Il miglior generale di sempre

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Il suicidio dei samurai
00lunedì 26 marzo 2012 15:43
Annovero l'ultimo grande condottiero di Roma, colui che poteva concretamente compiere la Restauratio Imperii e cioè Flavio Belisario, tra i migliori generali della storia.
xetios
00lunedì 9 aprile 2012 22:15
Come più bravo non dico niente, sono ben poco esperto in materia ma il mio preferito è Genghis Khan, un uomo che unì le divise tribù mongole e le portò alla conquista del mondo, il suo impero comprendeva circa il 20% delle terre emerse (comprese le zone allora sconosciute)
Basilio II Komnenos
00giovedì 24 maggio 2012 01:24
Garibaldi, Basilio II, Napoleone, Ottone I solo per citarne alcuni.
La storia è piena di grandi generali.
Il mio preferito rimane Lǐ Shìmín (o chiamato Tai Zong).
UnequivocalMr.Crow
00giovedì 24 maggio 2012 11:11
Garibalidi era un capitano di ventura...

non credo sia stato un ottimo generale poichè ha combattuto in condizioni di superiorità in fatto di armamenti ed è stato supportato da alleati fortissimi senza i quali probabilmente non avrebbe vinto...

Uno dei veri condottieri medioevali che mi sento in dovere di citare poichè non è stato (almeno credo) citato in questo thread, pur meritandolo, è Aleksandr Nevskij...ha difeso per ben 2 volte il terrritorio russo...e la seconda volta lo ha fatto contro un nemico molto potente: l'Ordine Teutonico...
Basilio II Komnenos
00giovedì 24 maggio 2012 13:38
Stimo molto il Nevskij, fermare i teutonici non era molto semplice.
Garibaldi è sempre stato un personaggio controverso, come molti, ma ha avuto un aura di comando che pochi hanno posseduto.
Mi dispiace dirlo, ma probabilmente il migliore (o il secondo migliore) generale della storia è stato Lǐ Shìmín: restituiure alla Cina dell'epoca un ruolo da superpotenza incontrastata è un impresa degna di un autentico genio.
Zames
00giovedì 24 maggio 2012 15:32
Garibaldi più che un capitano di ventura fu un guerrigliero anche fin troppo idealista (almeno in certe occasioni), generale lo fu solamente poche volte, però in quelle occasioni dimostrò di sapersela cavare.
Poi credo sia palese che le prime vittorie ottenute durante la campagna nel Sud Italia le ebbe grazie a intrallazzi dietro le quinte (dei quali, per inciso, lui forse non sapeva molto), vedi Calatafimi prima di tutte, dove sarebbe potuto essere annientato senza troppi problemi.
Se non fosse stato troppo ambizioso, probabilmente ora gran parte dei film americani lo vedrebbero in qualche scena: gli era infatti stato proposto di comandare parte dell'esercito dell'Unione durante la guerra di secessione americana, ma lui voleva per sé praticamente l'intero comando; la guerra civile americana era il suo tipo di guerra, sono sicuro che se avesse partecipato il segno lo avrebbe in qualche modo lasciato.

Per la figura di Garibaldi io consiglio sempre e caldamente il libro "Garibaldi" di Indro Montanelli e Marco Nozza, è davvero un libro stupendo che racconta il Risorgimento, o almeno il ruolo di Garibaldi e la sua vita in generale, come nessuno potrebbe raccontarvela.
Arantal Elenna
00giovedì 24 maggio 2012 18:45
Il generale più forte di sempre (nonché il mio preferito)?

Il Generale Giáp, Võ Nguyên Giáp, che, se non ricordo male, è uno dei pochissimi generali del '900 imbattuti.
dak28
00giovedì 24 maggio 2012 21:17
Non so da quanto non lo scrivo ma ogni tanto devo far memoria a voi ignoranti :D

