Medieval 2 Total War
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Ellenistici: informazoni militari

Ultimo Aggiornamento: 07/10/2009 15:37
28/07/2009 13:33
 
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L'Agema era in origine la guardia dei re macedoni. Alla morte di Alessandro fu ereditata dai vari sovrani ellenistici. Ai tempi rinominai le unità di RTW liscio dando, come truppe d'elite, l'Agema alla Macedonia, i Macedoni ai Tolomei e gli Argiraspidi ai Seleucidi.

L'Agema andrebbe bene come unità di fanteria d'elite anche per l'Epiro, regno molto similare alla Macedonia.
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"Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)

"Ingiuriare i mascalzoni con la satira è cosa nobile, a ben vedere significa onorare gli onesti" (Aristofane)
28/07/2009 18:53
 
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Epirota era la mamma maiala di Alessandro, era parte dell'impero macedone....
Comunque prometto stasera finisco la parte sull'ellenismo e la mappa delle risorse. Sono stato straimpegnato in questi giorni pre-ferie a classificare una carrettata di cocci di ceramica in condizioni di lavoro assolutamente precarie (leggasi stanzetta 4x4 senz'aria condizionata, insieme ad altri tre di cui un'omaccione corpulento e sudaticcio)....
28/07/2009 19:07
 
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Re:
JLoZeppeli, 28/07/2009 18.53:

Epirota era la mamma maiala di Alessandro, era parte dell'impero macedone....
Comunque prometto stasera finisco la parte sull'ellenismo e la mappa delle risorse. Sono stato straimpegnato in questi giorni pre-ferie a classificare una carrettata di cocci di ceramica in condizioni di lavoro assolutamente precarie (leggasi stanzetta 4x4 senz'aria condizionata, insieme ad altri tre di cui un'omaccione corpulento e sudaticcio)....




ma figurati se ti devi pure giustificare.. cmq fatti un giro anche nel thread degli sbabbari germani..

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03/08/2009 23:21
 
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Continuo da dove mi ero fermato e scusate il ritardo, ma trovare informazioni storicamente attendibili è piuttosto difficile.

I catafratti:
ampiamente utilizzati dai Seleucidi, unità di cavalleria pesante con armatura di scaglie e lamellare sia per il cavallo che per il cavaliere, con vesti purpuree, decorate in oro con disegni richiamanti bestie selvatiche.
Diventarono un'unità riconosciuta, tuttavia, solo nel 210, reclutati principalmente tra Iraniani. Le armi variano a seconda dell’esercito in cui sono impiegati. I Seleucidi avevano catafratti armati con lancia, spada e scudo. I catafratti parti invece erano armati con una lancia pesante a due mani, il kontos, e una mazza ferrata per il corpo a corpo. Normalmente avevano un elmo a visiera con pennacchio sulla punta.

I Seleucidi avevano anche un’altra cavalleria pesante, chiamata Agema come la guardia di fanteria. Probabilmente erano armati come catafratti, benché non si abbiano attestazioni, Polibio sembra considerarli una versione più leggera degli stessi.

I cavalieri nisei dalla pianura di Nisa, dal nome dei cavalli enormi che montavano. Armati con corazzina, lancia e scudo piccolo erano noti per le loro cariche, ma il numero esiguo di cavalli nisei li rendeva un’unità davvero poco usata.

ALtra cavalleria, utilizzata da molti dei diadochi come mercenaria era quella tarantina. Essa usava una tecnica che sembrerebbe essere stata basata sullo smontare e tirare una lancia corta per poi rimontare e combattere con una seconda lancia e uno scudo di medie dimensioni.Una specie di dragoni ante litteram...

Altre due cavallerie attestate da Polibio erano: i Politikoi, reggimenti reclutati tra le ricche città dell'impero, formato da cavalleria mediamente corazzata, caratterizzata dal fatto di essere frazionata in squadroni ognuna con i colori e le insegne della città di provenienza, spesso anche armati in maniera diversa; gli Epilektoi, cavalleria di Larissa in Siria, armata pesantemente.


I carri da guerra: prima di tutto sfatiamo un altro mito dopo quello degli elefanti... Storicamente non erano usatissimi, più spesso usati per le parate che per utilità in battaglia, hanno assunto un ruolo un pò troppo importante nella fantasia delle rievocazioni come Rome...

