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Medieval 2 Total War
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Ultimo Aggiornamento: 14/05/2012 14:12
14/05/2012 14:09
 
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Principe

DUCATO D'AUSTRIA
----------------

Milizia cittadina:
1- NO - village (villaggio)
2- Bergwacht (lancia corta) AOR town (borgo)
3- Bürgerliche (lancia lunga) AOR large_town (cittadina)
4- Fussnecht \ Dithmarscher (picca) PEN city (città)
5- Landschnechte Reichsregiment (picca) PRO large_city (metropoli)
richiede gilda:
6- NO - huge_city (megalopoli)

Fanteria feudale:
1- NO - village (forte)
2- Burgmannen (spada) AOR town (roccaforte)
3- Landsturm (alabarda) AOR large_town (castello)
4- Dienstmannen (ascia) PEN city (fortezza)
5- Dopplesoldner Reichsregiment (spadone) PRO large_city (cittadella)

Cavalleria:
1- NO - village (villaggio o forte)
2- Knappen (spada) AOR town (borgo o roccaforte)
3- Freiherren (balestra) AOR large_town (cittadina o castello)
4- Reichsritter (lancia) PEN city (fortezza)
5- Knechten Reichsregiment (lancia) PRO large_city (cittadella)
5- Kryssern \ Reiter Reichsregiment (pistola) PRO large_city (cittadella)
5- Gotischeritter Reichsregiment (lancia) PRO large_city (cittadella)

Tiratori:
1- NO - village (villaggio o forte)
2- Bauern (arco) AOR town (borgo o roccaforte)
3- Trabanten (balestra) AOR large_town (cittadina o castello)
4- Hakebüchsen (pistola) PEN city (città)
5- Verlorene Haufen Reichsregiment (archibugio) PRO large_city (metropoli)

Marinai:
1- NO - large_city (metropoli)
2- NO - huge_city (megalopoli)

{Bergwacht}Bergwacht
{Bergwacht_descr}I "bergwacht" sono guerriglieri montanari, la milizia alpina per eccellenza. Essi rappresentano, prima ancora che spietati combattenti, ottime guide alpine e conoscono alla perfezione il loro territorio, il che garantisce loro un vantaggio notevole sul nemico: possono nascondersi ovunque con grande abilità, tendendo agguati fulminei e mortali. Armati di lance, sono perfetti per le imboscate ma soccomberebbero presto in una mischia prolungata, poichè non portano scudi e indossano solo un elmetto e protezioni leggere di cuoio.\n\nUNITA' AOR: disponibile nelle regioni svizzere, trentino-tirolesi, austriache, friulane
{Bergwacht_descr_short}Questi guerriglieri montanari sono astute guide alpine, armate di lance, ideali per imboscate.

{Burgerliche}Bürgerliche
{Burgerliche_descr}"La fanteria tedesca è molto buona ed è allenata a combattere a terra anche contro la cavalleria."\n
Cronache francesi del XIII secolo\n\n
Questa milizia dei borghi, variamente definita "Bürgerliche" (lance dei borghi), "Spießbürger" (lanceri dei borghi), Spießträger (portatori di lance) o semplicemente "Buergers" (borghesi), è costituita in gran parte da popolani di origine tedesca, con minoranze italiche e slave. Si addestrano nei giorni festivi secondo le ordinanze cittadine, raggiungendo un grado di preparazione superiore rispetto alle coscrizioni rurali; inoltre sono dotati di cotte di maglia e possono reggere molto bene in mischie prolungate. La loro arma prediletta è la lancia lunga, che sanno sfruttare a dovere formando delle formazioni difensive ad anello.\n\nUNITA' AOR: disponibile nelle regioni trentino-tirolesi, austriache, friulane
{Burgerliche_descr_short}Soldati tedeschi dei borghi, equipaggiati con cotta e lancia lunga, in grado di disporsi ad anello difensivo.

{Fussnecht}Fussnecht
{Fussnecht_descr}"La fanteria tedesca è molto buona ed è allenata a combattere a terra anche contro la cavalleria."\n
Cronache francesi del XIII secolo\n\n
I "fussnecht" tedeschi sono fanti di origine non nobiliare, riuniti in formazioni che comprendono in buona parte membri benestanti della borghesia cittadina, in grado di permettersi costose corazze di piastre e addestrati all'uso della picca. Il picchiere è un punto fermo delle guerre tardomedievali. Questi alemanni, dotati di buone protezioni e ragionevole addestramento, sono in grado di tenere egregiamente una posizione difensiva. La corazza li protegge dai tiratori, rendendoli praticamente invulnerabili; la loro marcia può essere bloccata solo mediante la carica di una cavalleria d'elite, ma anche questo espediente potrebbe risultare inutile... La sola speranza per i nemici è disporre di una schiera di picche altrettanto temeraria.
{Fussnecht_descr_short}Picchieri alemanni, dotati di corazze, in grado di contrastare con successo quasi ogni tipo di cavalleria.

