane età.
COCCO MALATESTA (Niccolò Malatesta) Di Roncofreddo. Conte di Ghiaggiolo. Signore di Petrella Guidi e di Talacchio. Genero di Niccolò d’Este, suocero di Giovan Francesco da Bagno
1430-1464 Rimini
NESSUNA CITAZIONE
DOMENICO MALATESTA (Malatesta Novello Malatesta) Di Brescia. Signore di Cesena, Cervia, Bertinoro, Meldola, Sarsina, Gatteo, Longiano, Rocca delle Caminate, Predappio, Cesenatico. Figlio naturale di Pandolfo, fratello di Sigismondo Pandolfo, cognato di Federico da Montefeltro
1430-1465 Milano
DICIASSETTE CITAZIONI
Capitano eccellente. Bellicoso. Seguace della scuola braccesca.
Famoso condottiero. Famosissimo nei fatti d’arme.
Prudente.
Vero signore e perfetto gentiluomo. Magnanimo e cortese. Amante della giustizia. Pio e religioso.
Un po’ meno scellerato degli altri congiunti.
Letterato e virtuoso.
GALEOTTO MALATESTA Signore di Cusercoli. Figlio di Pandolfo, fratello di Sigismondo e di Malatesta
1518-1542 Venezia
UNA CITAZIONE
Buon capitano; passò la vita tra le armi senza salire ai primi gradi, perché la sua situazione economica non gli permetteva di assoldare numerose compagnie
LEONIDA MALATESTA DA SOGLIANO Guelfo. Signore di Montecodruzzo. Figlio di Malatesta; padre di Giacomo, Malatesta e di Lamberto, fratello di Sigismondo
1521-1557 Urbino
NESSUNA CITAZIONE
MALATESTA MALATESTA DA SOGLIANO (Malatesta da Cesena) Di Cesena. Conte. Signore di Montecodruzzo. Figlio naturale di Carlo, padre di Sigismondo e di Leonida, zio di Carlo, genero di Francesco degli Ubaldini
1486-1528 Firenze
TRE CITAZIONI
Capitano animoso, di grande ardire, strenuo. Di molta bravura.
Celebre capitano
PANDOLFO MALATESTA (Pandolfaccio Malatesta) Di Verucchio. Signore di Rimini, Sarsina, Meldola e Cittadella. Figlio naturale di Roberto, fratello di Carlo, padre di Sigismondo, Galeotto e di Malatesta; cognato di Ranuccio da Marciano, Giberto Pio, Galeotto Manfredi e Niccolò Maria Rangoni, Annibale ed Alessandro Bentivoglio; nipote di Giovanni Aldovrandini
1482-1534 Rimini
CINQUE CITAZIONI
Uomo crudele ed insolente.
Dissoluto.
Pauroso
RAIMONDO MALATESTA
1468-1492 Malatesta/Rimini
UNA CITAZIONE
Valoroso condottiero di genti d’arme
ROBERTO MALATESTA (Roberto il Magnifico) Signore di Rimini, Cesena, Meldola, Sarsina, Bertinoro, Bellaria, Rocca delle Caminate. Figlio naturale di Sigismondo Pandolfo, padre di Pandolfo e di Carlo, nipote di Domenico, genero di Federico da Montefeltro, cognato di Carlo di Montone e di Rodolfo Gonzaga
1457-1482 Rimini
VENTINOVE CITAZIONI
Uno dei migliori capitani del secolo. Capitano valorosissimo.
Se fosse vissuto più a lungo avrebbe rinnovato l’arte militare in Italia.
Famoso comandante.
Generoso e virtuoso.
Molto umano con i soldati.
Molto intelligente ed amante del bene comune.
Intelligente diplomatico. Conversatore acuto.
Fu il più simile a Sigismondo di tutti i suoi figli, quello che con le migliori ragioni poteva proclamarsi il suo erede: nella virtù e nell’abominazione.
Fu molto dissimile dal padre, ma simile nel maneggiare le armi.
Di media statura, volto bianco, occhi azzurri e capelli castani.
Dilettante entusiasta dell’arte e della cultur
SIGISMONDO PANDOLFO MALATESTA Di Brescia. Signore di Rimini, Senigallia, Gradara, Cervia, Fano, San Leo, Macerata Feltria, Mondaino, Casteldelci, Sassocorvaro, Montemarciano, Pergola, Nidastore, Ostra, Morro, Mondavio, Mondolfo, Arcevia, Petrella Guidi, Montecassiano, Corinaldo. Figlio naturale di Pandolfo, fratello di Domenico; padre di Roberto, genero di Francesco Sforza; suocero di Carlo di Montone, Cristoforo da Forlì, Cecco Ordelaffi e di Giulio Cesare da Varano
1427-1468 Rimini
CINQUANTUNO CITAZIONI
Avido di guerra. Degno di essere collocato tra i più grandi capitani. Uomo bellicoso.
Espertissimo nell’arte militare. Dotato di grande abilità militare.
Scaltro quanto prode. Grande maestro di astuzie militari.
Principe valente ed energico, fu molto amato e molto temuto. Ambizioso com’era si studiò di accrescere sempre il suo dominio, si attirò le inimicizie e l’odio di molti signori che si sentirono minacciati dalla sua prepotenza.
Non solo la passione, ma anche l’arte della guerra è in lui una seconda natura, un istinto che egli ha coltivato e rassodato con la pratica e con lo studio: sa preparare accortamente le battaglie e valorosamente condurle; sa, al momento del pericolo o dell’imprevisto trovare rimedio con rapidità.
Intelligentissimo delle cose di guerra fu l’inventore delle prime bombe a mano, da lui fatte fabbricare nel 1460 di bronzo, in due semisfere riunite.
Valentissimo nel maneggiare le artiglierie per quanto lo comportasse l’infanzia dell’arte; a lui si attribuisce il ritrovamento di un nuovo metodo di puntamento in posizioni malagevoli e disadatte.