L'unico generale che mai perde e mai muore è l'unico e imbattibile generale inverno!
magnagats
00lunedì 4 giugno 2012 10:17
Mi pare stiamo dando ingiustamente poco spazio ai generali dell'età moderna, intesa come XVI-XVII-XVIII. Ci sono i vari Turenne, Gran Condè, Gustavo II Adolfo, Wallenstein e poi gli italiani Farnese, Morosini, Montecuccoli, e infine uno dei più sottovalutati qui in italia, Eugenio di Savoia-Soisson, il celebre Prinz Eugen, che in Austria venerano come un mito (ha in pratica disintegrato i pur macilenti ottomani). Che ne dite?
frederick the great
00venerdì 8 giugno 2012 11:06
Dico che hai perfettamente ragione. Eugenio di Savoia è stato senza dubbio uno dei più grandi generali di sempre. Non solo ha sconfitto plurime volte gli Ottomani - Zenta, Belgrado per citarne un paio - ma è stato uno dei protagonisti indiscussi della Guerra di Successione Spagnola, battendo parecchie volte gli eserciti di Luigi XIV, ritenuti all'epoca quasi invincibili. E se a Blenheim e a Oudenarde collaborò strettamente con Malborough (altro grande generale), a Torino era da solo e al comando di un'armata che, come lui stesso riferì all'Imperatore, mancava addirittura delle uniformi da tanto era messa male!
Basilio II Komnenos
00venerdì 8 giugno 2012 13:51
Hideyoshi Toyotomi, il Napoleone del Giappone che riunificò la Nipponia, riempiendo il paese di numerosi castelli.
Un personaggio molto interessante, specie per noi che siamo molto più eurocentrici.
Sir Ghianda
00lunedì 10 settembre 2012 16:04
bè ce ne sono tanti di condottieri o strateghi militari...
prova però a pensare cosa avrebbe fatto giulio cesare nell'età napoleonica?

Per me nn esiste il "migliore" di tutta la storia.
ma se dovessi fare una classifica direi cesare certamente al primo posto.
Per nn parlare di napoleone,scanderbeg,saladino e molti altri....

Ci sono però dei personaggi nn molto famosi nella storia che potevano fare lo stesso.
persino roberto il guiscardo si è guadagnato questo appellativo con la conquista di una cittadella inespugnabile.Il suo stratagemma fu perfetto.
L.Ospitaliere
00sabato 30 marzo 2013 11:22
il mio preferito è Filippo Augusto
RatMat
00giovedì 16 maggio 2013 16:10
Stiamo dimenticando Ambrogio Spinola: generale italiano che ha combattuto in Olanda per gli Spagnoli nonostante un regno letteralmente strangolato dall'inflazione per l'eccesso d'oro e d'argento importato dalle americhe. Ha rivoluzionato il quadrato spagnolo portandolo a tercio. È passando per il tercio di von Tilly che il Wasa ha creato il micidiale esercito svedese.
P.s. l'abilità in battaglia conta pochissimo, anzi: se ci rimetti la pelle chi comanda? E come fai dal mezzo della mischia a coordinare i reparti? Un generale mongolo (credo Subotai) era un bestione di quasi 200 kg, si faceva portare su una collinetta vicino allo scontro e da lì coordinava tutto con bandiere e simili.
DavideCostantini
00sabato 24 agosto 2013 00:07
Io penso , dal punto di vista militare in battaglia che il migliore sia Annibale, ma come disse un suo generale (maarbale se non ricordo male) "solitamente una virtù danno gli dei, Annibale tu sai come vincere le battaglie, ma non come sfruttarle"
CastriotiSkanderbeg
00lunedì 16 settembre 2013 15:15
Alex
Credo che per importanza storica Alessandro abbia datò al mondo di più rispetto a qualsiasi condottiero antico o moderno.
E' stato il primo globalizzatore della storia, forse sotto la cultura greca il mondo occidentale come lo conosciamo sarebbe stato più avanzato dal punto di vista scientifico e spirituale, magari l'umanità avrebbe potuto usufruito di tecnologie come ad esempio l'energia a vapore, molto prima della rivoluzione industriale.

La figura di alessandro va oltre quella del semplice conquistatore, condottiero, tattico, stratega o quello che è. In lui si possono rivedere, il mecenatismo di Federico II di Svevia o di Lorenzo il Magnfico, il genio militare di Annibale e Napoleone, la fama di conquista di Cesare, lo voglia di esplorare il mondo di Marco Polo e tante altre qualità, ma ovviamente anche difetti.
La sua storia è un film, un romanzo, personalmente è una delle figure più affascinanti di cui mi sia mai capitato di leggere.