{Reichsregiment_Landschnechte}Landschnechte von Reichsregiment
{Reichsregiment_Landschnechte_descr}"[Le città sveve disponevano di] molti pedoni della libertà, provvisti di spessi giachi, di picche e di balestre".\n
G. Franz, Von Ursprung und Brauchtum der Landsknechte\n\n
"Per risvegliare i Francesi delle frontiere [di Fiandra] l'Imperatore impiegò i compagni del paese o landsknechte (lanzichenecchi) in
opposizione ai mercenari boemi (trabanten) o della Svizzera. [...] Essi entrarono a Gand molto ben allineati e tutti a piedi [...] cinquemila tedeschi che marciavano tutti assieme allineati per otto."\n
Jean Molinet\n\n
"[Furono acquistate 950 picche di legno di frassino, lunghe 22 e 24 piedi], ferrate di buon ferro... secondo il nuovo uso [...] per distribuirle ai picchieri tedeschi (lanzichenecchi)".\n
Cronaca del XVI secolo\n\n
L'Imperatore Massimiliano I, sul finire del XV secolo, realizza una serie di riforme per modernizzare l'istituzione del Sacro Romano Impero. In ambito militare, egli getta le basi per la creazione di un primo nucleo permanente e professionale nell'esercito imperiale. Creati durante la riforma di Massimiliano I, i Lanzichenecchi sono la risposta ai picchieri svizzeri, e godono di una reputazione eccellente. La rivalità con gli Svizzeri è tale che in caso di scontro nessuno dei due gruppi vorrebbe chiedere una tregua. Questa élite mercenaria è armata di lunghe picche e indossa i tipici ed elaborati completi a sbuffo.
{Reichsregiment_Landschnechte_descr_short}Soldati tedeschi di professione, questi guerrieri d'élite sono armati di lunghe picche e indossano i tipici ed elaborati completi a sbuffo.

{Burgmannen}Burgmannen
{Burgmannen_descr}"I castelli rappresentano una parte importante del dispositivo militare [del Sacro Romano Impero]: affidate alla custodia dei burgmannen, le fortezze difendono le frontiere contro Danesi, Slavi e Ungari".\n
Cronaca tedesca del XIII secolo\n\n
Costoro rappresentano la tipica "guardia del castello" alemanna. Si tratta di una coscrizione del contado dotata di un addestramento superiore alla comune masnada contadina ("bauern"), ma comunque non molto esperta; meglio limitarsi ad usarla per presidiare le roccaforti. Questi "burgmannen" sono usualmente dotati di semplici armature in cuoio rinforzato e combattono con spada e scudo rotondo; all'occorrenza possono stringersi in formazione serrata, formando un muro di scudi.\n\nUNITA' AOR: disponibile nelle regioni trentino-tirolesi, austriache
{Burgmannen_descr_short}Guardia alemanna dei castelli, dotati di spade e armature di cuoio, in grado di creare un muro di scudi.

{Landsturm}Landsturm
{Landsturm_descr}
Dall'inizio del XV secolo, nelle regioni austriache, si consolida l'uso di una coscrizione rurale nota come "landsturm" (letteralmente: leva territoriale), composta in gran parte da contadini. Si tratta di una forma di fanteria reclutabile in tempi rapidi, per far fronte alle improvvise incursioni turche dai Balcani, paragonabile alle cernide veneziane. Questa soldataglia deve provvedere al proprio armamento e quindi è dotata di armi contadine come il roncone, ma è equipaggiata dai propri feudatari con una buona cotta di maglia, per reggere meglio in mischia; in ogni caso, essendo piuttosto inesperta e inaffidabile, è meglio non affidarsi ad essa nelle battaglie campali, limitandosi a sfruttarle come fanteria di presidio nei forti, nei passi e in altri luoghi strategici.\n\nUNITA' AOR: disponibile nelle regioni trentino-tirolesi, austriache
{Landsturm_descr_short}Coscrizione di contadini tedeschi, armati di ronconi e dotati di buone cotte di maglia.

