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Un Impero che tramonta, un impero che rinasce....dal Corno d'Oro

Ultimo Aggiornamento: 17/07/2009 20:03
11/07/2009 12:10
 
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mac 8.1 difficoltà m/m
Dal titolo potreste già capire a chi mi riferisco comunque....

In questa cronaca io "impersonerò" un principe erede al trono per cui sarò maggiormente "coinvolto" nella storia, mi scuso se sarò lentino negli aggiornamenti e se non dovessi finire questa cronaca

Capitolo I: Nova Roma al tramonto



Gli Imperi nascono crescono e poi muoiono, come normali creature, come noi insomma. Se mai un dì funesto dovrà giungere per l'Impero d'Oro ora più che mai temo non ci sarà scampo per Nova Roma, nè per i Romei. Ma lasciate che mi presenti: il mio nome è Theodoros Paleologo fratello minore di Giovanni Paleologo e figlio di Sua Maestà Munificissima il Basileus Manuele II Paleologo.

Tutti abbiamo rischiato di collassare proprio ad inizio secolo, nel 1402, sotto i colpi degli ormai inarrestabili infedeli turchi. Non uno di noi mai dovrà dimenticare ciò che loro ci hanno fatto, ciò che loro ci stanno facendo al nostro impero e alla nostra gente, costretta a convertirsi al loro subdolo credo islamico...

Ma proprio un altro islamico, di nome Tamerlano, ci ha salvato dalla caduta travolgendo gli infidi turchi in quello stesso anno ad Ankara e permettendo anche a noi di cacciarli dal Corno d'Oro muovendo anche una timida espansione e recuperando Tessalonica e la penisola di Calcidita(di cui ora io sono Despota) ed ingrandendo i domini in Peloponneso.




Oltre a ciò non abbiamo molte libertà di manovra ed abbiamo bisogno anche di una seria ricrescita economica per poterci permettere il mantenimento delle truppe sufficenti ad altre incursioni sullo stordito ma ancora solido Impero Ottomano.

Su mio consiglio inizia la costruzione(qui a Tessalonica, ma anche a Costantinopoli e Mistra) di magazzini, banche e dogane al fine di aumentare gli introiti derivanti dal commercio(forzando la grande concorrenza degli Stati Italiani). Oltre a ciò diamo un considerevole impulso allo sviluppo marinaro del nostro paese e come "battesimo" per la rinata marina militare romana blocchiamo il porto di Nicea dominando di fatto Bosforo e Dardanelli.



Ed è solo ieri quando mi viene portata una missiva di mio padre, che mi ordina di prendere Larissa in funzione di controllo della Tessaglia, lo stesso fà mio fratello Giovanni con Corinto e mio padre stesso, attaccando Gallipoli. Sono cittadine per nulla o pochissimo popolate, con economie molto deboli, ma importanti dal punto di vista strategico per controllare rispettivamente la già citata Tessaglia, il Peloponneso e i Dardanelli.

2 Dicembre 1414, oggi è una data importante per il nostro impero perchè proprio oggi ci siamo legati in alleanza con la Fiorenza, uno dei più importanti Stati Latini con domini nella stessa Grecia, ad Atene....la rinascita di Roma è appena cominciata...


to be continued.....

PS: mi scuso se ho creato un post alternativo alle cronache di Machiavello
[Modificato da Eraclio Imperatore Romano 11/07/2009 12:26]
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« So che avrei vantaggi se abbandonassi la città, ma via non posso andare... Non vi lascerò mai. Ho deciso di morire con voi! »

« Da oggi Latini e Romani sono lo stesso popolo, uniti in Dio, e con l'aiuto di Dio salveremo Costantinopoli. »



« Darti la città, non è decisione mia né di alcuno dei suoi abitanti; abbiamo infatti deciso di nostra spontanea volontà di combattere, e non risparmieremo la vita. »



11/07/2009 14:32
 
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Quali saranno le sorti del glorioso Impero Romano?
Aspettiamo il seguito!
11/07/2009 14:58
 
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ovviamente la sopravvivenza e la rinascita ;)

nota x house...com'è che la patch 8.1 non è più scaricabile?



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Κωνσταντίνος ΙΑ’ Δραγάσης Παλαιολόγος,
Xρoνoκράτoρ και Koσμoκράτoρ
Ελέω Θεού Βασιλευς και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων.





"Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."

"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

"La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."

"Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
Per spalancare la murata porta d'Oro;
E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
Dopo averli ricacciati oltre l'Albero della Mela Rossa,
Cercherò riposo sui miei antichi confini."

"Un Costantino la fondò, un Costantino la perse ed un Costantino la riprenderà”


11/07/2009 22:09
 
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ritornano le cronache dell'imperatore eraclio! [SM=x1140531] [SM=x1140531] [SM=x1140531]
12/07/2009 14:29
 
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chiedo veramente scusa a tutti ma proprio oggi il computer nel quale ho installato machiavello con la relativa campagna bizantina si è inceppato(probabilmente qualcosa riguardante la scheda madre) e mio padre lo porterà il prima possibile a riparare, Frattanto cercherò di installare mac sull'altro mio pc(che però è vista). Spero di riuscirci, non chiudete il topic appena possibile vi tornerò a postare
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« So che avrei vantaggi se abbandonassi la città, ma via non posso andare... Non vi lascerò mai. Ho deciso di morire con voi! »

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« Darti la città, non è decisione mia né di alcuno dei suoi abitanti; abbiamo infatti deciso di nostra spontanea volontà di combattere, e non risparmieremo la vita. »



13/07/2009 11:02
 
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cavolo Eraclio ma è mai possibile che ogni volta che inizi ti capita sempre qualche problema con il PC? è dai tempi delle campagne seleucidi che vai avanti così [SM=g27964] cerca di sistemarlo alla svelta, narratori come te ce n'è pochi...

nota: estate 1426, Nicea, Costantino (XI) Paleologo, principe di Costantinopoli, Protoasekretis e Doux di Rumelia, in Nome di Sua Magnificenza il Re dei Re Giovanni VIII Paleologo, Basileus dei Romani, stringe d'assedio la città con l'esercito costantinopolitano, città nella quale è asserragliato il grande Sultano Maometto I il Conquistatore, dopo un fruttuoso assedio ed una battaglia tanto sanguinosa quanto epica (che non ho potuto dirigere in prima persona visto che crashava ogni volta, quindi ho dovuto risolvere automaticamente) ha conquistato l'antica città bizantina ed ha sconfitto ed ucciso il Grande Sultano Ottomano, segnando il ritorno in terra d'Anantolia dell'aquila dei Basileus. Dopo la folgorante riconquista dei Balcani ai Bizantini non rimane che scacciare i Turchi anche dall'Anatolia ed eliminare quell'empia genìa per sempre dalla faccia della terra, in Nome di Dio, del Cristo Redentore, della Santa Vergine Madre di Dio, degli Apostoli e dei Santi tutti, in nome della Vera Fede. ...poi ci occuperemo degli infami cattolici...
[Modificato da Xostantinou 13/07/2009 11:02]



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"Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."

"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

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Re:
Xostantinou, 13/07/2009 11.02:

cavolo Eraclio ma è mai possibile che ogni volta che inizi ti capita sempre qualche problema con il PC? è dai tempi delle campagne seleucidi che vai avanti così [SM=g27964] cerca di sistemarlo alla svelta, narratori come te ce n'è pochi...

nota: estate 1426, Nicea, Costantino (XI) Paleologo, principe di Costantinopoli, Protoasekretis e Doux di Rumelia, in Nome di Sua Magnificenza il Re dei Re Giovanni VIII Paleologo, Basileus dei Romani, stringe d'assedio la città con l'esercito costantinopolitano, città nella quale è asserragliato il grande Sultano Maometto I il Conquistatore, dopo un fruttuoso assedio ed una battaglia tanto sanguinosa quanto epica (che non ho potuto dirigere in prima persona visto che crashava ogni volta, quindi ho dovuto risolvere automaticamente) ha conquistato l'antica città bizantina ed ha sconfitto ed ucciso il Grande Sultano Ottomano, segnando il ritorno in terra d'Anantolia dell'aquila dei Basileus. Dopo la folgorante riconquista dei Balcani ai Bizantini non rimane che scacciare i Turchi anche dall'Anatolia ed eliminare quell'empia genìa per sempre dalla faccia della terra, in Nome di Dio, del Cristo Redentore, della Santa Vergine Madre di Dio, degli Apostoli e dei Santi tutti, in nome della Vera Fede. ...poi ci occuperemo degli infami cattolici...




occhio a genovesi, veneziani e fiorentini (ad atene)! [SM=g27980]
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no problem, sono legato ad austria ed ungheria che guardacaso non vedono l'ora di eliminare quei simpaticoni di veneziani...per quanto riguarda Atene, beh la loro ridicola presenza verrà tollerata finché ci saranno i veneziani in zona, una volta eliminati loro papparmi atene sarà ordinaria amministrazione...

house invece di preoccuparti dei miei balcani preoccupati del fatto che mach crasha spesso e sono stato obbligato a fare in auomatico l'assedio di Nicea con l'uccisione di Maometto I perché altrimenti crashava quando iniziava lo scontro...



