È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!

Medieval Total War Italia

al-Hasisiyyun

  • Messaggi
  • OFFLINE
    LordFerro
    Post: 1.433
    Registrato il: 06/04/2011
    Città: ROMA
    Età: 31
    Principe
    00 16/12/2012 20:16
    Campagna Storica; Livello N-N
    Modifiche:
    -Recruitment Mod
    -Lex Salicae(precisamente soltanto i file riguardanti la modifica delle chiese ortodosse)

    Obbiettivi: Nessuno [SM=g27964]; narrerò finché ne avrò voglia.

    In tanto questo è il prologo, ho cercato di farlo quadrare con la storia quindi chiedo scusa in anticipo per i fanatici della storia o per i fanatici islamici, sperando che non arrivi un adepto del culto a tagliarmi la gola [SM=g27964].




    Prologo


    Negli ultimi anni gli scontri fra Sunniti e Sciiti crebbero d'intensità. I Selgiuchidi, dopo aver sconfitto i Bizantini nella battaglia di Manzijert e sventato un attacco da parte dei Fatimidi dalla Siria, riuscirono a conquistare l'intera Anatolia concentrandosi successivamente nell'Iran assaltando ripetutamente Baghdad, capitale del Califfo, e Alamut, quartier generale della Setta degli Hashishin.

    La Setta a questi attacchi reagiva sempre con l'eliminazione dei generali nemici, avvenuta spesso in luoghi pubblici e di Venerdì e sempre con la morte del bersaglio e dell'assassino.

    Con l'arrivo dei Franchi d'Occidente i Selgiuchidi iniziarono a perdere terreno, con la morte dei generali ad opera della Setta insieme all'avanzata dei Franchi i Turchi persero quasi del tutto il controllo delle coste, parte dell'entroterra Anatolico ad ovest mentre ad est si crearono dei piccoli Sultanati indipendenti.

    I Selgiuchidi sembravano ormai al collasso ma i Franchi invece di continuare la loro invasione dell'Anatolia si diressero a sud.

    Nel 1099 i Franchi conquistarono la città sacra di Gerusalemme, contaminando i luoghi di culto degli islamici e ciò favori lo sviluppo della Setta che ogni anno riceveva nuovi adepti.

    Una delle priorità che richiedevano i "clienti" era la segretezza dell'azione e ciò significava niente spargimenti di sangue o assassini suicidi come era sempre stato fatto, allora per fare ciò gli Hashishin dovettero trovare nuovi metodi per uccidere in segreto ed in silenzio, impararono anche a camuffare un omicidio in suicidio diventando sempre più temuti e potenti ma ciò non significava che in caso di necessità non avrebbero ripreso la tradizione della Setta.

    In cinquant'anni di omicidi gli Ashashin divennero potenti ed estesero la loro influenza nella parte settentrionale dell'Iran, prendendo il controllo della cittadina di Tabriz.



    Accetto critiche costruttive, anche riguardo alla grandezza del testo, il formato... .

    Credo che domani posterò il primo capitolo.

  • OFFLINE
    Domenico96
    Post: 642
    Registrato il: 01/05/2012
    Città: ROMA
    Età: 28
    Conte
    00 16/12/2012 20:35
    come hai fatto a mettere la fazione??
    __________________________________________________







    "Non so con quali armi combatteranno nella terza guerra mondiale ma so che nella quarta useranno bastoni e pietre" [cit. Albert Einstein]
  • OFFLINE
    LordFerro
    Post: 1.433
    Registrato il: 06/04/2011
    Città: ROMA
    Età: 31
    Principe
    00 16/12/2012 21:17
    perché come campagna ho scelto la Hotseat, soltanto che la stò facendo in singolo.
    All'inizio volevo prendere il Califfo e per impedire di usare i trucchi ho pensato di mettere la Hotseat, se vedi hai la scelta di auto risolvere tutte le battaglie e di disabilitare la console dei trucchi.
    E' stata alla schermata della scelta delle fazioni che mi sono ricordato che potevo scegliere anche la Setta dei Nizariti e Tolosa e la scelta è stata ardua, in quello stesso momento c'era la pubblicità di AC3 in tv e questo mi ha condizionato la scelta xD
  • OFFLINE
    LordFerro
    Post: 1.433
    Registrato il: 06/04/2011
    Città: ROMA
    Età: 31
    Principe
    00 17/12/2012 13:50



    CAPITOLO 1: L'inizio di tutto




    Con la morte di Hasan-i Sabbah, il suo discepolo Muhammad salì al potere.