{Dienstmannen}Dienstmannen
{Dienstmannen_descr}"Per non esser prese alla sprovvista le autorità ricorrevano volentieri all'ingaggio di pensionati che, in tempo di pace, percepivano una piccola somma oppure erano a mezza-paga. [...] Tali erano i Diener von Haus che, nella Baviera del XV secolo, percepivano 10, 15, 20, 25 fiorini per anno e per cavallo a titolo di Dienstgeld o Rutsgeld."\n
W. Beck\n\n
I "dienstmannen" tedeschi sono soldati che, anche in tempo di pace, percepiscono una pensione o mezza paga, rappresentando di fatto un primo passo verso la costituzione degli eserciti professionali, che saranno introdotti con la riforma dell'Imperatore Massimiliano I nella seconda metà del XV secolo. Costoro sono in gran parte sergenti e scudieri al seguito dei cavalieri, in pratica la "nobiltà servile" dei ministeriali: piccoli feudatari, che col tempo potevano ambire a "liberarsi" dalla condizione vassallatica con la cerimonia formale della "manumissio", divenendo così veri nobili. Sebbene non possano permettersi un cavallo (o preferiscano combattere appiedati), questi valvassori e valvassini alemanni si equipaggiano al meglio, sfoggiando elmo, corazza d piastre e temibile ascia a due mani, in grado di penetrare anche le più moderne armature.\n\nUNITA' AOR: disponibile nelle regioni trentine, austriache
{Dienstmannen_descr_short}Ministeriali tedeschi dotati di elmo, corazza di piastre e ascia a due mani.

{Reichsregiment_Doppelsoldner}Doppelsöldner von Reichsregiment
{Reichsregiment_Doppelsoldner_descr}L'Imperatore Massimiliano I, sul finire del XV secolo, realizza una serie di riforme per modernizzare l'istituzione del Sacro Romano Impero. In ambito militare, egli getta le basi per la creazione di un primo nucleo permanente e professionale nell'esercito imperiale. Creati durante la riforma di Massimiliano I, i "doppelsöldner" (ossia "doppisoldi", detti così per la loro doppia paga, in quanto schierati in prima linea contro le picche nemiche) godono di una reputazione eccellente: solo i migliori e i più coraggiosi tra tutti i lanzichenecchi possono entrare in questa compagnia. Mediamente ogni quattro lanzichenecchi vi è un "doppiosoldo". Questa fanteria d'élite è armata di spadoni d'acciaio e indossa i tipici ed elaborati completi a sbuffo. Il loro compito principale è quello di guidare la prima fatale carica utilizzata per infrangere le linee dei picchieri.
{Reichsregiment_Doppelsoldner_descr_short}Questi fanti professionali tedeschi sono muniti di spada d'acciaio a due mani, di una corazza pesante e di tipici ed elaborati completi a sbuffo.

{Knappen}Knappen
{Knappen_descr}Questi scudieri tedeschi ("knappen") sono rapidi cavalleggeri al seguito dei veri "milites", con funzioni di supporto o impiegati in missioni di ricognizione. Si tratta in gran parte di giovani nobili in attesa di diventare cavalieri e di "equites" popolani, esperti di combattimento a cavallo ma impossibilitati (a causa delle umili origini) ad assurgere al grado di cavaliere. In qualità di scudieri, possono portare la lancia per il cavaliere che servono, ma è loro vietato di usarla in combattimento: devono quindi arrangiarsi con un'alabarda o una lancia leggera. Per proteggersi sono equipaggiati con l'elmo austriaco "eisenhut" (cappello di ferro), con un giaco di cuoio imbottito e con uno scudo.\n\nUNITA' AOR: disponibile nelle regioni austriache
{Knappen_descr_short}Scudieri tedeschi armati di lancia leggera, con elmetto, giaco di cuoio imbottito e scudo.

{Freiherren}Freiherren
{Freiherren_descr}Questi baronetti tedeschi detti "freiherren" rappresentano una classe aristocratica tedesca sorta nel XIV secolo, in seguito alla fusione degli esponenti decaduti degli "edelfrei" ("nobili liberi", ossia cavalieri feudali di alto rango, non tenuti al pagamento del vassallaggio all'Impero) con i membri più ricchi dei "dienstmannen" (o ministeriali, cavalieri di rango inferiore). Di fatto i freiherren sono i vassalli dei cavalieri imperiali ("reichsritter"), anche se non sono tenuti ad alcun pagamento feudale. In battaglia accompagnano i cavalieri imperiali formando unità di supporto, generalmente balestrieri a cavallo, dotati di elmetti e cotte di maglia.\n\nUNITA' AOR: disponibile nelle regioni trentine, austriache
{Freiherren_descr_short}Nobili minori tedeschi, balestrieri a cavallo, dotati di elmetto e cotta di maglia.

