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Il miglior generale di sempre

Ultimo Aggiornamento: 25/01/2014 15:50
31/01/2012 21:33
 
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A mio parere non c'è il miglior generale. Ma sono ovviamente vicino alle tesi esposte dall'articolo di FocusStoria (anche se qualche voto è sballato).

Però tutti si dimenticano di altri grandi generali.
Come Sun Tzu che a parer mio è stato il miglior teorico della Guerra.
Poi di asiatici c'è pure Subotai (o Subedei), uno dei migliori generali a disposizione di Gengis Khan.

In epoca moderna, c'è sicuramente Rommel e Zhukov. Su Lawrence d'Arabi non sono molto preparato, però siccome è stato definito uno dei primi teorici della guerriglia, io allora accosterei Mao Tse Tung (o Zedong) ed Ernesto "Che" Guevara.

È da notare come i generali di epoca moderna (che vanno dal '700 agli anni nostri) sono molto meno noti, ed è pure vero che non è un solo generale (o unica persona) che fa la storia (mi sento un'po Catone il "Censore")

In epoca antica, i vari Alessandro Magno, Annibale, Pirro, Cesare, Scipione l'Africano... Annibale (probabile leggenda)classificò sé stesso come terzo, Pirro come secondo e Alessandro il Grande come terzo, anche se ammise alla domanda di Scipione, il quale gli chiese se avesse vinto a Zama chi avrebbe vinto, lui rispose che lui sarebbe stato il primo.

Nel medioevo tutti si sono dimenticati Saladino [SM=g27969]
Nn odiatemi xk sn bll [Cit. Kane Splasci]
06/02/2012 22:32
 
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Re:
Mau777, 31/01/2012 21.33:

A mio parere non c'è il miglior generale. Ma sono ovviamente vicino alle tesi esposte dall'articolo di FocusStoria (anche se qualche voto è sballato).

Però tutti si dimenticano di altri grandi generali.
Come Sun Tzu che a parer mio è stato il miglior teorico della Guerra.
Poi di asiatici c'è pure Subotai (o Subedei), uno dei migliori generali a disposizione di Gengis Khan.

In epoca moderna, c'è sicuramente Rommel e Zhukov. Su Lawrence d'Arabi non sono molto preparato, però siccome è stato definito uno dei primi teorici della guerriglia, io allora accosterei Mao Tse Tung (o Zedong) ed Ernesto "Che" Guevara.

È da notare come i generali di epoca moderna (che vanno dal '700 agli anni nostri) sono molto meno noti, ed è pure vero che non è un solo generale (o unica persona) che fa la storia (mi sento un'po Catone il "Censore")

In epoca antica, i vari Alessandro Magno, Annibale, Pirro, Cesare, Scipione l'Africano... Annibale (probabile leggenda)classificò sé stesso come terzo, Pirro come secondo e Alessandro il Grande come terzo, anche se ammise alla domanda di Scipione, il quale gli chiese se avesse vinto a Zama chi avrebbe vinto, lui rispose che lui sarebbe stato il primo.

Nel medioevo tutti si sono dimenticati Saladino [SM=g27969]



Purtroppo se si vuole parlare del "miglior generale", è impossibile farlo in senso assoluto: vanno guardati i comandanti in base alla loro epoca, ai loro eserciti e ai tipi di nemici che vanno ad affrontare.
Su Guevara ci sarebbe tanto da dire, probabilmente c'è da dire che applicò bene le tattiche guerriglia almeno a Cuba, dove comunque il potere di Batista stava collassando, ma purtroppo per lui nelle altre azioni nel mondo (vedi Congo e Bolivia), ciò che gli mancò fu riuscire ad ottenere il pieno appoggio dei locali e credeva di poter agire per suo conto con pochi, anche pochissimi uomini.

In epoca antica be', difficilissimo a dirsi direi, ma proprio parlando in special modo di questi direi che il discorso di un generale/condottiero che non modifica da solo la Storia (in senso lato eh, è chiaro che ha sempre con sé il suo Stato maggiore e il suo esercito, senza quelli non si fa nulla): l'esempio più eclatante è Alessandro, che ha diffuso il mondo ellenico fino alla soglie orientali del mondo conosciuto, provocando una serie di cose che altrimenti non sarebbero capitate; poi altri, certo, non lo hanno fatto vedi Annibale che fu grandioso tattico ma purtroppo stratega molto meno brillante.

