cavolo Eraclio ma è mai possibile che ogni volta che inizi ti capita sempre qualche problema con il PC? è dai tempi delle campagne seleucidi che vai avanti così
cerca di sistemarlo alla svelta, narratori come te ce n'è pochi...
nota: estate 1426, Nicea, Costantino (XI) Paleologo, principe di Costantinopoli, Protoasekretis e Doux di Rumelia, in Nome di Sua Magnificenza il Re dei Re Giovanni VIII Paleologo, Basileus dei Romani, stringe d'assedio la città con l'esercito costantinopolitano, città nella quale è asserragliato il grande Sultano Maometto I il Conquistatore, dopo un fruttuoso assedio ed una battaglia tanto sanguinosa quanto epica (che non ho potuto dirigere in prima persona visto che crashava ogni volta, quindi ho dovuto risolvere automaticamente) ha conquistato l'antica città bizantina ed ha sconfitto ed ucciso il Grande Sultano Ottomano, segnando il ritorno in terra d'Anantolia dell'aquila dei Basileus. Dopo la folgorante riconquista dei Balcani ai Bizantini non rimane che scacciare i Turchi anche dall'Anatolia ed eliminare quell'empia genìa per sempre dalla faccia della terra, in Nome di Dio, del Cristo Redentore, della Santa Vergine Madre di Dio, degli Apostoli e dei Santi tutti, in nome della Vera Fede. ...poi ci occuperemo degli infami cattolici...
[Modificato da Xostantinou 13/07/2009 11:02]
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Κωνσταντίνος ΙΑ’ Δραγάσης Παλαιολόγος,
Xρoνoκράτoρ και Koσμoκράτoρ
Ελέω Θεού Βασιλευς και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων.
"Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."
"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."
"La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."
"Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
Per spalancare la murata porta d'Oro;
E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
Dopo averli ricacciati oltre l'Albero della Mela Rossa,
Cercherò riposo sui miei antichi confini."
"Un Costantino la fondò, un Costantino la perse ed un Costantino la riprenderà”