{Reichsritter}Reichsritter
{Reichsritter_descr}"Jean Marechal potè annunciare che alla dieta imperiale era stato deciso si occupassero gli Elettori di allestire un esercito di dodicimila lancie per attaccare gli Ussiti di Boemia; così Sigismondo avrebbe potuto liberamente pensare al viaggio d'Italia."\n
Archivio Lombardo, XV secolo\n\n
I reichsritter ("cavalieri dell'Impero") sono i membri delle organizzazioni di nobili cavalieri del Sacro Romano Impero, istituite nel corso del XV secolo; essendo unicamente soggetti alla giurisdizione dell'Imperatore, queste corporazioni godevano localmente di grandi poteri. Veri cavalieri in armatura scintillante, costoro si ispirano ai nobili ideali medioevali di cavalleria e onore. In realtà sono guerrieri molto efficaci nella loro brutalità, addestrati grazie alla partecipazione a giostre e tornei. Sul campo, le piastre d'acciaio di cui sono ricoperti li rendono duri a morire. Terminata la carica, entrano in corpo a corpo con pesanti mazze in grado di stordire la vittima, laddove un colpo di spada rimbalzerebbe contro l'armatura.
{Reichsritter_descr_short}Queste macchine da guerra armate di mazza indossano armature di piastre e sono muniti di lance che sfruttano egregiamente durante le loro letali cariche.

{Reichsregiment_Knechten}Knechten von Reichsregiment
{Reichsregiment_Knechten_descr}L'Imperatore Massimiliano I, sul finire del XV secolo, realizza una serie di riforme per modernizzare l'istituzione del Sacro Romano Impero. In ambito militare, egli getta le basi per la creazione di un primo nucleo permanente e professionale nell'esercito imperiale. Gli "knechten", ossia sergenti, si occupano dei bisogni dei cavalieri di professione e dei loro destrieri, fungendo in pratica da scudieri. Nonostante il loro ruolo primario sia quello di servitori, non disdegnano il campo di battaglia: indossando elmetti e leggeri usberghi, rinunciando a pesanti lance, e cavalcando su destrieri scoperti, costoro possiedono l'agilità e la velocità che manca ai loro signori. Gli arti sono coperti talvolta da protezioni metalliche; l'arma in dotazione è una versatile alabarda (non essendo cavalieri, è loro vietato combattere con la lancia pesante), utile sia in carica che in mischia.
{Reichsregiment_Knechten_descr_short}Scudieri dei cavalieri professionali tedeschi, dotati di usberghi e armati di alabarde.

{Reichsregiment_Kyrissern}Kryssern von Reichsregiment
{Reichsregiment_Kyrissern_descr}L'Imperatore Massimiliano I, sul finire del XV secolo, realizza una serie di riforme per modernizzare l'istituzione del Sacro Romano Impero. In ambito militare, egli getta le basi per la creazione di un primo nucleo permanente e professionale nell'esercito imperiale. I "krysser" austriaci sono i primi corazzieri di cui si ha notizia: essi rappresentano uno dei corpi più celebri dell'esercito austriaco. Fondati sul finire del XV secolo, inizialmente contavano membri dell'aristocrazia austriaca e croata; nel 1498 ottengono il controllo della Bassa Austria dall'Imperatore. Questi cavalieri, ancora somiglianti ai predecessori medievali, sfoggiano una corazza di piastre, ma rinunciano alla lancia in favore di un'arma da fuoco, conservando la spada per la mischia. Si presentavano in battaglia in unità comandate da quattro capitani ("hauptmann"); ogni cavaliere era accompagnato da due sergenti lanceri ("knechten"), uno scudiero dotato di alabarda ("knappen"), un paggio ("reitknecht") e un giovane nobile ("edelmann", "pagen"). A partire dal XVI secolo scompare il termine "kyrissern" per indicarli, rimpiazzato da "deutsch gerüstete Reiter" ossia "cavalieri corazzati tedeschi". L'equipaggiamento difensivo consiste in celata alla borgognona, corazzina di piaste, bracciali e guanti di ferro. Cavalcano destrieri senza barda e l'impatto è di poco inferiore alla cavalleria pesante vera e propria; in compenso risultano molto più agili e veloci.
{Reichsregiment_Kyrissern_descr_short}Armati di pistola e spada e dotati di corazze, questi cavalieri professionali austriaci sono mobili e letali.