Al contrario, direi che Saladino fu buon stratega, ma decisamente mediocre come tattico: sì, conquistò Gerusalemme e su questo non ci piove minimamente, ma incontrò sul campo diverse sconfitte e gente che come condottieri furono più in gamba di lui (vedi la disfatta a Montgisard, la resistenza di Corrado del Monferrato che fu ucciso dagli Assassini e, soprattutto, Riccardo Cuor di Leone, che con il suo solo carisma fece praticamente fuggire l'armata musulmana durante l'assedio di Acri e prima ancora aveva sconfitto il Saladino ad Arsuf...poi che come regnante fu pessimo è un altro discorso).
[Modificato da Zames 06/02/2012 22:32]
09/02/2012 14:39
 
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Tutti i generali alla fine hanno perso nessuno ha sempre vinto fino alla fine credo...








« (...) Noi vogliamo dunque abolire radicalmente la dominazione e lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo, noi vogliamo che gli uomini affratellati da una solidarietà cosciente e voluta cooperino tutti volontariamente al benessere di tutti; noi vogliamo che la società sia costituita allo scopo di fornire a tutti gli esseri umani i mezzi per raggiungere il massimo benessere possibile, il massimo possibile sviluppo morale e materiale; noi vogliamo per tutti pane, libertà, amore, scienza. (...) »
( Errico Malatesta, Il Programma Anarchico, 1919
--------------------------------------------------
Mentre il popolo pensa che l’anarchismo sia solo un violento movimento contro lo Stato, l’anarchismo è un qualcosa di molto più sottile e con varie sfumature che una semplice opposizione al potere governativo. Gli anarchici si oppongono all’idea stessa che il potere e il dominio siano necessari per l’esistenza di una società, ed in alternativa vogliono la creazione di forme di organizzazione sociale, politica ed economica cooperative e non gerarchiche. (L. Susan Brown, The Politics of Individualism)
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Re:
dak28, 09/02/2012 14.39:

Tutti i generali alla fine hanno perso nessuno ha sempre vinto fino alla fine credo...



Non vorrei sbagliarmi ma credo che ce ne sia uno: Alessandro [SM=g27960]
Anche se potremmo dire che non è mai stato sconfitto perché è morto prima di affrontare qualcuno abbastanza abile per farlo (e contando che in Iran, dove contro di lui usavano tattiche mordi e fuggi, non deve essersela passata troppo bene).
09/02/2012 18:17
 
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Re: Re:
Zames, 09/02/2012 14.49:



Non vorrei sbagliarmi ma credo che ce ne sia uno: Alessandro [SM=g27960]
Anche se potremmo dire che non è mai stato sconfitto perché è morto prima di affrontare qualcuno abbastanza abile per farlo (e contando che in Iran, dove contro di lui usavano tattiche mordi e fuggi, non deve essersela passata troppo bene).



Allora abbiamo trovato il miglior generale solo dio lo ha sconfitto [SM=x1140442]










« (...) Noi vogliamo dunque abolire radicalmente la dominazione e lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo, noi vogliamo che gli uomini affratellati da una solidarietà cosciente e voluta cooperino tutti volontariamente al benessere di tutti; noi vogliamo che la società sia costituita allo scopo di fornire a tutti gli esseri umani i mezzi per raggiungere il massimo benessere possibile, il massimo possibile sviluppo morale e materiale; noi vogliamo per tutti pane, libertà, amore, scienza. (...) »
( Errico Malatesta, Il Programma Anarchico, 1919
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Mentre il popolo pensa che l’anarchismo sia solo un violento movimento contro lo Stato, l’anarchismo è un qualcosa di molto più sottile e con varie sfumature che una semplice opposizione al potere governativo. Gli anarchici si oppongono all’idea stessa che il potere e il dominio siano necessari per l’esistenza di una società, ed in alternativa vogliono la creazione di forme di organizzazione sociale, politica ed economica cooperative e non gerarchiche. (L. Susan Brown, The Politics of Individualism)
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10/02/2012 21:14
 
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Re: Re:
Zames, 09/02/2012 14.49:



Non vorrei sbagliarmi ma credo che ce ne sia uno: Alessandro [SM=g27960]
Anche se potremmo dire che non è mai stato sconfitto perché è morto prima di affrontare qualcuno abbastanza abile per farlo (e contando che in Iran, dove contro di lui usavano tattiche mordi e fuggi, non deve essersela passata troppo bene).




