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occidente vs oriente

Ultimo Aggiornamento: 30/08/2012 15:00
23/08/2012 11:49
 
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Io preferisco la prima che me la sono portata all'esame
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"Non so con quali armi combatteranno nella terza guerra mondiale ma so che nella quarta useranno bastoni e pietre" [cit. Albert Einstein]
23/08/2012 12:57
 
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be sull'evoluzione delle armature c'e da dire che nei secoli bui fino verso il 1000 circa la corazza piu diffusa rea la cotta di maglia con piccole protezioni di ferro come gomitire e schieniri e bardature,poi dall'anno mille in poi grazie alla maggior abilità dei fabbri si poterono costruire armature sempre piu complete.NON é così zames?







23/08/2012 15:21
 
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Be' il sapere che in occidente va "perso" semplicemente è in oriente, dopo la fine dell'autorità imperiale in occidente ("crollo dell'impero" è un'espressione semplicistica che non mi piace), e rientra in Europa grazie a Romei ed Musulmani.

Ora che ho compreso l'affermazione posso rispondere a Domenico: be' in realtà ti devo dare torto, la famosa lorica segmentata non rimane in auge per tutto il tardo antico (come spesso, sigh, mostrano nei film), anzi verrà sostituita da altri tipi di protezioni con il passare del tempo (rimane in uso, credo, per un paio di secoli al massimo, il massimo auge dovremmo averlo nel II e III secolo).
Le corazze a piastre dei cavalieri tardo-medievali non hanno nulla a che vedere con le armature romane, sono su un altro livello costruttivo e pensate per altre esigenze.
Ciò su cui ti posso dare ragione è che l'arte della guerra dei Romani, nel Medioevo (dal X-XI secolo) inizia a rientrare in Italia e occidente dall'Impero Romano stesso (o Romeo o Bizantino che dir si voglia): macchine ossidionali, alcune tecniche di combattimento, etc.
I Romei c'è da dire che furono ottimi maestri (involontari) ma spesso non riuscirono ad applicare le loro conoscenze. Comunque questo tema è un po' off topic, lo lascerei per un'altra discussione sinceramente ;)

boscolino, 23/08/2012 12.57:

be sull'evoluzione delle armature c'e da dire che nei secoli bui fino verso il 1000 circa la corazza piu diffusa rea la cotta di maglia con piccole protezioni di ferro come gomitire e schieniri e bardature,poi dall'anno mille in poi grazie alla maggior abilità dei fabbri si poterono costruire armature sempre piu complete.NON é così zames?



Sigh, i "secoli bui". E' una definizione secondo me un po' infelice, perché non furono poi così bui...meglio dire Alto Medioevo ;)
Be', in realtà la cotta di maglia ancora nel Basso medioevo rimaneva un equipaggiamento piuttosto costoso, appannaggio soprattutto dei cavalieri, e nell'epoca carolingia la protezione ideale di un cavaliere era un giubbone di cuoio o imbottito con rinforzi/borchie metalliche.
Un fante con una cotta di maglia intera sarebbe stato davvero un fante molto ricco anche alle soglie del 1300 (tant'è vero che gli unici ad avere protezioni aggiuntive di tal foggia, in un primo periodo, furono i balestrieri, che erano soldati di élite).

Le protezioni aggiuntive non esistono prima del XIV secolo (o al limite il tardo XIII), quindi niente gomitiere o affini prima del 1270-1280. Più che le maggiori abilità dei fabbri, ci sono esigenze di essere sempre più protetti, e ciò si riflette anche nella creazioni dei grand'elmi per esempio.
[Modificato da Zames 23/08/2012 15:22]
24/08/2012 16:22
 
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Re: Re:
Zames, 22/08/2012 20.09:



Ti riferisci a questa ca**ata qui?
www.youtube.com/watch?v=-8bGmCP3Hag [SM=g27981]




a proposito di cazzate , mai vista la serie deadliest warrior?....una delle serie più tamarre di history channel che si occupa proprio di queste comparazioni fantasiose...







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24/08/2012 16:35
 
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Re: Re: Re:
UnequivocalMr.Crow, 24/08/2012 16.22:




a proposito di cazzate , mai vista la serie deadliest warrior?....una delle serie più tamarre di history channel che si occupa proprio di queste comparazioni fantasiose...