Uno dei più stimati capitani del suo tempo.
Molto paziente nella fatica, pronto ed ardito.
Fu riverito e amato dai soldati cui sapeva infondere il proprio coraggio con l’eloquenza e con il proprio esempio. Non vi è cibo o riposo per lui: la fame, il freddo, il clima malsano, il terreno paludoso, nulla gli dà noia, pur di giungere allo scopo che si è proposto; è esempio ai soldati ed esercita su di essi l’autorità ed il fascino proprio di coloro che sanno condividerne fatiche e disagi.
Paradigmatico è il suo confronto con Federico da Montefeltro. Mentre Sigismondo Pandolfo è un personaggio violento ed imprevedibile che possiede una certa genialità per le cose della guerra, il conte di Urbino è di indole prudente, un calcolatore e soprattutto è affidabile.
Biografia estremamente controversa: lodato da umanisti come il Porcellio, accusato di ogni vizio dal papa Pio II.
Indole fiera ed irrequieta. Superbo ed altero.
Molto vigoroso nel corpo e nella mente.
Uomo diffamato per tutti i vizi. Qualsiasi cosa si accingesse a fare sembrava nato per essa. Le cattive inclinazioni, tuttavia, ebbero sempre il sopravvento in lui.
Amante del fasto e della gloria.
Dotato di grande eloquenza.
Schiavo dell’avarizia. Cupidissimo di denaro.
Magnanimo.
Sfrenato nella lussuria; arrivò a commettere violenze contro le sue figlie ed i suoi generi. Non c’era matrimonio sacro per lui. I fanciulli e le fanciulle che non consentivano ai suoi desideri li faceva uccidere oppure frustare crudelmente.
Crudele. Le sue mani cruente inflissero punizioni efferate a colpevoli ed innocenti.
Oppresse i poveri, strappò i beni ai ricchi e non risparmiò neppure vedove ed orfani.
Maestro eccellente nel simulare e dissimulare. Perfido e spergiuro. Senza fede. Fedifrago e sleale.
Fu terribile nelle ire, negli odi e nei sospetti; sicché lo avevi nemico pericoloso e crudo, e amico mal fido.
La sua figura non può essere considerata solo come quella di un mostro di perfidia, di crudeltà, di libidine: è ben più complessa e va giudicata anche alla stregua del suo tempo e del suo ambiente.
Come tutti i perdenti, non è un protagonista della storia; è sopravvissuto a malapena alla leggenda maledetta che lo presenta come un archetipo di protervia e d’infamia.
Di statura grande, forte di corporatura; di carnagione bianca. Di naso aquilino, occhi azzurri chiari e capelli rossi. L’aspetto suo era feroce e rigido.
Animo eletto di guerriero, di filosofo e di artista. Poeta
SIGISMONDO MALATESTA Figlio di Pandolfo, fratello di Malatesta, Galeotto e Roberto, padre di Ercole, zio di Giacomo e di Lamberto Malatesta da Sogliano, genero di Giovan Francesco della Mirandola, cugino di Guido Rangoni
1513-1553 Malatesta/Rimini
CINQUE CITAZIONI
Famoso per il suo valore. Capitano valoroso. Battagliero.
Avventuriero e soldato di fortuna.
Crudele.
Empio e ladro
GIOVANNI MALAVOLTI Di Siena. Signore di Gavorrano. Figlio di Orlando
1430-1463 Venezia
NESSUNA CITAZIONE
FRANCESCO MALDONADO Spagnolo
1502-1517 Chiesa
QUATTRO CITAZIONI
Capitano valoroso.
Illustre. Famoso per molte imprese.
Avido e superbo.
PIETRO MALDONADO Spagnolo
1498-1520 Venezia
UNA CITAZIONE
Capitano esperto
LUCIO MALVEZZI (Lucio Cornelio Malvezzi) Di Bologna. Figlio di Ludovico, nipote di Ercole, genero di Roberto da San Severino, cognato di Giovan Francesco, Galeazzo e Gaspare da San Severino
1483-1511 Venezia
QUINDICI CITAZIONI
Capitano valoroso. Molto animoso.
Capitano famoso.
Seguì, emulandone la gloria, la carriera delle armi già battuta dal padre con tanto onore.
Esperimentato nelle occasioni più scabrose ed ardue.
Ingegnoso e perspicace osservatore. Di somma prudenza.
Più pauroso che prudente.
Di grande fede.
Lasciò fama di buon guerriero, non macchiata da crudeltà, né d’abuso di potere
LUDOVICO MALVEZZI Di Bologna. Conte di Teodorano. Fratello di Ercole, padre di Lucio.
1441-1467 Bologna
DIECI CITAZIONI
Grande capitano di uomini d’arme. Valoroso. Bellicoso. Di animo generoso ed invitto.
Esperto.
Famoso capitano del suo tempo.Nobile condottiero.
Si dedicò sin dalla giovinezza alla carriera delle armi acquistando grande rinomanza nelle giostre e nei tornei
GIACOMO MAMALUCCO Di Malnisio, presso Aviano
1503-1512 Venezia
QUATTRO CITAZIONI
Soldato valorosissimo
BERNARDO MANARA (Manara, Manara da Castelleone) Di Parma o di Castelleone
1523-1550 Venezia
NESSUNA CITAZIONE
TEODORO MANASSI (Teodoro Manes) Albanese
1508-1545 Venezia
NESSUNA CITAZIONE
RENZO MANCINI (Lorenzo Mancini) Di Roma. Fratello di Giovanni Battista.
1504-1514 Venezia
TRE CITAZIONI
Capitano valorosissimo.
Famoso capitano.
