il territorio era troppo vasto per essere presidiato in maniera efficace, senza contare l'estendersi di un limes molto più ampio di quello incerniato sulla Palestina, nsomma le risorse avrebbero impegnato numerose legioni e l'esercito romano non era preparato-40 legioni in tutto-200mila umini?fossero stati anche 400mila con i federati e auxilia- per tutta L'Armenia, fino al mar Caspio, con i contrafforti del Caucaso a nord, Assiria e Mesopotamia, fino ai confini con la Persia, da cui partirono i Sassanidi -nel 227 circa-stesso atlante di prima-, e che si trovava comunque fuori dalla influenza romana, quindi, i romani, non avrebbero tratto alcun beneficio nel occupare scatoloni di sabbia.
si sarebbe prodotto lo stesso problema che incontrò Hitler quando mosse guerra all'urss - un fronte troppo vasto da presidiare evrebbe costretto i romani ad aumentare spese militari-costruire strade ecc.., per avere un confine lunghissimo da contendere alle popolazioni persiane che avrebbero accelerato il loro processo di emancipazione attorno ad una dinastia bellicosa, come in effetti evvenne, i Parti erano molto meno "etnici" rispetto ai Sassanidi, che invece rivendicavano l'elemento persiano piuttosto di quello "ibrido" dei Parti, considerati troppo ellenizati.
A Roma conveniva tenere i malleabili Parti piuttosto che vedersela contro i più bellicosi Sassanidi, e averli sonoramente battuti si rivelò un errore strategico di Traiano.
[Modificato da Fulcherio; 07/03/2012 19:15]