CastriotiSkanderbeg
00lunedì 16 settembre 2013 17:25
Re:
Veldriss, 08/04/2011 14:55:

RIPORTO un articolo di FOCUS STORIA riguardo appunto il miglior condottiero della storia:

Il più grande condottiero della Storia. Esiste considerazione più opinabile? La grandezza di un generale non si misura solo dall'entità delle sue conquiste. Dipende piuttosto dalle risorse che ha avuto a disposizione e dal valore del nemico affrontato: c'è chi ha colto clamorose vittorie affrontando avversari mediocri e approfittando dei mezzi ingenti che il suo ruolo di re o di imperatore gli offriva, come Alessandro Magno; c'è chi invece, ha trionfato su avversari di estremo valore, fruendo di mezzi e mandati limitati, perfino osteggiato dai suoi stessi concittadini, come Scipione l'Africano. E poi, ciascuno può essere il più grande della propria epoca...

Come valutarlo. Per prima cosa, si tratta di individuare gli elementi di valutazione di un condottiero: ne abbiamo scelti 4. La strategia, ovvero ciò che permette ad un generale di arrivare allo scontro vero e proprio in una condizione di vantaggio sull'avversario (e qui comprendiamo anche la l'organizzazione e la logistica); la tattica, cioè i movimenti e le soluzioni con cui si vince una battaglia; il comando, ossia la capacità di guidare e motivare le truppa; l'incidenza storica, perchè tutti questi grandi uomini avevano un'ambizione: lasciare un segno nella Storia, anzi, addirittura cambiarne il corso.

Per epoche. Abbiamo pertanto effettuato una prima selezione, dalla quale sono emersi alcuni "finalisti" per ciascuna epoca. Poi abbiamo assegnato ad ogni condottiero un punteggio da 1 a 10 per ciascuna categoria; punteggi del tutto soggettivi, s'intende, la cui somma ha determinato una classifica per epoche.
L'antichità è dominata da 4 nomi che esercitano da sempre un grande fascino in chi è interessato allo studio della guerra: Alessandro Magno, il cui impero si estendeva dalla Grecia all'India; Annibale, capace di rifilare una sconfitta dietro l'altra ai Romani, per giunta in casa loro; Scipione l'Africano, imbattuto su tutti i fronti; e Giulio Cesare, sconfitto in alcune battaglie ma vincitore di tutte le guerre.
Nel Medioevo emergono Carlo Magno, unificatore dell'Europa, Guglielmo il Conquistatore, autore dell'unico sbarco riuscito in Inghilterra, Saladino, capace di unire il mondo musulmano, Gengis Khan, artefice di un impero esteso dalla Russia alla Cina, e Tamerlano, che di Gengis Khan fu un degno erede.
Per l'età moderna c'è un grande equilibrio tra Gustavo Adolfo di Svezia, modello per ogni condottiero successivo, il duca di Marlborough, imbattuto in 4 battaglie campali e 21 assedi, Eugenio di Savoia, brillante trascinatore di soldati, Federico II di Prussia, teorico della guerra e geniale stratega, Napoleone, essenza stessa del comando, e Wellington, capace di cogliere vittorie dall'India alla Spagna.
Nel Novecento, invece, i grandi condottieri in grado di conseguire punteggi degni degli altri latitano decisamente: i nomi che hanno lasciato un segno, almeno nell'immaginario collettivo, sono Lawrence d'Arabia, genio della guerriglia, Rommel, tattico d'eccellenza, Xhukov, némesi dei tedeschi, e Patton, maestro delle forze corazzate.



