Bollettino di guerra n.12
Anno 1262. I Turchi hanno assalito Amastri, ma sono stati respinti, anche se a fatica. Subito dopo il basileus è uscito dalla Capitale e ha affrontato l'armata siriana; i variaghi hanno lottato come leoni, potrebbero espugnare Babilonia se volessero, l'armata nemica è stata distrutta, l'atabeg che la guidava è morto. Subito dopo, viste le pochissime perdite, il basileus ha portato l'armata ad affrontare le truppe mongole al di là degli Stretti, anche questa volta la vittoria è stata totale, nessun'armata islamica è ora dentro i confini dell'Impero.
Anno 1263. I Turchi stanno assediando il castello di Adana, intanto si sta preparando una spedizione che da Ancira dovrà conquistare il castello turco di Cesarea, ultima fortezza selgiuchide in Anatolia.
Anno 1264. Per seguire le richieste del consiglio dei nobili, poche unità sono salpare da Nicosia con il governatore dell'isola dirette contro Tripoli, capitale latina. La città era difesa dal solo re Huet. Lo scontro è stato brevissimo, la città è caduta, il re è morto, il consiglio ha donato 2.000 fiorini alla Corona. Il prestigio del basileus è enorme, le case dello Stato sono stracolme, oltre 140.000 fiorini, l'Impero è ormai invincibile. Lo stesso consiglio è ormai sotto il controllo del sovrano con 11 seggi a favore, 1 neutrale e 7 contrari.
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"Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)
"Ingiuriare i mascalzoni con la satira è cosa nobile, a ben vedere significa onorare gli onesti" (Aristofane)