Però sai Zames su Alessandro ho qualche riserva perchè in fondo ha distrutto un impero quasi morto, non si è scontrato con altri grandi generali: il duetto Annibale-Scipione lo trovo molto più avvincente [SM=g27960]


10/02/2012 21:21
 
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Re: Re: Re:
ironman1989., 10/02/2012 21.14:


Però sai Zames su Alessandro ho qualche riserva perchè in fondo ha distrutto un impero quasi morto, non si è scontrato con altri grandi generali: il duetto Annibale-Scipione lo trovo molto più avvincente [SM=g27960]



Non per niente Annibale è il condottiero che più di ogni altro preferisco, molto più di Alessandro [SM=g27963] e continuerò sempre a sostenere che Zama sia stata la battaglia forse più equilibrata della Storia, almeno almeno del Mondo Antico.
Se la cavalleria non fosse tornata indietro al momento sbagliato (forse richiamata da Scipione), Annibale forse sarebbe riuscito a prevalere in quello scontro, secondo me ha portato volontariamente lo scontro sulle fanterie perché sapeva che era l'unico frangente in cui poteva avere un vantaggio.

Però, ad ogni modo, ritengo sempre che mai avrebbe potuto averla vinta sui Romani: all'epoca, la Repubblica è un vero mostro, una fenice in grado di rinascere continuamente dalle proprie ceneri, praticamente invincibile...per quanto per la quasi invincibilità sul campo si dovette aspettare Scipione, l'unico forse che intuì quanto arretrati fossero i modi di combattere dei Romani rispetto a stili più ellenistici, come quello di Annibale.


Comunque noto che all'appello in questa discussione mancano Caio Mario e Lucio Cornelio Silla; inoltre credo che anche Pompeo Magno meriti un suo posto nella lista, per quanto forse non potè competere granché con una mente (e con i veterani) di Cesare.
10/02/2012 21:32
 
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Re: Re: Re: Re:
Zames, 10/02/2012 21.21:


Però, ad ogni modo, ritengo sempre che mai avrebbe potuto averla vinta sui Romani: all'epoca, la Repubblica è un vero mostro, una fenice in grado di rinascere continuamente dalle proprie ceneri, praticamente invincibile...per quanto per la quasi invincibilità sul campo si dovette aspettare Scipione, l'unico forse che intuì quanto arretrati fossero i modi di combattere dei Romani rispetto a stili più ellenistici, come quello di Annibale.




Ah beh sta qui la grandezza della Roma repubblicana: con Annibale in Italia alle porte di Roma riuscirono comunque a schierare eserciti su eserciti [SM=g27981] . Non importava quante sconfitte subivano, riuscivano comunque ad alzare di nuovo la testa. E poi la capacità di adattamento: pensa agli elefanti di Pirro, agli arcieri a cavallo Parti. Dopo una sconfitta l'esercito si adattava al nemico che aveva di fronte e riusciva ad averne ragione.


10/02/2012 23:15
 
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Alessandro non era solo , insieme aveva molti generali di prim ordine , quindi è stato un grande conquistatore , ma come generale (se fosse stato da solo non so ).....

Considerate che annibale non aveva la forza di dare il colpo di grazia e rimase in italia molti anni temporeggiando , alla fine non deve stupire più di tanto che i romani abbiano trovato il tempo e la voglia di mettere su tutti questi eserciti , annibale gliene ha dato la possibilità.




