Crow vuole fare il bastiancontrario per divertimento. Inoltre proprio Giustiniano, suppongo che sia lui la donna con la barba, al massimo sarebbero dei baffi, parlava perfettamente latino oltre che greco, come ogni buon romano di cultura dai tempi degli Scipioni, ed era nato in Illirico, provincia che per molto tempo aveva fatto parte della zona latinofona dell'Impero, infatti suo zio Giustino parlava latino ma non conosceva il greco, quindi caschi male per prendere esempi. Poi gli orecchini erano parte della veste imperiale, infatti tutti gli altri dignitari non li portano, se fossi stato imperatore li avresti portati anche tu, e ti sarebbero pure piaciuti.
Poi mi fanno ridere questi discorsi, gli orecchini non sono da veri Romani. Ai tempi di Romolo i Romani avevano tutti la barba, solo ai tempi di Scipione arrivarono i primi barbieri dalla Magna Grecia, forse Scipione non era romano perché si radeva? Cesare ed Augusto si radevano sempre, Romolo non li avrebbe considerati sui discendenti perché non avevano la faccia piena di peli? Adriano, Antonino Pio e Marco Aurelio erano barbuti, forse non erano romani? Nel VI oltre la barba l'Augusto portava gli orecchini, ed allora? Carlo Magno era un barbaro con l'alito che puzzava di cipolle, di cui era ghiottissimo, eppure si sentiva imperatore romano. Che razza di parametro sarebbe l'avere la barba o gli orecchini? Quell'uomo che sfotti ha esteso i confini dell'Impero come nessuno prima e dopo di lui, ha lasciato il Corpus legislativo che è alla base della nostra giurisprudenza (perché se non fosse stato quella donna con la barba a far raccogliere le leggi di Roma quel patrimonio sarebbe andato perduto grazie ai barbari d'Occidente), ha ricoperto la sua capitale di opere architettoniche spettacolari come non se ne vedevano da secoli, e lo stesso fece con tutte le province, quindi prima di dire cavolate informati.
Se vogliamo fare un discorso serio va bene, se dobbiamo solo fare i buffoni puoi andare al circo.
[Modificato da Antioco il Grande 01/03/2012 19:04]
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"Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)
"Ingiuriare i mascalzoni con la satira è cosa nobile, a ben vedere significa onorare gli onesti" (Aristofane)