Mulkarn, 13/07/2010 20.33:
Rivendicare una propria identità in sè non ha nulla di cattivo ed è anche un diritto...
E' il "come" si persegue ciò che può essere completamente sbagliato...
Se l'India non si ribellava, sarebbe ancora oggi un possedimento britannico...
Rivendicare la propria indipendenza è un diritto...
L'alternativa è rimanere schiavi o vassalli e stare zitti mentre lo si prende dietro al sedere, magari ironicamente ringraziando anche... lo trovi più giusto?
Volere essere liberi non è mai un concetto sbagliato e un diritto non giusto...
Ovviamente è il "come" si persegue ciò che può essere sbagliato o discutibile...
se rivendicare un identità nazionale non porta a una soprafazione potrei essere anche d'accordo, ma in genere il nazionalismo è sempre una risposta a una rivendicazione che si oppone a un altro nazionalismo
non se ne esce, è un circolo vizioso di rappresaglie.
l'india ha fatto bene a ribellarsi, non è questo il punto. rivendicare un identità nazionale facendola coincidere con un espansionismo militare e xenofobo è una stortura che si è ripetuta troppe volte nella storia per non considerarla come una conseguenza -quasi- inevitabile di un processo di affermazione nazionale.
il concetto di libertà non riesco a concepirlo sotto un ottica di nazionalismo, la libertà è difficile persino da concepire come valore assoluto, associarlo a una rivendicazione nazionale lo trovo strumentale.
se per identità nazionale si intende una appartenenza culturale, allora anch'io sono favorevole a un moderato orgoglio nazionale, ma in questo caso si tratterebbe di orgoglio culturale, etnico percosìdire, e non nazionalistico, concetto, come ben saprai, squisitamente ottocentesco.
io per parte mia mi sento cittadino del mondo, pur sapendo di appartenere a questo angolo di mondo benedetto dal fato, che ci ha dato una cultura e una identità fra le più ricche, ma nulla più di questo.
se il mio paese entrasse in guerra per liberarsi dallo straniero mi sentirei più libero fuggendo, a costo di andare a vivere con gli esquimesi, questa per me è la libertà.
un affermazione di libertà individuale è l'unica che concepisco, completamente estranea all'idea di nazionalismo, nessuno mi convincerà mai che la mia libertà coincide con quella della mia nazione, anche perchè si tratterebbe di fottuta propaganda.
i mezzi-il come- per affermare un identità nazionale che aspira all'indipendenza sono sempre metodi ispirati a forme di lotta terroristica, non esiste un metodo indolore per raggiungere un indipendenza politica, o almeno non si è ancora visto.
l'india ha avuto la grande anima di gandi, una botta di culo che li ha portati all'indipendenza senza eccessivi bagni di sangue, però si è dimostrata l'eccezione che conferma la tragica regola della violenza.
[Modificato da Fulcherio, 13/07/2010 21:28]