I Seleucidi usavano carri a quattro cavalli (quadrigai), ovviamente falcati, che erano quelli più diffusi tra gli eserciti ellenistici. In alternativa i Tolomei continuarono ad usare piccole unità di carri a due cavalli con un giavellottiere o un arciere... In ogni caso gli eserciti ellenistici non utilizzarono in maniera estensiva questi mezzi, almeno non quanto i celti e gli indiani...

Tra le unità vorrei menzionare anche i Thureophoroi che erano inizialmente mercenari di Samo armati di grande scudo ovale, che combattevano alla maniera dei Galli. Vennero adottati dalla lega Achea, completando l’armamento con lancia, giavellotto e spada corta, gli unici diadochi ad usarli furono i Seleucidi.

Rispetto alle altre armate ellenistiche le peculiarità dei Selueucidi sono costituite dagli argyraspides, che si affiancano ai peltasti e agli hypaspistes (da cui veniva selezionata l’agema), caratterizzati dagli scudi d’argento. Questa unità adottò lo stile di combattimento romano intorno al 160… Armati pesantemente, con asta scudo e spada, armatura pesante di piastre.

Si dice che i Chalkaspides fossero l’equivalente degli argyraspides tra gli Antigonidi, con scudi bronzei.

Gli euzonoi cilici, con corone dorate e giavellotto e le truppe leggere misie e cipriote meritano una menzione.
[Modificato da JLoZeppeli 03/08/2009 23:48]
03/08/2009 23:42
 
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Ovviamente posso fornire spiegazioni più dettagliate e immagini eventualmente tra quelle che ritengo più fedeli, ma molte unità non sono che nomi in alcune fonti come Polibio...

[Modificato da JLoZeppeli 03/08/2009 23:44]
04/08/2009 09:19
 
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gli eserciti erano organizzati con molti picche corte o medie(greci)...lunghe(macedoni), per far fronte alla lentezza dell' unità i macedoni erano soliti accompagnare i lati della falange con la cavalleria. Scarse unità da tiro
04/08/2009 09:23
 
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sicuro che i thureophoroi li usarono solo seleucidi e lega achea? io gli avevo messi a tutte le fazioni ellenistiche.
Per quanto riguarda l'armatura degli argyraspidi come era fatta? attualmente gli ho messo la classica corazza di lino con pterugi.
Per le altre unità le immagini le ho preso da una pubblicazione Montvert sui seleucidi.



[Modificato da rhaymo 04/08/2009 09:24]

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04/08/2009 15:37
 
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Bè diciamo che i Seleucidi erano quelli che li usavano regolarmente, o che hanno attestazioni sicure del loro utilizzo. Comunque verso la metà del terzo secolo erano appunto caduti in disuso, sostituiti da altri tipi di unità, quindi ho incluso solo chi ne faceva effettivamente uso dopo il 240...

Allo stesso modo i Thorakitai, una loro evoluzione, furono utilizzati solo da Seleucidi e stati ellenici...

Le immagini del Montvert vanno bene, dovrebbero esserci sia le immagini di riproduzioni che quelle tratte dalle opere architettoniche...

Gli argyraspides passano da un armamento simil macedone, con scudo argenteo tondo, a uno in foggia simile a quello romano nel 160 circa, forse anche un pò prima, dovete scegliere quale delle due versioni preferite. Oppure rendere gli argyraspides in due tipi diversi di unità, una disponibile dopo il 160....

[Modificato da JLoZeppeli 04/08/2009 16:09]
04/08/2009 16:03
 
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da quali unità furono sostituiti i tuhreophoros??


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04/08/2009 16:14
 
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thorakitai prima, unità simil romane poi, almeno in buona parte dell'equipaggiamento...
05/08/2009 15:34
 
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Ho cercato di riunire il materiale per dare il massimo delle spiegazioni su armamenti ed aspetto delle truppe.

Breve elenco delle definizioni base delle truppe ellenistiche.

Psiloi: termine generico per indicare soldati leggeri: schermagliatori, arcieri, frombolieri o giavellottieri.

Gymnitai: truppe nude o seminude.

Euzonoi: soldati con armature leggere.

Grosphomachoi: soldati armati di spada.

Akontistai: giavellottieri.

Sphendonetai: frombolieri.

Toxotai: arcieri.

Lithovoloi: lanciatori di pietre.

Peltastai: portatori di pelta.