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So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
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"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

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13/07/2009 12:24
 
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Re:
Xostantinou, 13/07/2009 12.12:

no problem, sono legato ad austria ed ungheria che guardacaso non vedono l'ora di eliminare quei simpaticoni di veneziani...per quanto riguarda Atene, beh la loro ridicola presenza verrà tollerata finché ci saranno i veneziani in zona, una volta eliminati loro papparmi atene sarà ordinaria amministrazione...

house invece di preoccuparti dei miei balcani preoccupati del fatto che mach crasha spesso e sono stato obbligato a fare in auomatico l'assedio di Nicea con l'uccisione di Maometto I perché altrimenti crashava quando iniziava lo scontro...




non e' capitato solo a te, capita alle volte, prevalentemente negli assedi, forse qualche probl legato ai macchinari d'assedio [SM=g27982]
13/07/2009 14:20
 
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a me è capitato in quell'assedio ma è capitato anche molte varie altre volte anche in campagna strategica, sembra che ricaricando o sovrascrivendo il salvataggio per un po' si stabilizzi ma colpisce inesorabile quando meno serve...



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"Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
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"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

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"Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
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13/07/2009 15:03
 
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Re:
Xostantinou, 13/07/2009 11.02:

cavolo Eraclio ma è mai possibile che ogni volta che inizi ti capita sempre qualche problema con il PC? è dai tempi delle campagne seleucidi che vai avanti così [SM=g27964] cerca di sistemarlo alla svelta, narratori come te ce n'è pochi...

nota: estate 1426, Nicea, Costantino (XI) Paleologo, principe di Costantinopoli, Protoasekretis e Doux di Rumelia, in Nome di Sua Magnificenza il Re dei Re Giovanni VIII Paleologo, Basileus dei Romani, stringe d'assedio la città con l'esercito costantinopolitano, città nella quale è asserragliato il grande Sultano Maometto I il Conquistatore, dopo un fruttuoso assedio ed una battaglia tanto sanguinosa quanto epica (che non ho potuto dirigere in prima persona visto che crashava ogni volta, quindi ho dovuto risolvere automaticamente) ha conquistato l'antica città bizantina ed ha sconfitto ed ucciso il Grande Sultano Ottomano, segnando il ritorno in terra d'Anantolia dell'aquila dei Basileus. Dopo la folgorante riconquista dei Balcani ai Bizantini non rimane che scacciare i Turchi anche dall'Anatolia ed eliminare quell'empia genìa per sempre dalla faccia della terra, in Nome di Dio, del Cristo Redentore, della Santa Vergine Madre di Dio, degli Apostoli e dei Santi tutti, in nome della Vera Fede. ...poi ci occuperemo degli infami cattolici...



beh il computer dove ho installato machiavello e medieval è l'xp che usa mio padre e dubito che me lo farà riusare dopo quello che gli è capitato, crede sia stato io con tutti i giochi che gli installo lì visto che sul mio vista vanno lenti o non vanno per niente, adesso mi dovrò ingegnare per far funzionare mac sul mio vista [SM=g27969] speriamo bene


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un consiglio: formatta Vista e torna a XP! io manco l'ho installato vista sul mio pc, l'ho visto solo da un mio amico [SM=g27964]
[Modificato da davide283 13/07/2009 15:52]
13/07/2009 16:34
 
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è un po' come passare da med2 ad empire tw, se lo conosci lo eviti e resti a med2...idem XP e vista.



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So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
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"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

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ma non ho alternative visto che ho solo questo computer....
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spero tu abbia almeno un PC con le palle cubiche...