"Quando ti senti eccezionalmente lucido, entusiasta, forte, quando ti senti in cima al mondo, capace di spostare le montagne, connesso al tuo sogno, all ' ideale, allora sai che hai il sole in tasca" S.B.
11/02/2012 00:16
 
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Re:
GlaucopideSophia1, 10/02/2012 23.15:


Considerate che annibale non aveva la forza di dare il colpo di grazia e rimase in italia molti anni temporeggiando , alla fine non deve stupire più di tanto che i romani abbiano trovato il tempo e la voglia di mettere su tutti questi eserciti , annibale gliene ha dato la possibilità.



Come critica è un discorso che ha senso se pensiamo che Annibale volesse conquistare Roma, ma siccome non è così...non aveva abbastanza uomini, non aveva macchine da assedio, Roma era comunque ancora presidiata da truppe, Annibale probabilmente non era un genio nella poliorcetica come lo era nelle battaglie campali (Sagunto impiegò mesi a capitolare).
Il suo obiettivo in Italia era scardinare l'alleanza italica che Roma aveva costruito intorno a sé per costringerla ai patti, ma Annibale non ha forse considerato la forza dell'alleanza di certi popoli e la semplice riluttanza di unirsi a lui di altri, forse timorosi di dover solo cambiare "padrone".

Di Annibale mi affascina molto anche l'aspetto "umano", quello tralasciato da storici dell'epoca e alcuni romanzi che ho letto, dove è sempre raffigurato come una specie di roccia.
Secondo me Annibale fu un uomo sensibilmente distrutto: il governo del suo Paese (uno Stato e una città, tra l'altro, che quasi non deve avere mai visto) non lo sosteneva molto, c'è da pensare ad una sua iniziativa nella guerra contro Roma, distrutto e solo dopo la morte dei fratelli, in fuga e in cerca di riscatto dopo essere stato costretto a fuggire da Cartagine, la morte suicida in terra straniera...un uomo stanco, travagliato e intimamente, forse, molto solo, almeno da poco prima di Zama in poi...questa è la mia visione, non so se sia veritiera ma la vedo così
19/02/2012 13:49
 
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il miglior generale di sempre penso sia stato temujin (noto come GK nel suo periodo rapper), ha portato un popolo di nomadi a cavallo a conquistare il più grnde impero continentale della storia, conquistando quasi tutta l'asia e arrivando fino al cuore dell'europa.
un periodo di pace e richezza da evocare il grandioso passato di roma, tanto di parlare di "pax mongolica".
Mi sorprende che nessuno abbia citato la dinastia dei comneni, da alessio che rimise in piedi l'impero dopo la disastrosa disfatta di manzicerta a suo figlio giovanni che portndo avanti il progetto paterno riusci a riconquistare quasi tutta l'anatolia, al più sfortunato manuele, che nonostante la sfortunata campagna d'italia e l'imboscata di mirioncefalo è ricordto come un grande sovrano e generale
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19/02/2012 16:16
 
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Bernadotte, quanto a stabilità di risultati. Gli hanno offerto una corona, ha fondato una dinastia che gli è sopravvissuta a lungo, ed è morto da re nel proprio letto.


19/02/2012 19:00
 
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Re:
Bertavianus, 19/02/2012 16.16:

Bernadotte, quanto a stabilità di risultati. Gli hanno offerto una corona, ha fondato una dinastia che gli è sopravvissuta a lungo, ed è morto da re nel proprio letto.





Bernadotte come politico e perchè all'indomani della disfatta di Napo in Russia si allèo con la sesta coalizione riuscì a tenere il trono, era ancora -mi pare di ricordare-reggente, e non in possesso di tutti i poteri regali, poi ci stava un fatto di gelosia di donne fra lui e napo e una grossa cappella militare durante la battaglia di Wagram, che lo allontanò dai favori del imperatore, abile se controllava 15mila uomini, un corpo d'armata al massimo,

non credo proprio come generale, però i risultati più duraturi di napo sono incontestabili.




[Modificato da Fulcherio; 19/02/2012 19:00]
20/02/2012 01:45
 
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Re: Re:
Zames, 11/02/2012 00.16:



Come critica è un discorso che ha senso se pensiamo che Annibale volesse conquistare Roma, ma siccome non è così...non aveva abbastanza uomini, non aveva macchine da assedio, Roma era comunque ancora presidiata da truppe, Annibale probabilmente non era un genio nella poliorcetica come lo era nelle battaglie campali (Sagunto impiegò mesi a capitolare).
Il suo obiettivo in Italia era scardinare l'alleanza italica che Roma aveva costruito intorno a sé per costringerla ai patti, ma Annibale non ha forse considerato la forza dell'alleanza di certi popoli e la semplice riluttanza di unirsi a lui di altri, forse timorosi di dover solo cambiare "padrone".