CONDOTTIERO Strategia Tattica Comando Incidenza storica TOTALE

Alessandro Magno_____8_______9_______10____________8___________35
Annibale_____________7______10________9____________6___________32
Scipione l’Africano____8______10________8____________8___________34
Giulio Cesare________9_______8________9___________10___________36

Carlo Magno__________7_______6________9___________10___________32
Guglielmo I___________8_______8_______10____________9___________35
Saladino_____________8_______8________9____________9___________34
Gengis Khan_________10_______7________9____________7___________33
Tamerlano____________8_______8________9____________6___________31

Gustavo Adolfo_______8_______9_______10____________6___________33
Marlborough__________9_______9________9____________5___________32
Eugenio di Savoia_____9_______8_______10____________7___________34
Federico II__________9_______9________8____________8___________34
Napoleone____________9______10_______10____________9___________38
Wellington___________8_______9________9____________8___________34

Lawrence d’Arabia_____6_______8________9____________7___________30
Rommel_______________6_______9________9____________6___________30
Patton_______________7_______7________9____________6___________29
Zhukov_______________9_______7________9____________9___________





permettimi di dire che la classifica è abbastanza assurda e anti-storica. Non ha nessunissimo senso fare paragoni di questo genere, uno storico analizza solo i fatti, in modo critico magari, ma non si mette a dire chi è meglio o chi è peggio, è stupido ed anti-storico poiché non ha nessunissimo senso paragonare personaggi di epoca diverse e che hanno affrontato situazioni diverse.

Non vedo poi come possa Cesare aver avuto un incidenza storica maggiore di Alessandro, permettendo che il resto della classifica è assurdo, anti-storico e insensato. Sopratutto sostenere che un avversario è più ostico di un altro in un altro periodo storico, non è dimostrabile.

Focus dice castronerie


Soth Blackrose
00giovedì 14 novembre 2013 11:17
Non posso dire chi sia il migliore generale di sempre perchè secondo me si deve fare riferimento ad un periodo storico ben preciso, non ha senso (secondo me) dire che Cesare (che per me è sempre stato un grande generale) era il migliore, non sappiamo come si sarebbe comportato davanti a un Panzer :)
Posso dire che tra i miei preferiti ci sono:
Rodrigo Diaz conte di Bivar (o Vivar, che dir si voglia): Amato dalle truppe, si univano a lui volontariamente anche quando veniva mandato in esilio, riusciva a radunare un esercito pur essendo senza terre...Direi poi che è stata una figura estremamente importante per la difesa della Spagna e Reconquista. Risulta inoltre esser stato grande stratega ed estremamente coraggioso, ponendosi spesso in prima linea.
Il secondo apprezzo molto Giorgio Castriota Scanderbeg: Ugualmente amato dalle truppe, grandissimo stratega, e anche lui fu un baluardo contro l'invasione turca dell'europa.

Li adoro perchè più carognate gli facevano più loro ne venivano fuori vincitori.
Gianfra117
00mercoledì 8 gennaio 2014 13:47
L'antichità la fa da padrone
A mio parere il più grande generale di tutti i tempi fu GIULIO CESARE [SM=x1140481] ; costretto in Gallia a combattere città per città durante la rivolta delle agguerrite tribù galliche ( capeggiata da Vercingetorige ) conclusa con l'assedio di Alesia( vera chicca di Cesare). Non cito pio la vittoriosa Guerra Civile contro un nemico ( si più demotivato) ma più numeroso e a mio giudizio meglio armato , Tutt'ora il De Bello Gallico viene studiato nelle accademie militari.Al secondo posto metterei ALESSANDRO MAGNO , che arrivò ai confini del mondo. per Terzo GENGIS KHAN per quarto SCIPIONE l'AFRICANO e solo al quinto posto NAPOLEONE [SM=g1598463] .
Gianfra117
00mercoledì 8 gennaio 2014 14:00
Re: Re:
CastriotiSkanderbeg, 16/09/2013 17:25:





permettimi di dire che la classifica è abbastanza assurda e anti-storica. Non ha nessunissimo senso fare paragoni di questo genere, uno storico analizza solo i fatti, in modo critico magari, ma non si mette a dire chi è meglio o chi è peggio, è stupido ed anti-storico poiché non ha nessunissimo senso paragonare personaggi di epoca diverse e che hanno affrontato situazioni diverse.

Non vedo poi come possa Cesare aver avuto un incidenza storica maggiore di Alessandro, permettendo che il resto della classifica è assurdo, anti-storico e insensato. Sopratutto sostenere che un avversario è più ostico di un altro in un altro periodo storico, non è dimostrabile.