Non stimava alcuna persona al mondo
ASTORRE MANFREDI Signore di Faenza, Russi, Brisighella, Solarolo, Bagnacavallo. Fratello di Guidantonio, padre di Galeotto e di Lancillotto, zio di Taddeo, genero di Alberico da Barbiano, suocero di Cecco e Pino Ordelaffi
1417-1468 Milano
SEDICI CITAZIONI
Uomo forte e bellicoso. Animoso. Valoroso. Eccellente capitano del suo tempo.
Condottiero esperto e di provato valore.
Più famoso per la nobiltà del sangue che per il suo valore nelle armi.
Di carattere prepotente e di temperamento violento.
Senza principi e senza fede. Sleale. Astuto, doppio. Malvagio. Avaro
GALEOTTO MANFREDI Di Faenza. Signore di Faenza, Granarolo, Solarolo, Brisighella, Rocca San Casciano, Russi. Figlio di Astorre, fratelllo di Lancillotto, padre di Astorre (Francesco); cognato di Giberto Pio, Niccolò Maria Rangoni, Pandolfo Malatesta e Pino Ordelaffi.
1452-1488 Venezia
DIECI CITAZIONI
Eccellente capitano. Soldato valoroso.
D’animo buono e leale. Generoso.
Facile all’ira.
Parlatore facondo e piacevole.
Letterato ed amico di letterati
GUIDANTONIO MANFREDI (Guidantonio da Faenza, Guidaccio Manfredi) Conte della val di Lamone. Signore di Faenza, Bagnacavallo, Massa Lombarda, Imola, Russi, Modigliana, Dovadola. Fratello di Astorre, padre di Taddeo, nipote di Carlo Malatesta, genero di Guidantonio da Montefeltro, suocero di Carlo Gonzaga.
1417-1448 Milano
OTTO CITAZIONI
Valorosissimo come soldato.
Esperto nell’arte della guerra.
Celebre capitano.
Imprudente e poco esperto negli accorgimenti di guerra.
Uno dei più vergognosi esempi della mancanza di principi negli uomini d’arme del tempo. Senza scrupoli e fedele solo al proprio interesse
LANCILLOTTO MANFREDI Di Faenza. Figlio di Astorre, fratello di Galeotto, cognato di Pino Ordelaffi
1468-1480 Milano
NESSUNA CITAZIONE
LUDOVICO MANFREDI (Ludovico da Marradi) Conte di Marradi. Cognato di Alberico da Barbiano, Obizzo da Polenta e Niccolò Roberti
1410-1465 Firenze
NESSUNA CITAZIONE
OTTAVIANO MANFREDI (Ottaviano da Faenza) Di Faenza. Conte. Nipote di Galeotto e di Lancillotto.
1488-1499 Manfredi
DUE CITAZIONI
Considerato persona da bene.
Religioso.
Un po’ guercio.
TADDEO MANFREDI Di Faenza. Signore di Imola. Figlio di Guidantonio, nipote di Astorre, cognato di Tiberto Brandolini, suocero di Pino Ordelaffi
1439-1486 Firenze
DUE CITAZIONI
Magnifico capitano.
Uomo di dubbia fede.
Venale.
GIAMPAOLO MANFRONE Di Schio. Signore di Petina. Padre di Giulio
1477-1527 Venezia
DICIANNOVE CITAZIONI
Bellicoso. L’impeto e l’audacia della scuola braccesca furono fino alla morte norma costante di tutte le sue imprese militari. Troppo gagliardo, buon condottiero ma non capitano. Forte e gagliardo d’animo anche a 80 anni. Indomito.
Annoverato fra i capitani esperti.
Uomo di grande reputazione nelle cose della guerra.
Fedele e valoroso.
GIULIO MANFRONE Figlio di Giampaolo
1509-1526 Venezia
QUATTRO CITAZIONI
Capitano valoroso. Non inferiore al padre.
Famoso condottiero di gente d’arme
CAPINO DA Mantova (Capino Capini) Di Mantova
1513-1545 Chiesa
NESSUNA CITAZIONE
SEBASTIANO DEL MANZINO (Sebastiano del Mancino) Di Bologna. Figlio di un capitano di nome Domenico da Padova, fratello di Mancino da Bologna.
1502-1512 Venezia
UNA CITAZIONE
Fra i migliori connestabili del suo tempo
FABRIZIO MARAMALDO (Fabrizio Maramau, Fabrizio Maramam) Di Napoli o calabrese. Signore di Ottaviano
1513-1552 Impero
VENTINOVE CITAZIONI
Capitano valoroso.
Capitano di grande reputazione. Uno dei migliori condottieri della parte imperiale.
Venturiero tra i più disperati, uomo capace di ogni impresa, il Maramaldo è il tipo più caratteristico degli ultimi rappresentanti delle compagnie mercenarie del secolo XVI.
Infame. Uomo nelle armi nominato, ma di mali costumi e crudele. La sua figura storica è meglio delineata; al soldataccio subentra il gentiluomo; all'uomo del pugnale l'uomo della cappa e della spada; ma l'assassino resta... e le parvenze gentili lo rendono ancora più odioso.
Uomo animoso e feroce.
Famoso per la sua ferocia.
Fu accusato di effeminatezza.
Stizzoso, pronto all’ira ed alla collera.
Il suo nome rimase per secoli nella tradizione popolare come spauracchio dei bambini e come nobile dissipatore.
Dal suo cognome è tratto il verbo maramaldeggiare, detto del vile che si finge coraggioso quando in realtà non ci sono pericoli, o di chi esercita prepotenza sugli indifesi.
Bello di corpo, ma di corta vista. A Napoli porta di continuo gli occhiali. Travagliato dalla gotta
FRANCESCO DA MARANO Di Vicenza
1482-1510 Venezia
UNA CITAZIONE
Soldato di somma fedeltà e valore.