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"Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
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"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

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Eraclio, visto che tu sei paralizzato approfitto per intrattenere i lettori con qualche spunto tratto dalla mia personale campagna, così non si annoiano [SM=g27964] ...tanto sempre di Bisanzio parla [SM=x1140437]

aggiornamento:


Era una nebbiosa alba d'agosto nella Baranja, quando Re Luigi II d'Ungheria giunse presso Mohàcs. Le informazioni dicevano che un immenso esercito composto dell'élite dell'esercito Ottomano stava marciando per raggiungere Buda e colpire al cuore i potenti nemici dell'Islam. Quel mattino, l'avanguardia dell'Arcivescovo Tomori non trovarono come si aspettavano, l'esercito ottomano disposto a battaglia, per cui Sua Maestà salì alla testa della colonna per capire di persona cosa stesse succedendo. Quando giunse alla piana di Mohàcs, uno spettacolo inumano sorse dalla nebbia e si spiegò ai suoi occhi: un'immane distesa di cadaveri, oltre 50.000 turchi giacevano riversi al suolo e rendevano la piana una palude intrisa di sangue. al centro del campo di battaglia una terrifica collina s'innalzava di cadaveri di giannizzeri, l'élite del Sultano. Alla sommità di questo orribile colle stava il Sultano, Solimano I "il Magnifico", ritto in piedi. Un'enorme sarissa usciva dal terreno e penetrando in mezzo alle sue gambe usciva dalla sua bocca. I suoi occhi, aperti in un'inumana espressione di terrore, fissavano ormai spenti la punta della lancia, dalla quale sventolava gagliarda la bandiera dei Paleologi.
Sul petto capeggiava una tavola di legno dorato e finemente inscritto con queste testuali parole:
"Io Costantino XI Paleologo, Re ed Autocrate dei Romani per volere di Dio Onnipotente, pongo quest'oggi termine alla vita del sultano dei turchi ed a quella del suo esercito, l'ultimo, poiché dall'Armenia alla Serbia in nessun luogo né ora né mai si leverà più l'infame vessillo dell'Islam. Che la Pace di Cristo regni da questo momento in poi sulle terre dei Romani."
Nella notte un immenso esercito, guidato dal Basileus in persona, aveva sorpreso Selim alle spalle, nessuno era sfuggito al massacro...anche i prigionieri e coloro che s'erano arresi erano stati trucidati.
Re Luigi II volse il suo cavallo ed ordinò il ritorno alla capitale, quel giorno sarebbe stato giorno di festa per l'intera cristianità, e non avrebbe scordato di inviare un segno tangibile della sua gratitudine al Basileus. Ma da quel giorno l'occidente imparò che c'era una nuova potenza in rapida ascesa con cui fare i conti. L'Impero dei Romani era risorto, ed era deciso a riprendersi ciò che sentiva suo di diritto.




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Κωνσταντίνος ΙΑ’ Δραγάσης Παλαιολόγος,
Xρoνoκράτoρ και Koσμoκράτoρ
Ελέω Θεού Βασιλευς και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων.





"Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."

"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

"La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."

"Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
Per spalancare la murata porta d'Oro;
E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
Dopo averli ricacciati oltre l'Albero della Mela Rossa,
Cercherò riposo sui miei antichi confini."

"Un Costantino la fondò, un Costantino la perse ed un Costantino la riprenderà”


17/07/2009 19:33
 
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grazie ma ti lascio questo post. Ci rinuncio ho provato di tutto ma mac non va...non è per far concorrenza al grande house ma ho installato bellum crucis e a breve(senza ulteriori intoppi) darò il via ad una cronaca con la Nova Roma nel basso medioevo e...speriamo bene! tu prosegui questa cronaca la commenterò con molto piacere
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« So che avrei vantaggi se abbandonassi la città, ma via non posso andare... Non vi lascerò mai. Ho deciso di morire con voi! »

« Da oggi Latini e Romani sono lo stesso popolo, uniti in Dio, e con l'aiuto di Dio salveremo Costantinopoli. »



« Darti la città, non è decisione mia né di alcuno dei suoi abitanti; abbiamo infatti deciso di nostra spontanea volontà di combattere, e non risparmieremo la vita. »



17/07/2009 20:03
 
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Principe
eh io ho deciso di ricominciare da capo dopo l'inspiegabile rivolta totale...



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Κωνσταντίνος ΙΑ’ Δραγάσης Παλαιολόγος,
Xρoνoκράτoρ και Koσμoκράτoρ
Ελέω Θεού Βασιλευς και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων.





"Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."

"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

"La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."

"Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
Per spalancare la murata porta d'Oro;
E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
Dopo averli ricacciati oltre l'Albero della Mela Rossa,
Cercherò riposo sui miei antichi confini."

"Un Costantino la fondò, un Costantino la perse ed un Costantino la riprenderà”


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