Focus dice castronerie




Focus Storia è comune che faccia questi grandissimi errori ( sono abbonato da quando è uscito) ma sul fatto che Giulio Cesare abbia avuto un maggior impatto storico su Alessandro ha ragione. Giulio Cesare ha dato le basi del grande e potente impero Romano , senza il quale la civiltà occidentale sarebbe stata molto diversa ( non sarebbe esistito il Medioevo ). Inoltre la figura di Cesare è di una rilevanza storica senza precedenti ( Napoleone cercava di assomigliargli , l'imperatore tedesco si chiamava Kaiser , dal greco Kaisar che vuol dire Cesare ). Alessandro Magno è stato si un gigantesco generale , per questo si chiama Magno [SM=x1140476] , ma a causa della sua "prematura" morte il suo impero si distrusse in 1 anno e si divise in diversi regni , appartenenti ai Diadochi (ognuno sarà inglobato dai Romani). Esportò la cultura greca in Oriente , quello si , ha fondato molte città (oggi sono quasi tutte disabitate o in rovina , senza contare la grande Alessandria d'Egitto) ma oltre a questo e la leggenda delle sue gesta la storia non ha altri grandi segni del suo passaggio .


Francesco Forel
00mercoledì 8 gennaio 2014 16:27
Mi permetto di dissentire...secondo me non fu Cesare a gettare le basi dell' impero romano...prima di lui c' erano già stati almeno 50 anni di guerre civili. Questo perchè l' ordinamento romano si era, col tempo, fortemente sbilanciato: se nei secoli d' oro della repubblica si aveva un equilibrio perfetto fra gli organi della Repubblica, con l' espansione che seguì le guerre puniche i proconsoli guadagnarono sempre più potere e autorità (avevano l' imperium sulle zone dove avevano il mandato e questo vuol dire che potevano reclutare i soldati e comandarli)...tutto questo per dirti che era solo questione di tempo prima che qualche generale facesse cadere la Repubblica...e il passaggio all' impero non è che poi sia stato tutto questo guadagno, vedi la crisi del 3 secolo...
Per questo secondo me Alessandro è stato il piú grande. Forse sarebbe meglio dire il più folle! Quando salì al potere controllava solo la Macedonia e le città greche sopportavano malvolentieri il suo controllo...eppure guarda dov' è arrivato, pur avendo alle spalle un paese di pastori e davanti a se' l' intero impero Persiano...Cesare aveva alle spalle Roma.
Inoltre è Alessandro che esporta la cultura greca in tutto il bacino del mediterraneo e oltre, preparando la strada alla futura conquista romana. [SM=x1140429]
Basilio II Komnenos
00venerdì 10 gennaio 2014 09:13
Bisogna guardare anche all'eredità culturale/militare/economica per avere una base di riferimento quando si giudica un generale (in sostanza si guarda al retaggio, ciò che si lascia alle generazioni future).
Alessandro Magno è stato un grande generale (anche suo padre, infatti il prode Alessandro sfruttò l'eredità militare di suo padre Filippo), ma il suo più grande lascito è stata la lingua e alcune tradizioni ellenistiche, dal punto di vista militare ed economico sono stati i Diadochi a fare la fortuna del Medio Oriente. Da notare che le sue conquiste non sono durate e che il suo impero si è sgretolato abbastanza in fretta.
Cesare ha lasciato un impatto diverso nella storia, ma dal mio punto di vista ha lasciato uno stato più forte.
Senza dimenticare che Napoleone ha scritto (assieme a valenti collaboratori) il codice su cui si basa tutto il nostro diritto europeo; non male come retaggio. [SM=g27960]
Crociato78
00giovedì 16 gennaio 2014 16:36
Io dividerei in epoche!

Molto difficile dire chi era il numero uno dei generali di tutta la storia.

Crociato78
00giovedì 16 gennaio 2014 16:44
Si potrebbe aprire un altro tipo di sondaggio mettendo in ordine di preferenza i primi 10 migliori generali della storia.
Crociato78
00sabato 25 gennaio 2014 15:50
Come hanno detto altri, meglio dividere in periodi storici e fare una classifica almeno i migliori 3 per ogni periodo.

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