ANTONIO DA MARCIANO (Antonio Bulgarelli, Antonio da Marsciano) Di Migliano. Conte di Marsciano. Signore di Attigliano. Padre di Ranuccio, Ludovico, Bernardino e Pirro; nipote di Guerriero da Marsciano; genero del Gattamelata; cognato di Tiberto Brandolini
1439-1484 Venezia
QUATTRO CITAZION
Capitano onorato.I
Capitano valoroso. Grande uomo nelle armi.
Fedele.
BERNARDINO DA MARCIANO (Bernardino da Marsciano) Conte. Signore di Parrano. Figlio di Antonio, fratello di Ranuccio, Ludovico e Pirro.
1491-1510 Firenze
UNA CITAZIONE
Valoroso capitano.
Esperto
LUDOVICO DA MARCIANO (Ludovico da Marsciano, Ludovico da Farneta) Di Sanguinetto. Figlio di Antonio, fratello di Ranuccio, Bernardino e Pirro
1491-1526 Firenze
UNA CITAZIONE
Soldato esperto
RANUCCIO DA MARCIANO (Ranuccio Bulgarelli, Ranuccio da Marsciano, Ranuccio da Parrano) Di Sanguinetto. Conte di Marsciano, duca di Gravina. Figlio di Antonio; fratello di Ludovico, Bernardino e Pirro; cognato di Pandolfo Malatesta, zio di Ottaviano Manfredi
1482-1501 Firenze
TRE CITAZIONI
Capitano di grande valore.
Famoso capitano
EMILIO MARESCOTTI Di Bologna. Fratello di Sforza
1508-1550 Chiesa
DUE CITAZIONI
Capitano stimato in tutta Italia.
Facinoroso e colpevole di molti omicidi
PIETRO MARGANO (Pietro Mogano) Di Roma
1503-1516 Chiesa
TRE CITAZIONI
Ricco e fornito d’ingegno.
Giovane molto bello, amato da tutti, liberale e piacevole
MARRUCO
1452-1455 Venezia
UNA CITAZIONE
Valoroso capitano.
GUERRIERO DA MARSCIANO Umbro. Zio di Antonio da Marciano.
1425-1453 Venezia
DUE CITAZIONI
Capitano di provato valore.
Esperto.
Condottiero fedele
ANTONIO DA MARTINENGO Di Padernello. Signore di Urago, Padernello, Quinzano, Pavone, Gabbiano, Orzinuovi. Fratello di Leonardo, padre di Gaspare
1426-1473 Venezia
CINQUE CITAZIONI
Valoroso.
Esperto.
Famoso condottiero ai suoi tempi.
Fedele.
Di grande autorità a Brescia
CAMILLO DA MARTINENGO (Il Contino) Di Brescia. Del ramo di Barco. Conte. Ghibellino. Fratello di Bartolomeo da Villachiara
1512-1524 Venezia
TRE CITAZIONI
Coraggioso. Pronto di mano.
Fedele.
CESARE DA MARTINENGO Di Bergamo. Ghibellino. Conte di Orzivecchi
1419-1461 Milano
DIECI CITAZIONI
Di indomito valore. Bellicoso.
Capitano esperto nelle armi. Esperto di stratagemmi.
Famoso capitano del suo tempo.
Poco fortunato.
GABRIELE DA MARTINENGO (Gabriele Tadini) Di Bergamo. Fratello di Girolamo, cugino di Fabrizio
1509-1543 Venezia
DODICI CITAZIONI
Valoroso ed ardito.
Esperto nell’arte della guerra.
Famoso capitano. Celebre ingegnere.
Lavoratore indefesso.
Ingegnere senza pari . Gli si attribuisce l’invenzione delle parallele da lui messe in atto per la prima volta alla difesa di Rodi.
Alto e dalla lunga barba.
Dotato di buone lettere. Esperto nelle scienze matematiche e nella scienza delle fortificazioni
GASPARE DA MARTINENGO Figlio di Antonio. Signore di Urago, Orzinuovi, Pavone. Cognato di Gerardo da Martinengo, Giacomo della Motella e Niccolò da Correggio. Genero di Bartolomeo Colleoni
1454-1481 Venezia
UNA CITAZIONE
Capitano valoroso
GERARDO DA MARTINENGO Signore di Malpaga. Padre di Alessandro Colleoni e di Giulio da Martinengo, genero di Bartolomeo Colleoni; cognato di Gaspare da Martinengo, Giacomo della Motella e Niccolò da Correggio
1451-1479 Venezia
UNA CITAZIONE
Capitano valoroso.
MARCO DA MARTINENGO (Marco Palatini) Di Brescia. Signore di Ventimiglia e di Salò.
1481-1519 Venezia
TRE CITAZIONI
Capitano valoroso.
Capitano celebre al suo tempo.
Fedele condottiero.
BALDASSARRE DALLA MASSA (Zalo, Dalde, Azale, Azolin, Absal, Cavaliere Azzale) Di Ferrara.
1526-1560 Francia
QUATTRO CITAZIONI
Valorosissimo capitano.
Più borioso che valoroso.
Ottimo bombardiere.
Capitano molto illustre al suo tempo.
Fedele.
Prudentissimo nel consigliare e nel comandare
FEDERICO DI MATELICA (Federico Ottoni) Figlio di Francesco, fratello di Corrado
1404-1457 Sforza
UNA CITAZIONE
Valoroso condottiero
GIOVANNI MATTEI (Giovanni Matto) Di Bologna
1430-1455 Firenze
NESSUNA CITAZIONE
GIOVANNI DEL MATTO Di Casalbuttano.
1464-1505 Venezia
UNA CITAZIONE
Uomo pronto e coraggioso
GIAN GIACOMO DEI MEDICI (Medeghino, vale a dire piccolo medico) Di Milano. Della piccola borghesia: il padre, infatti, è commesso della dogana. Conte di Lecco, marchese di Musso e di Marignano. Signore di Monguzzo, Chiavenna, e Moncrivello. Cugino di Gabriele Serbelloni, genero di Ludovico Orsini. Cavaliere del Toson d'Oro
1511-1555 Impero
QUARANTA CITAZIONI
Uno dei migliori generali dell’imperatore. Valoroso capitano.