Le armate ellenistiche prevedevano tre corpi principali: la falange o fanteria pesante, gli psiloi e la cavalleria.

Unità comuni a tutti gli eserciti ellenistici:

Pezhetairoi: il grosso delle forze che combattevano in falange. Armati con la sarissa, xiphos o una spada corta nota come machaira (non certa come notizia), uno scudo piccolo tondo, le prime linee portavano la cosiddetta linothorax, mentre corazze erano riservate ai soli ufficiali, come elmo portavano l’elmo frigio o il pylos e indossavano schinieri.

Hypaspistes: formalmente una delle unità di pezhetairoi, contraddistinte da scudo bronzeo o argenteo (infatti i veterani divennero gli argyraspides) , armate alla stessa maniera degli altri falangiti, ne costituivano un elemento di elite ed erano il principale elemento di collegamento tra fanteria pesante e cavalleria. Alcune controversie circa il loro armamento sono dovute ad Arriano, che li definisce come armati più alla leggera, probabilmente avevano uno scudo leggermente più grande degli altri falangiti e accompagnavano la sarissa con una corta lancia da usare in combattimenti ravvicinati o dove fosse necessaria maggiore mobilità, tendenzialmente indossavano tutti la linothorax. In pratica si possono definire l’evoluzione degli hoplites.

Agema: la guardia personale del generale, scelta tra i migliori degli hypaspistes, armati più o meno alla stessa maniera, forse più leggeri in alcuni casi, anche se non è attestato. Probabilmente usavano una lancia corta e scudo argivo. Nell’esercito macedone facevano parte degli asthetairoi, quindi armati con corazza di bronzo, elmo di bronzo, spada (forse il kopis), scudo argivo.

Hoplites: fanteria pesante armata con elmi e schinieri e un'armatura completa di piastre (una variante era costituita da una tunica rinforzata con piastre metalliche o anelli di bronzo, essendo il costo della corazza completa assurdamente alto, potremmo paragonarlo ad una buona macchina di oggi), picche corte ad una mano, spada corta e largo scudo di bronzo legato la braccio (il famoso hoplon). Un termine con cui ci si riferiva agli hypaspistes armati alla maniera oplitica era doryphoroi, l’aspis era più o meno grande quanto l’hoplon e indossavano l’elmo tracio o di tipo vergina. Il loro impiego fu assai ridotto nel periodo ellenistico, rimasero unità comunque usate dalla Lega Achea insieme alla versione leggera degli Ekdromoi .

Toxotai hellenikoi: gli arcieri ellenici, semplici unità che erano guidate da un toxarch, di 500 uomini, erano arcieri semplici e non molto usati se non con ruolo di interdizione.

Etairoi: la cavalleria dei “Compagni” era armata con elmi beotici o traci, corazze indossate su una tunica, costituite da piccole placche metalliche unite tra loro, o coperte con cuoio e lino in maniera simile alla linothorax. Indossavano stivali da cavalleria, una sorta di grembiule di cuoio a protezione delle gambe; come arma avevano una lancia chiamata Xyston, composta da una punta metallica ad entrambe le estremità, in modo da poter continuare a combattere in caso si spezzasse, alcuni usavano portare delle spade (kopis), ma non era la norma, gli scudi non erano usati.

Prodromoi: erano una cavalleria leggera, armati di giavellotto, scudo argivo, linothorax ed elmo frigio, se venivano utilizzati per le cariche si equipaggiavano con sarisse corte, da cui il nome sarisophoroi, essendo la sarissa dotata di punta acuminata in metallo ad entrambe le estremità, si deduce andassero in formazione aperta per non ferirsi l’un l’altro.

Truppe mercenarie e ausiliarie di uso comune agli eserciti ellenistici.

Ekdromoi: caduti in disuso durante l’ellenismo anche nelle città greche, soprattutto dopo la sconfitta ad opera di Filippo, sopravvissero come unità mercenarie: consistevano in una versione leggera degli opliti, senza corazza e schinieri, portavano l’elmo corinzio, alle volte il pylos e l’elmo calcidico, indossavano exomis rosse (tuniche).

Toxotai Kretikoi: queste unità mercenarie cretesi, vennero sfruttate da molti dei regni ellenistici per le loro capacità, erano equipaggiati con una piccola pelta che gli permetteva di combattere in corpo a copro e difendersi dal tiro nemico, vestivano con tuniche bianche e alcuni portavano il pylos come elmo.