Oh oh l'ho vista sì, e tanto per farmi risate e sangue marcio mi sono visto quasi tutte le puntate [SM=g27964] e alla faccia del fantasiose, le comparazioni!

L'unica che ebbe un minimo di senso per come finì (per quanto ridicola come comparazione) fu il cavaliere del XV secolo contro il pirata del XVIII: vinse il secondo grazie alle armi da fuoco, e questo fa riflettere sul perché da armature sempre più pesanti ed elaborate si finì ad eliminarle del tutto.

Dalla serie inoltre risulta che:
-un ninja si comporti come un pirla e non come un assassino, facendosi ammazzare da uno spartano in panoplia completa (che con quell'elmo corinzio nemmeno lo avrebbe potuto vedere, figuriamoci sentirlo mentre si muove di soppiatto come succede nella puntata!).
-i nativi americani, qualunque sia la loro Nazione, vinceranno sempre: sono d'accordo che siano ottimi guerrieri e li ammiro davvero molto, ma che l'Apache batta sonoramente un gladiatore romano (tra l'altro armato di tutte le armi possibili ed immaginabili) e un Comanche le suoni ad un cavaliere mongolo del XIII secolo (!!!) per me è un po' difficile da digerire.
-il centurione romano, all'occorrenza, come arma userà...un piccone!! (cercate centurion vs rajput e vedrete voi stessi).

EDIT: spoiler, nella puntata in immagine vince il samurai perché il vichingo viene fatto passare per ebete e "rrraaaggh". Sinceramente avrei dato lo stesso esito che ho espresso io in precedenza per cavaliere vs samurai, in fondo fino all'XI-XII secolo i cavalieri non avevano armamenti molto diversi dai guerrieri vichinghi.
[Modificato da Zames 24/08/2012 16:38]
24/08/2012 22:00
 
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si l'ho vista pure io.sono rimasto sconcertato quando il gladiatore e morto come un pilra con 500 coltellate i 3 secondi.

ps:lo spartano vince contro tutti,tranne chuk norris







27/08/2012 00:49
 
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Re:
boscolino, 24/08/2012 22.00:


ps:lo spartano vince contro tutti,tranne chuk norris



Solo se è lo spartano di 300 :P altrimenti le prende sonoramente anche lui.
Come singolo, con l'armamento da oplita, è molto svantaggiato: l'armamento da oplitico è ottimale solo in falange, altrimenti può dare qualche problema...inoltre, combattere al di fuori dai ranghi era considerato da pazzi e causava disonore sull'oplita (vedasi l'eroico Aristodemo a Platea, che combatté fuori dai ranghi per riscattarsi dell'essere l'unico sopravvissuto spartano delle Termopili).

Tanto per citare due esempi dove gli spartani le hanno prese anche in formazione:
-battaglia di Platea: anche se furono quelli che uccisero il generale Mardonio, furono anche coloro che dalla cavalleria persiana e dagli arcieri subirono un numero di perdite cospicuo, tanto da doverli fare indietreggiare verso posizioni più sicure (questo può essere un altro spunto per "occidente vs oriente").
-battaglia di Leuttra: i tebani sconfiggono in modo nettissimo gli spartani, pur in inferiorità numerica, e pongono la loro egemonia sull'Ellade, segnando la fine del potere di Sparta.
28/08/2012 20:16
 
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FANTE DA MAR VENEZIANO VS FANTE PESANTE GIANNIZZIERO
cecondo voi chi vincerebbe?

io propengo per l'ottomano perche addestrato all'uso di diverse armi,dall'alabarda all'archibugio.Anche se i fanti veneziani li preferisco nettamente(SONO DI ORIGINI VENETE [SM=g27964] )







29/08/2012 10:07
 
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Non essendo molto ferrato sul periodo, direi il giannizzero.
In questo caso credo si possa parlare di sicuro di addestramento superiore del giannizzero (una volta prelevato il bambino, veniva addestrato e viveva solo e soltanto per fare la guerra) e di un inquadramento mentale particolare, che lo rende più pericoloso e più letale del fante da mar, anch'esso comunque addestrato all'uso di più armi, principalmente la balestra (naturale, essendo in marina), poi moschetto e sempre la spada per il corpo a corpo.

