Medieval 2 Total War
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Presentazione fazioni nel menù

Ultimo Aggiornamento: 28/07/2009 11:48
20/07/2009 14:40
 
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tribu' galliche:

"Galli e' il nome con cui i Romani indicano i Celti che abitano la regione della Gallia, corrispondente grossomodo ai territori attuali di Francia, Belgio, Svizzera, Paesi Bassi, Germania lungo la riva orientale del Reno e Italia settentrionale a nord del fiume Rubicone.
Descritti dalla fonti classiche come di costituzione fisica alta e robusta, spesso con occhi, pelle e capelli chiari, i Galli indossavano tuniche dai colori sgargianti e maniche e brache.

Politicamente disomogenei, frazionati in varie tribù tra loro spesso in conflitto, come dice Cesare: "La Gallia è, nel suo complesso, divisa in tre parti: la prima la abitano i Belgi, l'altra gli Aquitani, la terza quelli che nella loro lingua prendono il nome di Celti, nella nostra, di Galli", i Galli trovarono momenti di unità solo sotto la pressione della minaccia romana, in particolare durante la Campagna di Gallia condotta appunto da Giulio Cesare, quando seppero trovare una guida riconosciuta nella figura di Vercingetorige.

Il termine latino Galli origina dal termine greco Γαλάται (Galatai), etnonimo attestato sin dal III secolo a.C. e che i Greci riferivano alle tribù celtiche che invasero la Tracia nel 281 a.C. spingendosi con incursioni fin nel cuore della Grecia. Per Gal è stata ipotizzata una derivazione dalla radice celtica *gal- ("potere", "forza") o dalla radice indoeuropea *kelH ("essere elevato"). In entrambi i casi, trattandosi di un attributo positivo, potrebbe essere stato un endoetnonimo, anche se proprio probabilmente più di un singolo gruppo cui appartenevano le tribù celtiche spintesi nella penisola Balcanica e nel centro della Turchia, piuttosto che dell'intero popolo dei Celti.

I Celti, probabilmente formatosi come popolo indoeuropeo a sé stante in un'area dell'Europa centrale compresa tra le attuali Germania meridionale e la Francia orientale, si espansero fino alle coste atlantiche dell'odierna Francia e lungo il corso del Reno tra i secoli VIII e V a.C., nel corso dell'Età del Ferro (culture di Hallstatt e di La Tène). Più tardi, a partire dal 400 a.C. circa, penetrarono nell'odierna Italia settentrionale.

A partire dall'inizio del IV secolo a.C., migrazioni di popolazioni celtiche attraversarono a più riprese le Alpi e si installarono nella Pianura Padana. Vennero così a contatto con i Liguri e i Veneti, popoli con i quali si scontrarono e in parte assorbirono, e gli Etruschi. Continuarono a premere verso Sud, tanto che nel 388 a.C. la tribù dei Senoni attaccò Chiusi e poco più tardi, guidati da Brenno, saccheggiarono Roma (nel 390 a.C. o, più probabilmente, nel 386 a.C.). Nel 385 a.C. i Senoni si installarono definitivamente nel Piceno, colonizzandolo interamente nel 322 a.C.. In seguito i Galli cisalpini presero parte a varie iniziative militari contro l'ascesa di Roma, dalle guerre sannitiche alle guerre puniche (un forte contingente gallico era presente alla battaglia di Canne), prima di essere assogettati definitivamente con una serie di operazioni militari condotte dai Romani nel III secolo a.C.

I Galli stanziati al di là delle Alpi erano frazionati in numerose tribù; Cesare attesta che al momento delle sue campagne si distinguevano due fazioni, capeggiate rispettivamente dagli Edui e dai Sequani, presto scalzati dai Remi.

La struttura sociale articolata in tre classi: i guerrieri, i liberi (allevatori e agricoltori) e i sacerdoti, o druidi. Al di sotto di questi membri veri e propri del popolo, pare esistessero anche schiavi. Come tutte gli antichi popoli indoeuropei (e, in particolare, quelli celtici dei quali rappresentavano un ramo), si ripartivano in gruppi famigliari; il padre aveva diritto di vita e di morte sulla moglie e sulla prole e i figli potevano presentarsi a lui solo nell'età di imbracciare le armi. I funerali, sfarzosi, prevedevano la cremazione mediante pire, nelle quali venivano gettati anche oggetti e animali cari dal defunto.

Le famiglie erano a loro volta raccolte in numerose tribù. A capo delle tribù l'assemblea del popolo in armi eleggeva un re (rix in gallico, usato come suffisso), mentre i rapporti tra le tribù erano tenuti principalmente dai druidi.

La base della piramide sociale era costituita da persone provviste di diritti, almeno formalmente e inizialmente, ma che a causa del frequente indebitamento si riducevano presto a una condizione servile, che Cesare definisce "plebea".
Il potere politico e - soprattutto - militare era appannaggio della classe dei guerrieri, che mobilitava in massa nelle frequenti scaramucce che opponevano tribù a tribù. Unica virtù riconosciuta da questo ceto è quella militare.
I sacerdoti, o drudi, erano incaricati delle funzioni religiose, dei sacrifici - sia pubblici sia privati - e dell'interpretazione delle norme religiose, secondo la dottrina elaborata in Britannia e appresa dai drudi attraverso appositi viaggi di istruzione. Ricoprivano inoltre il ruolo di insegnanti e di giudici ed erano fortemente legati tra loro, indipendentemente dall'appartenenza alle varie tribù. Tali rapporti erano cementati dagli annuali convegni druidici, ospitati dalla Foresta dei Carnuti, ritenuta il centro della Gallia.

I Galli, va ricordato, erano politeisti, e adoravano un vasto pantheon di divinità legate alla natura e alle virtù guerriere.

Accanto alla tradizionale attività venatoria, resa possibile dalle estese foreste delle regioni cha abitavano, i Galli praticavano sia l'allevamento che l'agricoltura. Le attestate presenze greche e fenicie sulle coste del Golfo del Leone e quelle etrusche, italiche e latine nella Pianura Padana confermano inoltre l'esistenza di una rete di scambi commerciali tra i Galli e altri popoli mediterranei. Tra le attività manifatturiere, sono pervenute testimonianze di una raffinata oreficeria.

L'occupazione romana della Gallia cisalpina avvenne in seguito a una serie di battaglie (Sentino, 295 a.C.; Talamone, 225 a.C.; Clastidium, 222 a.C.) condotte contro le varie tribù che appoggiavano volta per volta i nemici di Roma, dagli Italici ai Cartaginesi.

La conquista della Gallia meridionale iniziò attorno al 125 - 121 a.C. con l'occupazione di tutta la fascia mediterranea fra le Alpi Liguri e l'Hispania costituita successivamente in Provincia con capitale Narbona (fondata nel 118 a.C.).
Il dominio romano sulla regione poté dirsi compiuto solo nel 58-51 a.C. grazie alle campagne di Giulio Cesare, che sconfisse le tribù celtiche in Gallia e nelle Isole britanniche e descrisse le sue esperienze nel De bello Gallico. Da li' fino all'invasione franca del 486 d.C. i Galli rimasero sotto la dominazione romana."

ps: per la descrizione dei romani, mi rimetto a jlo [SM=g27960]
[Modificato da davide283 20/07/2009 14:41]
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