{Reichsregiment_Gotischeritter}Gotischeritter von Reichsregiment
{Reichsregiment_Gotischeritter_descr}"L'ornamento dell'Impero e la nostra potenza risiedono nella moltitudine di cavalieri."\n
Federico II Hohenstauffen\n\n
L'Imperatore Massimiliano I, sul finire del XV secolo, realizza una serie di riforme per modernizzare l'istituzione del Sacro Romano Impero. In ambito militare, egli getta le basi per la creazione di un primo nucleo permanente e professionale nell'esercito imperiale. Questi cavalieri appiedati dall'aspetto inconfondibile rappresentano l'élite guerriera del Sacro Romano Impero: montano cavalli corazzati e, nel remoto caso in cui il nemico sopravviva alla loro devastante carica, si gettano nella mischia per finirli, sfoderando le spade. La loro armatura a piastre gotica ("gotischer plattenpanzer" in tedesco) copre l'intero corpo e risente degli sviluppi artistici del tardo gotico imperante nel Sacro Romano Impero. Queste armature vengono prodotte dai corazzai tedeschi nel particolare stile gotico intarsiato (con le tipiche scanalature a zanna di lupo "wolfzähne" sulle piastre) e includono il popolare elmo a visiera (o gotico). All'inizio del XVI secolo questo tipo di armature cederà il passo alle più sobrie armature gotiche "Schott-Sonnenberg" e, a partire dal secondo ventennio del secolo, alle "armature massimilianee" (realizzate sempre dagli armaioli di Innsbruck per conto dell'Imperatore Massimiliano I), più moderne e leggere, adatte anche ai cavalieri appiedati. In questa versione la bigoncia cederà il passo alla celata, verranno eliminati falde esagerate o spuntoni, compariranno la pancera e la scarsella, mentre gli arti inferiori verranno scoperti o protetti solo per metà.
{Reichsregiment_Gotischeritter_descr_short}Cavalieri pesanti di professione, dall'aspetto temibile, protetti da una solida armatura di piastre come i loro destrieri.

{Bauern}Bauern
{Bauern_descr}Questi contadini tedeschi ("bauern") sono addestrati fin da fanciulli all'uso dell'arco, motivato dalla necessità di completare con un poco di cacciagione il parco frutto della terra. Non indossano protezioni, se non un elmo metallico e una gorgiera; sono quindi piuttosto agili e veloci negli spostamenti, la qual cosa (unita alla conoscenze del proprio territorio) li rende ideali per tendere imboscate al nemico. Oltre all'arco semplice e alla faretra, portano seco una daga; possono anche essere schierati sul campo di battaglia, sebbene in una mischia non reggerebbero a lungo.
{Bauern_descr_short}Contadini tedeschi addestrati all'uso dell'arco, dotati di elmo metallico, gorgiera e daga.

{Trabanten}Trabanten
{Trabanten_descr}"[In Boemia vi si trova] abbondanza di combattenti [...] L'Imperatore e i grandi Principi delle Germanie per ridurli alla ragione dovettero sostenere grandi battaglie e vi perdettero molti uomini e mai riuscirono a sconfiggerli. Quando andavano in battaglia contro i Tedeschi, si chiudevano nei loro carri coperti di ferro, e avevano grandi e robusti bastoni alla cui estremità pendeva una catena di ferro con in fondo una palla di piombo, abbattevano un uomo a ogni colpo, e in questo modo restavano sempre nei loro carri corazzati".\n
Gilles le Bouvier, l'Héraut Berry, Livre de la description des pays\n
"Trabanten" è il nome con cui i Tedeschi chiamano i mercenari boemi. Sebbene si trovino spesso a combattere l'Impero, i Trabanti non disdegnano di combattere sotto l'insegna dell'aquila imperiale, quando il bisogno di denaro è stringente; perciò nelle regioni austriache non è affatto raro trovare balestrieri della Boemia reclutati in qualità di ausiliari dai Duchi d'Austria o da qualsiasi altro signore che governi queste terre. L'equipaggiamento dei Trabanti prevede, oltre alla balestra, un elmo gotico, una buona cotta di maglia e una spada per la mischia.\n\nUNITA' AOR: disponibile nelle regioni austriache
{Trabanten_descr_short}Esperti ausiliari boemi dotati di balestra, elmo gotico, cotta di maglia e spada per la mischia.