Comunque il confronto vale secondo me fino al momento in cui i giannizzeri rimangono un corpo militare valido, ovvero fino al XVII-XVIII secolo al massimo, quando rispetto ai vari eserciti europei iniziano a diventare (o rimanere) obsoleti e riottosi nei confronti del potere centrale.
29/08/2012 18:02
 
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Vi propongo io un confronto che, attenzione, richiede un'analisi estremamente approfondita e invito all'abolizione di ogni stereotipo per una risposta oggettiva il più possibile.

Chi avrebbe la meglio secondo voi tra l'esercito romano dell'antichità al suo apogeo (nel II e inizio III secolo) e l'esercito romano/romeo/bizantino al suo apogeo (credo tra XI e XII secolo)?

Secondo me è un confronto difficile, con eserciti ovviamente figli del tempo in cui furono concepiti.
L'esercito romano medievale è diretto discendente di quello dell'antichità, con corpi d'élite e soldati molto bene addestrati che, se ben comandati, avrebbero potuto riportare in Occidente vittorie piuttosto importanti (purtroppo, una delle grandi pecche dei bizantini furono spesso proprio i comandanti militari).
Per il confronto ideale, sarebbe bene anche porre i comandanti sullo stesso livello di capacità per non "falsare" il giudizio.

Io mi informerò meglio e vi darò la mia risposta.

P.s. ovviamente si intende anche a parità di materiali, altrimenti i secondi sarebbero avvantaggiati sotto questo punto di vista.
29/08/2012 21:41
 
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scusa se te lo chiedo ma tu con esercito romano intendi quello tipo il film gladiatore?o quello con la lorica hamata delle prime coorti legionarie?scusa l'ignaranza ma si puo sempre imparare







30/08/2012 03:36
 
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Re:
Zames, 29/08/2012 18.02:

Vi propongo io un confronto che, attenzione, richiede un'analisi estremamente approfondita e invito all'abolizione di ogni stereotipo per una risposta oggettiva il più possibile.

Chi avrebbe la meglio secondo voi tra l'esercito romano dell'antichità al suo apogeo (nel II e inizio III secolo) e l'esercito romano/romeo/bizantino al suo apogeo (credo tra XI e XII secolo)?

Secondo me è un confronto difficile, con eserciti ovviamente figli del tempo in cui furono concepiti.
L'esercito romano medievale è diretto discendente di quello dell'antichità, con corpi d'élite e soldati molto bene addestrati che, se ben comandati, avrebbero potuto riportare in Occidente vittorie piuttosto importanti (purtroppo, una delle grandi pecche dei bizantini furono spesso proprio i comandanti militari).
Per il confronto ideale, sarebbe bene anche porre i comandanti sullo stesso livello di capacità per non "falsare" il giudizio.

Io mi informerò meglio e vi darò la mia risposta.

P.s. ovviamente si intende anche a parità di materiali, altrimenti i secondi sarebbero avvantaggiati sotto questo punto di vista.




Cerco di proporre un'analisi quanto più oggettiva possibile:

innanzitutto bisogna stabilire se per esercito romano classico intendi solo le legioni o anche legioni + ausiliari, perché di certo la presenza di cavalieri sarmatici, di arcieri siriaci o di frombolieri di rodi riequilibrerebbe in parte il netto gap di versatilità nei confronti dell'esercito bizantino;

proviamo ora ad analizzare i singoli aspetti:

- addestramento: nella specialità di fanteria leggera e pesante, credo che l'esercito romano classico non conosca rivali, mentre per cavalleria ed arcieri sono in netto vantaggio i bizantini... in tutto il resto è difficile comparare, ad es. per gli arcieri a cavallo unità come i sagittarii a cavallo comparvero in piena età tardo-imperiale, un paragone con hippotoxotai o vardariotai sarebbe fuori luogo credo;

- versatilità: decisamente a favore dei bizantini, i loro soldati scelti potevano maneggiare quasi ogni arma con grande disinvoltura, permettendo al comandante una grande scelta di tattiche, sconosciuta all'esercito romano classico;

- morale e fedeltà: sicuramente l'esercito romano classico, fatto di cittadini e non di sudditi, meglio pagato e guidato da comandanti di norma molto più validi di quelli bizantini;

- equipaggiamento: probabilmente meglio quello bizantino, se non altro per l'evoluzione e il contatto coi popoli della steppa (arco composito);