Pantodapoi: unità formata da schermagliatori leggeri locali, usati come ausiliari. Erano il nerbo degli psiloi.

Sphendonetai Rhodioi: i frombolieri di Rodi erano tra i più rinomati ed usati dai regni ellenistici; si dice che riuscissero a lanciare i loro proiettili fino a ragguardevoli distanze, anche un quarto di miglio. Questo grazie ad una varietà di dotazione nelle ghiande, appositamente realizzate per le diverse distanze. Vestivano leggeri con tuniche per lo più rosse o bianche.

Peltastai: reclutati dalla Grecia orientale e dai Balcani, prendevano il loro nome dalla pelta, uno scudo piccolo e leggero, a forma di luna crescente, operavano tra gli psiloi e potevano essere usati sia come giavellotti eri che come schermagliatori. Erano armati generalmente con due o tre giavellotti, una spada corta e la pelta, coperta di pelle di pecora o capra, indossavano una cintura di metallo per proteggere l’addome. Si distinguono alcune unità di peltasti elencate di seguito.

Agrianikoi peltastai: erano un corpo di peltasti d’elite, reclutati tra le tribù dei Balcani a sud di Sofia. Operavano come schermo davanti ai Compagni ed erano armati alla maniera dei peltasti, portavano scudi larghi giavellotti e una spada, sulla veste rossa una leggera armatura sul torace, elmo frigio.

Thrakioi peltastai: i giavellotieri traci supportavano la cavalleria tessalica sulla sinistra come gli Agriani supportavano i Compagni sulla destra. La tenuta tipica era costituita dalla lunga tunica decorata alla maniera dei traci, una mantella lunga, un elmo frigio o un berretto, l’armamento da peltasta.

Mekanikoi Rhodioi: ecco chi davvero faceva la differenza! Gli ingegneri rodiesi erano rinomati per le macchine d’assedio, costruirono le catapulte da battaglia alessandrine, le balliste a tripla punta e le multi balliste.

Tessalikoi Hyppeis: comparabile ai Compagni in numero, addestramento e morale, combattevano in una formazione a diamante chiamata romboeides. Questa formazione garantiva un’alta manovrabilità e cambi di direzione repentini, il comandante e gli ufficiali per questo si posizionavano alle estremità del diamante. I cavalieri indossavano un elmetto di tipo beotico e una corazza simile a quella dei Compagni, come armi avevano due giavellotti, uno da scagliare e uno per il corpo a corpo e una spada kopis.

Thrakioi Hyppeis: I Traci svolgevano un ruolo simile a quello degli esploratori, la loro formazione era a cuneo, indossavano elmi traci o beoti, alokepsis, zeira e stivali, le loro armi erano giavellotti e una pelta.

Paeoniai Hyppeis: anch’essi fungevano da esploratori, erano armati più o meno come i traci, indossavano elmetti attici, tuniche a maniche lunghe. E come sella usavano pelli di pantera (almeno così attestano alcuni ritrovamenti).

Tarantinoi Hyppeis: la cavalleria tarantina, rinomata per la sua tecnica di combattimento, basata sullo smontare da cavallo e lanciare i giavellotti. Ne avevano almeno tre, l’ultimo usato probabilmente per il corpo a corpo, usavano scudi argivi simili all’aspis, forse più piccoli, indossavano tuniche e un’elmo di tipo attico.

Altri mercenari greci: i Triballiani e gli Etoli, utilizzati come peltasti o giavellotieri.

Arcieri a cavallo: principalmente composto da unità di Battriani, Sciti e Sogdiani.

Balearides Sphendonetai: I frombolieri delle baleari vennero impiegati più dai cartaginesi e romani che non dai regni ellenistici, comunque esistono attestazioni del loro utilizzo. (per una loro descrizione vi rimando eventualmente a quella riguardante i cartaginesi)

Quadrigai: i carri falcati, trainati da quattro cavalli, ci sono moltissime rappresentazioni e vennero usati da tutti i regni ellenistici, chi più chi meno, cadendo in disuso molto presto a causa della difficile manovrabilità (tanto da suscitare l’ilarità dei romani) su terreni non perfettamente pianeggianti o accidentati, motlo utili nel deserto o nelle steppe, praticamente un peso morto negli altri casi.