{Hakebuchsen}Hakebüchsen
{Hakebuchsen_descr}"I due magazzini di artiglieria a Innsbruck contengono un totale di 280 pezzi d'artiglieria, 18000 archibugi, 22.000 colubrine a mano."\n
Arnold van Harff\n\n
Gli "hakenbuchse" sono tiratori tedeschi eccellenti, dotati del moderno archibugio, arma da fuoco che sta rapidamente scalzando dalla scena gli scopetti e le spingarde. Oltre ad essere temibile dalla distanza, questa leva cittadina scelta sa farsi valere anche nelle mischie furibonde, poichè possono permettersi delle corazze di piastre e l'elmo austriaco "eisenhut" (cappello di ferro), tipico delle classi popolari. Per il corpo a corpo sono provvisti di spade.
{Hakebuchsen_descr_short}Questi ottimi tiratori tedeschi sono muniti di archibugio, di una corazza di piastre e di spade per la mischia.

{Reichsregiment_Verlorene_Haufen}Verlorene Haufen von Reichsregiment
{Reichsregiment_Verlorene_Haufen_descr}"Volesse Iddio che un tal diabolico strumento [l'archibugio] non fosse mai stato inventato: io non ne porterei i segni, e molti coraggiosi e valorosi uomini non sarebbero stati uccisi da codardi [archibugieri] che non avrebbero il coraggio di guardarli in faccia, striscianti a terra con i loro spregievoli proiettili."\n
Blaise de Montluc, maresciallo di Francia\n\n
L'Imperatore Massimiliano I, sul finire del XV secolo, realizza una serie di riforme per modernizzare l'istituzione del Sacro Romano Impero. In ambito militare, egli getta le basi per la creazione di un primo nucleo permanente e professionale nell'esercito imperiale. I "verlorene haufen" (termine tedesco di origine olandese traducibile in "senza speranza" o "truppe perdute") costituiscono un contingente armato destinato a combattere in prima linea, ad esempio per assaltare un presidio nemico. Il rischio di perdite è molto elevato, da qui il nome dell'unità. La maggior parte di questi combattenti sono volontari e sono comandati da giovani capitani ansiosi di guadagnare la gloria del primo assalto e di far carriera. Sono dotati di leggere corazzine di piastre (sotto i tipici completi a sbuffo) e di archibugi; nello scontro campale possono agire in tattiche di schermaglia al modo degli "enfants perdus" francesi.
{Reichsregiment_Verlorene_Haufen_descr_short}Temibili e spericolati artiglieri tedeschi professionali, in buona parte volontari, dotati di moderni archibugi.



CONTEA DI GORIZIA
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Milizia cittadina:
1- NO - village (villaggio)
2- Bergwacht (lancia corta) AOR town (borgo)
3- Bürgerliche (lancia lunga) AOR large_town (cittadina)
4- Fussnecht \ Dithmarscher (picca) PEN city (città)
5- NO - large_city (metropoli)
richiede gilda:
6- NO - huge_city (megalopoli)

Fanteria feudale:
1- NO - village (forte)
2- Morlaci (ascia) AOR town (roccaforte)
3- Kopaci (piccone) AOR large_town (castello)
4- Lanzi (spiedi) PEN city (fortezza)
5- NO - large_city (cittadella)

Cavalleria:
1- NO - village (villaggio o forte)
2- Cavai Triestin (lancia) AOR town (borgo o roccaforte)
3- Bambanicchi (arco) AOR large_town (cittadina o castello)
4- Feudatarj Furlani (lancia) PEN city (fortezza)
5- NO - large_city (cittadella)
5- NO - large_city (cittadella)
5- NO - large_city (cittadella)

Tiratori:
1- NO - village (villaggio o forte)
2- Strilci (arco) AOR town (borgo o roccaforte)
3- Sulicari (giavellotto) AOR large_town (cittadina o castello)
4- Craine (archibugio) PEN city (città)
5- NO - large_city (metropoli)

Marinai:
1- Falila (spada) PEN city (città)
2- Neretvani (arco) PEN large_city (metropoli)
3- Uskoci (pistola) PEN huge_city (megalopoli)

{Bergwacht}Bergwacht
{Bergwacht_descr}I "bergwacht" sono guerriglieri montanari, la milizia alpina per eccellenza. Essi rappresentano, prima ancora che spietati combattenti, ottime guide alpine e conoscono alla perfezione il loro territorio, il che garantisce loro un vantaggio notevole sul nemico: possono nascondersi ovunque con grande abilità, tendendo agguati fulminei e mortali. Armati di lance, sono perfetti per le imboscate ma soccomberebbero presto in una mischia prolungata, poichè non portano scudi e indossano solo un elmetto e protezioni leggere di cuoio.\n\nUNITA' AOR: disponibile nelle regioni svizzere, trentino-tirolesi, austriache, friulane
{Bergwacht_descr_short}Questi guerriglieri montanari sono astute guide alpine, armate di lance, ideali per imboscate.