    La sua idea era identica a quella di tutti i maestri della Setta, estirpare il Male dal mondo, ma esso non crede che i classici metodi siano tanto efficaci e decide di trasformare la Setta da Organizzazione a Stato Islamico, autoproclamandosi Imam.

    I primi anni sono dediti alla costruzioni di terreni agricoli ma non mancano i contatti con i vicini, il califfo di Baghdad è il primo a ricevere a corte Rashid ad-Din Sinan ed a concludere le trattative nel migliore dei modi.




    La marcia dell'emissario continuò fino a Mosul, ospite di Wali l'-ahd Qutb ad-Din Mawdud, nobile dell'Atàbeg Jazirah, ma i rapporti non erano stati fruttuosi come lo erano stati con il Califfo, ma alla fine ci si poteva accontentare.


    Ma la Setta non stava solo istaurando rapporti con i vicini ma si stava anche espandendo militarmente, nell'estate del 1156 l'esercito guidato dal principe al Hasan saccheggiò Ganza, l'Emirato dell'Azerbaigian è caduto.

    Dei 1104 soldati della spedizione ne perirono 288 e ci furono 20 feriti, mentre per i 1101 difensori ne morirono 608 e tutti gli altri che furono catturati ebbero la possibilità di convertirsi dal Sunnismo allo Sciitismo, per chi rifiutò ci fu la morte.




    Anche se la Setta era divenuta uno Stato le richieste di assassinio erano ancora presenti e non mancarono di arrivare.


    L'obbiettivo della Setta era un certo Fadl V Shaddadid, un generale che con un colpo di Stato riuscì a prendere il controllo della fortezza di Ani. Per la Setta l'obbiettivo era facile,
    il compito di ucciderlo fu assegnato ad Ahmed di Dandera, ex-allievo del Principe al Hasan e nuovo Maestro della Setta all'età di 39 anni.

    Ahmed impiegò 5 giorni per raggiungere Ani. Una volta all'interno pedinò giorno dopo giorno il bersaglio per ben 2 giorni, al terzo decise di agire.

    Studiato per bene la giornata del bersaglio decise di aspettare sopra un cavalcavia il passaggio di quest'ultimo, le guardie erano appena passate e ci sarebbero voluti 10 minuti prima che ritornassero sul ponte.

    In lontananza si sentirono rumori di zoccoli, la vittima stava passando in tutta tranquillità e senza fare rumore la pietra fu spinta ed in breve cadde addosso alla vittima che perì sul colpo.

    Il giorno seguente abbandonò la città in tutta tranquillità, le guardie avevano constatato che si trattava di un incidente e dopo qualche giorno di viaggio ritornò a Tabriz per informare dell'accaduto.

    Con la morte del generale Fald V, il sultanato di Ani era debole, giorno dopo giorno aumentavano gli scompigli nel regno, ma la notizia peggiore arrivò quando l'Imam Muhammad entrò nei confini al seguito di 1026 soldati, ad eccezione dei Naffatun il resto dell'esercito proveniva dalla conquista dell'Azerbaigian.

    Le truppe raggiunsero Ani dopo quasi 10 giorni di marcia ed il capitano della guarniggione sapendo che non ci sarebbe stata vittoria nella sortita si preparò al meglio per resistere all'assedio, ma a sua insaputa l'Imam aveva inviato precedentemente il Gran Maestro Hasan Namwar, cognato del Principe al Hasan, all'interno della fortezza.

    L'assedio durò 3 giorni, fino a quando una mattina il Gran Maestro aprì le porte della fortezza.



    La tattica dell'Imam Muhammad era quella di attaccare da entrambe le porte, egli guidò i Fida'iyin dalla porta laterale mentre le altre truppe erano guidate da un capitano ed il loro compito era assaltare la porta principale.

    I primi a raggiugere il posto di guardia furono la scorta del Generale che non persero tempo ad attaccare i Junud che erano nelle vicinanze.

    I Fursan nel fuggi-fuggi generale entrarono dalla porta principale, il loro compito era difendere la posizione aspettando l'arrivo della fanteria che doveva supportarli.

    Lo scontro nel posto di guardia ad ovest era ormai alle battute finali, l'Imam e la sua scorta fecero strage dei Junud nemici, che combatterono incessantemente fino all'arrivo dei Fida'iyn.

    In breve tempo le forze che erano nei cancelli furono sbaragliate e gran parte dell'esercito era stato annientato. Gli ultimi soldati tentarono un disperato blocco all'incrocio delle due strade che collegavano le entrate alla piazza, ma la loro resistenza durò poco.