Esperto.
Uno dei più celebri capitani del secolo XVI.
Intraprendente e vigilante. Pronto a compiere le imprese.
Tenacissimo nella disciplina.
Audace nell’immaginazione. Astuto. Astutissimo uomo in guerra.
Seppe far rifulgere sui campi di battaglia d’Oltralpe il valore delle armi e l’ardimento italiano.
Cauto nelle sue risoluzioni, volendo operare sul sicuro si rendeva lento di maniera che mentre egli considerava, lo Strozzi eseguiva.
Di molta fatica e di molta pratica.
Molto popolare fra i suoi soldati. Amato e venerato dai suoi soldati.
Geloso del comando voleva entrare in tutti i dettagli disgustando in tal modo gli ufficiali subalterni.
Collerico e tenace del suo parere non ammetteva il consiglio degli altri.
Feroce, acerbo, inflessibile. Inumano ed amante dei mezzi estremi.
Ebbe in odio i detrattori ed i maldicenti.
Insofferente della pace.
Persuasivo nei suoi discorsi condotti in milanese e con linguaggio popolare più che ricercato.
Avido di denaro, interviene in tutte le imprese per partecipare alla divisione delle prede. Di bassi principi. Figura non inappuntabile dal punto di vista morale, ma senza dubbio coraggioso e pieno di iniziative.
Di statura media, largo di petto e bene proporzionato. Di faccia bianca e ridente, dallo sguardo dolce e penetrante. Bell’uomo.
Di statura normale; carnagione bianca; occhi azzurri, barba e capelli neri
GIOVANNI DEI MEDICI (Giovanni dalle Bande Nere) Di Forlì. Signore di Aulla e Fano. Figlio di Caterina Sforza, padre del granduca di Firenze Cosimo, zio di Piermaria dei Rossi, fratellastro di Ottaviano Riario
1501-1526 Chiesa
SESSANTACINQUE CITAZIONI
Il maggiore condottiero dei suoi tempi. Il più grande guerriero che l’Italia avesse al suo tempo. Combattente temerario. Arditissimo.
Un paladino, un prode, uno che disprezza l’artiglieria come il Baiardo, che non vuole conoscere le armi nuove.
Animoso e valoroso. Impetuoso. Infaticabile, indomabile. Più bestiale e bizzarro che valoroso.
Soldato esperto.
Fulmineo nel concepire e risoluto nell’attuare un disegno tattico.
Acquistò fama e riportò gloria tanto illustre che pochi italiani la conseguirono.
Molto esercitato nelle scaramucce, nessuno meglio di lui sapeva allettare il nemico, assalirlo all’improvviso e fare un’imboscata.
Istituì fanterie compatte, disciplinate, con assise uniformi. Uno dei migliori e più geniali capitani di ventura del suo tempo, che riformò alcune concezioni militari contemporanee grazie alla costituzione di unità molto mobili di fanti, dotati di archibugio, appoggiati da cavalleria leggera.
Più che vincitore di guerre, vincitore di battaglie e di scaramucce.
Non ebbe il comando di eserciti, solo di piccole unità, cosicché non potè dare la misura delle sue qualità di stratega, se ne aveva.
Un tecnico della guerra, non un politico.
Il suo carattere particolare era di rendersi compagno di tutti senza con questo perdere il rispetto che gli era dovuto.
Alla rincorsa sempre del soldo, sempre pronto a trovare risorse per restare a galla, se non nelle gloria, almeno dei piaceri della vita.
Frugale, non beveva mai vino, disprezzava le lettere. Odiava i buffoni, amava molto le donne.
Sempre in mezzo ai debiti, conduceva una vita dissipata e randagia di soldato di ventura.
Fu misericordioso, amava ognuno. Liberale, tollerante con gli amici. Generoso.
Cercava il bene delle persone di cui riconosceva il valore.
Di animo ferocissimo. Fiero e crudele. Nella sua ira così violento che uccideva i soldati con le sue mani.
Volubile.
Alieno dagli onori.
Cupidissimo di lodi e di gloria. Superbo.
Melanconico nella persona, piacevole e faceto nella conversazione.
Una figura caratteristica dell’Italia della decadenza, un misto di coraggio e di libertinaggio.
Tipo eroico degli ultimi capitani di ventura.
L’ultimo grande capitano venturiere del Rinascimento.
Prototipo delle generazioni fasciste.
Gran lottatore e nuotatore.
Di statura normale, di carnagione bianca, occhi e capelli neri
DIMITRI MEGADUCA Di Costantinopoli. Cognato di Costantino Paleologo
1498-1531 Venezia
TRE CITAZIONI
Impavido.
Famoso capitano.
Prudente.
Onesto.
FRANCESCO DA MERCATELLO (Francesco Drago)
1448-1480 Chiesa
NESSUNA CITAZIONE
BATTISTA DA MESSINA (Giovanni Battista Goti) Di Messina o di Catania
1524-1560 Urbino
TRE CITAZIONI
Capitano valoroso.
Di molta autorità nella sua professione
ANTONIO MARIA DELLA MIRANDOLA (Antonio Maria Pico della Mirandola) Conte. Signore di Concordia. Figlio di Giovan Francesco, fratello di Galeotto, zio di Ludovico e di Giovan Francesco
1468-1501 CHiesa
UNA CITAZIONE
Capitano illustre
GALEOTTO DELLA MIRANDOLA (Galeotto Pico della Mirandola) Conte di Concordia. Signore di Mirandola. Figlio di Giovan Francesco, fratello di Antonio Maria, padre di Ludovico, cognato di Ercole e di Sigismondo d’Este
1452-1499 Venezia
TRE CITAZIONI
Valoroso cavaliere. Valoroso condottiere.