{Burgerliche}Bürgerliche
{Burgerliche_descr}"La fanteria tedesca è molto buona ed è allenata a combattere a terra anche contro la cavalleria."\n
Cronache francesi del XIII secolo\n\n
Questa milizia dei borghi, variamente definita "Bürgerliche" (lance dei borghi), "Spießbürger" (lanceri dei borghi), Spießträger (portatori di lance) o semplicemente "Buergers" (borghesi), è costituita in gran parte da popolani di origine tedesca, con minoranze italiche e slave. Si addestrano nei giorni festivi secondo le ordinanze cittadine, raggiungendo un grado di preparazione superiore rispetto alle coscrizioni rurali; inoltre sono dotati di cotte di maglia e possono reggere molto bene in mischie prolungate. La loro arma prediletta è la lancia lunga, che sanno sfruttare a dovere formando delle formazioni difensive ad anello.\n\nUNITA' AOR: disponibile nelle regioni trentino-tirolesi, austriache, friulane
{Burgerliche_descr_short}Soldati tedeschi dei borghi, equipaggiati con cotta e lancia lunga, in grado di disporsi ad anello difensivo.

{Fussnecht}Fussnecht
{Fussnecht_descr}"Jean Marechal potè annunciare che alla dieta imperiale era stato deciso si occupassero gli Elettori di allestire un esercito di dodicimila lancie per attaccare gli Ussiti di Boemia; così Sigismondo avrebbe potuto liberamente pensare al viaggio d'Italia. Le milizie di scorta gli sarebbero state fornite dalle leghe svizzere, dai duchi di Milano e di Savoia; inoltre egli avrebbe condotto seco la società di San Giorgio."\n
Archivio Lombardo, XV secolo\n\n
I "fussnecht" tedeschi sono fanti di origine non nobiliare, riuniti in formazioni che comprendono in buona parte membri benestanti della borghesia cittadina, in grado di permettersi costose corazze di piastre e addestrati all'uso della picca. Il picchiere è un punto fermo delle guerre tardomedievali. Questi alemanni, dotati di buone protezioni e ragionevole addestramento, sono in grado di tenere egregiamente una posizione difensiva. La corazza li protegge dai tiratori, rendendoli praticamente invulnerabili; la loro marcia può essere bloccata solo mediante la carica di una cavalleria d'elite, ma anche questo espediente potrebbe risultare inutile... La sola speranza per i nemici è disporre di una schiera di picche altrettanto temeraria.
{Fussnecht_descr_short}Picchieri alemanni, dotati di corazze, in grado di contrastare con successo quasi ogni tipo di cavalleria.

{Morlaci}Morlaci
{Morlaci_descr}Venezia istituisce delle colonie di Morlacchi (slavi balcanici in fuga dagli Osmani) a Buie (1449), Salvore (1463) e Castelveneto (1476), iniziando l’opera di ripopolamento dell’Istria che prosegue nei secoli XVI e XVII. [...] L'Imperatore Federico III d'Asburgo ordina a Baldassarre Durer capitano di Trieste di cacciare dalle alture del territorio i Morlacchi ed i Croati, responsabili del disboscamento (13 III 1490)."\n
Cronaca friulana\n\n
I Morlacchi (in lingua croata "Morlaci") sono una popolazione appartenente al gruppo neolatino dei Valacchi (detti comunemente "Arumeni", "Vlachs" o "Vlasi"), stanziato nelle Alpi Dinariche: rudi pastori dei monti, offrono ai signori locali una leva feudale indisciplinata ma agguerrita, armata di asce e grandi scudi di pelle, con i quali creano muri di scudi. Il nome Morlacchi deriva da Mauro-Vlachs o Mavrovlachi, anche Nigri Latini in lingua latina, che significa "Valacchi Neri" (ossia del Nord, se si considera l'usanza dei turchi a nominare i punti cardinali con i colori). Questa etnia, distinta per lingua e costumi dagli Slavi fino al XIV secolo, è citata negli archivi croati e ragusei come popolo di origine valacca, dedito alla pastorizia nelle remote regioni montane dei Balcani; i quattro clan più consistenti dei Morlacchi (i Valacchi Bobanni, i Valacchi Malesevici, i Valacchi Gornji e i Valacchi Ridani) costituivano una quasi continua area etnico-linguistica che dall'Erzegovina raggiungeva la Valacchia. Tra il '300 e il '400, in seguito alla penetrazione turca nei Balcani, i Morlacchi si spostano progressivamente verso ovest, slavizzandosi completamente. Nella seconda metà del XV secolo alcuni gruppi Morlacchi si trasferiscono nell'area del Quarnero e dell'Istria, mescolandosi con pastori di lingua istrorumena e con gli ultimi Dalmati.\n\nUNITA' AOR: disponibile nelle regioni friulane, croate, bosniache
{Morlaci_descr_short}Pastori di origine valacca, slavizzati nei costumi, armati di asce e grandi scudi di pelle, con i quali creano muri.