    La battaglia durò in tutto 10 minuti, persero la vita 90 soldati, fra cui due seguaci della setta e 16 feriti, mentre per i nemici dei 1255 persero la vita 728 soldati ed il resto di loro furono catturati, anche per loro ci fu stata la scelta della conversione.

    La fortezza fu occupata e non mancò la ricompensa da parte del concilio.

    L'imam dopo la conquista di Ani ricevette la notizia dell'alleanza stipulata dal Principe con i Georgiani ed i risultati delle trattative con i Selgiuchidi.

    Le ostilità con gli ultimi ribelli del Sultanato non mancarono e nella primavera del 1158 l'Imam guidò i seguaci ed un drappello di Fursan contro i ribelli che si trovavano nei pressi dei confini con il Sultanato dei Selgiuchidi. Alla fine la resistenza fu stroncata ancora una volta dagli adepti e ciò aumentò ancora il prestigio della Setta.

  • OFFLINE
    LordFerro
    Post: 1.433
    Registrato il: 06/04/2011
    Città: ROMA
    Età: 31
    Principe
    00 18/12/2012 10:15
    Informo ai pochi lettori che il seguente capitolo(che è in fase di lavorazione) sarà uno dei più lunghi, se non il più lungo, da me pubblicati.
    Vanta la bellezza di ben 31 immagini, a causa dell'enorme quantità di immagini ed alla loro "brutalità", saranno tutte spoilerate.

    Attenzione, queste immagini contengono scene esplicite di violenza e si consiglia la visione per i soli adulti. xD
  • OFFLINE
    Alessio(96)
    Post: 106
    Registrato il: 22/12/2011
    Città: AMEGLIA
    Età: 28
    Fante
    00 18/12/2012 14:13
    Vuoi dire che si può mettere l'hotseat nelle campagne? Come scusa, che non ho capito bene? [SM=g27973]
  • OFFLINE
    LordFerro
    Post: 1.433
    Registrato il: 06/04/2011
    Città: ROMA
    Età: 31
    Principe
    00 18/12/2012 17:50
    Dalla schermata iniziale vai su Multigiocatore - Campagna a turni e scegli la/e fazione/i da usare con le varie opzioni.
  • OFFLINE
    LordFerro
    Post: 1.433
    Registrato il: 06/04/2011
    Città: ROMA
    Età: 31
    Principe
    00 18/12/2012 18:40

    Capitolo 2: Sorge un Sole rosso


    Con la sottomissione dell'Armenia il regno di Muhammad iniziò un periodo di sviluppo economico e durante questo periodo non è mancato l'utilizzo degli assassini.

    Secondo la Setta, il Califfo di Baghdad stava diventando troppo potente e ciò preoccupò molto anche l'Imam che ordinò al Gran Maestro dei Sicari l'eliminazione.

    Testo nascosto - clicca qui

    Mentre il Califfo stava ritornando a casa, Ahmed si posizionò sopra al cavalcavia pronto a spingere la pietra giù per ucciderlo, ma il destino volle che in quel momento le guardie passarono dal ponte ed ormai scoperto l'unica possibilità per il Gran Maestro era la fuga.

    Alla fine Ahmed riuscì a seminare gli inseguitori ma il Califfo era certo che qualcuno lo voleva morto ma non sapeva chi.

    Testo nascosto - clicca qui

    Dopo un anno dal tentativo, il Califfo di Baghdad morì

    Testo nascosto - clicca qui

    ed i progetti dell'Imam cambiarono e la sua attenzione si spostò contro i Selgiuchidi, il primo a morire fu il mercante che si trovava a commerciare animali esotici. La morte fu rapida e silenziosa, dopo i tentativi andati a vuoto contro il Califfo, Ahmed potè ritrovare se stesso eliminando il mercante Selgiuchide.

    Testo nascosto - clicca qui

    L'assassino rimase dentro una botte per ben 4 ore prima di intravedere la vittima attraverso la fessura, con una grazia di un serpente tirò fuori la testa e con una cerbottana scagliò un piccolissimo dardo avvelenato che colpì la schiena della vittima che passò gli ultimi istanti della vita nel lamento più atroce.

    Testo nascosto - clicca qui

    L'anno seguente toccò ad un generale selgiuchide, Zulkarneyn Danishmend, misteriosamente la propria abitazione prese fuoco con lui all'interno e subito dopo toccò anche al fratello Nasreddin Muhammed Danishmend, la sua curiosità fu la sua stessa rovina, fu trovato morto il giorno seguente con un serpente nel suo letto.