Famoso condottiero
GIOVAN FRANCESCO DELLA MIRANDOLA Conte. Signore di Mirandola. Figlio di Giovanni, padre di Antonio Maria e di Galeotto, suocero di Rodolfo Gonzaga
1452-1470 Venezia
DUE CITAZIONI
Capitano animoso.
Fedele
GIOVAN FRANCESCO DELLA MIRANDOLA (Giovan Francesco Pico della Mirandola) Signore di Concordia e di Mirandola. Fratello di Ludovico, zio di Galeotto, nipote di Antonio Maria, suocero di Sigismondo Malatesta e di Roberto Boschetti
1491-1533 Mirandola
SETTE CITAZIONI
Condottiero esperto.
Eloquente, dritto nel giudizio.
Fedele. Integerrimo di vita. Religioso.
Uomo oltremodo colto. Profondo conoscitore del greco, del latino e dell’ebraico. Dotto, specie in filosofia aristotelica e platonica.
Di alta statura, carnagione bianca, faccia lunga e naso aquilino.
LUDOVICO DELLA MIRANDOLA (Ludovico Pico della Mirandola) Di Carpi. Conte di Concordia. Signore di Mirandola. Figlio di Galeotto, fratello di Giovan Francesco, padre di Galeotto, genero di Gian Giacomo da Trivulzio
1494-1509 Chiesa
SEI CITAZIONI
Capitano valoroso.
Sperimentato condottiero. Pratico nelle armi. Buon soldato.
Capitano di buona fama.
Uomo empio per avere spogliato il fratello Giovan Francesco dei suoi beni
FRATE DA MODENA (Jacopo Seghizzi) Di Modena. Detto Frate, non perché appartenente a qualche ordine cavalleresco, ma perché terziario di qualche regola di frati
1522-1550 Venezia
TRE CITAZIONI
Valente soldato nelle guerre d’Italia e, soprattutto, in Inghilterra.
Uno dei migliori ingegneri militari fioriti nel secolo XVI:
PAOLO DELLA MOLARA (Paolo Annibaldi)
1427-1443 Chiesa
TRE CITAZIONI
Uomo valoroso. Di grande animo.
Buon parlatore.
Di giuste proporzioni
PIETRO PAOLO MONALDESCHI Del ramo dei Monaldeschi della Cervara. Conte di Bolsena; signore di Cervara, di Onano, Castel Viscardo, Civitella d'Agliano, Porano, Torre San Severo. Cugino di Gentile della Sala
1420-1449 Chiesa
TRE CITAZIONI
Grande capitano. Valoroso cavaliere. Uno dei più valorosi condottieri del suo tempo.
BENEDETTO DA MONDOLFO (Benedetto Giraldi) Di Mondolfo
1509-1526 Chiesa
UNA CITAZIONE
Capitano valoroso.
Uno dei più famosi condottieri al servizio di Francesco Maria della Rovere
GUGLIELMO DI MONFERRATO (Guglielmo Paleologo) Marchese del Monferrato. Signore di Alessandria, Casale Monferrato, Bosco Marengo, Castellazzo Bormida
1446-1483 Napoli
NOVE CITAZIONI
Valoroso. Coraggioso.
Esperto capitano.
Capitano famosissimo.
Prudente. Perspicace. Ingegnoso.
Incurante delle fatiche.
Colto, amante delle lettere e delle arti, generoso mecenate.
ANGELO DI MONFORTE (Angelo di Campobasso) Conte di Campobasso. Signore di Condé, Gambatesa, Fragneto Monforte, Campodipietra, Monacilioni, Montorio nei Frentani, Campomarino. Figlio di Cola, fratello di Giovanni
1467-1496 Napoli
UNA CITAZIONE
Valoroso condottiero
COLA DI MONFORTE (Niccolò di Monforte, Cola Gambatesa, il conte Cola) Di Napoli. Conte di Campobasso e di Termoli. Signore di Campobasso, Gambatesa, Serracapriola e di Commercy. Padre di Angelo e di Giovanni, nipote di Carlo di Campobasso, genero di Paolo di Sangro
1457-1478 Napoli
SETTE CITAZIONI
Valoroso capitano.
Abile capitano.
Nella letteratura la sua figura è rappresentata come quella di insigne traditore.
In una conversazione con il duca di Borgogna Carlo il Temerario, ha fatto il punto sul problema centrale di ogni impresa con i mercenari. A suo dire, per fare la guerra occorrono tre cose: denaro, denaro e ancor denaro
GIOVANNI DI MONFORTE (Giovanni da Campobasso) Signore di Gambatesa. Figlio di Cola, fratello di Angelo
1475-1540 Napoli
NESSUNA CITAZIONE
PIERO MONOCHOVICH Di Poliza. Conte
1503-1512 Venezia
UNA CITAZIONE
Uomo valoroso.
Capitano di cavalli croati e schiavoni fedelissimo
SEBASTIANO DA MONSELICE (Sebastiano Barbazza
1498-1530 Ferrara
TRE CITAZIONI
Egregio capitano di fanti.
Ottimo ingegnere militare
GIACOMO DA MONTAGANO (Giacomo da Montagata) Conte di Montagano. Signore di Montagano e di molte terre e castelli nella Capitanata.
1424-1477 Re d'Aragona
UNA CITAZIONE
Uomo pronto di mano
ROBERTO DA MONTALBODDO (Roberto dei Paganelli, Roberto Bodiense) Signore di Morro, Ostra e di Rocca delle Caminate. Figlio di Carlo
1434-1449 Milano
OTTO CITAZIONI
Capitano valoroso.
Condottiero esperto
OTTO DA MONTAUTO (Otto da Montacuto, Otto Barbolani, Gianfrancesco Barbolani) Detto Otto o Signorotto
1524-1552 Firenze
CINQUE CITAZIONI
Soldato di valore.