Di Annibale mi affascina molto anche l'aspetto "umano", quello tralasciato da storici dell'epoca e alcuni romanzi che ho letto, dove è sempre raffigurato come una specie di roccia.
Secondo me Annibale fu un uomo sensibilmente distrutto: il governo del suo Paese (uno Stato e una città, tra l'altro, che quasi non deve avere mai visto) non lo sosteneva molto, c'è da pensare ad una sua iniziativa nella guerra contro Roma, distrutto e solo dopo la morte dei fratelli, in fuga e in cerca di riscatto dopo essere stato costretto a fuggire da Cartagine, la morte suicida in terra straniera...un uomo stanco, travagliato e intimamente, forse, molto solo, almeno da poco prima di Zama in poi...questa è la mia visione, non so se sia veritiera ma la vedo così



perfettamente d'accordo su tutta la linea, ottima analisi e considerazioni personali su Annibale che condivido in pieno.
O=======================================================================================O



20/02/2012 21:41
 
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In effetti non hai sbagliato niente zames solo una cosa non ho capito.

Se Roma era difesa non poteva avanzare oltre invece che restare a sud a fare niente?








« (...) Noi vogliamo dunque abolire radicalmente la dominazione e lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo, noi vogliamo che gli uomini affratellati da una solidarietà cosciente e voluta cooperino tutti volontariamente al benessere di tutti; noi vogliamo che la società sia costituita allo scopo di fornire a tutti gli esseri umani i mezzi per raggiungere il massimo benessere possibile, il massimo possibile sviluppo morale e materiale; noi vogliamo per tutti pane, libertà, amore, scienza. (...) »
( Errico Malatesta, Il Programma Anarchico, 1919
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Mentre il popolo pensa che l’anarchismo sia solo un violento movimento contro lo Stato, l’anarchismo è un qualcosa di molto più sottile e con varie sfumature che una semplice opposizione al potere governativo. Gli anarchici si oppongono all’idea stessa che il potere e il dominio siano necessari per l’esistenza di una società, ed in alternativa vogliono la creazione di forme di organizzazione sociale, politica ed economica cooperative e non gerarchiche. (L. Susan Brown, The Politics of Individualism)
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20/02/2012 22:00
 
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Re:
dak28, 20/02/2012 21.41:

In effetti non hai sbagliato niente zames solo una cosa non ho capito.

Se Roma era difesa non poteva avanzare oltre invece che restare a sud a fare niente?



Be'...oltre dove? Inoltre non era fisso davanti a Roma eh, intendiamoci, davanti all'Urbe comparve una sola volta e i Romani si fecero beffe di lui mettendo all'asta i terreni sui quali era accampato!
Il suo obiettivo era in Italia e doveva sfiancare l'Italia, ma ovviamente non servì a nulla, l'alleanza italica era troppo forte; cercò alleanza con Filippo V di Macedonia ma egualmente non servì a nulla, il re macedone mai portò le sue truppe in aiuto di Annibale (probabilmente impossibilitato; se non sbaglio le uniche truppe macedoni che combatterono con Annibale furono a Zama ed in esiguo numero).

L'unica volta in cui quasi per intero l'alleanza italica si scardinò (e per colpa dei Romani stessi per giunta!) fu durante la Guerra Sociale del 90-89 a.C. (se escludiamo eventi del IV sec. a.C.), nella quale troviamo i grandi Mario e Silla; inoltre è anche il periodo che prelude ad un lungo periodo di guerra civile (interrotto dalla parentesi del triumvirato) che porterà al Principato, poi Impero.

P.s. scusate tutte ste parentesi [SM=g27965]
[Modificato da Zames 20/02/2012 22:02]
21/02/2012 14:17
 
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Re:
dak28, 09/02/2012 14.39:

Tutti i generali alla fine hanno perso nessuno ha sempre vinto fino alla fine credo...




