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I Bizantini...moderni?

Ultimo Aggiornamento: 01/08/2010 11:09
26/05/2009 11:23
 
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Principe
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Ric86, 07/05/2009 5.00:

Perdonatemi se m'intrometto ma la questione per certi aspetti mi è molto cara. A mio avviso, benchè l'impero Bizantino sia ormai un lontano ricordo ha lasciato al mondo un patrimonio da non sottovalutare, prima di tutto il suo ricordo e non è poco giacchè tanti sono passati inosservati nella storia di questi millenni.
Non so chi di voi ha scritto che in Italia sarebbe impensabile sentirsi sabini, etruschi e quel che sia. Per quanto mi riguarda, dopo attenta osservazione ed altrettanta riflessione, l'Italia è l'emblema della discendenza delle varie signorie medievali e rinascimentali, basta vedere l'orgoglio di un romano per le proprie origini, oppure un Fiorentino e che dire dei Milanesi? Tutt'ora siamo divisi da differenze culturali non trascurabili, da dialetti stretti che spesso sono incomprensibili per i "forestieri" e soprattutto parliamo una lingua che se vogliamo è di appannaggio Fiorentino (Accademia della crusca, primo dizionario Italiano). Insomma, si parla tanto di evoluzione di passato che resta tale e tutto sommato invece ci ritroviamo ad essere sempre divisi dagli stessi preconcetti e dalle stesse divisioni che nemmeno cinque secoli fa erano ufficiali, mentre ora solo ufficiose.
E' risaputo che noi siamo una nazione solo sulla carta, a dispetto probabilmente del resto dell'europa, questo perchè noi dopo l'impero Romano abbiamo vissuto in maniera talmente frammentata che il medioevo non è ancora giunto al termine in questa penisola.
Tutto ciò per dire che l'influenza e la cultura tramandata da quei tempi "lontani", sono or ora il nostro pane quotidiano, la nostra realtà alla quale ci mascheriamo con un tricolore che per quello che possiamo credere non ci da mai la stessa emozione dell'emblema della nostra città.




Esattamente, ed è lo stesso sentimento che anima i "greci di Istambul". Per quanto ne so la linea di sangue tanto Comnena che Paleologa è estinta (a meno che non vogliamo considerare il legame che si venne a creare con i marchesi del Monferrato e per questo strano gioco di intrecci dinastici si avrebbe la realizzazione proprio del sogno di Carlo Magno e di Federico barbarossa, visto che erede dei suddetti marchesi imparentati con i Paleologi sarebbe la Casa Imperial-Regia d'Asburgo-Lorena).
Indubbiamente sarebbe per me una cosa bellissima vedere di nuovo sventolare sul corno d'oro e dalla torre di Galata la bandiera rossa ed oro che continua ancor oggi a sventolare unicamente sui monasteri della Repubblica del Monte Athos, ma la vedo utopica...
Quoto alla grande i discorsi sulla politica degli equilibri di potenze che ha permesso la permanenza sul suolo europeo dei turchi...



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Κωνσταντίνος ΙΑ’ Δραγάσης Παλαιολόγος,
Xρoνoκράτoρ και Koσμoκράτoρ
Ελέω Θεού Βασιλευς και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων.





"Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."

"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

"La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."

"Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
Per spalancare la murata porta d'Oro;
E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
Dopo averli ricacciati oltre l'Albero della Mela Rossa,
Cercherò riposo sui miei antichi confini."

"Un Costantino la fondò, un Costantino la perse ed un Costantino la riprenderà”


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