Capitano esperto.
Forte ed ardito.
Licenzioso ed insolente. Prepotente. Interessato.
CERBONE DEL MONTE A SANTA MARIA Marchese. Guelfo. Signore di Monte Santa Maria Tiberina. Padre di Ugolino.
1407-1465 Firenze
DUE CITAZIONI
Condottiero famoso ai suoi tempi.
Fiero.
Retto amministratore dei suoi feudi.
Assassino dei suoi parenti.
FRANCESCO DEL MONTE A SANTA MARIA Marchese. Figlio di Piero, padre di Piero
1503-1532 Firenze
DUE CITAZIONI
Soldato valoroso.
Di grande credito.
Esperto.
PIERO DEL MONTE A SANTA MARIA (Piero Montano) Marchese. Del ramo di Città di Castello. Figlio di Ugolino, padre di Francesco.
1478-1509 Firenze
UNDICI CITAZIONI
Capitano valoroso. Il primo capitano di fanteria che vi fosse in Italia al suo tempo.
Di lunga esperienza nel mestiere delle armi.
Condottiero famoso per i suoi stratagemmi.
Uomo di molte virtù. Cortese nel linguaggio. Gentile. Uomo assai degno.
Cieco di un occhio.
Di buone lettere.
UGOLINO DEL MONTE A SANTA MARIA Marchese. Signore di Monte Santa Maria Tiberina. Figlio di Cerbone, padre di Piero
1468-1496 Firenze
CINQUE CITAZIONI
Capitano valorosissimo. Uomo molto ardito.
Soldato di esperienza.
Condottiero molto legato ai fiorentini
GORO DA MONTEBENICCHI (Goro Stendardi, Piero Gori
1529-1560 Firenze
UNA CITAZIONE
Fornito di singolare valore.
Sempre fedele alla repubblica fiorentina.
Manesco, attaccabrighe e portato ad allungare le mani sulle robe altrui.
CRISTOFORO DA MONTECCHIO (Cristoforo Porro, il Porco
1476-1484 Milano
QUATTRO CITAZIONI
Connestabile valoroso. Animoso.
Prudente.
Molto nemico dei veneziani
RICCIO DA MONTECHIARO (Riccio da Montichiari, Giannotto Riccio) Di origini non nobili. Signore di Arpino, Sora, Cassino ed Aquino.
1423-1445 Re d'Aragona
SEI CITAZIONI
Capitano di fanti valoroso.
Uomo di poca fede. Costui era uno di coloro, che nelle fazioni mai mancano, e vengono in campo non ad ingrossar una delle parti, ma ravvolgendosi tra queste, aspreggiarle e fare suo prò.
Avarissimo.
GASPARE MONTECUCCOLI (Gaspare da Frignano) Di Montecuccolo. Signore di Montecuccolo
1387-1445 Ferrara
DUE CITAZIONI
Esperto nelle cose di guerra.
Fedele agli estensi
FRANCESCO DA MONTEDOGLIO (Cecco da Montedoglio) Conte. Padre di Pier Onofri
1487-1510 Firenze
UNA CITAZIONE
Uomo collerico e vendicativo
PIER ONOFRI DA MONTEDOGLIO Figlio di Francesco, suocero di Gherardo della Gherardesca
1510-1528 Firenze
TRE CITAZIONI
Uomo coraggioso e valoroso
ANTONIO DA MONTEFELTRO Figlio naturale di Federico, fratello di Guidobaldo, cognato di Roberto Malatesta, genero di Marco Pio
1469-1500 Venezia
CINQUE CITAZIONI
Valoroso cavaliere. Di grande animo.
Gentile
FEDERICO DA MONTEFELTRO Di Gubbio. Conte e duca di Urbino, conte di Mercatello e della Massa Trabaria. Signore di Gubbio, Sassorcorvaro, Fossombrone, Urbania, Cagli, Sant’Angelo in Vado, San Leo, Pergola. Figlio naturale di Guidantonio o di Bernardino degli Ubaldini: in tale caso sarebbe stato sostituito da una concubina di Guidantonio ad un figlio legittimo nato morto. Padre di Antonio e di Guidobaldo, cugino di Guidantonio Manfredi, suocero di Giovanni della Rovere, Roberto Malatesta, Agostino Fregoso, Fabrizio Colonna, cognato di Domenico Malatesta, genero di Alessandro Sforza. Insignito dell’ordine dell’Ermellino.
1426-1482 Milano
SESSANTUNO CITAZIONI
Valoroso capitano. L’ultimo grande condottiero italiano. Da potere essere paragonato ai più distinti capitani di ogni età e nazione. Ai suoi tempi il primo capitano d’Italia. Grande condottiero e figura centrale della politica italiana intorno alla metà del 1400.
Maestro di strategia. Esperto nell’arte militare.
Famoso capitano del suo tempo.
Nel guerreggiare accorto e spedito; come allievo di Francesco Sforza e di Niccolò Piccinino, partecipe della velocità d’esecuzione e della alacrità di pensiero dell’una, e della esattezza e circospezione dell’altra.
La sua specialità, espugnare le città. Peritissimo negli stratagemmi, negli agguati, negli assalti improvvisi, nel far nascere nuove occasioni o approfittarne, nello scegliere e fortificare gli accampamenti, nell’arte degli assedi, nel buon uso delle artiglierie.
Capitano prudente.
Paziente nella sofferenza del freddo, caldo, fame, sete, sonno, fatica …nessuna di queste cose sembrava che a lui desse molestia.
Di buoni costumi. Magnanimo. Giusto. Religioso. Amò sempre i poveri sacerdoti e gli uomini dotti.
Allegro ed affabile. Libero e chietto di modi. Facondo nel parlare.
Politico abile. Amato dai suoi popoli.
Di statura comune, destro e robusto. Pomposo, grasso, cieco di un occhio.
