Premetto che i miei sono ricordi di scuola (e di mio padre che insegna greco e latino...), ma ti posso confermare che hai ragione tu: gli accenti italiani non hanno nulla a che vedere con la metrica classica, che era più che altro un alternarsi di toni di voce (è come quando ripeti a memoria una poesia in italiano strafamosa, tipo 5 maggio, dopo un pò diventa una sorta di melodia: l'idea è quella)
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"Lasciate che i miei eserciti siano le rocce, gli alberi e i pennuti nel cielo", Carlo Magno