Wellington non ha mai perso, mai una volta. Se devo indicare il migliore di sempre è lui: tatticamente superbo, capace come nessuno nella sua epoca di assicurarsi l'appoggio della popolazione (anche di quelli che guardavano gli inglesi con sospetto), usava in maniera straordinaria esploratori e informatori, sapendo con assoluta precisione cosa faceva il nemico e potendo così prevernirlo.

Su Annibale sono fondamentalmente d'accordo, cominciò una guerra che probabilmente Cartagine non voleva, ottenne una serie di vittorie fulminee (Canne certo, ma non scordiamo il Trasimeno, che fu sicuramente più devastante anche se ebbe meno eco), ma fin dall'inizio gli mancò completamente una visione d'insieme e la capacità di sfruttare ciò che il suo genio tattico seppe procurargli. Dopo Canne i Romani erano sull'orlo del baratro e apparenetemente avrebbe potuto essere distrutti anche senza sollevare gli alleati italici; l'incapacità di Annibale di assediare Roma prima, di costringere Quinto Fabio Massimo alla battaglia poi misero il cartaginese in una situazione senza uscita, aggravata dal fatto che non si poteva far passare una nave senza che i Romani non la intercettassero.
A Zama, dove diede il meglio di sé anche se non bastò, Annibale aveva già perso prima di cominciare, il fatto che il nemico di quasi un secolo fosse così vicino a Cartagine difficilmente gli poteva portare l'appoggio di un popolo che si affidò a lui semplicemente perché non c'era più nessun'altro a cui appoggiarsi - Asdrubale di Giscone aveva già perso ai Campi Magni.
Tutta la fuga successiva fu il tentativo, per molti versi disperato, di Annibale di non arrendersi all'evidenza della sconfitta e al fatto che, ormai, Roma aveva vinto ben più che Cartagine.
26/02/2012 16:12
 
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Dipende da cosa si intende per miglior Generale!Nel Medioevo i Generali Crociati erano di sicuro inferiori ai corrispondenti Arabi e ormai l'Impero Romano d'Oriente era sull'orlo del collaso,solo intorno all 700 poteva andare fiero dei suoi valenti generali!I migliori Generali del medioevo erano forse stati il Saladino,Carlo Magno ma soprattutto gengis khan,per quanto riguarda la storia mondiale i migliori son Cesare,Traiano,Alessandro Magno e Gengis Khan,a parer mio!
26/02/2012 17:01
 
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Re:
Gianfra117, 26/02/2012 16.12:

Dipende da cosa si intende per miglior Generale!Nel Medioevo i Generali Crociati erano di sicuro inferiori ai corrispondenti Arabi e ormai l'Impero Romano d'Oriente era sull'orlo del collaso,solo intorno all 700 poteva andare fiero dei suoi valenti generali!I migliori Generali del medioevo erano forse stati il Saladino,Carlo Magno ma soprattutto gengis khan,per quanto riguarda la storia mondiale i migliori son Cesare,Traiano,Alessandro Magno e Gengis Khan,a parer mio!




i generali crociati in generale erano solo nobili in cerca di gloria, quando le crociate venivano prese in mano di persone serie portavano i risultati (baldovino IV, riccardo cuor di leone, federico II sono solo alcuni esempi) e la tua visioni di una bisanzio in costante declino è del tutto sbagliata basta prendere come esempi le dinastie dei macedoni e dei comneni, su gengis invece non ho niente da ridire
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26/02/2012 19:25
 
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Si ma un generale non deve solo conquistare e seminare terrore(Gengis Khan sarebbe stato il primo in questo caso)!Cesare era un grande oratore,così come Saladino,entrambi erano amati dal popolo dato che questi grandi personaggi lo compiacevano.Invece Riccardo Cuor di Leone era solo...un grande Generale ma,piuttosto che acontentare i popoli anche di territori sottomessi,esso massacrava!Massacrava donne e bambini,chiunqe aveva opposto resistenza contro di lui,ad esempio i Mussulmani di acri o assediare e saccheggiare Messina per porre fine ai tumulti locali!
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