Medieval 2 Total War
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Ultimo Aggiornamento: 28/07/2009 11:48
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illiria:

"L'Illiria e' la regione corrispondente all'attuale fascia costiera orientale del Mare Adriatico, abitata dagli Illiri, un'antica popolazione che parlava una lingua indoeuropea. Gli Illiri arrivarono nella parte occidentale della penisola Balcanica intorno al 1000 a.C., tra la fine dell'Età del Bronzo e l'inizio dell'Età del Ferro. Nei successivi mille anni, essi occuparono territori che si estendevano dai fiumi Danubio, Sava e Morava al Mare Adriatico ed ai monti Sar.

L'area fu inizialmente abitata da due gruppi, noti dai tempi dell'Impero Romano con il nome di Pannoni e Dalmati.

Gli Illiri intrapresero contatti commerciali e bellici con i loro vicini. Gli antichi macedoni probabilmente avevano radici illiriche, ma sotto Filippo il macedone la classe dominante assorbì la cultura Greca. Si mescolarono anche con i Traci nell'annessione dei territori orientali. A sud e lungo le coste del Mare Adriatico, gli illiri subirono molto l'influenza dei greci, che vi fondarono delle postazioni commerciali. L'odierna città di Durazzo si sviluppò per l'appunto da una colonia greca nota come Epidamno, fondata alla fine del VII secolo a.C. Un'altra famosa colonia greca, Apollonia sorse tra Durazzo e la città portuale di Valona.

Gli illiri producevano e scambiavano bestiame, cavalli, prodotti agricoli e beni di lusso forgiati nel rame locale e nel ferro. Furti e guerre erano all'ordine del giorno tra le popolazioni illiriche, e i loro pirati furono una lunga piaga per i marinai che solcavano l'Adriatico. I consigli degli anziani sceglievano un capo a guida di ognuna delle tribù illiriche. Di volta in volta, i capi locali estendevano il loro controllo sopra altre tribù e formavano regni dalla breve vita. Durante il V secolo a.C., un centro ben sviluppato si era esteso nell'estremo nord, sulla parte alta della valle del fiume Sava, oggi Slovenia.

Più volte i gruppi di illiri migrarono al di là delle loro terre diretti nella penisola italica.

Il regno illirico di re Bardhylus divenne un formidabile centro di potere nel IV secolo. Nel 359 a.C., il re di Macedonia, Perdicca III, fu ucciso durante un assalto agli Illiri. Nel 358 a.C., Filippo II il Macedone, padre di Alessandro Magno, li sconfisse e assunse il controllo del loro territorio fino al lago di Ocrida. Alessandro stesso condusse le truppe del loro capo Clito nel 355 a.C. e condottieri tribali illirici nonché molti soldati accompagnarono Alessandro alla conquista della Persia. Dopo la sua morte nel 323 a.C., regni Illirici indipendenti si ribellarono nuovamente. Nel 312 a.C. re Glauco espulse i greci da Durazzo. Verso la fine del III secolo a.C., un regno Illirico si stanziò nei pressi dell'odierna città albanese di Scutari e pose il suo controllo su parte dell'Albania settentrionale, Montenegro e Erzegovina. Sotto la regina Teuta, attaccarono imbarcazioni mercantili romane nel Mare Adriatico e diedero a Roma una valida scusa per invadere i Balcani.

Nelle guerre illiriche del 229 a.C. e del 219 a.C., Roma passò ben oltre i loro stanziamenti nelle valle del fiume Narenta e soppresse quella pirateria che aveva reso l'Adriatico un mare pericoloso. Nel 180 a.C. i Dalmati si dichiararono indipendenti da re Genti, che pose la sua capitale a Scutari. I romani riottennero la regione nel 168 a.C., e le truppe romane catturarono re Genti a Scutari (che chiamavano "Scodra") e lo condussero a Roma nel 165 a.C. Un secolo dopo, Giulio Cesare e il suo rivale Pompeo combatterono la loro battaglia decisiva vicino Durazzo (Dyrrhachium). Apollonia divenne un centro culturale, e lo stesso Giulio Cesare vi inviò suo nipote Ottaviano (che diventerà l'imperatore Augusto), per intraprendere gli studi.

È solo in seguito alla rivolta dalmato-pannonica del 6-9 d.C., domata da Tiberio, che la provincia illirica, ora ampliata e sottomessa, fu divisa in Pannonia e Dalmazia.

Per circa quattro secoli, il dominio di Roma apportò nelle terre illiriche un notevole sviluppo commerciale e culturale e pose fine ai dissensi nati tra le tribù locali. Nelle montagne del luogo, i capi dei vari clan mantennero l'autorità, ma strinsero un'alleanza con l'imperatore e riconobbero l'autorità dei suoi delegati. Durante la festa annuale in onore dei cesari, i montanari illiri giuravano lealtà all'imperatore e riconfermavano i loro diritti politici. Una simile forma di tal tradizione, nota come la kuvend, sopravvive tutt'oggi nel nord dell'Albania.

I romani stanziarono numerosi accampamenti legionari e colonie, ma la latinizzazione culturale si limitò alle città costiere. Inoltre supervisionarono la costruzione di acquedotti e strade, compresa la Via Egnatia, una famosa rotta militare e strada di commercio che conduceva da Durazzo attraversando la valle del fiume Shkumbini fino in Macedonia e a Bisanzio (poi chiamata Costantinopoli). Rame, argilla e argento venivano estratti dalle montagne. Le esportazioni principali erano vino, formaggio, olio e il pesce dal lago di Scutari e dal lago di Ocrida. Tra le importazioni erano inclusi vari attrezzi, manufatti in metallo, beni di lusso e altri articoli artigianali.

Gli illiri si distinsero con i loro guerrieri nelle legioni romane e composero in gran parte la Guardia Pretoriana. Vari imperatori romani ebbero le loro origini tra la popolazione dell'Illiria. Tra questi Diocleziano (284-305) che salvò l'impero dalla disintegrazione introducendo delle riforme istituzionali, Costantino I (324-337) che tollerò il cristianesimo e trasferì la capitale dell'impero da Roma a Bisanzio, che chiamò Costantinopoli e Giustiniano I (527-565) che organizzò il diritto romano, costruì la ben nota basilica di Bisanzio, l'Hagia Sophia e si adoperò per riprendere il controllo sui territori persi."
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