{Kopaci}Kopaci
{Kopaci_descr}"All'arrivo dell'armata turca [...] i contadini carinziani fuggirono nella foresta, lasciando solo seicento minatori di Carniola, comandati da un certo Matjaz [...] i quali rifiutavano di lasciar passare i Turchi senza combattere. [...] Determinati ma inferiori in numero, costoro vennero trucidati dagli akinji".\n
Cronaca della Battaglia di Kokovo\n\n
Questi valorosi minatori della Carniola, oltre ad essere infaticabili lavoratori, sono anche temibili guerrieri. Essi fanno della prestanza fisica il proprio punto di forza, assalendo in massa il nemico e travolgendolo con veemenza: nella mischia sfoggiano il picco d'armi, un'arma bianca simile al martello d'armi, idonea a perforare le corazze, derivata dal piccone. Per la difesa personale sono provvisti di usberghi e scudi. Il loro eccessivo ardore li porta ad essere piuttosto indisciplinati e, se non venissero tenuti a freno dal generale, rischierebbero di farsi trucidare dalla cavalleria.\n\nUNITA' AOR: disponibile nelle regioni friulane, croate, bosniache
{Kopaci_descr_short}Pastori di origine valacca, slavizzati nei costumi, armati di asce e grandi scudi di pelle, con i quali creano muri.

{Lanzi}Lanzi
{Lanzi_descr}La suprema guardia comitale goriziana è rappresentata dai "lanzi" che presidiano le principali fortezze, stanziate nella "corte dei lanzi". Costoro indossano la cosiddetta "maschera del diavolo": si tratta di un'armatura quattrocentesca di gran pregio, comprendente elmo a becco di passero e corna di legno, legata ad una curiosa leggenda popolare. Completamente corazzata, questa fanteria pesante è composta da cavalieri scelti tra i feudatari friulani che non possono permettersi un cavallo bardato e preferiscono combattere appiedati. La loro arma è lo "spiedo alla furlana", tipica lancia in uso nel Friuli; si tratta di un'arma ad asta in uso nella seconda metà del XV secolo, costituita da un ferro simmetrico senza alette, con lama a due taglienti rettilinei a forma molto stretta e allungata, con azione "di stocco" (cioè di punta) con elevato effetto perforante, in grado di causare danni seri anche a nemici corazzati.
{Lanzi_descr_short}Feudatari friulani che compongono la suprema guardia comitale appiedata, completamente corazzati e armati di spiedo alla furlana.

{Cavai_Triestin}Cavai Triestin
{Cavai_Triestin_descr}"Presso Moccò 200 cavalieri Triestini guidati da Cristoforo de Cancellieri sconfiggono 400 cavalieri veneziani guidati dal conestabile Santo Gavardo (1463). [...] I Triestini, con 200 cavalli e 1.000 scopettieri carinziani inviati dall’imperatore Federico III d’Asburgo, compiono numerose sortite ma si ritrovano presto a corto di viveri. Il campo veneziano è incendiato con una sortita ma l’assedio [di Trieste] continua. [...] Federico III premia Trieste per l’eroica resistenza concedendo [a Trieste] un nuovo stemma con l’Alabarda ed i colori dell’Austria.\n
Cronaca della Guerra del Sale\n\n
In tutto il Friuli, i cavalleggeri più celebri sono senza dubbio i militi triestini. Si tratta di una leva cittadina composta da borghesi in grado di permettersi un cavallo, oltre all'equipaggiamento tipico della milizia appiedata comprendente cappello di ferro, giaco imbottito, lancia leggera e scudo ovale. Ideali per sorvegliare i confini e effettuare rapide sortite, questi cavalleggeri si rivelano piuttosto utili anche nelle battaglie campali: assistono a dovere i cavalieri feudali e impegnano lo schieramento nemico ai fianchi. Letali contro la fanteria leggera, non altrettanto contro la fanteria corazzata o i lanceri.\n\nUNITA' AOR: disponibile nelle regioni friulane
{Cavai_Triestin_descr_short}Cavalleggeri triestini dotati di cappello di ferro, giaco imbottito, lancia leggera e scudo ovale.
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