- logistica e servizi connessi: meglio i romani classici, che contavano su veri reparti di genio, corpo medico ecc. rimasti insuperati fino al XIX secolo;

considerando tutto ciò, in campo aperto sicuramente i bizantini avrebbero avuto la meglio, potendo applicare tattiche simili a quelle dei Parti contro Crasso... in un assedio probabilmente avrebbero vinto i romani classici per via del corpo a corpo. Mia personale opinione ;)
[Modificato da Fabius Maximus Germanicus 30/08/2012 03:37]
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30/08/2012 09:16
 
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sono d'accordo con fabius maximus, anche se c'è da considerare che in un assedio i bizantini avrebbero potuto utilizzare il fuoco greco [SM=x1140411]
"ma dove vai, se gli arcieri catafratti non ce li haiii..." xD

c'è però da considerare che non è scontato scegliere due comandanti dello stesso livello. i romani hanno avuto molti comandanti piuttosto svegli, o perlomeno non idioti come il 90% di quelli bizantini.
secondo me se si prendono in considerazione dei buoni comandanti i bizantini vincerebbero quasi sicuramente, ma se al contrario i comandanti sono "delle gran capre", i romani hanno più di qualche possibilità di sconfiggere i nipotini xD


"Per una scodella d'acqua, rendi un pasto abbondante; per un saluto gentile, prostrati a terra con zelo; per un semplice soldo, ripaga con oro; se ti salvano la vita, non risparmiare la tua. Così parole e azione del saggio riverisci; per ogni piccolo servizio, dà un compenso dieci volte maggiore: chi è davvero nobile, conosce tutti come uno solo e rende con gioia bene per male" - Mahatma Gandhi

"Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo." - Mahatma Gandhi

"You may say I'm a dreamer, but I'm not the only one" - Imagine, John Lennon

"ma é bene se la coscienza riceve larghe ferite perché in tal modo diventa più sensibile a ogni morso. Bisognerebbe leggere, credo, soltanto libri che mordono e pungono. Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo? Affinché ci renda felici, come scrivi tu? Dio mio, felici saremmo anche se non avessimo libri, e i libri che ci rendono felici potremmo eventualmente scriverli noi. Ma abbiamo bisogno di libri che agiscano su di noi come una disgrazia che ci fa molto male, come la morte di uno che ci era più caro di noi stessi, come se fossimo respinti nei boschi, via da tutti gli uomini, come un suicidio, un libro dev'essere la scure per il mare gelato dentro di noi." - Franz Kafka

"Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
L'indifferenza è il peso morto della storia. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l'intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l'attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c'è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti." - Antonio Gramsci

http://www.youtube.com/watch?v=_M3dpL4nj3Q
https://www.youtube.com/watch?v=QcvjoWOwnn4
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sono d'accordo con fabius maximus, anche se c'è da considerare che in un assedio i bizantini avrebbero potuto utilizzare il fuoco greco [SM=x1140411]
"ma dove vai, se gli arcieri catafratti non ce li haiii..." xD

c'è però da considerare che non è scontato scegliere due comandanti dello stesso livello. i romani hanno avuto molti comandanti piuttosto svegli, o perlomeno non idioti come il 90% di quelli bizantini.
secondo me se si prendono in considerazione dei buoni comandanti i bizantini vincerebbero quasi sicuramente, ma se al contrario i comandanti sono "delle gran capre", i romani hanno più di qualche possibilità di sconfiggere i nipotini xD


"Per una scodella d'acqua, rendi un pasto abbondante; per un saluto gentile, prostrati a terra con zelo; per un semplice soldo, ripaga con oro; se ti salvano la vita, non risparmiare la tua. Così parole e azione del saggio riverisci; per ogni piccolo servizio, dà un compenso dieci volte maggiore: chi è davvero nobile, conosce tutti come uno solo e rende con gioia bene per male" - Mahatma Gandhi

"Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo." - Mahatma Gandhi

"You may say I'm a dreamer, but I'm not the only one" - Imagine, John Lennon

"ma é bene se la coscienza riceve larghe ferite perché in tal modo diventa più sensibile a ogni morso. Bisognerebbe leggere, credo, soltanto libri che mordono e pungono. Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo? Affinché ci renda felici, come scrivi tu? Dio mio, felici saremmo anche se non avessimo libri, e i libri che ci rendono felici potremmo eventualmente scriverli noi. Ma abbiamo bisogno di libri che agiscano su di noi come una disgrazia che ci fa molto male, come la morte di uno che ci era più caro di noi stessi, come se fossimo respinti nei boschi, via da tutti gli uomini, come un suicidio, un libro dev'essere la scure per il mare gelato dentro di noi." - Franz Kafka

"Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
L'indifferenza è il peso morto della storia. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l'intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l'attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c'è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti." - Antonio Gramsci

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avete dimenticato la tecnologia,i romani clasiici nn avevano a disposizione trabucchi o bombarde.poi secondo me avrebbe di poco vinto l'esercito bizantino.La cav bizantina avrebbe avuto a disposizione la staffa e sarebbero stati avvantaggiati sia nello scontro tra la cav romana(anchessa forte)sia nelle cariche contro i legionari.tra fanterie l'esercito piu flessibile c'e l'hanno i bizantini ma per rigidita e disciplina vincono i romani!Nello scontro a lungo raggio gli eserciti sarebbero stati abbastanza alla pari a meno che i romani usassero i loro arcieri ausiliaricon arco composito

svolgimento della battaglia:
gli arcieri si affrontano causando eguali pardite negli schieramenti,
le fanterie si avvicinano e inizia lo scontro corpo a corpo(in cui doverbbero cominciare a prevalere i romani de roma)intanto le cav si caricano e quella romana viene annientata,la cav romea carica da dietro i legionari\ausiliari e i romei vincono!








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Beh in campo aperto non ci sarebbe stata storia.
I romani combattevano in formazioni compatte di fanteria con reparti di cavalleria ausilirla ai fianchi.
I romei avrebbero lascito la fanteria indietro combattendo con la cavalleria.
I cavalieri romei erano dotati di protezioni superiori rispetto ai romani, questi ultimi non sarebbero mai riusciti a raggiungerli e soprattutto sarebbero stati bersagliti continuamente da frecce.
Bisogna ricordare che l'arco romeo era molto più potente di quello romano, aveva infatti gittata e forza di penetrazione superiore, di conseguenza le legioni sarebbero state distrutte facilmente in campo aperto senza che riuscissero a fare granche.
Se guardiamo uno scontro fanteria vs fanteria, in realtà le cose non cambiano molto, gli arceri romani avrebbero subito grandi perdite prima ancora di arrivare alla distanza utile, idem per la carica dei legionari, gli arceri romei avrebbero provocato danni tali che a contatto sarebbero arrivate legioni decimate, se invece consideriamo uno scontro senza arceri (improbabile visto che nelle formazioni romee c'erano sempre), le cose si riequilibrano, però nei manuali viene fuori che la fanteria romea aveva formazioni molto compatte ed organizzate, per molti versi simili a quelle romane da cui discendono, inoltre conoscevano leghe metalliche migliori (mi riferisco al XI e XII secolo) e imbottiture più efficaci oltre a protezioni in tutto il corpo ed a un grande repertorio di armi intercambiabili, alla fine anche in questo caso è probabile che avrebbero vinto i romei , anche se con maggiori difficoltà.
Negli assedi i romei avevano armi d'assedio più potenti ed equipaggiamenti più adatti al corpo a corpo (quando combatti sulle mura non puoi mentenere a lungo la formazione).
Per le navi siamo allo stesso discorso , tecnologia superiore.
Infine per la logistica dipende, se condieriamo la tarda repubblica e il primo secolo di impero i romei sono superiori , se invece consideriamo il II secolo sono pari, nei manuali i romei mostrano una grande dedizione al organizzazione della logistica , in realtà nemmeno i romani del II secolo si preoccupavano di certe cose e in confronto lasciavano i soldati molto più a se stessi rispetto ai romei, ciò però non vuol dire essere meno efficienti, visto che la differenza non è poi così marcata.
Quindi direi che in uno scontro ideale i romei stravincerebbero (daltronde hanno 1000 anni in più sulle spalle), però con le giuste condizioni i romani potrebbero dire la loro.




"Quando ti senti eccezionalmente lucido, entusiasta, forte, quando ti senti in cima al mondo, capace di spostare le montagne, connesso al tuo sogno, all ' ideale, allora sai che hai il sole in tasca" S.B.
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