Principe erudito e dotto. Amante dei letterati.
Alto, di costituzione robusta; carnagione bianca, occhi azzurri e capelli neri.
GUIDANTONIO DA MONTEFELTRO Conte. Signore di Urbino, Cagli, Gubbio, Assisi, Bastia Umbra, Nocera Umbra, Montone, Forlimpopoli, Spello, Urbania, Città di Castello. Figlio di Antonio, padre di Federico, cognato di Carlo, Pandolfo ed Andrea Malatesta; suocero di Alessandro Sforza, Domenico Malatesta, Guidantonio Manfredi e di Bernardino degli Ubaldini
1393-1443 Urbino
TREDICI CITAZIONI
Fra i migliori e più valorosi capitani del suo tempo.
Non apprezzato in guerra. Molle capitano.
Di grande prudenza, amante della giustizia. Ottimo principe.
Gentile, nobile, leale. Religioso.
GUIDOBALDO DA MONTEFELTRO Di Gubbio. Duca di Urbino. Signore di Gubbio, Cagli, Urbania, Fossombrone, San Marino. Figlio di Federico; zio e padre adottivo di Francesco Maria della Rovere; cognato di Fabrizio Colonna, Giovanni della Rovere, Francesco e Giovanni Gonzaga.
1482-1508 Chiesa
QUATTORDICI CITAZIONI
Di buon senso nelle battaglie. Valoroso sul piano personale.
Amante delle cacce e delle giostre.
Nell’esercizio delle armi fu di gran lunga inferiore al padre.
Vittima di perpetue infermità e disgrazie.
Superiore al padre (o per lo meno eguale) nella prudenza e nel consiglio. Dotato di grandi qualità. Stimato più nelle lettere che nelle armi.
Di animo moderato nella prosperità; nelle avversità invitto. per sua natura prontissimo a portar giovamento a coloro che nelle loro necessità ricorrevano a lui.
Amabile con il prossimo. Religioso. Fedele alle promesse.
Di buona statura, di carnagione bianca. Aveva l’aspetto fra il severo ed iul piacevole.
Amante della lettere. Dottissimo in ogni genere di letteratura, specialmente nella greca. Prediligeva soprattutto Senofonte
GIOVANNI BATTISTA DA MONTESECCO Di Montesecco. Fratello di Leone
1469-1478 Chiesa
SETTE CITAZIONI
Uomo valoroso, animoso. Uno dei principali condottieri del suo tempo.
Condottiero esercitato nelle armi. Esperto nel mestiere delle armi.
Famoso capitano.
Intelligente.
LEONE DA MONTESECCO Di Montesecco. Fratello di Giovanni Battista
1477-1484 Chiesa
NESSUNA CITAZIONE
BERNARDINO DI MONTONE (Bernardino Fortebraccio) Conte. Figlio di Carlo, fratello di Braccio, padre di Carlo
1463-1531 Venezia
OTTO CITAZIONI
Capitano valorosissimo.
Celebre capitano del suo tempo.
Fedelissimo condottiero dei veneziani
CARLO DI MONTONE (Carlo Fortebraccio) Di Perugia. Conte di Montone. Signore di Fratta Todina e Assisi. Figlio di Braccio, fratello di Oddo, padre di Bernardino e di Braccio, genero di Sigismondo Pandolfo Malatesta, cognato di Roberto Malatesta
1428-1479 Milano
UNDICI CITAZIONI
Grande capitano di guerra.
Capitano espertissimo nell’arte della guerra.
Famoso capitano.
Non si mutava panni. Portava la barba lunga
SQUARCIA DA MONTOPOLI (Squarcia da Napoli
1420-1445 Venezia
TRE CITAZIONI
Soldato gagliardo. Robustissimo
ANGELO MOROSINI Di Siena. Corsaro. Signore di Porto Ercole e del monte Argentario
1438-1455 Chiesa
UNA CITAZIONE
Capitano già chiaro per valore ed imprese, esperto nella milizia del mare
GIOVANNI MOSTARDA (Giovanni dalla Strada) Di Forlì. Signore di Amandola e Pollenza. Figlio di Mostarda da Forlì, fratello di Ludovico.
1414-1445 Milano
DUE CITAZIONI
Abile condottiero.
Esperto nell’arte militare
GIACOMO DELLA MOTELLA (Giacomo da Martinengo) Signore di San Zeno Naviglio. Padre di Taddeo, genero di Bartolomeo Colleoni, cognato di Gerardo e Gaspare da Martinengo e di Niccolò da Correggio.
1467-1484 Venezia
DUE CITAZIONI
Capitano valoroso. Uomo bellicoso.
Famoso per la forza del corpo
TADDEO DELLA MOTELLA (Taddeo da Martinengo) Figlio di Giacomo, padre di Marcantonio, suocero di Soncino Benzoni
1482-1524 Venezia
DUE CITAZIONI
Condottiero fedelissimo
LORENZO DA MOZZANICA (Lorenzo d'Orfeo) Di Lodi. Signore di quattro località del lodigiano.
1474-1515 Milano
UNA CITAZIONE
Uomo ingratissimo nei confronti degli Sforza.
GIOVANNI MUSACCHIO Albanes
1498-1530 Firenze
UNA CITAZIONE
Celebre condottiero albanese
ALFONSO MUTO (Alfonso del Mutolo, Alfonso da Pisa) Di Ponasserchio, in comune di San Giuliano Terme. Fuoriuscito. Di famiglia contadina di Vecchializia
1500-1513 Venezia
TRE CITAZIONI
Capitano valoroso
[Modificato da Chimic8 14/05/2008 07:37]
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Siamo stati traditi, mio signore.
E' la mala guerra, la mala guerra.
Bisogna discernere il rumore sordo e prolungato della battaglia.
Abbandona il mondo, prima che il mondo abbandoni te.