    Testo nascosto - clicca qui

    La conta delle morti è soltanto all'inizio per il Sultanato di Iconio, qualche giorno dopo toccò anche all'Imam sunnita Gialal al-Din Rumi, ma a farlo fuori non fu il Gran Maestro, ma il suo discepolo al-Fa'iz Yahiya che lo fece fuori mentre era in ritiro spirituale all'interno di una moschea.

    Testo nascosto - clicca qui

    Mentre nell'Anatolia la paura circolava fra gli abitanti, nell'inverno del 1162 giungono notizie che a Roma il Vicario di Cristo ordinò una nuova Crociata, così definita dai Franchi, contro la città siriana di Urfa ed in quello stesso periodo giunse un altro obbiettivo da parte della setta, Sancar Kultamish, governatore di Amasya.

    Testo nascosto - clicca qui

    L'obbiettivo perì la primavera dell'anno seguente ma la morte prima raggiunse Suleyman Tzelepes,

    Testo nascosto - clicca qui

    che si trovava durante la strada del Gran Maestro.

    Suleyman perì con un coltello sulla schiena, le guardie dedussero che il coltello fu scagliato dalle vicinanze della vittima ma ancora nessun volto e nessun nome scaturirono dalle indagini mentre Sancar morì schiacciato da un masso gettato dal cavalcavia e come sempre le indagini si interruppero.

    L'ultimo bersaglio del Gran Maestro fu un certo Haluk al Alfi, egli sfruttò la morte improvvisa di alcuni dei nobili Selgiuchidi uccisi per scalare la graduatoria, anch'esso fu riportato nel registro nero del Gran Maestro ed in breve tempo anch'egli fu trovato morto la mattina seguente nel proprio ufficio.

    Testo nascosto - clicca qui

    Per depistare le indagini l'allievo del Gran Maestro stordì alle spalle il braccio destro del generale e lo impiccò lasciando sulla scrivania un messaggio in cui era scritto che aveva ucciso il Generale e che si era suicidato a causa dei sensi di colpa.

    Testo nascosto - clicca qui

    La penisola era in lutto, il Sultano era preoccupato, era conscio che la Setta si era mossa contro di lui, ma non aveva nulla con cui dimostrare la loro colpevolezza.

    Un nuovo anno è iniziato e per la Setta iniziò bene, un altro generale Selgiuchide è stato ucciso.

    Kasim Denktash, figlio di un cacciatore, fu designato dal Sultano come indagatore per le morti avvenute finora, neanché ebbe inizio il suo compito che fu trovato morto nel suo ufficio, accoltellato alle spalle.

    Testo nascosto - clicca qui

    Ma non poté esserci notizia peggiore se non la morte del Principe Wali l'-ahd Shahan Kutalmish, erede del Sultanato d'Iconio.

    Come ogni sera stava ritornando a casa ed improvvisamente cadde dal cielo un masso, la morte fu rapida ma di certo non indolore.

    Testo nascosto - clicca qui

    Per quasi un anno la Setta smise di operare, ma l'opportunità la si ebbe con un nuovo generale, Aybak al Hasan. Un altro generale con radici non nobili, sapendo che presto o tardi sarebbe toccato a lui si rifugiò in un villaggio al confine con la Siria scortato da un'intera armata.

    Questo non preoccupò il Gran Maestro dei Sicari ed il giorno seguente all'omicidio il cadavere di Aybak fu trovato schiacciato da un masso.

    Testo nascosto - clicca qui

    Il Sultano ormai era diventato paranoico, neanche ebbe il tempo di leggere il rapporto della morte di Aybak al Hasan che ricevette un altra missiva, al suo interno era riportata la morte di Qalawun al-Su'ud, il messaggero raccontò che fu colpito da un pugnale e che le guardie giunsero sul luogo in meno di un minuto ma non trovarono nessuno apparte il cadavere.

    Testo nascosto - clicca qui

    L'unica cosa certa al Sultano era che gli Assassini erano 2, ma ancora nessun volto, nessun testimone, nulla con cui collegare gli omicidi.

    Con l'aumentare delle vittime aumentava anche il rischio di ogni uccisione per la Setta, ma ciò non li fermò e dopo quasi un anno dagli ultimi assalti, gli Assassini ritornarono all'opera.

    Era inverno e Kilij Arslan I di Herat, era accampato nella sua tenda, non usciva quasi mai ed i pochi spostamenti non erano ne schematici, nemmeno ripetitivi ed era sempre scortato dalle sue guardie.