Prossima fase le truppe specifiche dei regni ellenistici:
05/08/2009 15:46
 
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ottimo!
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complimenti!!!!!!!!
12/08/2009 11:20
 
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Re:
informazioni sugli stendardi usati in battaglia dagli ellenistici??

allo stato atturale, i macedoni avranno un banner rosso con ramoscello d'ulivo, i ptolemaici un banner rosso sormontato da un'aquila, i seleucidi un cerchio (luna??) sormontato da una mezza luna, i bactriani una mezza luna con un piccolo cerchio sopra di essa e i ponti una mezza luna. in pratica ho usato questi, forzando l'assegnazione alle varie fazioni


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Io volevo porre sul tavolo una mia piccola riflessione sui peltasti:
secondo me come unità sono molto sottovalutata..Se pensiamo ke Ificrate( ke creò appunto questo tipo di soldato ad armamento leggero) riuscì a sconfiggere, se non annientare, un'intera mora spartana, ovvero una delle grandi unità dell'esercito lacedemone.
Quindi, personalmente proporrei di rafforzarli..
04/09/2009 12:02
 
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Ragazzi, sulle armate ellenistiche la mia competenza è davvero scarsa, tuttavia vorrei contribuire con delle immagini dell'armata tolomea (168-145 a.C.) prese da un opuscolo Osprey ad essa dedicato. Non so se conoscete la casa, è una manna per la storia militare; sono anglosassoni estremamente attenti all'accuratezza storica che ricostruiscono eserciti dall'antichità al mondo moderno basandosi su evidenze archeologiche e letterarie:









Se non avete nulla in contrario, dipsongo di tonnellate di questo materiale; oltre agli opuscoli sugli eserciti romani c'è un'intera collana "Rome's enemies"... Può interessare?
[Modificato da demostene89 04/09/2009 12:09]
______________________________________________________________________________________________________
"Va bene, ma a parte l'acquedotto, le fognature, vino, medicina, istruzione, asini pubblici in orario, ordine pubblico, irrigazione, strade, spiagge libere non inquinate, bilancia dei pagamenti in attivo... CHE COSA HANNO FATTO I ROMANI PER NOI?!?"
...
"hanno portato la pace!"
"Ah! Figurati! ... CHIUDI IL BECCO!"
-riunione segreta del Fronte Popolare di Giudea
04/09/2009 12:12
 
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Re:
demostene89, 04/09/2009 12.02:

Ragazzi, sulle armate ellenistiche la mia competenza è davvero scarsa, tuttavia vorrei contribuire con delle immagini dell'armata tolomea (168-145 a.C.) prese da un opuscolo Osprey ad essa dedicato. Non so se conoscete la casa, è una manna per la storia militare; sono anglosassoni estremamente attenti all'accuratezza storica che ricostruiscono eserciti dall'antichità al mondo moderno basandosi su evidenze archeologiche e letterarie:
...omissis...




Grazie demostene, gli osprey sono stata la nostra fonte primaria, ma io li ho tutti, quindi non serve postare.
per la precisione, le img da te pubblicate non sono osprey, ma montvert, anche se forse il disegnatore è lo stesso.
Grazie lo stesso.

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04/09/2009 12:20
 
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Re:
.Teo91., 23/08/2009 21.52:

Io volevo porre sul tavolo una mia piccola riflessione sui peltasti:
secondo me come unità sono molto sottovalutata..Se pensiamo ke Ificrate( ke creò appunto questo tipo di soldato ad armamento leggero) riuscì a sconfiggere, se non annientare, un'intera mora spartana, ovvero una delle grandi unità dell'esercito lacedemone.
Quindi, personalmente proporrei di rafforzarli..




Riuscirono a sconfiggerli proprio perchè evitarono il corpo a corpo, tirando giavellotti a destra e a manca. quindi non hanno bisogno di essere rinforzati per il corpo a corpo.

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Sempre nella collana Osprey vi è un interessante volumetto - in realtà sono due i volumi in questo caso - dedicato al Regno di Batriana che credo possa essere utile sia per i greco-battriani sia per le unità nomadi. Adesso non ho le immagini a disposizione ma appena posso ve le faccio avere.
I dati bibliografici sono: Nikonorov V. P.
“The armies of Bactria”, Londra 1997

per altro è uno dei pochi volumi sulla regione non in russo.
05/09/2009 09:12
 
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io ho il secondo volume, il primo che cosa dice??

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