Giudizio lapidario ed approssimativo.
Prima dello Scisma non è prima della III - IV Crociata, lo Scisma avviene nel 1054, prima della I Crociata ed in un periodo in cui l'Impero è debole. Dopo lo Scisma, e durante le prime tre crociate, l'Impero è sotto i Comneni (Alessio si gode la prima crociata, suo figlio Giovanni la seconda e suo nipote Manuele la terza), eppure l'Impero regge al passaggio di migliaia di selvaggi infervorati, anzi si espande a spese dei Turchi, e basta guardare la mappa dell'impero sotto Alessio I e sotto suo nipote Manuele (quindi nel periodo 1081 - 1180). Certo non si torna alle dimensioni dei tempi di Basilio II o di Giustiniano, ma nel 1080 l'Impero è sul punto di essere travolto, con i Turchi a Nicea, quasi tutta l'Anatolia perduta ed i Normanni a Durazzo, cento anni dopo il confine europeo è sul Danubio, quello asiatico dopo Dorileo e sulle coste da Trebisonda alla Cilicia. Manuele manda truppe ad attaccare direttamente l'Egitto, poi sbarca in Puglia ed occupa per qualche tempo Ancona. Anzi con l'appoggio papale finanzia la Lega Lombarda contro Barbarossa (altro che Alberto da Giussano, furono i bisanti ad aiutare i Milanesi). Certo non si tornò ai tempi di Giustiniano, ma l'Impero era sempre e costantemente sotto l'attacco di più nemici contemporaneamente, nemmeno Roma avrebbe potuto reggere, e Bisanzio visse per 1.000 anni.
Dopo la IV Crociata l'Impero si troverà in enormi difficoltà, ma riuscirà comunque a finanziare con il suo denaro la rivolta del Vespro in Sicilia così da creare problemi a Carlo d'Angiò che progettava d'attaccare Bisanzio. Le mura della Città non resserò ai cannoni turchi? Bravo, bella scoperta, erano state progettate mille anni prima per sopportare i colpi di catapulta, le mura per resistere alle bombarde dovevano essere costruite in modo diverso, cosa che di certo non poteva fare la Bisanzio del '400, mancando il tempo ed i soldi per questo.
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"Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)
"Ingiuriare i mascalzoni con la satira è cosa nobile, a ben vedere significa onorare gli onesti" (Aristofane)