    Giorno e notte la vittima era sempre pedinata da Fa'iz Yahiya, che con pazienza aspetta il momento migliore per colpire.

    In una fredda notte l'obbiettivo si incamminò lungo una strada e come sempre scortato dalle sue guardie che durante il tragitto furono mandate a perlustrare l'area circostante. Fu allora che Fa'iz Yahiya colpì, le guardie ad un tratto sentirono delle urla provenire dalle parti del generale e si precipitarono a raggiungerlo. Appena lo raggiunsero, lo trovarono morto con un coltello infilzato dietro la schiena e dell'assassino nessuna traccia.

    Testo nascosto - clicca qui

    Per l'Imam Muhammad il compito degli assassini era quasi al termine, mancava solo l'ultimo bersaglio, Ali di Yarkand.

    E' da quando seppe della morte di Kilij Arslan che non volle più uscire, pensava che anche nella sua imprevedibilità Kilij fu fatto fuori senza troppi problemi e fu così che decise di rimanere chiuso dentro casa.

    Il Gran Maestro Ahmed attese per molti giorni che il bersaglio uscisse fuori per ucciderlo, ma ogni volta dovette rinunciare, per ucciderlo fu costretto a dare fuoco all'intera casa con un carro pieno di fieno che ostruiva la porta impedendo la via di fuga.

    Testo nascosto - clicca qui

    Il giorno dopo mentre accertava che le guardie chiudessero il caso notò vicino alla casa della vittima Sa'd al-Din Kopek.

    Ahmed pensò che il Sultano lo abbia inviato per indagare su chi lo abbia ucciso e chi sia il mandante dell'uccisione.

    Ahmed aveva sue scelte, informare della presenza di una spia Selgiuchide ed aspettare una possibile commissione ma ciò significherebbe perdere le tracce della spia oppure farlo fuori appena possibile e poì avvisare l'Imam e la Setta.

    Alla fine il Gran Maestro optò per l'uccisione della spia, essendo un evento più unico che raro non poteva lasciarselo sfuggire.

    Ahmed sfruttò subito la prima occasione che gli capitò, trovò il nascondiglio di Ali, con all'interno la vittima che dorme. Non ci pensò due volte prima di dare fuoco l'abitazione.

    Testo nascosto - clicca qui

    Mentre l'incendio si espandeva e le guardie tentarono di spegnerlo, dietro alle colline che si trovavano all'orizzonte sorse un Sole rosso, Ahmed notò l'intensità di quell'alba, un rosso vivo quasi sangue, come se Allah, testimone dei vari omicidi, abbia macchiato il Sole con il sangue di quei miscredenti per presagire la fine dell'opera di purificazione avvenuta in quegli 8 anni

  • OFFLINE
    Alessio(96)
    Post: 106
    Registrato il: 22/12/2011
    Città: AMEGLIA
    Età: 28
    Fante
    00 19/12/2012 15:45
    Non e' proprio come voglio io ma e' lo stesso. Come si fa a farla singola?
  • OFFLINE
    LordFerro
    Post: 1.433
    Registrato il: 06/04/2011
    Città: ROMA
    Età: 31
    Principe
    00 19/12/2012 17:40
    clicchi solo su una singola fazione ed inizi, per capire se ne hai scelta soltanto una dovrebbe illuminarsi ad intermittenza, se vedi due o più fazioni che si illuminano basta che le ri-clicchi per deselezionale e poi inizi la campagna. Mancano alcuni script, come le external invasion, il bilance script ed altri script, però puoì usare anche la setta dei Nizariti e Tolosa.
  • OFFLINE
    Alessio(96)
    Post: 106
    Registrato il: 22/12/2011
    Città: AMEGLIA
    Età: 28
    Fante
    00 19/12/2012 18:23
    E' possibile che se riclicco su una fazione che illumina non succede niente? Semmai ci riprovo, e scusa se ti rompo un po' le balle. [SM=g27960]
  • OFFLINE
    LordFerro
    Post: 1.433
    Registrato il: 06/04/2011
    Città: ROMA
    Età: 31
    Principe
    00 19/12/2012 19:55
    Se avevi selezionato solo quella allora si, perché è la scegli e poi la togli. :D
  • OFFLINE
    Ronis017
    Post: 31
    Registrato il: 13/09/2009
    Città: PATRICA
    Età: 35
    Contadino
    00 21/12/2012 14:23
    Quindi si tratta di una campagna light?